A scuola dalla zia seconda parte
di
rimembrando
genere
prime esperienze
Nel precedente racconto ho narrato della mia prima esperienza con zia Angela. Naturalmente non ci siamo fermati lì, nei giorni successivi abbiamo continuato, la zia mi ha insegnato come scopare in diverse posizioni, come fare un bel 69 ecc.
Dopo un qualche giorno da quando aveva cominciato le sue "lezioni" passò ad insegnarmi qualcosa che non mi aspettavo.
Avevamo fatto il bagno insieme, come era diventata ormai un'abitudine ed eravamo andati a letto. In teoria avrei dovuto dormire sul divano letto per gli ospiti, in realtà non ci sono mai entrato, la zia mi aveva ospitato sul letto matrimoniale della sua camera.
Cominciammo a stimolarci a vicenda, lei mi succhiava l'uccello ed io le leccavo la fica, dopo un po' sentii la sua lingua spostarsi: cominciò a leccarmi il buco del culo. Conoscevo un po' la sensibilità di quella parte, l'avevo esplorata con le dita e avevo anche provato ad introdurre qualche oggetto, ma non avevo idea di quanto potesse essere piacevole venire accarezzato da una lingua. La zia continuò a leccare, poi, allargato un po' il buchetto vi introdusse la punta della lingua ed iniziò ad accarezzarmi all'interno.
Cosa potevo fare? Segui il suo esempio ed iniziai a mia volta a lavorare sul suo buchetto, la cosa evidentemente le piaceva, lo potevo capire dai versi che faceva (non è che io stessi muto).
Ad un certo punto si separò da me e prese un tubetto che aveva messo sul comodino, prese un po' della crema che conteneva e si unse il buchetto, unse anche il mio cazzo, poi si mise in modo da presentarmi il culo bene aperto e mi disse:
- Forza, mettimelo dentro -
Non avevo mai pensato ad una cosa del genere, ma ormai ero in ballo. Senza esitare le poggiai la punta del membro all'ingresso della sua apertura posteriore e spinsi, ci fu inizialmente un po' di resistenza ma poi, una volta entrata la cappella il resto entrò senza difficoltà, prova, capii poi, che quella strada era stata già percorsa.
- Bravo - gemette lei - ora muoviti -
Non me lo feci ripetere e cominciai a muovermi come quando ero dentro la sua fica. Continuai tra i gemiti della zia e i miei finché non venni schizzandole il mio seme nell'intestino, anche lei venne con un gemito più forte degli altri. Mi ritrassi e vidi un rivoletto bianco uscire dal suo buco.
- Bene, ti è piaciuto -
- Sì - Dissi io - ma non immaginavo che alle donne piacesse una cosa simile -
- Un sacco di donne lo fanno, del resto come pensi che facciano tante ragazze ad arrivare vergini al matrimonio? E poi una donna non è completa se non ha scopato con la bocca, con la fica e col culo -
Ho avuto occasione in seguito che effettivamente a molte donne piace prenderlo in quella parte, avrei anche scoperto che non dispiaceva ai maschietti.
Avrei continuato ad apprendere dalle lezioni della zia sino ad arrivare a quello che considero l'esame finale con lei e con un'altra "insegnante", questa storia la racconterò nella prossima puntata.
Dopo un qualche giorno da quando aveva cominciato le sue "lezioni" passò ad insegnarmi qualcosa che non mi aspettavo.
Avevamo fatto il bagno insieme, come era diventata ormai un'abitudine ed eravamo andati a letto. In teoria avrei dovuto dormire sul divano letto per gli ospiti, in realtà non ci sono mai entrato, la zia mi aveva ospitato sul letto matrimoniale della sua camera.
Cominciammo a stimolarci a vicenda, lei mi succhiava l'uccello ed io le leccavo la fica, dopo un po' sentii la sua lingua spostarsi: cominciò a leccarmi il buco del culo. Conoscevo un po' la sensibilità di quella parte, l'avevo esplorata con le dita e avevo anche provato ad introdurre qualche oggetto, ma non avevo idea di quanto potesse essere piacevole venire accarezzato da una lingua. La zia continuò a leccare, poi, allargato un po' il buchetto vi introdusse la punta della lingua ed iniziò ad accarezzarmi all'interno.
Cosa potevo fare? Segui il suo esempio ed iniziai a mia volta a lavorare sul suo buchetto, la cosa evidentemente le piaceva, lo potevo capire dai versi che faceva (non è che io stessi muto).
Ad un certo punto si separò da me e prese un tubetto che aveva messo sul comodino, prese un po' della crema che conteneva e si unse il buchetto, unse anche il mio cazzo, poi si mise in modo da presentarmi il culo bene aperto e mi disse:
- Forza, mettimelo dentro -
Non avevo mai pensato ad una cosa del genere, ma ormai ero in ballo. Senza esitare le poggiai la punta del membro all'ingresso della sua apertura posteriore e spinsi, ci fu inizialmente un po' di resistenza ma poi, una volta entrata la cappella il resto entrò senza difficoltà, prova, capii poi, che quella strada era stata già percorsa.
- Bravo - gemette lei - ora muoviti -
Non me lo feci ripetere e cominciai a muovermi come quando ero dentro la sua fica. Continuai tra i gemiti della zia e i miei finché non venni schizzandole il mio seme nell'intestino, anche lei venne con un gemito più forte degli altri. Mi ritrassi e vidi un rivoletto bianco uscire dal suo buco.
- Bene, ti è piaciuto -
- Sì - Dissi io - ma non immaginavo che alle donne piacesse una cosa simile -
- Un sacco di donne lo fanno, del resto come pensi che facciano tante ragazze ad arrivare vergini al matrimonio? E poi una donna non è completa se non ha scopato con la bocca, con la fica e col culo -
Ho avuto occasione in seguito che effettivamente a molte donne piace prenderlo in quella parte, avrei anche scoperto che non dispiaceva ai maschietti.
Avrei continuato ad apprendere dalle lezioni della zia sino ad arrivare a quello che considero l'esame finale con lei e con un'altra "insegnante", questa storia la racconterò nella prossima puntata.
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