Fase 3: anal squirt

di
genere
incesti

Continuazione di “Fase 2: sex squirt”
Da quel giorno, ne sono passati tre e normalmente riuscivo a infiocinare mia mamma una volta al giorno. Ero soddisfatto perché avevo a disposizione una “scopa-amica” o per meglio dire una “scopa-mamma” a casa e soprattutto perché aveva imparato a squirtare bene.
Era arrivato però il momento di passare allo step successivo: prenderle il culo. Questa sera mio papà era via per lavoro: quale occasione migliore potevo avere? Nel pomeriggio esco di casa e vado a prendere un regalino per mamma. Vado in un sex shop e compro un dildo anale quelli che aiutano ad aprire il culo. Non era tanto lungo ma era grosso il giusto per aiutare mamma a prenderlo. Lo faccio impacchettare e torno a casa. Mio padre cena presto e parte verso le 19, invece noi ceniamo tranquillamente per le 19.30/19.45. Prima di cena prendo il regalo per mamma e glielo do. “Mamma ho pensato di farti un regalo, spero ti piaccia”
Lei tutta contenta, mi bacia sulla bocca e come una bambina lo apre velocemente. Quando capisce che è un dilatatore anale e quindi cosa l’attenderà la notte fa una faccia misto tra spavento e gioia. “mmmm… stanotte vuoi sfondarmi?”
“In verità volevo passare alla fase tre: farti squirtare finchè ti inculo, ma se la mettiamo così allora sì”
“Non pensavo di avere un figlio che è un pornoattore”
“Nha, ma con tutto quello che ti ho fatto godere penso di meritarmi il tuo culo”
“Effettivamente”
“Poi ti voglio far squirtare finché ti inculo” Con una mano le palpo la figa “Cosa ne pensi?”
“Lo sai che sono tua, ogni cosa che mi chiedi sono disposta a farla”
Ceniamo. Dopo cena mia mamma: “Io vado a farmi un clistere così da essere bella pronta per te. Matteo non è che te per stasera prenderesti una di quelle pillole fenomenali?”
“Non ti basta un’inculata normale?”
“No, voglio non riuscire nemmeno a sedermi da quanto male mi farà il culo a fine scopata”
“Non si può non accontentare una troia così. Se non dovessi incularti stanotte, ti avrei già strappato i vestiti di dosso e avresti già il mio cazzo tra le gambe”
“Non desidererei altro” e se ne va in bagno a prepararsi il culo.
Dopo una quindicina di minuti ci troviamo sul lettone matrimoniale entrambi in biancheria intima. Dopo i primi baci e coccole di rito, le tolgo le mutande. Comincio a leccarle la figa. La giro, la metto a novanta e comincio a leccarle il suo buchetto d’oro nero. Mi succhio un dito per lubrificarlo e poi dolcemente glielo metto in culo, faccio movimenti lenti per farla abituare, poi faccio entrare anche il secondo. Nel mentre le tocco la figa. Prendo il dildo anale, lo metto in bocca a mia mamma, poi sputo sul suo culo e piano piano lo provo a far entrare. Ha un diametro di circa 6-7 cm e non entra così facilmente. Mia stava già ansimando mentre glielo mettevo dentro. Una volta entrato, la lascio abituarsi. Mia mamma intanto comincia a succhiarmelo per bene. Me lo succhia per 5 minuti, “Dai mamma che è ora” prendo una monetina che era sopra al comodino “Amore facciamo un gioco, te lanci la monetina: se esce testa comincio a incularti tranquillamente, croce ti apro in un colpo solo”. Mamma prende la monetina, la lancia…la riprende…esce…testa. Vedendo il risultato mamma prende la moneta e la gira ed esclama “E’ uscita croce! Mi sa che dovrò prepararmi a essere rotta”
“Sei proprio una troia mamma!”
Si mette a pecorina. Anch’io mi alzo e mi metto dietro di lei. Il mio cazzo svettava dritto e duro verso il suo bel buchino chiuso ancora dal dildo. Lo estraggo. Prendo il cazzo e glielo metto in figa, le do un paio di colpi così da umidirmelo con i suoi umori e intanto lasciando chiudere un po’ il culo. Volevo farle male. Estraggo il cazzo dalla figa. Punto la cappella sul suo culo, con le mani la tengo ferma e con un colpo secco la penetro. Il cazzo non fa troppa resistenza ed entra tutto. “Ahhhhiiiiiii, cazzo che grosso” Mia mamma urla di dolore. “Che male, ahhhha sfondami” Comincio a stantufarla con ritmo costante e sostenuto. Il suo dolore iniziale si è trasformato in goduria pura. Finchè la sbatto si mette a masturbarsi la figa. Mi fermo un attimo per far prendere fiato a mia mamma; ma lei comincia a muovere il culo per continuare la penetrazione. Allora comincio a scoparmela ancora con ritmo maggiore, lei esplode in urla di piacere misto dolore, ad un certo punto stremata li lascia cadere sul letto. Io non smetto, continuo a incularmela, lei impotente subisce. È una sensazione bellissima, il cazzo che entra con un po’ di resistenza, lei che urla di piacere.
Mi stacco un attimo. Mamma si tira su e mi da un paio di succhiate al cazzo: “Ti prego non smettere, inculami ancora” Si butta sul letto a gambe aperte e leggermente sollevate. Io non me lo faccio ripetere due volte e le rientro in culo. Lei prende a masturbarsi finché l’altro buco è occupata. Non so per quanto me la inculo così, ma ad un certo punto mamma: “Sto per venire” non aspetto altro, e mi metto con la faccia pronto a bermi il suo succo. Squirta più del solito. Le lecco un po’ la figa e poi mi butto sul letto. Mamma si siede sopra il cazzo, con la cappella che le punta l’ano, si lascia cadere ed in un colpo solo si impala. Lei va su e giù, io intanto con una mano le masturbo la figa e l’altra le tette. La rimetto a pecorina e riprendendo il controllo della scopata le rinculo. Comincio con colpi lenti e profondi, poi ricomincio a stantufarla con foga. “ahhhhhhh” e le riempio il culo di sbora calda. Le tolgo il cazzo dal culo. Il suo ano è rossissimo e ancora aperto. “Matteo è stato distruttivo, è da rifare”.
CONTINUA…
scritto il
2020-08-20
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