Dal meccanico
di
Juan Alberto
genere
etero
Sono scivolato col carrello da sotto la macchina, mi trovai due gambe bianche e una folta massa di riccioli biondi che coprivano la spaccatura della bionda, d’istinto l’ho preso le gambe e lei le ha piegate ed è caduta giusto con la sua micetta sulla mia bocca, l’ho penetrata con la mia lingua, lei non cerco neanche di alzarsi, e rimasta a sentire la mia lingua e le mie labbra che se chiudevano attorno al suo clitoride, qualche gridolino e singhiozzi vari ed è rimasta a muovere il suo bacino … dopo quattro o cinque minuti, abbassai la cerniera della mia tuta, uscii il mio cazzo duro come un pistone … ho preso le chiappe della bionda alzandola in aria e spostandola come in una linea di montaggio sul mio arnese … e l’ho fatta scendere lentamente su di esso … impalandola fino ai coglioni … qualche sussulto ed altri singhiozzi … lei incomincio a cavalcare la mia nerchia indurita … la sua micetta lubrificata a dovere dalla mia saliva, scivolava su e giù sul mio pistone che trapanava le sue carni … l’ho sentita vibrare e tremare … eravamo come una macchina da scopare bene oleata … guardavo il suo culetto bianco che se dimenava sul mio cazzo … i suoi tacchi a spillo s’appoggiavano ai lati del carrello, la sua minigonna era rimboccata all’insu, ho preso i suoi fianchi e l’ho scopata con forza per una decina di minuti … all’improvviso lei emetteva dei gridolini … ooohhh! … ooohhh! … ooohhh! … chiudendo le sue cosce e stringendole con forza, raggiungeva il suo orgasmo … intanto io acceleravo i miei colpi di pistone e vertevo una pinta di sborra dentro la sua gnocca ooohhh! … ooohhh! … una decina di spruzzi all’interno di sua micetta … lei è rimasta qualche minuto così impalata … poi si è alzata … si è sistemata la minigonna e m’ha detto … e allora? … signorina, dissi io … dobbiamo cambiare la frizione … potete venire nel pomeriggio verso le quattro e la vostra macchina sarà pronta … va benissimo disse lei … grazie … e se ne andò gocciolando sborra dalla sua gnocca …
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