L'amica di mia zia.
di
Checco752
genere
prime esperienze
Mia zia era bravissima a fare le iniezioni e a cominciare da me, quattordicenne che ero felicissimo di essere bucato da lei perchè non mi faceva sentire un minimo dolore ai tempi che gli aghi erano erti come stuzzicadenti...erano tante le persone che si rivolgevano a lei ed era nominata "mani di fata", decisa e leggera nel colpire la natica. Un giorno di estate io dopo pranzo ero mezzo nudo sul mio letto ed avevo il cazzo stimolato dal raggio di sole che veniva dalla finestra e quando entrò la zia per la puntura quotidiana, vide quella discreta sberla ritto e gonfio il giusto, insomma, per farla breve, poco dopo mi svegliai perchè sentivo una mano scorrere sul mio sesso e vidi la zia intenta a saggiare la grossezza del mio ciondolo tra le gambe. Sobbalzai e lei mi sorrise complimentandomi e nel frattempo si dava da fare masturbandomi e quando capì che stavo per venirmene, per godere, allora si chinò e si prese il cazzo in bocca sbocchinandolo da farmi venire subito e godendo da matti. Dopo che si asciugò la bocca col fazzoletto, si mise a pulirmi il cazzo dicendomi che mia madre era suacita di casa ed eravamo perciò soli e se io poi mi sarei fatto fare l'iniezione da lei senza fare storie, allora mi avrebbe premiato come si deve e così fece, infatti, dopo che mi fece la puntura, vedendo che non mi ero lamentato affatto, mi prese la mano e, allargando le sue cosce, mi disse di toccarle la figa che già si era bagnata ed io lo feci subito constatando che lei già si era eccitata e così mi azzardai ad infilarle un dito dentro e lì si vede che casualmente le toccai proprio il punto "G" provocandole un piacere da farla smaniare e gemere intensamente. Lei mi disse che quel momento non potevamo continuare a giocare tra noi perchè poteva sorprenderci mia madre ed allora sarebbero finiti i giochi appena iniziati ed io tolsi il dito da lì e me lo annusai e leccai sentendo il profumo ed il sapore della sua figona pelosissima poi le dissi quando mi avrebbe insegnato a baciare una donna come si deve e mi rispose che da domani sarei dovuto andare a casa sua trovando lei una scusa con mia madre. Lei abitava da sola!
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