Insegnamenti da zia

di
genere
incesti


Monica è uscita dalla doccia con suo accappatoio cortissimo di satin rosso, io ero lì in salotto e l’ho guardata con timidezza, force oscenamente, non saprei dire definitivamente com’era il mio sguardo, ma che mi faceva turbare maledettamente questo sì lo posso assicurare, anche il gonfiore di cazzo era fedele testimone.

Sono Giorgio, ho quasi tredici anni, i pensieri di carattere sessuale mi fanno un po’ spaventare, non ho delle esperienze e da quasi due anni mi trovo a casa di zia Monica che è la sorella di mamma.

Mamma sfortunatamente è andata in galera perché è stata condannata a otto anni, traffico di droghe illecite, l’hanno rinchiusa nel carcere femminile a Salerno, lei diede a sua sorella Monica un potere legale per farsi carico di me.

Zia Monica e più giovane di mamma, quando ci visitava, da sempre indossava dei vestiti attillati e cortissime minigonne, trucco perfetto, sempre mi lasciava una immagine molto erotica per farmi una bella sega, ma adesso mi trovo a convivere con lei e trovo che sia la donna più bella al mondo, solo che non so come comportarmi ante la sua disinvoltura, sembra non accorgersi dei miei turbamenti.

Lei è indipendente, possiede due saloni di bellezza, uno qui a Salerno ed un altro ad Amalfi, non è sposata e quindi io sono suo ospite forzato, mamma d’altronde è uno spirito libero che finì con un fidanzato sbagliato, con affari sporchi che trascinarono a mamma e lui in galera, la mia anima è stata colpita duramente, i primi giorni sono stati durissimi, mai ero stato lontano da mamma, soffrivo per lei e per me, la mia solitudine rondava il mio spirito, ero a terra, ero distrutto, mamma in galera, orribile.

Zia era stata anche lei stravolta per quanto accaduto, diede dei soldi a mamma per cercare di aiutarla in qualche modo, ma alla fine lei si becco una condanna, poi zia si offri a tenermi a casa sua e mamma, firmo una carta lasciandomi a carico di zia, come dicevo i primi giorni sono stati molto difficile, per le notti piangevo la sfortuna che aveva portato via la mia mamma, non capivo bene il come né il perché, zia si coricava con me finché mi addormentavo.

Adesso il problema è che quando vedo a zia sento il mio cazzo indurirsi e non ci posso far niente, è una cosa spontanea, lei poi è così carina.

Io sono alto 1,70 e sto ancora crescendo, il mio cazzo raggiunge circa i 17 centimetri, è ancora snello, mi stanno uscendo peli sulle palle ed anche sul viso, zia disse che pronto dovrò incominciare a radermi, lei accarezza il mio viso e io vorrei sentire quelle carezze su un’altra parte. Ho visto che ultimamente lei se ne accorta delle mie erezioni, sa che quando lei è vicina a me, la mia natura reagisce con una erezione, lei ride e si allontana, qualche volta dando una seconda guardata verso la mia cerniera.

Così un giorno di sera, lei tanto disinvolta, usci dalla sua stanza con una vestaglia come al solito molto corta e mi chiamò, io andai vicino a lei sentendo già un rigonfiamento sotto le mie mutande … Giorgio … tu la ragazza ce l’hai, no? … no, zia non ce l’ho, le mie guance si arrossirono … lei sbozzo un tenero sorriso … senti Giorgio, voglio che tu sia onesto con me … perché non ce l’hai la ragazza? … perché non mi interessano e non saprei spiegare bene tutto ciò … Giorgio, guardami agli occhi, non sfuggire il mio sguardo, non c’è niente da vergognarsi … sei un bel ragazzo e sono sicura che la ragazza la troverai … vuoi che zia ti insegne qualcosa sulle ragazze, capisci cosa voglio dire? … no, zia non so cosa … cosa vuoi dire … caro mio, vuoi imparare qualcosa con zia? … cose come questa … lei prese la mia mano, abbasso un poco la vestaglia e mi fece toccare un suo seno … lì per lì, mi sono impaurito, prima volta che tenevo nella mia mano un tetta, la sentivo cosi soda ma allo stesso tempo delicata e soave … volevo scapare da qualche parte … avevo il cazzo molto duro … sentivo il suo capezzolo duro … ero confuso e non mi sembrava vero quel che mi stava succedendo … Giorgio, ti piace? … si zia è bello … hai mai sentito il seno di un’altra ragazza? … no, zia questa è la prima volta … ti fa sentire qualcosa, il tuo pene si fa duro? … si zia, mi dispiace non lo posso evitare, sto facendo una figuraccia … Giorgio sta bene, è normale non ti vergognare, non ti deve scusare, mi piace che il tuo cazzo reagì così con me … ma zia, ogni volta che io ti guardo mi fai questo effetto … oh! come sei dolce ragazzo mio, non sai quanto mi piace a me sentirti dire ciò.

