Accadde in Sicilia X Accursio e la madre di Peter

di
genere
incesti

ACCADDE IN SICILIA X (Accursio e la madre di Peter)
Fu con doppio dolore che Crucifissa salutò Peter, il mattino della sua partenza, in quanto si staccava da suo figlio ma anche dal suo amante che, era riuscito a risvegliare in lei quella sessualità repressa e che, forse lei stessa ancora non se ne rendeva conto, essa possedeva.- Da quel giorno Crucifissa , avendo avuto prova di persona delle virilità del figlio, anche se era convinta che Peter non le aveva confidato tutta la verità, uscì da casa con atteggiamento fiero e che, anche se non poteva dire in giro i motivi, la faceva sentire immune dalle occhiate di commiserazione dei paesani e specialmente dalle paesane, alle quali augurava che riuscissero a godere come aveva goduto lei.-
Da quel momento le sue giornate furono più lunghe e tristi in quanto ormai le mancava l'affetto del figlio ma doveva anche riconoscerlo gli mancava, forse di più, il suo cazzo, finchè un giorno di domenica sentì bussare alla porta.-
Poichè non aspettava visite, non aprì subito ma domandò che fosse e rimase sorpresa nel sentirsi rispondere “Accursio sono”.- Al momento questo nome non significò nulla, ma quando Accursio aggiunse di essere l'amico di Peter e il figlio di Rusina, si precipitò ad aprire la porta.- Gli si presentò davanti un giovanotto dal viso leale, robusto ma non grasso che le sorrideva in modo disarmante.- Rusina lo fece accomodare e quindi iniziò a ringraziarlo per tutto ciò che aveva fatto per Peter e che in futuro sperava di potere ringraziare in modo particolare la madre, Rusina.-
Accursio che la mattina, era stato obbligato dalla madre ad abbondare nella colazione, che aveva compreso anche uno zabaglione, con uova, marsala e latte, dicendogli che ne avrebbe avuto bisogno nel “consolare” la madre di Peter, si convinse del tutto di quale consolazione si trattava e quindi osservò Crucifissa con più attenzione.- Crucifissa, certo era un po' più anziana della madre ma aveva ancora un bel culo abbondante, un seno che stava a malapena dentro il vestito e una bocca che secondo Accursio era fatta per i pompini.- Crucifissa sentendosi osservata e valutata, e a conoscenza della vita sessuale di Accursio, e delle sua vigorìa nonché della mancanza del cazzo di Petere che per lei era diventata quasi una droga pensò di approfittare dell'occasione.- Alzandosi e scusandosi, si recò nel bagno dove si tolse le mutande che già cominciavano a bagnarsi, si rifece una peretta, e si rialzò un po' il vestito, quindi rientrò nella stanza chiedendo ad Accursio se gradiva un bicchierino di rosolio e senza bisogno di un assenso cominciò a rovistare in tutti i cassetti,e specialmente in quelli più bassi possibili alla ricerca di un tovagliolo che, casualmente non trovava.- Accursio alla vista di quel gran culo che si presentava ai suoi occhi e della fica che si intravedeva e che prima, ne era sicuro era coperto da mutandoni, senti il cazzo che si drizzava e dopo che fu invitato a prendersi un piattino dallo scolapiatti, mentre lei lavava un bicchiere,si appoggiò su Crucifissa facendo aderire il cazzo al quel culone.- Crucifissa, che aveva voluto ripetere la scena che aveva dato inizio ai suoi amplessi con Peter, indietreggiò facendo incastrare il cazzo di Accursio fra le sue natiche e gli prese le mani poggiandosele sul prorompente seno.- Da quel minuto non fu altro che abbracci, baci e palpeggiamenti e non seppero mai come arrivarono sul letto di Crucifissa già nudi.- Crucifissa che già sentiva gli umori che le colavano lungo le cosce si mise supina e attirò a se Accursio e afferrandogli il cazzo, lo posiziono all'entrata della fica.- Accursio, per la prima volta in vita sua, vide il suo cazzo all'entrata di una fica e non ci fu bisogno di chiedere se potesse entrare, memore della madre, che già Crucifissa con un colpo di reni gli venne incontro e dicendogli che non c'erano problemi, in quanto era in menopausa, e incitò Accursio a entrare tutto fino in fondo.- Accursio a quella rassicurazioni reagì con poderose spinte che deliziarono Crucifissa alla quale sembrava non bastassero mai, continuando a baciarla e a strizzarle le”minne” (tette ).- Accursio che ormai riusciva a controllarsi meglio, cerò di ritardare l'eiaculazione, rallentando il ritmo e a volte uscendo per poi rientrare con più impeto.-
