Famiglia nudista 8
di
Key7
genere
incesti
Non è stata una grande idea e di certo non era voluta ma eravamo troppo stanchi per connettere. Ora è troppo tardi per rimediare.
“E quindi!” urla lei mentre io a fatica apro gli occhi e provo a connettere su quanto sia successo.
Sono completamente nudo e accanto a me c'è Marika nuda anche lei. I nostri corpi sono vicinissimi, troppo vicini. Ho una mano su una tetta di mia sorella e lei ne ha una a pochi centimetri dal mio sesso.
Fra l'altro, come sempre accade al risveglio sotto ce l'ho duro come un bastone e il sollevamento delle lenzuola è molto evidente.
Se poi ciò non bastasse nell'aria c'è un odore di sborra e sudore inequivocabile.
Come lo sento io lo sente Marika e, naturalmente lo ha sentito anche Monica che ora è in piedi davanti a me e mi fissa con tutta la sua severità.
Dovrebbe essere proprio stupida e ingenua per non capire cosa abbiamo fatto.
“Vorrei una spiegazione” dice.
“Ma che spiegazione- scatta Marika- mentre si alza in piedi dal letto mostrandosi tutta nuda e in tutta la sua bellezza- piuttosto tu che ci vieni a fare in camera mia”.
“E' tardi, dobbiamo uscire se non te lo ricordi. Ero venuta a svegliarti perchè credevo dormissi... Non pensavo che”.
“Che cosa?” scatta Marika arrabbiatissima.
“Che vi trovavo a scopare!” scatta lei.
A me guardare Marika nuda con le tette con ciondolano mentre litiga con la sorella perchè ha scopato con me riesce solo ad eccitarmi.
Dovrei vergognarmi come un verme e invece quasi mi sento vanitoso.
Così mi alzo anche io dal letto e mi presento a Monica con un cazzo duro che potrebbe sollevare un tavolo.
“Ho bisogno di fare la pipì” dico.
“Avresti bisogno di ben altro -scatta Monica- ringrazia che sono venuta io, pensa se vi beccava la mamma”.
“Ma dai -provo a calmarla- è stato un caso, una di quelle cose che succedono quando si è un po' ubriachi. Dai fai finta di non aver visto” mentre le parlo il pene è ritto sul suo fianco. Monica pronta per uscire è in leggins neri che sottolineano la perfezione delle sue gambe. Con questi cosi così attillati inconsapevolmente la mia mazza si stà strofinando sulla sua coscia. “Almeno metti la pistola nella fondina” dice lei seria e secca me lo prende con due dita e lo allontana.
Sia come sia ma due dita di mia sorella Monica sul cazzo non le avevo mai avute e nonostante lei lo faccia tutta stizzita provo comunque un notevole piacere dalla cosa.
“Dai forza sbrigati che è tardi” insiste Monica guardando la sorella.
“Arrivo arrivo dammi due minuti per fare la doccia”.
Vorrei proporle di farcela assieme questa doccia ma evito per non complicare la situazione oltre misura.
Mentre Marika stà andando a lavarsi e io in camera mia Monica chiude la questione “Facciamo che io non ho visto nulla ma che sia l'ultima volta. Vi direi smettetela e non fatelo più ma non sono così sicura che mi ascoltereste quindi l’unica cosa è fatelo quando siete soli in casa capito? E non fatevi beccare dalla mamma”.
Questione chiusa.
Peccato che a me solo l'idea che mia madre mi becchi mentre monto mia sorella suggerisca idee così porche da farmelo scoppiare.
Peccato che ci sia Monica in mezzo ai coglioni perchè è un altro giorno e ho di nuovo voglia di scopare.
Peccato che Valentina mi abbia già chiesto un giorno di tregua.
Paziente aspetto che Monica e Marika se ne vadano. Dopo, per forza di cose, mi tirerò una degna sega.
Le saluto ancora nudo mentre noto chiaramente che Monica fa di tutto per non fissarmi il cazzo mentre all'opposto Marika mi fa l'occhietto di chi dice “ci vediamo dopo”.
Chiudo la porta a chiave per evitare sorprese e quindi mi siedo al Pc con una mano sul cazzo e l'altra sul mouse intento a cercare un bel video porno adeguato alla sborrata.
