Nuora tradita3
di
ramo1
genere
tradimenti
Eravamo vicini al dunque, il punto del non ritorno era già oltrepassato da un po, entrambi eravamo presi dal desiderio di andare avanti in quella che sembrava un avventura sessuale fuori da ogni immaginazione.
Mentre ero ancora con la bocca sulla figa di Monica, con le dita tenni le sue labbra divaricate e con la lingua lappai con veemenza provocando in lei gemiti e tremori, era un fiume in piena, squirtiva in maniera continua, io lo chiamo semplicemente, ciprino, il suo sapore era delizioso. Vedevo la sua espressione ed era di puro ed intenso piacere. Risalii su di lei attaccandomi alla sua bocca arrapante mentre l'asta del mio pisello strusciava al centro delle labbra meste. Volevo affondare in lei ma dovevo essere paziente, volevo che ogni cosa durasse un bel po. Mentre continuavamo a slinquazzarci come veri amanti, con una mano impugnai l'asta iniziando a strusciargli il glande tra le labbra, gli strisciavo contro il grilletto mentre, sotto di me, Monica tremava continuamente.
Mi accorsi che stava per venire, così mi rimisi con la bocca sulla sua figa deliziandomi di quel nettare a cui non avrei potuto mai rinunciare.
“ oh mio diohhh dio che bello, più oohhh, è così bello tutto questoooo". Era in estasi.
Quando era sul punto di finire il suo orgasmo, mi sistemati per bene con il cazzo puntato allo spacco e iniziai a spingere verso l'interno, il volto di Monica era di apprensione misto al desiderio, la mimica era in sintonia con ciò che entrambi stavamo vivendo. Sentivo come era stretta e molto aderente, gli avevo infilato dentro solo la cappella e la sentivo come avviluppata alle labbra di una che te lo succhia con violenza. “ora ti farà male Monica, te lo spingo dentro ok?”, lei fece diversi respiri profondi e rispose di si, “ si, fammi sentire come si gode con un pisello come il tuo, spaccamela per bene sii, ho Dio, diooohhh.”
Appena aveva detto si avevo iniziato a spingere in lei, il suo orgasmo non era ancora terminato e sembrò non terminare mai. Non fu facile far entrare gran parte dell'asta, era bello anche osservare come entravo in lei, le labbra della figa avviluppate intorno al mio cazzo, entrare ed uscire, vedere e sentire come Monica godeva tremando continuamente, le lenzuola erano zuppe di lei, orgasmava e squirtiva di continuo.
Continuando a scoparla, mi abbassai col busto su di lei così che ora ero io con le mie braccia piantate nel letto a reggergli su le gambe, osservavo il suo volto da vicino. Monica era deliziosa, ma in quel momento, con quelle espressioni di intenso e continuo piacere, era qualcosa che non avevo mai visto prima, glielo dissi, o almeno ci provai, “ sei bellissima Monica, e sei tutta da godere, senti come piaci al mio sesso, lo senti come ti pulsa dentro" , “ ti sento si, ti sento, non smettere mai ti prego, fammi impazzire per una volta”. Mise le sue braccia intorno al mio collo iniziando a baciarmi con foga e al tempo stesso inizio ad ondulate sotto di me, così che regolava lei il rittmo e la quantità di Cazzo da prendere dentro, ero anche io sul punto di venire, non volevo venire in lei, così glielo dissi e anche se lei mi assicuro che non c'erano problemi perché prendeva la pillola, io desideravo altro. Mi sfilai di dentro restando in ginocchio, mi osservò un istante, poi sì mise quasi accucciata davanti a me e si porto la cappella alle labbra. Era bellissimo vedere il mio cazzo nella sua arrapantissima bocca, gli misi entrambe le mani sulla nuca iniziando a pompare nella sua bocca, poiché lei gradiva gli andavo dentro il più possibile, ero io a dettare il rittmo, poco prima che arrivassero i primi spruzzi di sborra gli stavo letteralmente sbattendo la cappella in gola. Non so perché ma ai primi spruzzi gli hanno premura la testa così che schizza direttamente in gola, poi lo tirai fuori mentre altra sborra gli schizzo’ sulla lingua, lei cercava di acchiappare gli schizzi nella sua bocca, ingoiava davvero come una zoccola, e questo mi piaceva parecchio, anche perché avevo intenzione di appagare i suoi desideri e la sua sete di sborra bollente e cremosa.
