Accadde in Sicilia (Rusina incinta)
di
giammilluccu
genere
incesti
ACCADDE IN SICILIA XIV (Rusina incinta)
Da quella notte il corridoio di quella casa fu molto trafficato.- Santuzza aspettava con ansia Rusina che dalle braccia del padre si buttava nelle sue.- Santuzza gradiva molto le nottate in cui Rusina aveva fatto godere lo zio Simone nella bocca e, con ancora parte dello sperma in bocca, la baciava e lo travasava nella sua .- Tutto andava per il meglio, finchè una sera, forse perchè particolarmente eccitato, mentre inculava alla pecorina Rusina facendo uscire completamente il cazzo e rientrando con spinte sempre più decise senza più bisogno di indirizzarlo con le mani, nel momento che stava per godere, entrò nel buco sbagliato lasciandosi andare ad una sborrata colossale.- Rusina che anche lei stava godendo, riuscì, anche se con un piccolissimo ritardo a rendersi conto della deviazione e si ritirò di scatto.- Anche lo zio Simone che era entrato nella vagina forse involontariamente o perchè incosciamente sempre desiderato, si ritrasse.- Rusina si recò subito nel bagno lavandosi e mettendosi delle dita dentro per far uscire lo sperma ma tutti e due si resero conto che poteva essere una manovra inutile in quanto lo sperma era in profondità.- Anche Santuzza, informata di ciò che era successo, si preoccupò e fu con ansia e preoccupazione aspettarono il periodo in cui Rusina avrebbe avuto le mestruazioni.- Trascorso il periodo si sperò in un ritardo ma anche la mancanza nel mese successivo convinse tutti e tre che Rusina era incinta.- Lo zio Simone che aveva smesso di incontrare Rusina riprese a farle visita e a fare all'amore, anche perchè ormai il guaio era fatto e bisognava coglierne i lati positivi e godere di tutti i buchi di Rusina.- Erano passati più di tre mesi e tutti e tre discutevano in ogni occasione come risolvere al meglio la situazione, quando Rusina in cucina, alla presenza di Benedetta e Santuzza, ebbe un mancamento.-. Benedetta, aiutata da Santuzza, portò Rusina sul letto e la spogliò e subito si rese conto della causa del mancamento.- Poichè in quella casa non giravano altri maschi e collegando piccoli indizi e sensazioni fu chiaro ed evidente chi era l'uomo artefice di quella situazione.- Urla ed epiteti di buttana e troia all'indirizzo di Rusina, caratterizzarono lo sfogo e la rabbia di Benedetta che subito intimò a Rusina ad abortire o a uscire da quella casa.- Anche le invettive contro il porco di suo marito non mancarono.- Solamente l'ascendente ed il modo di fare di Santuzza riuscirono a calmare la madre e a farle perdonare il padre per la sbandata ma non Rusina che doveva abortire o uscire da quella casa per evitare di disonorarla.- Santuzza e specialmente Rusina furono contrarie all'aborto.- Fu Santuzza a trovare la soluzione che gli venne in mente riflettendo che poiché in quei giorni aveva ricevuto in eredità, da una vecchia zia, una casetta, in un paese distante circa 100 Km, dove adesso abitano Rusina ed Accursio, decise di donarla a Rusina e oltre a donarle la casa,versò a suo nome in banca anche i soldi ereditati.- Il saluto fra i tre, dopo che accompagnarono Rusina nella nuova casa, fu penoso e angosciante.- Rusina trasferita nella nuova casa, disse a chi glielo chiedeva di essere rimasta vedova il mese precedente per un incidente di lavoro e che con i soldi dell'indennizzo aveva comprato quella casa.- Iniziò anche a fare lavoretti di ricamo, cucito e pulizia cercando di far durare al massimo i soldi avuti.- Sole poche volte e di notte ricevette la visita dello zio Simone, che era controllato a vista dalla moglie.- Anche Santuzza ebbe poche occasioni di incontrarla ma, comunque si interessò perchè fosse assistita da una levatrice nel parto.- Lo zio Simone si interessò di far registrare al Comune la nascita di Accursio ma, controllato dalla moglie, non potette dargli il proprio cognome e nella casella cognome del padre figurò la dicitura :“ignoto”.- Solo pochissime volte, di notte, lo zio Simone venne a trovarla e così pure Santuzza.- Dopo circa un anno lo zio Simone morì e Santuzza sposò un ricco ma vecchissimo possidente e assieme a Benedetta si trasferirono a Palermo e da allora non ebbe più notizie.- Rusina riuscì a mantenersi ed a mantenere Accursio con dignità, sia con i soldi avuti in regalo che con i vari lavoretti, finchè Accursio non contribuì entrando a lavorare in miniera.-
