Potando gli alberi delle villette.
di
Checco752
genere
etero
Il mio vivaio fu scelto per curare gli alberi di una decina di villette a schiera lungo la strada della periferia romana ed allora io personalmente mi recai sul posto per saggiare quanto lavoro c'era da svolgere lì e vidi che una potatura dei rami a fondo avrebbe risolto tutto, così il giorno dopo ritornai lì ed iniziai il lavoro da solo. Mentre stavo arrampicato, vicino ad una finestra aperta, sentii chiaramente lo stabilire un incontro tra una signora sulla cinquantina che osservavo era molto attraente e una ragazzina che voleva venire da lei con il suo ragazzo per potere amoreggiare in pace e sicurezza e non essere disturbati per consumare le loro prima volta. La signora infatti affittava la stanza in cambio poi di potere sollazzarsi con la sola ragazzina che prediligeva tra tutti. La ragazzina poi telefonò al suo ragazzo chiedendogli di raggiungerla subito lì e neanche dopo mezz'ora eccoti un biondino arrivare col suo motorino, fermandosi al cancelletto della signora. Vedo la ragazzina corrergli intorno ed abbracciarlo, baciarlo guidandolo poi dentro casa e lì poco dopo vedo tutt'e tre nella stanza da letto a discutere un poco poi la affascinante signora propone ai giovani di farsi guidare da lei nella loro prima volta e la ragazzina assai spaventata sopratutto nel notare il suo amorino con un pisellone tra le gambe ben fornito e già eretto notevolmente, accetta subito la guida propostale. I due si spogliano completamente e Sara, la signora, dice a Marco il giovanetto di accarezzare i seni a Fabiola e nello stesso tempo di baciare la fighina e leccarla poi sempre sotto la sua guida. Io, nascosto dai rami folti, mi godo l'iniziazione dei giovani e poi anche lo spogliarello della bella Sara. Marco lecca con avidità e lei subito dopo già lascia scorrere tra le cosce un bel quantitativo di umori e Marco si ritrova la bocca impastata dagli argentei succhi di figa che chiede a Sara di cosa si trattasse e lei ride malignamente, poi lei si mette a carezzare Fabiola e poi le dice di mettersi a formare il numero sessantanove con la bocca combaciante col cazzo di lui che Sara stessa lo prende in mano e lo fa entare in bocca, spiegndo dopo di insalivarlo con la lingua e farlo scorrere sulle labbra facendolo così indurire ancora di più per potere penetrare in figa decisamente. Fabiola subito arrossisce e mentre Marco la fà nuovamente sborrare di umori, Sara dice a lui di prepararsi a possedere la sua Fabiola e lo fa spostare per allargare poi le cosce a lei e, preso il cazzo a lui, lo sega un poco e poi gli indica di sdraiarsi sopra di lei e gli guida il cazzo davanti alla fighina che pulsava dall'eccitazione. Lui accosta il cazzo e lo infila tutto dentro ma senza delicatezza ed in un attimo Fabiola perde velocemente la sua verginità e la penetrazione si trasforma in un gran dolore invece che piacere. Sara prende affettuosamente Marco per un orecchio e lo rimprovera per essere stato assai indelicato e lui di tutta risposta inizia a penetrare Fabiola con un su e giù affannoso che lo porta subito a godere senza minimamente pensare a fare godere anche lei. Fabiola piagnucola ancora e sara si occupa di lei coccolandola e, intanto, io, appollaiato sull'albero, mi ritrovo il cazzo paurosamente gonfio e duro. Dopo che marco finalmente si ricorda di Fabiola facendola godere con carezze e baci mentre la scopa per la seconda volta, noto che sara mi ha visto sull'albero ed allora fingo di curarmi dei rami da tagliare. Dopo un'ora circa vedo i giovani rivestirsi ed andare via da lì e poco dopo Sara eccotela al cancelletto ad osservarmi e, data l'arsura estiva, m'invita a casa sua a bere una birra fresca. Accetto ed entro e, dopo una chiacchierata usuale, ci beviamo la fresca birra e lei va subito dopo al dunque, facendomi notare che io l'ho potuta osservare allo stato naturale, ovvero: nuda! Glielo confermo e...poco dopo siamo sul lettone a scopare come ragazzini forsennati, desiderosi di godere a lungo ed io la soddisfo facendola gemere a lungo e scopandola più volte, poi però le dico che prima devo terminare il lavoro sugli alberi, poi sarò tutto per lei e mi rivesto lasciandola boccheggiante sul letto, recandomi al lavoro. Lei mi segue dalla finestra e, quando poi stò preparandomi per tornarmene a casa mia, lei scende al cancelletto e mi dice di avere parlato con Fabiola, invitandola per domani pomeriggio lì da lei, offrendole di provare un cazzo ben esperto per una principiante e subito accetto l'incontro, baciandola in bocca e salendo poi in auto per andarmene via.
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