Zia mi regalava un dolce sorriso, io sentivo un caldo in tutto il corpo, era una sensazione nuova che mi piaceva … Giorgio mi fai vedere … vorrei vedere come diventa il tuo cazzo quando mi tocchi … io ero sorpreso e mi vergognavo di spogliarmi davanti a zia, non sapevo come reagire … Giorgio, non ti preoccupare, lasciami fare a me … così dicendo cominciò a sbottonare e a togliermi la mia camicia, lei si piego e mi bacio l’ombelico facendomi solletico con la sua lingua, aveva il suo sguardo fisso nei miei occhi, io ero come ipnotizzato, lei esercitava un potere su di me, mi arrendevo alle sue moine erotiche … Giorgio, lo voglio vedere … mi tolse le scarpe e i calzini … poi la fibbia della mia cintura e finalmente sbottonò i miei jeans, abbassando lentamente la mia cerniera, mise sua mano dentro i jeans prendendo il mio cazzo in mano … oh! Giorgio, come si sente grosso … poi lo tiro fuori e lo guardava con occhi luccicanti ed avidi.

Ero paralizzato, mia zia con mio cazzo in mano, era piacevole ma allo stesso tempo ero terrorizzato, cosa devo fare? … sarà tutto lì? … cosa verrà dopo? … ero confuso … Giorgio, stai tranquillo … t’ho detto che ti farò imparare delle cose … stai calmo … adesso ti farò delle cose che ti faranno sentire più piacere … lei menava su e giù le sue mani e mi bacio tutta la lunghezza … poi lo fece sparire nella sua bocca, tornò a leccare le mie palle rugose e senza peli, poi succhiava il mio membro come forsennata, io non ce l’ho fatta … non ho avuto neanche il tempo di prevenire mia zia … cominciai a scaricare il seme a getti … ma lei prese miei glutei e non mi faceva toglierli il cazzo dalla bocca … scusa tanto zia … zia mi dispiace … ma lei ingoiava tutto … zia stai bene? … oh! zia cosa ti è successo? … lei non rispondeva ma il suo corpo tremava e la respirazione era difficoltosa … poi all’improvviso aprì i suoi occhi e rilascio il mio cazzo dalla sua bocca … aveva un sorriso ampio e uno sguardo luminoso … oh! Giorgio è stato bellissimo … oh! zia mi è piaciuto pure a me ... ma avevo paura per te … stavi tremando e ti riusciva difficile respirare … ragazzo quello è stato un orgasmo, mi hai fatta venire … andiamo a lavarci e dopo ti insegnerò altre cose.

Mia zia si aveva fatto una prima scorpacciata della mia sborra giovane e verginale, perché finora non ho avuto rapporti sessuali con nessuna ragazza, sino ad ora tutta la mia attività sessuale era ridotta a seghe quasi giornaliere, adesso tutto ciò stava per cambiare radicalmente.

Zietta mi porto sotto la doccia dove mi fece un altro pompino magistrale ingoiando tutto, io avevo provato a mettere le mie dita nella sua fessura pelosa, era calda e molto bagnata, devo dire che anche molto stretta, ho baciato le sue tette e questo mi è piaciuto assai, lei ha un bel seno è la consistenza mi apparve un po’ strana, sembrano cosi molli, ma son toste, sode e allo stesso tempo come delicate e morbide, mi sono innamorato delle sue tette, a lei è piaciuto il mio corpo ancora da ragazzino senza peli, e cosi decise rasare la sua fica, a me mi sembro giusto, tanto io come lei senza peli, poi l’ho trovato fantastico, soprattutto quando lei mi insegno a leccarle la fica.

