Lavorai anche la Domenica.
di
Checco752
genere
etero
Era Domenica e mi trovavo all'edicola di giornali sotto casa mia, intento a riordinare una raccolta di fascicoli sul "fai da te", quando vedo una bella signora mora, alta formosa...diciamo una vera e propria sosia dell'attrice Serena Grandi... che si rivolge all'edicolante chiedendo se conoscesse un idraulico per un urgentissimo intervento a casa sua. Mario, il mio amico da tempo, le indica me come persona idonea a tale intervento. Lei mi chiede se posso andare subito da lei, specificando che ha una perdita di gas ed ha chiuso l'erogatore in cucina. Le confermo di poterla aiutare e corro a prendere l'attrezzatura adatta e la seguo. Giunti sul posto risalgo al punto dove l'impianto ha la perdita ed isolo il pezzo corroso dal tempo, scaricando il gas rimanente nei tubi. Mentre lei assiste al mio lavoro ed io spesso scorro con lo sguardo sulle sue cosce da sballo ed i seni he risaltano sulla sua figura e non manco di trascurare la bocca sensuale con labbra da pompinara specializzata. Ad un certo punto lei mi dice di doversi assentare per raggiungere in camera la sua amica indisposta e mi lascia al mio lavoro. Mentre lavoro intensamente, il silenzio viene rotto da un fievole lamento che attribuisco al malessere dell'amica ma poi sento gemiti non di dolore ma certamente di piacere provato. Preso dalla curiosità, prendo la scusa di volere controllare lo scaldaacqua a gas in bagno e passo davanti alla camera da letto. Sbircio all'interno e vedo un groviglio di cosce intrecciate e le due donne si stanno godendo un "sessantanove" con molto impeto. Al vedere il gran culo della mia cliente che poi sento essere chiamata Laura dall'amica Paola, sento il cazzo spingere insistentemente sulla patta dei calzoni. Per evitare situazioni imbarazzanti, decido di andare al bagno e poco dopo ripasso davanti alla camera e la gnoccolona della Laura ha indossato un grosso fallo ddi gomma retto da una cintura ai suoi fianchi e lo sta appoggiando alla figa di Paola. Fingo di non essermi accorto di nulla e vado in cucina riprendendo il lavoro e, dopo circa un'ora ho aggiustato tutto e così chiamo la morona dicendole che ho finito l'intervento ed allora lei mi chiede cosa costa il lavoro e subito mi dà in mano i richiesti duecento euro, poi però mi chiede se casualmente io sò fare le punture e glielo confermo con certezza, così mi chiede di seguirla in camera e mi dice che la sua amica ne ha bisogno. Le chiedo di scoprire il sedere all'amica ed intanto preparo la siringa caricandola con la fiala del farmaco da iniettare; passo poi a massaggiarle la natica con cotone ed alcool poi le infilo l'ago in maniera che non si rende conto di cosa le stò facendo, infatti dopo mi dice di non essersi minimamente accorta di essere stata bucata nel sedere. Le ristrofino il cotone massaggiandola poi ripongo il tutto sul comò, preparandomi ad andare via ma la sventolona si alza e lascia cadere la gonna, scoprendo un paio di coscione da infarto, e con un reggicalze nero e le calze nero fumè che risaltano ancora di più le gambe dando il via ad un rigonfiamento della mia patta. Lei si avvicina a me e mi dic che vuole ricompensarmi per il gran favore dell'iniezione all'amica la quale anche lei si scopre dalle lenzuola e mi lascia vedere un corpo da sogno e...in poche parole, dopo pochi attimi siamo tutti e tre nudi sul lettone e, mentre io mi sollazzo leccando la figa a Laura, Paola mi prende in bocca il cazzo e me lo spsompina facendomi godere da matti. Poi però Laura reclama il cazzo nella sua figa ed io mi sposto infilandole dentro il batacchione e Paola passa a leccarmi l'ano per farmi eccitare ancora di più ed io scopo, scopo la gnoccolona di Laura facendola godere molto ma ad un certo punto l'idillio viene interrotto perchè Paola mi appoggia la punta di un fallo di gomma all'ano e lo spinge dentro ma io ho il culetto vergine e mi rifiuto di essere inculato. Allora però Laura vedo che fà l'occhietto a Paola poi mi abbraccia ai fianchi, impedendomi così di muovermi e incita l'amica ad incularmi e Paola mi penetra dolorosamente facendomi lamentare per quanto stavo soffrendo poi Laura mi minaccia di starmene fermo se no sentirò ancora più dolore e ambedue se la godono a danno mio. Quando finalmente decidono di farmi uscire il cazzo dal culo, mi giro rapidamente ed immobilizzo Paola e, dopo che le ho sputato all'ano, sputo sul cazzo e glielo infilo nel culo facendola gridare implorando di fermarmi ma io non mollo e la vendetta continua facendola piangere di dolore ma mi fermo solo dopo che le ho schizzato in culo un fiume di sborra. Laura intanto se la ride ma io non ho ancora soddisfatto la mia vendetta e sparso un pò di sborra all'ano di lei, la tengo ferma con un braccio alla vita e con l'altra mano dirigo il cazzo al suo ano e la penetro non certo con delicatezza ma impetuosamente. Le sue grida mi eccitarono sempre di più e dopo che vidi addirittura delle goccioline di sangue uscire dall'ano, la penetrai con movimenti rudi e sborrai senza ritegno alcuno. Le lasciai sul letto ambedue doloranti ed andai a lavarmi in bagno poi tornai in camera e aprii le cosce a Laura per leccarle la figona sbrodolante subito dopo l'inizio e, quando sentii che godeva con un solo filo di voce, le spalancai le cosce e la penetrai scopandola intensamente a lungo, poi mi lasciai andare e le riempii la pancia di sborra. Dopo che rimasi un poco fermo, mi scopai pure Paola e lei godette senza un minimo di dolore, di tormento ma io dovevo ancora vendicarmi così le strizzai ambedue i capezzoli facendola ben urlare ed il mio cazzo per risposta si ingrossò ancora di più costringendo lei ad implorarmi a smettere di sfondarla rudemente. Smisi sì ma solo dopo che me ne ero venuto. Rimanemmo in silenzio un poco ma poi m'alzai e dissi che dovevo andare a casa mia. Mi rivestii e, prima di lasciarle le baciai in bocca lasciando un mio biglietto da visita sul comodino e dicendo che ero sempre disponibile in tutto.
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Chiamai la guardia medica 2.racconto sucessivo
Tutto per una pipì 2.
Commenti dei lettori al racconto erotico