Ne trovo uno dove un ragazzo scopa assieme madre e figlia. Pare perfetto visto che la madre somiglia tantissimo a Francesca. La mano inizia a lavorare mentre mi godo le immagini... e squilla quel dannato telefono.
“Chi è?” raglio rabbioso.
“Amore che hai ti sei svegliato male?”
E' Valentina. Dolce come sempre. Subito chiudo il video porno neanche che possa vederlo.
“Scusa amore sono un po' nervoso e... scusami, scusami tanto”.
“Scommetto che sei nervoso perchè hai voglia di scopare” attacca lei andando dritta al sodo. Ancora una volta sono felice di avere una fidanzata che non si nasconde dietro ad un dito.
“Se vuoi ho la casa vuota” dico.
“No tesoro. Guarda sono qui mezza nuda con la fichetta tutta incremata. Avevo le labbra così rosse che non riesco neanche a camminare”.
“Mi spiace”.
“Ma figurati, me la sono cercata. In effetti in macchina si fa un po' fatica. Comunque con un giorno di riposo passa tutto, stai tranquillo. Tu piuttosto come stai?”.
“Al solito. Come ogni mattina mi sveglio con una trave dura”.
“Ti stavi facendo una sega?”.
Perchè nasconderglielo in fondo è Valentina no? “Si, avevo iniziato....”.
“Allora ferma tutto. Se devi farlo tanto vale che lo usi come si deve no. Aspetta dieci minuti ok?”.
“Ma che vuoi fare amore -le chiedo- hai appena detto che sei tutta piena di crema. Che fai mica lo tiri con la bocca?”.
Lei ride “E bravo porcone. No, no io oggi riposo totale anche perchè ieri mi hai già esplorato abbastanza le tonsille con la cappella, uccellone mio. No ti mando una persona così ti sfoghi”.
L'idea mi allieta. Che bello avere una fidanzata che quando è stanca ti manda altre in sua sostituzione. Da non crederci.
Poi però ho un dubbio “Mica mi mandi quel cesso a pedali di tua nonna? Si vabbè ogni tanto non è malaccio farsi una tardona però insomma...”.
“Insomma cosa?” ridacchia lei dalla cornetta.
“Insomma vorrei metterlo in una fica che non abbia il pelo grigio per capirci”.
“Allora caschi bene perchè ti mando una persona che il pelo non lo ha proprio” e ride di nuovo.
“Allora non è la nonnina”.
“Direi proprio di no. Ti chiedo una cosa sola, anzi due. Non metterla incinta, vieni fuori mi raccomando se no ci resta capito?”.
“Si ok” annuisco e potrei anche aggiungerle che ho fatto pratica con mia sorella.
“E secondo non esagerare. Risparmia energie per domani capito bene pisellone”.
“Tesoro ma lo sai dai sono inesauribile. Mi dovrei fare un tatuaggio “ duracel” sul pisello per quanto funziono”.
“Tu comunque dammi retta perchè domani abbiamo una giornata impegnativa capito? Ti serviranno tutte le energie che hai fidati”.
“Ummm.... allora era meglio se oggi non mi mandavi nessuno”.
“No era punirti troppo. Fatti un paio di sborrate tesoro, te le sei meritate ma poi basta ok?”.
“Facciamo tre” propongo io.
Lei ride “Si giusto, in fondo i buchi sono tre”.
Sussulto al solo accenno che ha fatto alla sodomia “Vale sei una vera porca lo sai”.
“E tu sei il mio super pisellone dolce e caro”.
“Ti amo Vale. Ti amo tantissimo sei una donna stupenda in tutti i sensi”.
“Bravo pensala così che domani me lo dimostri in modo tangibile. Vai ora divertiti”.
“Posso almeno sapere come si chiama quella che mi mandi?”.
“Sorpresina” chiude lei e mette giù il telefono senza aggiungere altro.
Due minuti dopo sento suonare alla porta. Sono così arrapato che cammino col cazzo dritto poggiato al petto tipo alza bandiera. Sia chi sia avrà di certo una fantastica accoglienza.
Sono fiero di me stesso e ancora incredulo. Una settimana fa mi ammazzavo di seghe e adesso sono le troie a venire a casa mia a portarmela già calda e spalancata.
Ormai sfoggio con orgoglio il mio attrezzo conscio della sua dimensione fuori scala e sono sempre più esplicito e diretto con le donne. Mi sento bene, mi sento irresistibile e, come sempre, ho voglia di fottere a tutto spiano.
