Con mio figlio 12 - Sesso con la zia gravida e lo zio
di
una madre
genere
incesti
La gravidanza di mia sorella Ire procedava alla grande e col crescere della pancia,aumentava la libidine del nostro gruppetto incestuoso oramai affiatatissimo.
Io e mia sorella avevamo già vissuto l'esperienza di fare l'amore con una femmina gravida.
Per la precisione,quella incinta ero io quando aspettavo Andrea ed allora,era mia sorella che si sollazzava con me e spesso mi procurava i maschi che,alla sola idea di scoparsi una ragazza cosi giovane sposata e per di più gravida,li faceva allupare come mandrilli per la gioia mia e di mia sorella.
Si vivevano situazioni al limite del surreale tale era l'atmosfera che si veniva a creare in un crescendo di libidine pari al gonfiore della mia pancia.
"Che troia che sei...prendi...prenditi questo cazzo per quel cornuto di tuo marito"erano le parole e gli epiteti più ricorrenti mentre mi scopavano o gli facevo un pompino..."Stronzo..non pensare a mio marito che almeno è il padre della creatura che ho nella pancia...pensa piuttosto a quella troia di tua moglie che si starà facendo sbattere e mettere incinta da un altro cornuto come te." Erano le risposte che facevano aumentare in modo parossistico la mia libidine.
"Lo so sai che tua moglie fa la troia e ti riempie di corna...non parlare e cerca di usare bene quel cazzone che ti ritrovi....falla godera questa troia di mia sorella"
Interveniva anche Irene in quelle incredibili conversazioni fatte con voce roca ed i respiri pesanti mentre entrambe avevamo almeno un cazzo per riempirci un buco e farci godere come cagne in calore.
Davvero è impossibile trovare le parole per descrivere cosa succede nella mente di un maschio quando sta chiavando la donna gravida di un altro.
In quel periodo,facevo ancora l'amore anche con mio marito e devo dire,che ciò che provavo era completamente diverso.
Mio marito era dolce,delicato.
Aveva una attenzione incredibile per il mio corpo e la sua creatura che portavo in grembo.
Mi copriva di baci,di carezze,mi pennellava con la lingua e quando mi penetrava lo faceva in modo che quasi non lo sentivo.
E quando mi veniva dentro,lo faceva solo per scaldare il feto che cresceva in me.
Era bellissimo,ma era un'altra cosa.
Quando era nato Andrea poi,lentamente,aveva smesso di cercarmi per dedicarsi a tempo pieno ai suoi numerosi interessi culturali.
Lui era ben cosciente che per quanto riguardava le mie esigenze sessuali sapevo badare a me stessa e mi lasciava tutta la libertà di cui avevo bisogno.
Ma tornando alla gravidanza di Irene,avevamo riscoperto la parte più animale che risiedeva nel nostro cervello e dunque,avevamo ripreso a scopare e farci scopare come cagne in calore sempre bisognose del maschio arrapato e pronto.
Le cose più esagerate le facevamo fuori dalla nostra enclave anche se la frequenza con la quale facevamo l'amore noi quattro era pressoché sempre la stessa.
Sia io che mia sorella,ci eravamo rese conto ad un certo punto,che a causa di quei ritmi mio figlio Andrea appariva sempre più stanco mentre la sua fidanzata sempre più curiosa e troia,premeva affinché la portassimo con noi nelle nostre "Trasferte"erotiche.
Mia sorella che non mi aveva ancora accennato alla sua intenzione di far montare Titty anche dal marito,aveva colto la palla al balzo di quella situazione di stanca di Andrea,per lanciare la proposta.
-Titty,hai notato com'è affaticato Andrea in questo periodo!
D'altra parte,il compito di soddisfare tre femmine calde ed esigenti come noi è piuttosto defatigante e anche se lui è forte e ben dotato,mi sembra che ne stia risentendo.
C'è anche il fatto che la mia gravidanza aumenta il mio desiderio di sesso ed anche,se con Mary, ci concediamo qualche svago extra,a lui chiediamo sempre di darci il massimo e questo mi sembra che lo stia un po debilitando.
Cosa ne pensi tu che sei la sua ragazza?-
Dopo una breva pausa in cui Titty pareva immersa nei suoi pensieri,aveva risposto:
-Hai ragione,l'ho notato anch'io che adesso si stanca più facilmente...ma cosa possiamo fare?
Potreste portarmi con voi così gli diamo un po di tregua?!-
-Non credo che sia il caso in questo momento che anche tu vada a cercare il tuo piacere lontana da lui.
Questa è una cosa che potrai fare dopo che vi sarete sposati.
Adesso è bene che le vostre esperienze le facciate insieme e francamente trovo che quello che abbiamo fatto sino ad oggi sia bellissimo e soddisfacente per tutti noi.