Da quella notte il corridoio di quella casa fu molto trafficato.- Santuzza aspettava con ansia Rusina che dalle braccia del padre si buttava nelle sue.- Santuzza gradiva molto le nottate in cui Rusina aveva fatto godere lo zio Simone nella bocca e, con ancora parte dello sperma in bocca, la baciava e lo travasava nella sua .- Tutto andava per il meglio, finchè una sera, forse perchè particolarmente eccitato, mentre inculava alla pecorina Rusina facendo uscire completamente il cazzo e rientrando con spinte sempre più decise senza più bisogno di indirizzarlo con le mani, nel momento che stava per godere, entrò nel buco sbagliato lasciandosi andare ad una sborrata colossale.- Rusina che anche lei stava godendo, riuscì, anche se con un piccolissimo ritardo a rendersi conto della deviazione e si ritirò di scatto.- Anche lo zio Simone che era entrato nella vagina forse involontariamente o perchè incosciamente sempre desiderato, si ritrasse.- Rusina si recò subito nel bagno lavandosi e mettendosi delle dita dentro per far uscire lo sperma ma tutti e due si resero conto che poteva essere una manovra inutile in quanto lo sperma era in profondità.- Anche Santuzza, informata di ciò che era successo, si preoccupò e fu con ansia e preoccupazione aspettarono il periodo in cui Rusina avrebbe avuto le mestruazioni.- Trascorso il periodo si sperò in un ritardo ma anche la mancanza nel mese successivo convinse tutti e tre che Rusina era incinta.- Lo zio Simone che aveva smesso di incontrare Rusina riprese a farle visita e a fare all'amore, anche perchè ormai il guaio era fatto e bisognava coglierne i lati positivi e godere di tutti i buchi di Rusina.- Erano passati più di tre mesi e tutti e tre discutevano in ogni occasione come risolvere al meglio la situazione, quando Rusina in cucina, alla presenza di Benedetta e Santuzza, ebbe un mancamento.-. Benedetta, aiutata da Santuzza, portò Rusina sul letto e la spogliò e subito si rese conto della causa del mancamento.- Poichè in quella casa non giravano altri maschi e collegando piccoli indizi e sensazioni fu chiaro ed evidente chi era l'uomo artefice di quella situazione.- Urla ed epiteti di buttana e troia all'indirizzo di Rusina, caratterizzarono lo sfogo e la rabbia di Benedetta che subito intimò a Rusina ad abortire o a uscire da quella casa.- Anche le invettive contro il porco di suo marito non mancarono.- Solamente l'ascendente ed il modo di fare di Santuzza riuscirono a calmare la madre e a farle perdonare il padre per la sbandata ma non Rusina che doveva abortire o uscire da quella casa per evitare di disonorarla.- Santuzza e specialmente Rusina furono contrarie all'aborto.- Fu Santuzza a trovare la soluzione che gli venne in mente riflettendo che poiché in quei giorni aveva ricevuto in eredità, da una vecchia zia, una casetta, in un paese distante circa 100 Km, dove adesso abitano Rusina ed Accursio, decise di donarla a Rusina e oltre a donarle la casa,versò a suo nome in banca anche i soldi ereditati.- Il saluto fra i tre, dopo che accompagnarono Rusina nella nuova casa, fu penoso e angosciante.- Rusina trasferita nella nuova casa, disse a chi glielo chiedeva di essere rimasta vedova il mese precedente per un incidente di lavoro e che con i soldi dell'indennizzo aveva comprato quella casa.- Iniziò anche a fare lavoretti di ricamo, cucito e pulizia cercando di far durare al massimo i soldi avuti.- Sole poche volte e di notte ricevette la visita dello zio Simone, che era controllato a vista dalla moglie.- Anche Santuzza ebbe poche occasioni di incontrarla ma, comunque si interessò perchè fosse assistita da una levatrice nel parto.- Lo zio Simone si interessò di far registrare al Comune la nascita di Accursio ma, controllato dalla moglie, non potette dargli il proprio cognome e nella casella cognome del padre figurò la dicitura :“ignoto”.- Solo pochissime volte, di notte, lo zio Simone venne a trovarla e così pure Santuzza.- Dopo circa un anno lo zio Simone morì e Santuzza sposò un ricco ma vecchissimo possidente e assieme a Benedetta si trasferirono a Palermo e da allora non ebbe più notizie.- Rusina riuscì a mantenersi ed a mantenere Accursio con dignità, sia con i soldi avuti in regalo che con i vari lavoretti, finchè Accursio non contribuì entrando a lavorare in miniera.-
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