Vite parallele 16 - Il cornuto mi aveva aiutata a farmi ingravidare da nostro figlio.

di
genere
incesti

Quando mio figlio era rientrato a casa,mi aveva sorpresa carponi,con le gambe larghe mentre suo padre con dei guanti chirurgici,armeggiava tra le mie natiche e la fica:

-Mamma...che cazzo state facendo?-

Aveva gridato vedendomi in quella posizione equivoca insieme a mio marito.

Spaventata da quell'inatteso arrivo e dal grido che ne era seguito,mi ero girata di scatto e ordinando a mio marito di sparire,avevo spiegato a Luca che anche al mattino mi ero fatta massaggiare da lui con quell'unguento miracoloso per la mia infiammazione.

Un po contrariato,aveva infine capito la situazione ed aveva terminato lui stesso il massaggio sino al completo assorbimento del medicinale nelle parti ancora un po doloranti.

Quella sera quando ero riantrata un po prima che arrivasse nostro figlio,mio marito aveva già cucinato ed apparecchiato la tavola per la cena.

Io ero subito andata in bagno a fare la doccia e sistemarmi per accogliere degnamente mio figlio al suo rientro.

Durante tutto il giorno,forse perché impegnata col lavoro e grazie alla crema anti infiammatoria che mi aveva spalmato mio marito al mattino prima di uscire di casa,non avevo avuto fastidio tra le gambe e in mmezzo alle natiche.

Dopo la doccia invece,forse grazie al fatto che ero più rilassata,avevo cominciato a risentire un certo fastidio nelle mie parti intime e,volendomi far trovare da mio figlio in perfetto ordine e in forma per la speciale occasione che ci attendeva,avevo chiesto a mio marito,avendo però cura di fargli indossare dei guanti per evitare ogni tipo di contatto fisico con lui.

Dopo la sfuriata,mio figlio aveva capito e,mentre in bagno faceva le sue cose e poi la doccia,io in camera mi facevo bella per lui.

Sedendoci a tavola,l'aria era un po tesa e quando finalmente,anche mio marito si era seduto,avevo preso io la parola:

-Come ti ho anticipato stamattina Osvaldo,io e tuo figlio ti dobbiamo parlare.-

-Dite,vi ascolto.-

Aveva risposto lui ostentando una finta sicurazza.

-Come ti abbiamo già informato io e Luca abbiamo intenzione di avere un bambino e siccome,anche tu in qualche modo ti sei reso disponibile,ti vorremmo coinvolgere un po di più.-

-In che senso,visto che mi sono già reso disponibile a riconoscere il bambino?-

A quel punto era intervenuto nostro figlio:

-Nel senso che,avendone parlato con degli amici molto esperti in questo genere di cose,abbiamo le idee più chiare sul tuo ruolo sempreché tu sia disponibile.-

-Disponibile in che senso?

E poi,perché avete parlato con degli estranei di una questione così delicata?!-

-Intanto,non sei tu a dover decidere con chi possiamo parlare delle nostre questioni e poi,non sono estranei ma Serena e Paul sono amici intimi....molto ma molto intimi!

Ma venendo a noi,come forse immagini anche tu,sino a ieri la mamma aveva preso la pillola contraccettiva.

In questi due giorni,ci siamo concessi molte libertà ed abbiamo avuto la possibilità di toglierci tante soddisfazioni che avevamo in mente da un po di tempo.

Abbiamo goduto entrambi molto e dunque,essendo arrivato il momento di mettere in atto il progetto,da ieri stesso ha interrotto la pillola e da oggi credo che sia già fertile e dunque,non potremo incontrare nessuno sino a che non rimane incinta.-

A quelle parole a mio marito si erano illuminati gli occhi e quasi balbettando aveva risposto:

-E allora...anche io....-

-Cosa cazzo hai capito!? Tu la mamma non la devi sfiorare neanche con un dito!-

Aveva risposto irritato mio figlio.

Di rincalzo,alzando la voce,ero intervenuta anche io:

-Che cazzo ti sei messo in testa?

Credi forse che abbia dimenticato quello che mi hai fatto per più di venti anni?

Credi forse che possa avere la voglia e lo stomaco di farmi toccare ancora da te e di giocare con quel cazzetto moscio?