-Allora come possiamo fare?-
Aveva risposto Titty pensierosa.
-Penso che la cosa più giusta sia che continui a rimanere tutto in famiglia.-
-E allora?-
-Allora l'unica possibilità che vedo in questo momento è che cerchiamo di coinvolgere anche mio marito che in fondo è un bell'uomo e ti assicuro,è anche ben messo da quel punto di vista.
Se Andrea è d'accordo ed anche tu lo sei,potremmo provare a sentirlo.-
Quella sera a tavola Titty con modi da vera ruffiana,aveva portato la conversazione su quell'argomento:
-Andrea amore,hai visto che occhiaie che hai e come sei dimagrito!
Mi sa queste tre arpie ti stiano succhiando tutte le tue energie.-
-Lo so,lo so,mi rendo conto che per quanto la cosa mi piaccia,mi stà affaticando davvero molto.
Ma dove lo trovi uno fortunato come me che può scopare la madre,chiavare con la zia incinta e il tutto con la meravigliosa complicità della sua stupenda ragazza?
Come posso rinunciare a tutto questo senza soffrirne e senza far soffrire voi?-
-Amore...avrei una proposta che potrebbe risolvere il problema senza sacrifici per nessuno e senza che la cosa esca dal nostro clan.-
-A cosa pensi?-
-Allo zio,al marito di zia Irene che essendo riuscito dopo tanti anni a ingravidare la moglie,dovrebbe accettare con piacere l'idea di far parte del nostro gruppo.-
-Perché lui e non mio padre allora?-
Aveva ribattuto d'impulso Andrea.
A quel punto,ero intervenuta io:
-Andrea,tuo padre non è il tipo di essere interessato a questo genere di cose.
Credimi,lui ha altri interessi e se proprio lo vuoi sapere è da quando sei nato tu che non facciamo più l'amore mentre lo zio Mario,si è sempre mostrato disponibile alle richieste della zia Ire.
E poi,l'hai visto anche tu,quando lei è andata trovarlo a Roma,hanno fatto sesso e l'ha persino messa incinta.
Poi credimi Andrea,io l'ho provato qualche volta Mario.
Ha un bell'argomento in mezzo alle gambe e lo sa usare da Dio.
Credo che la tua ragazza ci si divertirebbe un sacco.-
-Va bene..va bene,se va bene per tutti,la Titty è d'accordo e lui ci sta,apriamoci anche allo zio-
La sera dopo,il gruppo si era riunito in salotto in attesa del rientro dello zio Mario.
Lui,dopo aver depositato la borsa ed essersi tolta la giacca in camera da letto,era andata in soggiorno dove avevano preparato un bicchiere con l'aperitivo anche per lui.
Mentre lui,ancora in piedi sorseggiava il suo prosecco,la moglie rivolgendosi con tono calmo alla ragazza le aveva detto:
-Titty,vai a salutare la zio Mario e fagli vedere quante cose nuove hai imparato.-:
Lei,dopo un'occhiata d'intesa col fidanzato,aveva sollevato il sedere dal divano si era sfilato il leggero vestito di cotone rimanendo nuda.
Poi si era alzata ed inginocchiandosi davanti allo zio Mario gli aveva sbottonato la patta e gli aveva abbassato i pantaloni e le mutande trovandosi davanti agli occhi il secondo cazzo della sua vita avendo visto sino ad allora,solo quello del suo ragazzo.
Trovarsi davanti agli occhi quel grosso corpo scuro e pendulo su uno scroto peloso, allungato e immerso in un cespuglio di peli radi e brizzolati l'aveva impressionata.
Nella sua mente aveva ancora l'immagine del cazzo del suo ragazzo,sempre dritto,liscio,dalla pelle chiara e completamente privo di peli.
Con una certa timidezza,dopo aver superato il primo attimo di sgomento,aveva allungato le dita e lo aveva toccato.
La sensazione ricevuta al tocco dei testicoli le aveva procurato un brivido.
Così caldi,morbidi al primo contatto e così consistenti quando aveva stretto le dita.
Stava esplorando una sacca nera e pelosa dentro la quale vi erano due grossi coglioni duri e piacevoli da toccare.
A quel punto l'istinto della femmina aveva avuto il sopravvento ed abbassando la testa,li aveva d'apprima leccati e poi,se li era infilati in bocca e li aveva ciucciati uno alla volta come fossero caramelle.
Mentre con una mano procedeva nello studio dello scroto,nell'altra sentiva crescere ed alzarsi quel corpo molle che a prima vista l'aveva impressionata.
Dopo aver lasciato i testicoli completamente lucidi della sua saliva,aveva cominciato a risalire quell'asta che oramai cresceva e s'induriva a vista d'occhio mentre la sua superficie si ricopriva di gonfie vene che parevano scolpite.
segue
Io e mia sorella avevamo già vissuto l'esperienza di fare l'amore con una femmina gravida.