“E quindi!” urla lei mentre io a fatica apro gli occhi e provo a connettere su quanto sia successo.
Sono completamente nudo e accanto a me c'è Marika nuda anche lei. I nostri corpi sono vicinissimi, troppo vicini. Ho una mano su una tetta di mia sorella e lei ne ha una a pochi centimetri dal mio sesso.
Fra l'altro, come sempre accade al risveglio sotto ce l'ho duro come un bastone e il sollevamento delle lenzuola è molto evidente.
Se poi ciò non bastasse nell'aria c'è un odore di sborra e sudore inequivocabile.
Come lo sento io lo sente Marika e, naturalmente lo ha sentito anche Monica che ora è in piedi davanti a me e mi fissa con tutta la sua severità.
Dovrebbe essere proprio stupida e ingenua per non capire cosa abbiamo fatto.
“Vorrei una spiegazione” dice.
“Ma che spiegazione- scatta Marika- mentre si alza in piedi dal letto mostrandosi tutta nuda e in tutta la sua bellezza- piuttosto tu che ci vieni a fare in camera mia”.
“E' tardi, dobbiamo uscire se non te lo ricordi. Ero venuta a svegliarti perchè credevo dormissi... Non pensavo che”.
“Che cosa?” scatta Marika arrabbiatissima.
“Che vi trovavo a scopare!” scatta lei.
A me guardare Marika nuda con le tette con ciondolano mentre litiga con la sorella perchè ha scopato con me riesce solo ad eccitarmi.
Dovrei vergognarmi come un verme e invece quasi mi sento vanitoso.
Così mi alzo anche io dal letto e mi presento a Monica con un cazzo duro che potrebbe sollevare un tavolo.
“Ho bisogno di fare la pipì” dico.
“Avresti bisogno di ben altro -scatta Monica- ringrazia che sono venuta io, pensa se vi beccava la mamma”.
“Ma dai -provo a calmarla- è stato un caso, una di quelle cose che succedono quando si è un po' ubriachi. Dai fai finta di non aver visto” mentre le parlo il pene è ritto sul suo fianco. Monica pronta per uscire è in leggins neri che sottolineano la perfezione delle sue gambe. Con questi cosi così attillati inconsapevolmente la mia mazza si stà strofinando sulla sua coscia. “Almeno metti la pistola nella fondina” dice lei seria e secca me lo prende con due dita e lo allontana.
Sia come sia ma due dita di mia sorella Monica sul cazzo non le avevo mai avute e nonostante lei lo faccia tutta stizzita provo comunque un notevole piacere dalla cosa.
“Dai forza sbrigati che è tardi” insiste Monica guardando la sorella.
“Arrivo arrivo dammi due minuti per fare la doccia”.
Vorrei proporle di farcela assieme questa doccia ma evito per non complicare la situazione oltre misura.
Mentre Marika stà andando a lavarsi e io in camera mia Monica chiude la questione “Facciamo che io non ho visto nulla ma che sia l'ultima volta. Vi direi smettetela e non fatelo più ma non sono così sicura che mi ascoltereste quindi l’unica cosa è fatelo quando siete soli in casa capito? E non fatevi beccare dalla mamma”.
Questione chiusa.
Peccato che a me solo l'idea che mia madre mi becchi mentre monto mia sorella suggerisca idee così porche da farmelo scoppiare.
Peccato che ci sia Monica in mezzo ai coglioni perchè è un altro giorno e ho di nuovo voglia di scopare.
Peccato che Valentina mi abbia già chiesto un giorno di tregua.
Paziente aspetto che Monica e Marika se ne vadano. Dopo, per forza di cose, mi tirerò una degna sega.
Le saluto ancora nudo mentre noto chiaramente che Monica fa di tutto per non fissarmi il cazzo mentre all'opposto Marika mi fa l'occhietto di chi dice “ci vediamo dopo”.
Chiudo la porta a chiave per evitare sorprese e quindi mi siedo al Pc con una mano sul cazzo e l'altra sul mouse intento a cercare un bel video porno adeguato alla sborrata.
Ne trovo uno dove un ragazzo scopa assieme madre e figlia. Pare perfetto visto che la madre somiglia tantissimo a Francesca. La mano inizia a lavorare mentre mi godo le immagini... e squilla quel dannato telefono.