continua
Mentre ero ancora con la bocca sulla figa di Monica, con le dita tenni le sue labbra divaricate e con la lingua lappai con veemenza provocando in lei gemiti e tremori, era un fiume in piena, squirtiva in maniera continua, io lo chiamo semplicemente, ciprino, il suo sapore era delizioso. Vedevo la sua espressione ed era di puro ed intenso piacere. Risalii su di lei attaccandomi alla sua bocca arrapante mentre l'asta del mio pisello strusciava al centro delle labbra meste. Volevo affondare in lei ma dovevo essere paziente, volevo che ogni cosa durasse un bel po. Mentre continuavamo a slinquazzarci come veri amanti, con una mano impugnai l'asta iniziando a strusciargli il glande tra le labbra, gli strisciavo contro il grilletto mentre, sotto di me, Monica tremava continuamente.
Mi accorsi che stava per venire, così mi rimisi con la bocca sulla sua figa deliziandomi di quel nettare a cui non avrei potuto mai rinunciare.
“ oh mio diohhh dio che bello, più oohhh, è così bello tutto questoooo". Era in estasi.
Quando era sul punto di finire il suo orgasmo, mi sistemati per bene con il cazzo puntato allo spacco e iniziai a spingere verso l'interno, il volto di Monica era di apprensione misto al desiderio, la mimica era in sintonia con ciò che entrambi stavamo vivendo. Sentivo come era stretta e molto aderente, gli avevo infilato dentro solo la cappella e la sentivo come avviluppata alle labbra di una che te lo succhia con violenza. “ora ti farà male Monica, te lo spingo dentro ok?”, lei fece diversi respiri profondi e rispose di si, “ si, fammi sentire come si gode con un pisello come il tuo, spaccamela per bene sii, ho Dio, diooohhh.”
Appena aveva detto si avevo iniziato a spingere in lei, il suo orgasmo non era ancora terminato e sembrò non terminare mai. Non fu facile far entrare gran parte dell'asta, era bello anche osservare come entravo in lei, le labbra della figa avviluppate intorno al mio cazzo, entrare ed uscire, vedere e sentire come Monica godeva tremando continuamente, le lenzuola erano zuppe di lei, orgasmava e squirtiva di continuo.
Continuando a scoparla, mi abbassai col busto su di lei così che ora ero io con le mie braccia piantate nel letto a reggergli su le gambe, osservavo il suo volto da vicino. Monica era deliziosa, ma in quel momento, con quelle espressioni di intenso e continuo piacere, era qualcosa che non avevo mai visto prima, glielo dissi, o almeno ci provai, “ sei bellissima Monica, e sei tutta da godere, senti come piaci al mio sesso, lo senti come ti pulsa dentro" , “ ti sento si, ti sento, non smettere mai ti prego, fammi impazzire per una volta”. Mise le sue braccia intorno al mio collo iniziando a baciarmi con foga e al tempo stesso inizio ad ondulate sotto di me, così che regolava lei il rittmo e la quantità di Cazzo da prendere dentro, ero anche io sul punto di venire, non volevo venire in lei, così glielo dissi e anche se lei mi assicuro che non c'erano problemi perché prendeva la pillola, io desideravo altro. Mi sfilai di dentro restando in ginocchio, mi osservò un istante, poi sì mise quasi accucciata davanti a me e si porto la cappella alle labbra. Era bellissimo vedere il mio cazzo nella sua arrapantissima bocca, gli misi entrambe le mani sulla nuca iniziando a pompare nella sua bocca, poiché lei gradiva gli andavo dentro il più possibile, ero io a dettare il rittmo, poco prima che arrivassero i primi spruzzi di sborra gli stavo letteralmente sbattendo la cappella in gola. Non so perché ma ai primi spruzzi gli hanno premura la testa così che schizza direttamente in gola, poi lo tirai fuori mentre altra sborra gli schizzo’ sulla lingua, lei cercava di acchiappare gli schizzi nella sua bocca, ingoiava davvero come una zoccola, e questo mi piaceva parecchio, anche perché avevo intenzione di appagare i suoi desideri e la sua sete di sborra bollente e cremosa.
continua
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto sucessivo
Nuora tradita4
Commenti dei lettori al racconto erotico