Per la precisione,quella incinta ero io quando aspettavo Andrea ed allora,era mia sorella che si sollazzava con me e spesso mi procurava i maschi che,alla sola idea di scoparsi una ragazza cosi giovane sposata e per di più gravida,li faceva allupare come mandrilli per la gioia mia e di mia sorella.
Si vivevano situazioni al limite del surreale tale era l'atmosfera che si veniva a creare in un crescendo di libidine pari al gonfiore della mia pancia.
"Che troia che sei...prendi...prenditi questo cazzo per quel cornuto di tuo marito"erano le parole e gli epiteti più ricorrenti mentre mi scopavano o gli facevo un pompino..."Stronzo..non pensare a mio marito che almeno è il padre della creatura che ho nella pancia...pensa piuttosto a quella troia di tua moglie che si starà facendo sbattere e mettere incinta da un altro cornuto come te." Erano le risposte che facevano aumentare in modo parossistico la mia libidine.
"Lo so sai che tua moglie fa la troia e ti riempie di corna...non parlare e cerca di usare bene quel cazzone che ti ritrovi....falla godera questa troia di mia sorella"
Interveniva anche Irene in quelle incredibili conversazioni fatte con voce roca ed i respiri pesanti mentre entrambe avevamo almeno un cazzo per riempirci un buco e farci godere come cagne in calore.
Davvero è impossibile trovare le parole per descrivere cosa succede nella mente di un maschio quando sta chiavando la donna gravida di un altro.
In quel periodo,facevo ancora l'amore anche con mio marito e devo dire,che ciò che provavo era completamente diverso.
Mio marito era dolce,delicato.
Aveva una attenzione incredibile per il mio corpo e la sua creatura che portavo in grembo.
Mi copriva di baci,di carezze,mi pennellava con la lingua e quando mi penetrava lo faceva in modo che quasi non lo sentivo.
E quando mi veniva dentro,lo faceva solo per scaldare il feto che cresceva in me.
Era bellissimo,ma era un'altra cosa.
Quando era nato Andrea poi,lentamente,aveva smesso di cercarmi per dedicarsi a tempo pieno ai suoi numerosi interessi culturali.
Lui era ben cosciente che per quanto riguardava le mie esigenze sessuali sapevo badare a me stessa e mi lasciava tutta la libertà di cui avevo bisogno.
Ma tornando alla gravidanza di Irene,avevamo riscoperto la parte più animale che risiedeva nel nostro cervello e dunque,avevamo ripreso a scopare e farci scopare come cagne in calore sempre bisognose del maschio arrapato e pronto.
Le cose più esagerate le facevamo fuori dalla nostra enclave anche se la frequenza con la quale facevamo l'amore noi quattro era pressoché sempre la stessa.
Sia io che mia sorella,ci eravamo rese conto ad un certo punto,che a causa di quei ritmi mio figlio Andrea appariva sempre più stanco mentre la sua fidanzata sempre più curiosa e troia,premeva affinché la portassimo con noi nelle nostre "Trasferte"erotiche.
Mia sorella che non mi aveva ancora accennato alla sua intenzione di far montare Titty anche dal marito,aveva colto la palla al balzo di quella situazione di stanca di Andrea,per lanciare la proposta.
-Titty,hai notato com'è affaticato Andrea in questo periodo!
D'altra parte,il compito di soddisfare tre femmine calde ed esigenti come noi è piuttosto defatigante e anche se lui è forte e ben dotato,mi sembra che ne stia risentendo.
C'è anche il fatto che la mia gravidanza aumenta il mio desiderio di sesso ed anche,se con Mary, ci concediamo qualche svago extra,a lui chiediamo sempre di darci il massimo e questo mi sembra che lo stia un po debilitando.
Cosa ne pensi tu che sei la sua ragazza?-
Dopo una breva pausa in cui Titty pareva immersa nei suoi pensieri,aveva risposto:
-Hai ragione,l'ho notato anch'io che adesso si stanca più facilmente...ma cosa possiamo fare?
Potreste portarmi con voi così gli diamo un po di tregua?!-
-Non credo che sia il caso in questo momento che anche tu vada a cercare il tuo piacere lontana da lui.
Questa è una cosa che potrai fare dopo che vi sarete sposati.
Adesso è bene che le vostre esperienze le facciate insieme e francamente trovo che quello che abbiamo fatto sino ad oggi sia bellissimo e soddisfacente per tutti noi.
-Allora come possiamo fare?-
Aveva risposto Titty pensierosa.
