Con mio figlio 17 - Dopo il matrimonio,pronti per la prima notte incestuosa.
di
una madre
genere
incesti
"Voglio essere anch'io come tua madre" aveva dichiarato Titty alla fine di quella incredibile giornata conclusa con la decisione dei ragazzi di sposarsi.
L'idea che a passare la prima notte a letto con la sposa fosse suo suocero,era stata oggetto di una lunga discussione alla fine della quale,tutti avevamo concordato sul fatto che fosse la scelta più giusta.
In fondo i ragazzi avevano deciso di affrontare una vita insieme all'insegna dell'amore che li legava e dell'assoluto rispetto delle rispettive libertà.
D'altra parte,entrambi erano affascinati dall'esperienza mia e di mia sorella coi nostri rispettivi mariti.
Quelle che era successo quel giorno poi,li aveva definitivamente convinti che un rapporto matrimoniale di tipo tradizionale,non era ciò che desideravano.
Titty poi,aveva da poco terminato di leggere alcuni libri sull'induismo e l'esperienza sessuale vissuta negli ultimi tempi,sembrava averla fatta immergere davvero nei misteri di quella lontana cultura.
Nelle parole del Dharma,la cosa che più l'aveva colpita era il fatto che l'induismo sostiene che il sesso libero è quello che più avvicina al divino senza obblighi ai doveri sociali o di riproduzione.
Amore,amore puro e piacere della carne che coinvolge l'essere in tutta la sua essenza umana e divina.
Era stata davvero una fortunata coincidenza che le aveva fatto scoprire quei testi proprio nei momenti in cui mia sorella e poi io,l'avevamo accompaganta nel fluido e misterioso mondo della nostra trasgressione?
Comunque sia,dopo i primi dubbi sull'opportunità di far sposare la figlia con un ragazzo così giovane,anche i genitori di Titty si erano convinti a condizione che tutta l'organizzazione del matrimonio fosse affidato a loro.
L'unico vero ostacolo che pareva insormontabile era il luogo dove trascorrere la luna di miele.
Loro insistevano che fosse Israele vicino ai luoghi santi ed alla minaccia di mio figlio di andare nei luoghi di "perdizione"nei Caraibi,avevano accettato di buon grado Katmandù luogo di spiritualità e di preghiera secondo le loro convinzioni."Certo,non sono i luoghi di Cristo ma è pur sempre un posto dove praticano religioni spirituali come il confucianesimo e l'induismo" avevano detto con malcelata rassegnazione.
Come avevano promesso,si erano occupati loro di ogni cosa,curando anche i minimi dettagli come la scelta dell'abito da sposa,la chiesa e l'importante officiante per la funzione,il ristorante per il pranzo ed il lungo elenco di invitati importanti della loro cerchia sociale.
Mia sorella Ire,appariva la più bella di tutte (dopo la sposa ovviamente!)col suo vestito elegante leggermente osè con l'esibizione della meravigliosa pancia gonfia di oramai 5 mesi dentro la quale cresceva la sua bambina.
Nonostante il suo stato,Ire smaniava dalla voglia di ripetere,come era successo al suo matrimonio,qualcosa di trasgressivo.
Davvero era difficile in quella circostanza in cui aveva,molti,troppi occhi addosso.
Ma che volete,Irene era fatta così e se non ne combinava una delle sue,non era contenta.
A tavola l'avevano messa di fronte ad un giovane prete aiutante del vescovo che aveva unito gli sposi.
Per tutto il tempo lui non le aveva tolto gli occhi di dosso al punto che lei,aveva osato fargli un piedino subito corrisposto.
Poi,dopo un ammiccante cenno d'intesa col prete,mi aveva chiesto di accompagnarla in bagno.
E' davvero incredibile come certi avvenimenti si ripetano quasi uguali nel tempo.
Il sacerdote ci aveva seguite e mentre io mi ero fermata su un ampio terrazzo pieno di vasi fioriti,mia sorella era scesa nel parco seguita da li a poco dal passo lesto e guardingo del prete.
Quando erano riapparsi,lui con fare frettoloso era rientrato nel salone mentre mia sorella venedomi incontro con un sorriso "così" mi aveva detto:
-Ne è valsa davvero la pena Mary,peccato che non ci fossi anche tu.
In meno di venti minuti,mi ha sborrato in bocca e mi ha riempito la fica.
Senti!-
Aveva concluso portando la mia mano tra le sue cosce col sesso ancora grondante di sperma.
L'aereo per il Nepal con scalo a Dubai,partiva il giorno dopo da Milano e dunque,dopo la festa ed i saluti di rito,avevamo caricato gli sposi sulla macchina di mio marito e tutti e quattro,ci eravamo diretti verso il lussuoso hotel di Milano prenotato e pagato dai facoltosi genitori di Titty.
Dopo la cena,eravamo andati tutti nella camera degli sposi dove avevamo brindato con la bottiglia di Champagne messa in fresco nel secchiello con soli due bicchieri circondati da numerosi fasci di rose.
Il brindisi l'avevamo fatto come si fa in questi casi incrociando le braccia e bevendo con lo stesso calice io con mio figlio e mio marito con la sposa.
Abbiamo bevuto ed abbiamo intrecciato le lingue con trepidante passione.
Era l'inizio della prima notte di nozze che,come d'accordo,Titty avrebbe passato facendo l'amore con mio marito ed io con mio figlio.