Il mio uomo è mio figlio Luca...nostro figlio Luca!

Mettitelo in testa cornuto!-

-E...io...all...lora?-

-Tu sarai chiamato,sempre se lo vorrai a rivestire al 100% il tuo ruolo di cornuto e ci dovrai assistere nei momenti in cui ci dedicheremo alla ricerca del bambino.

Starai con noi e parteciperai secondo le nostre istruzioni in modo che anche tu potrai sentire di aver contribuito all'atto dell'inseminazione......cominciamo subito....vieni quì,inginocchiati davanti a me!-

Avevo risposto,scostando la sedia dal tavolo,tirandomi un po in avanti col sedere,sollevando la gonna ed allargando le cosce in modo da mettere in mostra la fica già nuda.

-Indossa prima questi guanti e poi leccami!-

Avevo intimato porgendogli dei guanti leggeri e trasparenti in lattice.

Con l'aria un po smarrita aveva indossato i guanti ed inginocchiandosi davanti a me,aveva cominciato a leccarmi.

Francamente,erano oramai anni che non sentivo la sua lingua sulla mia fica.

Forse perché ancora dilatata,forse per il troppo tempo trascorso dall'ultima volta ma inizialmente non riuscivo proprio a sentirlo.

Poi,gli avevo serrato le cosce sulla testa in modo da stringere di più le grandi labbra e con le mani dietro la nuca lo avevo spinto più avanti possibile.

Finalmente avevo cominciato a sentire il contatto della sua lingua con la mia clitoride e con le piccole labbra abbastanza chiuse e facilmente raggiungibile con le grandi labbra così dilatate.

Via via che passavano i minuti,aumentava la sensazione di contatto e poi,forse per il fatto che fossi cosciente che il "Cornuto" era impegnato a prepararmi la fica per il mio amante,aumentava anche la mia eccitazione.

Oramai lui mi leccava con un impegno che non gli avevo mai sentito ed insieme al rumore dei miei umori e lo schiocco della sua saliva,percepivo anche il suo respiro pesante che si sovrapponeva ai miei gemiti sempre più affannosi sino all'esplosione di un inatteso e repentino orgasmo.

A quel punto,non so neanche io perché l'abbia fatto ma,mentre gli allontanavo il capo dalle mie cosce,gli avevo scarmigliato i capelli come facevo un tempo ormai lontano.

Col fiato ancora grosso,mentre lui mi guardava col volto lucido di umori,gli avevo ordinato:

-Vai da lui adesso!-

-Che?!-

-Vai da mio figlio,slacciagli la patta dei pantaloni,tiragli fuori il cazzo e succhiaglielo!

Faglielo diventare duro e pronto per me!-

-Ma dici sul serio....io non l'ho mai fatto...non sono un gay io....-

Mi aveva risposto piagnucolando.

-Guarda che non c'è bisogno di essere gay per prendere un cazzo in bocca!

Anche tuo figlio,il mio Luca in questi giorni ha succhiato qualche cazzo e non per questo è un frocio,anzi.....-

-Ma mi fa schifo e poi...non so neanche come si fa!-

Aveva miagolato.

-Davvero non sai come si fa?

Non ti ricordi neanche come faceva quella troietta con la quale mi facevi le corna e da chissà quante altre puttane ti sei fatto spompinare quel cazzetto di merda?

Sbottona i pantaloni di tuo figlio e succhiagli il cazzo,subito perdio!-

Gli avevo risposto con tono perentorio.

Con l'aria del cane bastonato,aveva eseguito l'ordine e quando la verga di Luca era pronta,ho fatto scansare il cornuto e mi ci sono calata a candela impalandomi sino al contatto dei suoi testicoli con le mie natiche.

La situazione,per quanto surreale potesse apparire,era davvero eccitante al punto che,uniti in un bacio umido e profondo,sia io che mio figlio,avevamo goduto insieme dopo poche oscillazioni del mio bacino ed alcune stantuffate profonde.

Con la fica gocciolante,ero tornata sulla mia sedia ed avevo ordinato al cornuto di leccarmi e ripulirmi da tutto quello che colava dalle mie grandi labbra.