-Penso che la cosa più giusta sia che continui a rimanere tutto in famiglia.-
-E allora?-
-Allora l'unica possibilità che vedo in questo momento è che cerchiamo di coinvolgere anche mio marito che in fondo è un bell'uomo e ti assicuro,è anche ben messo da quel punto di vista.
Se Andrea è d'accordo ed anche tu lo sei,potremmo provare a sentirlo.-
Quella sera a tavola Titty con modi da vera ruffiana,aveva portato la conversazione su quell'argomento:
-Andrea amore,hai visto che occhiaie che hai e come sei dimagrito!
Mi sa queste tre arpie ti stiano succhiando tutte le tue energie.-
-Lo so,lo so,mi rendo conto che per quanto la cosa mi piaccia,mi stà affaticando davvero molto.
Ma dove lo trovi uno fortunato come me che può scopare la madre,chiavare con la zia incinta e il tutto con la meravigliosa complicità della sua stupenda ragazza?
Come posso rinunciare a tutto questo senza soffrirne e senza far soffrire voi?-
-Amore...avrei una proposta che potrebbe risolvere il problema senza sacrifici per nessuno e senza che la cosa esca dal nostro clan.-
-A cosa pensi?-
-Allo zio,al marito di zia Irene che essendo riuscito dopo tanti anni a ingravidare la moglie,dovrebbe accettare con piacere l'idea di far parte del nostro gruppo.-
-Perché lui e non mio padre allora?-
Aveva ribattuto d'impulso Andrea.
A quel punto,ero intervenuta io:
-Andrea,tuo padre non è il tipo di essere interessato a questo genere di cose.
Credimi,lui ha altri interessi e se proprio lo vuoi sapere è da quando sei nato tu che non facciamo più l'amore mentre lo zio Mario,si è sempre mostrato disponibile alle richieste della zia Ire.
E poi,l'hai visto anche tu,quando lei è andata trovarlo a Roma,hanno fatto sesso e l'ha persino messa incinta.
Poi credimi Andrea,io l'ho provato qualche volta Mario.
Ha un bell'argomento in mezzo alle gambe e lo sa usare da Dio.
Credo che la tua ragazza ci si divertirebbe un sacco.-
-Va bene..va bene,se va bene per tutti,la Titty è d'accordo e lui ci sta,apriamoci anche allo zio-
La sera dopo,il gruppo si era riunito in salotto in attesa del rientro dello zio Mario.
Lui,dopo aver depositato la borsa ed essersi tolta la giacca in camera da letto,era andata in soggiorno dove avevano preparato un bicchiere con l'aperitivo anche per lui.
Mentre lui,ancora in piedi sorseggiava il suo prosecco,la moglie rivolgendosi con tono calmo alla ragazza le aveva detto:
-Titty,vai a salutare la zio Mario e fagli vedere quante cose nuove hai imparato.-:
Lei,dopo un'occhiata d'intesa col fidanzato,aveva sollevato il sedere dal divano si era sfilato il leggero vestito di cotone rimanendo nuda.
Poi si era alzata ed inginocchiandosi davanti allo zio Mario gli aveva sbottonato la patta e gli aveva abbassato i pantaloni e le mutande trovandosi davanti agli occhi il secondo cazzo della sua vita avendo visto sino ad allora,solo quello del suo ragazzo.
Trovarsi davanti agli occhi quel grosso corpo scuro e pendulo su uno scroto peloso, allungato e immerso in un cespuglio di peli radi e brizzolati l'aveva impressionata.
Nella sua mente aveva ancora l'immagine del cazzo del suo ragazzo,sempre dritto,liscio,dalla pelle chiara e completamente privo di peli.
Con una certa timidezza,dopo aver superato il primo attimo di sgomento,aveva allungato le dita e lo aveva toccato.
La sensazione ricevuta al tocco dei testicoli le aveva procurato un brivido.
Così caldi,morbidi al primo contatto e così consistenti quando aveva stretto le dita.
Stava esplorando una sacca nera e pelosa dentro la quale vi erano due grossi coglioni duri e piacevoli da toccare.
A quel punto l'istinto della femmina aveva avuto il sopravvento ed abbassando la testa,li aveva d'apprima leccati e poi,se li era infilati in bocca e li aveva ciucciati uno alla volta come fossero caramelle.
Mentre con una mano procedeva nello studio dello scroto,nell'altra sentiva crescere ed alzarsi quel corpo molle che a prima vista l'aveva impressionata.
Dopo aver lasciato i testicoli completamente lucidi della sua saliva,aveva cominciato a risalire quell'asta che oramai cresceva e s'induriva a vista d'occhio mentre la sua superficie si ricopriva di gonfie vene che parevano scolpite.
segue
1
voti
voti
valutazione
10
10
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Con mio figlio 11 - La zia gravida
Commenti dei lettori al racconto erotico