Le camere naturalmente erano due,prenotate su piani diversi a nome degli sposi,mio e di mio marito.
Segue
L'idea che a passare la prima notte a letto con la sposa fosse suo suocero,era stata oggetto di una lunga discussione alla fine della quale,tutti avevamo concordato sul fatto che fosse la scelta più giusta.
In fondo i ragazzi avevano deciso di affrontare una vita insieme all'insegna dell'amore che li legava e dell'assoluto rispetto delle rispettive libertà.
D'altra parte,entrambi erano affascinati dall'esperienza mia e di mia sorella coi nostri rispettivi mariti.
Quelle che era successo quel giorno poi,li aveva definitivamente convinti che un rapporto matrimoniale di tipo tradizionale,non era ciò che desideravano.
Titty poi,aveva da poco terminato di leggere alcuni libri sull'induismo e l'esperienza sessuale vissuta negli ultimi tempi,sembrava averla fatta immergere davvero nei misteri di quella lontana cultura.
Nelle parole del Dharma,la cosa che più l'aveva colpita era il fatto che l'induismo sostiene che il sesso libero è quello che più avvicina al divino senza obblighi ai doveri sociali o di riproduzione.
Amore,amore puro e piacere della carne che coinvolge l'essere in tutta la sua essenza umana e divina.
Era stata davvero una fortunata coincidenza che le aveva fatto scoprire quei testi proprio nei momenti in cui mia sorella e poi io,l'avevamo accompaganta nel fluido e misterioso mondo della nostra trasgressione?
Comunque sia,dopo i primi dubbi sull'opportunità di far sposare la figlia con un ragazzo così giovane,anche i genitori di Titty si erano convinti a condizione che tutta l'organizzazione del matrimonio fosse affidato a loro.
L'unico vero ostacolo che pareva insormontabile era il luogo dove trascorrere la luna di miele.
Loro insistevano che fosse Israele vicino ai luoghi santi ed alla minaccia di mio figlio di andare nei luoghi di "perdizione"nei Caraibi,avevano accettato di buon grado Katmandù luogo di spiritualità e di preghiera secondo le loro convinzioni."Certo,non sono i luoghi di Cristo ma è pur sempre un posto dove praticano religioni spirituali come il confucianesimo e l'induismo" avevano detto con malcelata rassegnazione.
Come avevano promesso,si erano occupati loro di ogni cosa,curando anche i minimi dettagli come la scelta dell'abito da sposa,la chiesa e l'importante officiante per la funzione,il ristorante per il pranzo ed il lungo elenco di invitati importanti della loro cerchia sociale.
Mia sorella Ire,appariva la più bella di tutte (dopo la sposa ovviamente!)col suo vestito elegante leggermente osè con l'esibizione della meravigliosa pancia gonfia di oramai 5 mesi dentro la quale cresceva la sua bambina.
Nonostante il suo stato,Ire smaniava dalla voglia di ripetere,come era successo al suo matrimonio,qualcosa di trasgressivo.
Davvero era difficile in quella circostanza in cui aveva,molti,troppi occhi addosso.
Ma che volete,Irene era fatta così e se non ne combinava una delle sue,non era contenta.
A tavola l'avevano messa di fronte ad un giovane prete aiutante del vescovo che aveva unito gli sposi.
Per tutto il tempo lui non le aveva tolto gli occhi di dosso al punto che lei,aveva osato fargli un piedino subito corrisposto.
Poi,dopo un ammiccante cenno d'intesa col prete,mi aveva chiesto di accompagnarla in bagno.
E' davvero incredibile come certi avvenimenti si ripetano quasi uguali nel tempo.
Il sacerdote ci aveva seguite e mentre io mi ero fermata su un ampio terrazzo pieno di vasi fioriti,mia sorella era scesa nel parco seguita da li a poco dal passo lesto e guardingo del prete.
Quando erano riapparsi,lui con fare frettoloso era rientrato nel salone mentre mia sorella venedomi incontro con un sorriso "così" mi aveva detto:
-Ne è valsa davvero la pena Mary,peccato che non ci fossi anche tu.
In meno di venti minuti,mi ha sborrato in bocca e mi ha riempito la fica.
Senti!-
Aveva concluso portando la mia mano tra le sue cosce col sesso ancora grondante di sperma.
L'aereo per il Nepal con scalo a Dubai,partiva il giorno dopo da Milano e dunque,dopo la festa ed i saluti di rito,avevamo caricato gli sposi sulla macchina di mio marito e tutti e quattro,ci eravamo diretti verso il lussuoso hotel di Milano prenotato e pagato dai facoltosi genitori di Titty.
Dopo la cena,eravamo andati tutti nella camera degli sposi dove avevamo brindato con la bottiglia di Champagne messa in fresco nel secchiello con soli due bicchieri circondati da numerosi fasci di rose.
Il brindisi l'avevamo fatto come si fa in questi casi incrociando le braccia e bevendo con lo stesso calice io con mio figlio e mio marito con la sposa.
Abbiamo bevuto ed abbiamo intrecciato le lingue con trepidante passione.
Era l'inizio della prima notte di nozze che,come d'accordo,Titty avrebbe passato facendo l'amore con mio marito ed io con mio figlio.
Le camere naturalmente erano due,prenotate su piani diversi a nome degli sposi,mio e di mio marito.
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