Poi,gli avevo ordinato di ripulire anche il cazzo del figlio con la bocca e,mossa da pietà per la sua reazione,lo avevo graziato rinviando la prova alla prossima occasione.

Quando mio marito,credendo che la "tortura" fosse finita si era alzato per tornare al suo posto,lo aveva fatto venire davanti a me ed indossando io stessa dei guanti chirurgici,gli aveva aperto la cerniera e dopo avergli slacciato la cintura,gli avevo calato i pantaloni e le mutande.

-Vieni a vedere Luca....vieni a vedere questo porco maniaco e cornuto di tuo padre.

Avevano ragione i nostri amici...è successo proprio come ci avevano detto loro.....si è sborrato nelle mutande questo porco altro che fare lo schizzinoso...gli è piacita la cosa...cristo se gli è piaciuta.

-Ascolta Osvaldo,siccome la serata non finisce qui,non possiamo permettere che la cosa,più tardi,si ripeta ancora.

Adesso vai a farti il bidet e poi torna qui senza pantaloni ne mutande.

Quando mio marito era tornato,ci eravamo trasferiti in soggiorno e mentre io ero seduta sul divano con una scatoletta in mano,lui era in piedi di fronte a me nudo e completamente immobile.

-Ascolta Osvaldo,è vero che ti abbiamo proposto noi di collaborare e devo dire che per essere la prima volta,ti sei comportato abbastanza bene.

Quello però che non possiamo accettare e che tu mentre fai il tuo dovere te ne venga senza autorizzazione.

Non sono queste le situazioni in cui tu possa godere ed eiaculare mentre io e Luca facciamo l'amore o ci presti le tue attenzioni.

Se proprio vuoi,ti puoi fare una sega o andare a puttane ma in altri momenti e quando te lo diciamo noi.

Fortuna che prima ti sei sborrato nelle mutande altrimenti avresti anche sporcato dappertutto.

Comunque,era tutto previsto ed è successo proprio come ci avevano detto i nostri amici Serena e Paul e per questo,anche se non ti conoscono ancora,ti hanno regalato questo oggetto che risolve il tuo problema e soprattutto quello mio e di Luca.-

Mentre gli parlavo lui rimanendo in piedi ed immobile come imbambolato,pareva non intendere ciò che gli stavo dicendo.

Quando gli avevo mostrato la piccola cintura di castità,non aveva capito subito di cosa si trattasse e mentre glielo spiegavo,procedevo ad ingabbiarlo sino a chiuderlo col piccolo lucchetto.

-Ecco Osvaldo,questa gabbietta la indosserai ogni volta che io e Luca ti chiameremo a partecipare ai nostri giuochi.

Naturalmente,se ti piacerà potrai tenerla anche tutto il giorno in quanto il forellino che c'è davanti ti permette di urinare e quanto all'igiene,puoi tranquillamente fare il bidet e sciacquarti con la doccetta stando attento,come ho fatto io adesso a tenere il prepuzio scappellato.

Se poi vedi che ti da fastidio,te lo togliamo e puoi usare il tuo uccello come meglio credi.

Comunque,come ci hanno assicurato i nostri amici,anche altri cornuti una volta abituati,preferiscono tenerlo indosso tutto il giorno.

Pare che vi sia una componente psicologica che gratifica i cornuti i quali,sapendo che solo la moglie può decidere se e quando puo sborrare,si sentono realizzati nel loro nuovo ruolo.

Comunque,quando non sei impegnato con noi,se ce lo chiedi nel modo giusto,magari ti lasciamo libero di segarti come vuoi o anche andare con qualche puttana.

L'importante che non sporchi e non ci porti a casa qualche malattia.

Adesso te lo lascio su perché ho l'impressione che questo porcello di tuo figlio voglia ricominciare più tardi e la tua collaborazione è davvero indispensabile per noi e per il tirocinio che devi fare.-

Naturalmente adesso te l'ho messa io per farti vedere come si fa ma le prossime volte,farai da solo perché non ho nessuna intenzione di toccare il tuo coso.

Io terrò solo la chiavetta mentre tu custodirai il lucchetto che si chiude a scatto e lo strumento di cui ti prenderai anche cura lavandolo e disinfettandolo dopo ogni uso.

segue




scritto il
2020-10-15
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