Quando percepì che Crucifissa stava per arrivare, intensificò le sue spinte e godettero assieme.- Crucifissa godette in maniera stratosferica sia perchè il cazzo di Accursio era più grosso, anche se un po' più corto di quello di Peter, sia perchè si era resa conto che Accursio aveva avuto una valida insegnante e che era un magnifico stallone.- Alzatasi per recarsi in bagno per lavarsi e far uscire lo sperma, per evitare di sporcare le lenzuola, accolse con piacere la richiesta di Accursio di farle il bidè e di asciugarla.- Anche questa volta il bidè fu una scusa per mettere le mani su fica e culo e poi asciugarli con la lingua.- Anche Crucifissa volle ricambiare e dovettero farsi violenza per non godere in bagno e recarsi sul letto, dove Accursio si mise supino e invitò Crucifissa a disporsi a 69.- Crucifissa ben lieta di potere avere in bocca quel cazzo stupendo che tanto l'aveva fatto godere, vi si dedicò con passione, inghiottendolo tutto, anche se la mandibola gli dava un po' di fastidio, non stancandosi di leccarlo anche dalla punta ai coglioni.- Accursio da parte aveva davanti quella grazia di Dio e riusciva a stimolare la vagina inserendo due dita e prendendo in bocca il clitoride, nel mentre ingoiava tutti quei fluidi che ininterrotti uscivano dalla fica.- Anche il naso di Accursio che poggiava sul culo di Crucifissa fece la sua parte.- Naso che fu presto sostituito dalla lingua, quindi da un dito e poi da due.- Crucifissa che sapeva che Accursio era diventato un super esperto dell'inculata gli disse che anche in quello sarebbe entrato ma, che adesso si voleva togliere un'altra voglia e, scavalcato Accursio con una piroetta stupefacente per la sua età, si posizionò su Accursio e preso in mano il cazzo lo indirizzò verso la sua fica, lasciandosi cadere di peso.- Iniziò quindi una cavalcata selvaggia, con le tette che sovrastavano Accursio che beato cercava di portarsele in bocca mentre con le mani artigliava quelle poderose natiche.- Quando Crucifissa si accorse che Accursio stava per godere, si sollevò disponendosi di nuovo a 69 e imboccò senza nessuna remora quel cazzo avvolto dai suoi filamenti e umori.- Accursio si ritrovò di nuovo quella succosa ficona a portata di lingua e non fece disperdere nemmeno una goccia di quel nettare.- Il cambio di posizione aveva un po' ritardato l'orgasmo ma le loro lingua e dita non diedero pi possibilità di trattenersi e tutti e due godettero ognuno nella bocca dell'altro.- Crucifissa riuscì con difficoltà a staccarsi da Accursio e ad alzarsi per preparare il pranzo.- Sia durante la preparazione che durante il pranzo furono continue toccatine, baci e palpeggiamenti che si conclusero col fatto che Crucifissa si sedette sul cazzo di Accursio mentre si imboccavano dei cucchiaini di cassata siciliana.- Fu una tortura per Accursio aspettare che Crucifissa, come brava ed inflessibile massaia, sparecchiasse, lavasse i piatti e sistemasse la cucina.- Crucifissa ebbe appena il tempo di finire di scopare, che Accursio le tolse la scopa di mano e la spinse in camera da letto, tenendole il cazzo tra le natiche.- Crucifissa, sempre più contenta dell'effetto che faceva su Accursio, si buttò sul letto porgendogli le sue opulenti natiche, natiche che Accursio allargò iniziando a leccare fica e culo e dedicandosi con più vigore al buchetto che sembrava fargli l'occhiolino.- Dopo averlo leccato, si inumidì un dito nella fica di Crucifissa, che già grondava, e lo inserì con delicatezza nel suo buchino iniziando un movimento sia di avanti e indietro che di rotazione.- Aggiungendo al primo un secondo e poi anche un terzo sempre lubrificando, benedicendo sua madre per le lezioni, appoggiò il glande sul buco dilatato e rilassato e spinse finchè non si ritrovò con la punta del cazzo tutta dentro il culo di Crucifissa e quindi si bloccò.- Crucifissa che era quasi commossa dalla cura con cui Accursio si preparava ad incularla, avvertì solo un leggero fastidio nello sfintere, dovuto al fatto che il cazzo di Accursio era un po' più grosso di quello di Peter, ma dopo un brevissimo periodo di assestamento fu lei stessa ad indietreggiare e ad andare incontro al cazzo di Accursio che le entrò tutto nelle viscere.- Finalmente Accursio potè dare sfogo alla sua libidine, intensificando le sue spinte artigliando le grandi natiche ed ogni tanto aggrappandosi alle tette e non trascurando di stuzzicarle il clitoride.- Crucifissa aveva goduto quando veniva inculata da Peter, ma ciò che provava adesso era qualcosa di eccelso, qualcosa che la mandava in visibilio e capì che oltre alle sue doti fisiche di Accursio dava prova di esperienza e di avere avuto una maestra eccezionale.- Godettero tutti e due contemporaneamente e Crucifissa non capì se aveva goduto col culo, con la fica o con tutte e due.- Dopo un periodo di rilassamento e coccole riuscirono ad alzarsi perchè Accursio doveva tornare a casa.- Il saluto fu gioioso e triste con baci e abbracci e, Crucifissa, richiudendo la porta, che Accursio aveva aperto, volle salutargli il cazzo, con un pompino, per ricordo.- Pompino che con una certa difficoltà riusci a portare a termine raccogliendo le ultime gocce di sperma e gli disse che per quel giorno non si sarebbe lavato la bocca né fatto bidè.- Prima di farlo uscire gli ricordò che la prossima volta Accursio avrebbe portato anche Rusina perchè lei voleva conoscerla e ringraziarla per quanto aveva fatto e faceva per i suoi “due” figli.- Accursio uscendo da quella casa si sentiva a due passi dal cielo ma sfinito ed, in cuor suo ringraziava sua madre per la sua preveggenza e sagacia e perchè la notte precedente, malgrado le sue insistenze gli si era negata e che la mattina lo aveva “preparato” .-
scritto il
2020-06-09
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