Con Ernesto e Rosa

Da quando ho superato i 50 sono diventata curiosa degli uomini molto maturi, più maturi sono più mi interessano. Sono curiosa di sapere come sarà mio marito a quella età.
In chat ho conosciuto un toscano di 69 anni, Ernesto, simpatico, senza smanie da palestrato, anche autoironico, che non ha auto difficoltà a parlare e a rispondere alle mie curiosità.
La faccio breve, quando mi dice che con sua moglie ha fatto una volta con un’altra coppia lì vicino mi interesso e ne parlo a marito, che da giovane ha corso al cavallina ma ora scopa solo con me e mi asseconda.
Così gli propongo di scriverci in mail, scambiarci foto e telefonarci più volte, ecc.
Lui è un quasi 70enne magro e nodoso, sua moglie una donna ingrassata, ma con un bel viso simpatico, a mio marito piace. Due tette enormi ma non cadenti, anzi belle sode, da fare invidia alle mie.
Facciamo l’incontro e loro vengono trovarci. Arrivano in treno in tarda mattinata.
Un bel pranzetto in casa per familiarizzare, ma ormai ci conoscevano per le tante mail e telefonate. Non c’è voluto molto: ha incominciato mio marito che ha fatto un po’ di effusioni alla Rosa. Ernesto mi si avvicina, io gli infilo la lingua in bocca e la mano sul petto. Il contatto con il suo corpo era tutto diverso da quello di mio marito, che ha la pelle morbida e invece Ernesto è più peloso, abbronzato e nodoso.
Andiamo in camera da letto e incominciamo a fare. Per me non era un’esperienza di sesso, non ero infoiata, era piuttosto un’esperienza umana, ero curiosa di sentirlo da un uomo di tanti anni di più di me. Ho scoperto che anche con un 70enne può funzionare.
Dopo un po’ mio marito dice che vuole stare un po’più largo e porta Rosa nell’altra camera con un letto singolo, che si raddoppia e avevo aperto per ospitarli.
Con Ernesto incomincio a fare e mi piace il suo uccello, normale ma bello duro. Solo non teneva tanto l’erezione, ma non era un problema. Ogni tango io glielo lavoro e torna bello duro. È un uomo un po’ intimidito, forse per la prima volta, mi fa tenerezza. Ma è virile e come.
Glielo pompo, gli chiedo di leccarmi, mi fa le tette e la figa, poi me lo mette dentro, poi lo sfila e mi lavora ancora poi lo reinfila e dopo un po’ sborra. In tutto un tre quarti d’ora.
Ma sono contenta: ero contenta, era stata una bella esperienza.
Stiamo un po’ lì, poi vado a vedere di là mio marito, che si era infoiato e ci dava dentro, entusiasta delle grandi tette che succhiava alla grande e pompava la Rosa senza remissione. Anche Ernesto viene a vedere, non dice niente a vedere sua moglie montata da un altro uomo, e dopo un po’ se ne va. In 4 non abbiamo fatto.
Porto Ernesto in veranda ad aspettare, beviamo qualcosa, ma i due si lavorano ancora per più di mezz’ora. Poi sento che vanno in bagno e dopo un po’arrivano anche loro, di grande umore, rivestiti.
La Rosa dice che una scopata così …
Andiamo a fare due passi in città, ceniamo in una trattoria e poi a casa. A dormire, tutti un po’ stanchi. Non ci avevamo pensato, ma finiamo che io dormo con Ernesto e mio Marito con Rosa. Ero stanca. Ci abbracciamo un po’, mi tasta le tette e gli chiedo di dormire. Gli chiedo se vuole che lo succhi per farlo venire ma dice di no.
La mattina dopo mi alzo e passando per la camera piccola sento che i due hanno ripreso a scopare e a succhiarsi. Mio marito era proprio infoiato, per fortuna la fa più breve.
Intanto ero tornata da Ernesto e abbiamo fatto un po’ anche noi, ma più che scopare ci tastiamo, lo succhio, mi palpa le tette e lecca la figa fino a farmi venire. Io, da brava pompinara che ha fatto tanta pratica con il marito lo lavoro per bene, ma era come un saluto.
Ci alziamo tutti e dopo due ore mio marito li porta alla stazione.
Ci siamo detti che ci era piaciuto, che era da rifare, ma per mesi rinviavamo sempre, c’era sempre un ostacolo (sempre vero?). Io credo che Ernesto non ci stesse tanto a vederla montata in quel modo porco da un altro, e questo penso che lo frenava. A oggi non ci siamo rivisti, anche se al telefono e per mail siamo sempre affettuosi.