Dopo la doccia, siamo andati nella stanza da letto di zia, lei mi fece sdraiare sulla mia schiena, eravamo tutti e due nudi, i suoi capelli lunghi quasi coprivano le sue meravigliose tette, lei era inginocchiata in mezzo ad una mia gamba, un suo ginocchio vicino alle mie palle, zia strofinava la sua fica umida contro il mio ginocchio, lei abbassò le sue tette e le strofinò sul mio petto … Giorgio … ma il tuo cazzo è duro un’altra volta … scusa zia, non posso far niente, mi succede lo stesso parecchie volte ogni giorno, davvero mi dispiace … ma no! ragazzo, è proprio quello che mi piace … fai sentire bene a tua zia, è bello che così sia.

Zia mi baciava nella bocca e metteva la sua lingua dentro la mia bocca, cercavo di rispondere nello stesso modo, sperando di fare bene … ho meso le mie braccia attorno a lei e la stringevo per sentirla più vicina a me, era una singolare sensazione il voler schiacciare il suo corpo contro il mio, sentire il suo corpo che si contorceva sopra di me, mi faceva sentire brividi mai sentiti prima, poi sentì che acchiappava il mio cazzo con la sua mano e lo strofinava sulla sua micetta, successivamente lo fece scivolare dentro la sua fica stretta, calda e bagnata … vorrei dire stavo scopando zia … ma mi pare più giusto dire che lei scopava me.

Zia mi teneva aggrappato con le gambe allargate impalandosi contro il mio membro, le sue braccia tenevano le mie spalle, sentivo che mi graffiava con le unghie, sua bocca si muoveva dal mio collo alla mia bocca e poi ancora sul mio collo, il suo respiro affannoso e le sue grida risonavano nelle mie orecchie, cercavo di capire se quello che mi stava succedendo era buono o cattivo, non per me ma per zia che mi sembrava che soffriva tutto l’atto, coi suoi gemiti, la tremarella, i suoi colpi violenti contro il mio pube, ero felice ma anche molto preoccupato devo dire, ma alla mia tenera età non riuscivo ad agguantare troppo, il mio membro stimolato in quella forma prima o poi sarebbe esploso.

Il mio cazzo più duro che mai, incominciava a farmi sentire quel solletico che incomincia dalle palle e poi si sparse per tutto il corpo, facendo contrarre le natiche ed espellere schizzi di sborra fresca, di sborra giovane, di sborra generata per la fica di mia zia, lei continuava ad ansimare e a proferire anche qualche parolaccia … porca puttana quanto è bello … cazzo boia mi sembra di morire … ooohhh!! Giorgio … mio ragazzo … hai fatto venire a zietta, lo sai? … ma zia di sicuro stai bene? … fai sempre così quando fai l’amore? … oh! Giorgio non aver paura di niente … è stato troppo bello … così dicendo, zia si mise il mio cazzo in bocca, facendomi tremare pure a me.

Zia è stata a succhiarmi per svariati minuti, ben presto il mio cazzo divento un’altra volta duro, la sua lingua mi procurava brividi nella spina e mi faceva inarcare la mia schiena, a quanto pare a zia questo la faceva impazzire perché mi succhiava con più forza … godi ragazzo mio … godi … e leccava e succhiava.

Ad un certo punto lei si alzò … Giorgio ti piace tua zia? … zia sei molto bella, poi sto imparando con te, ti devo ringraziare, non è vero? … non farci caso, ragazzo … ti piacciono le mie tette? … son molto belle e mi piace toccarle zia … le hai mai baciate o leccate? … vieni vicino ti farò imparare altre cose … guarda questo circolo oscuro, lo vedi? … si, zia si vede molto bene … bene, quello si chiama areola e secondo la ragazza può avere diverse misure, cioè può essere piccolo, medio oppure grande, come puoi vedere il mio è piccolo … qui in mezzo c’è questo bottoncino che è molto sensibile, è il capezzolo, come la areola le dimensioni sono diverse da ragazza a ragazza … devi capire che questo è un centro di piacere … se sai stimolare il seno di una ragazza la puoi far impazzire … adesso avvicina la tua lingua al mio capezzolo … questo qua in mezzo? … si, proprio quello … fai circoli con la tua lingua intorno al capezzolo e poi succhia … ecco così … ooohhh! Giorgio … stai diventando bravo ragazzo mio … continua … continua così … adesso vai sull’altro seno e ripete … uuuhhh! Giorgio … aaahhh! … sai che … adesso io mi sdraierò e tu devi mettere il tuo cazzo qui in mezzo ai due seni … dai vieni su di me … ooohhh! com’è bello Giorgio mio … fammi leccare un po’ la testa del tuo uccello … ecco così … ti piace quando io stringo le tette sul tuo cazzo? … ooohhh! zia, si sente bello … ma… ma … sborrai come mai … il suo mento, le sue labbra, le sue palpebre, e parte delle sue tette erano piene di seme … quasi mi vergognavo, ma zia era felice … lei cercava di acchiappare tutto.