“Chi è?” raglio rabbioso.
“Amore che hai ti sei svegliato male?”
E' Valentina. Dolce come sempre. Subito chiudo il video porno neanche che possa vederlo.
“Scusa amore sono un po' nervoso e... scusami, scusami tanto”.
“Scommetto che sei nervoso perchè hai voglia di scopare” attacca lei andando dritta al sodo. Ancora una volta sono felice di avere una fidanzata che non si nasconde dietro ad un dito.
“Se vuoi ho la casa vuota” dico.
“No tesoro. Guarda sono qui mezza nuda con la fichetta tutta incremata. Avevo le labbra così rosse che non riesco neanche a camminare”.
“Mi spiace”.
“Ma figurati, me la sono cercata. In effetti in macchina si fa un po' fatica. Comunque con un giorno di riposo passa tutto, stai tranquillo. Tu piuttosto come stai?”.
“Al solito. Come ogni mattina mi sveglio con una trave dura”.
“Ti stavi facendo una sega?”.
Perchè nasconderglielo in fondo è Valentina no? “Si, avevo iniziato....”.
“Allora ferma tutto. Se devi farlo tanto vale che lo usi come si deve no. Aspetta dieci minuti ok?”.
“Ma che vuoi fare amore -le chiedo- hai appena detto che sei tutta piena di crema. Che fai mica lo tiri con la bocca?”.
Lei ride “E bravo porcone. No, no io oggi riposo totale anche perchè ieri mi hai già esplorato abbastanza le tonsille con la cappella, uccellone mio. No ti mando una persona così ti sfoghi”.
L'idea mi allieta. Che bello avere una fidanzata che quando è stanca ti manda altre in sua sostituzione. Da non crederci.
Poi però ho un dubbio “Mica mi mandi quel cesso a pedali di tua nonna? Si vabbè ogni tanto non è malaccio farsi una tardona però insomma...”.
“Insomma cosa?” ridacchia lei dalla cornetta.
“Insomma vorrei metterlo in una fica che non abbia il pelo grigio per capirci”.
“Allora caschi bene perchè ti mando una persona che il pelo non lo ha proprio” e ride di nuovo.
“Allora non è la nonnina”.
“Direi proprio di no. Ti chiedo una cosa sola, anzi due. Non metterla incinta, vieni fuori mi raccomando se no ci resta capito?”.
“Si ok” annuisco e potrei anche aggiungerle che ho fatto pratica con mia sorella.
“E secondo non esagerare. Risparmia energie per domani capito bene pisellone”.
“Tesoro ma lo sai dai sono inesauribile. Mi dovrei fare un tatuaggio “ duracel” sul pisello per quanto funziono”.
“Tu comunque dammi retta perchè domani abbiamo una giornata impegnativa capito? Ti serviranno tutte le energie che hai fidati”.
“Ummm.... allora era meglio se oggi non mi mandavi nessuno”.
“No era punirti troppo. Fatti un paio di sborrate tesoro, te le sei meritate ma poi basta ok?”.
“Facciamo tre” propongo io.
Lei ride “Si giusto, in fondo i buchi sono tre”.
Sussulto al solo accenno che ha fatto alla sodomia “Vale sei una vera porca lo sai”.
“E tu sei il mio super pisellone dolce e caro”.
“Ti amo Vale. Ti amo tantissimo sei una donna stupenda in tutti i sensi”.
“Bravo pensala così che domani me lo dimostri in modo tangibile. Vai ora divertiti”.
“Posso almeno sapere come si chiama quella che mi mandi?”.
“Sorpresina” chiude lei e mette giù il telefono senza aggiungere altro.
Due minuti dopo sento suonare alla porta. Sono così arrapato che cammino col cazzo dritto poggiato al petto tipo alza bandiera. Sia chi sia avrà di certo una fantastica accoglienza.
Sono fiero di me stesso e ancora incredulo. Una settimana fa mi ammazzavo di seghe e adesso sono le troie a venire a casa mia a portarmela già calda e spalancata.
Ormai sfoggio con orgoglio il mio attrezzo conscio della sua dimensione fuori scala e sono sempre più esplicito e diretto con le donne. Mi sento bene, mi sento irresistibile e, come sempre, ho voglia di fottere a tutto spiano.
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