Giorgio, guardami … non ti devi vergognare di niente, sei ragazzo ancora, devi profittarne della tua giovinezza, non sempre avrai tutte quelle energie, lo sai? … no, zia non lo so, ma non è tutta colpa mia, tu sei così bella zia, che mi fai venire subito … oh! Giorgio, quello è un complimento per me, grazie … apprezzo e mi piace la tua sincerità e onestà … cerca di non cambiare col tempo.

Senti Giorgio, andiamo in cucina io preparerò un panino di mozzarella e prosciutto e ci faremmo un bel bicchiere di latte … ti pare? … va bene zia, ho un languorino nella pancia e forse ci vuole proprio quella colazione … andiamo.

È quello che abbiamo fatto, ci siamo rifocillati, eravamo tutti e due nudi, ancora avevo un po’ di vergogna di girare nudo vicino a zia, perché mio cazzo non riusciva a stare moscio, lei era divertita di tale situazione, ma per me era ancora un tormento.

Tornati sul letto, zia si sdraiò e le sue tette occuparono tutto il suo petto … Giorgio … accovacciati in mezzo alle mie gambe e guardami la fica da vicino … hai mai toccato una micetta? … no, zia … allora guarda qui questo è il mio pube … qui incomincia la mia fica … la fessura è composta dai labbri grandi e se apri un po’ … all’interno ci sono i labbri minori … dai caro, apri un po’ di più, senza paura … oh! zia ma sei molto umida … si caro, sono un tanto bagnata perché ho esperimentato eccitazioni con te … quando la donna è con suo uomo per sesso, allora la micetta si bagna … allora zia sono io il tuo uomo? … ridendo, lei disse … si caro, sei mio uomo e non sai quanto piacere mi stai provocando … ma io ti insegnerò … adesso uomo mio … con la tua lingua accarezza leggermente un po’ sotto il pube … quel bottoncino che si vede lì … ooohhh! … ssiii!! … continua ragazzo … uuuhhh! … adesso fai lo stesso ma verso l’interno della fica … ecco apri un po’ le labbra e leccami dentro … ooohhh! … aaahhh! … fai caro … continua … uuuhhh! non ti fermare … io succhiavo e muovevo la mia lingua tutto intorno poi dentro e fuori, zietta gridava ed ebbe dei sobbalzi violenti, quindi mi sono fermato subito, forse avevo rovinato tutto … zia stai bene? … ti ho fatto del male? … ma lei come uscendo da una trance, disse … ooohhh! Giorgio, quanto sei dolce … quasi mi uccidi, ma di piacere caro mio … piccolo uomo mio hai fatto venire a zia ancora una volta.

Vedo che un’altra volta il tuo uccello è pronto eh? … zia t’ho detto che è non dipende da me … son cose che mi succedono spontanee, non riesco a maneggiare o comandare il mio cazzo, funziona da sé … beh! è bello che così sia … hai tutta la vitalità della giovinezza … caro sdraiati su di me, voglio sentire tuo cazzo tra le mie cosce … ecco … vieni un po’ più sopra … così … ti piace stare così con me? … fammi allargare le cosce … adesso mi devi scopare … così dicendo prese il mio cazzo rigido e lo infilò nella sua gnocca … aaahhh! … ssiii!! … oh! caro, quanto è bello … adesso scopami con forza piccolo uomo mio … scopami … io cominciai a spingere con forza perché un’altra sensazione nuova che lei mi insegnava e davvero era troppo bello … ho scopato zia per più di dieci minuti … lei gemeva sotto di me … metteva le gambe all’insù … poi attorno al mio corpo … poi solo le allargava il più possibile … sembrava a volte una bambina coi suoi gridolini acuti … il suo respiro affannoso e la sua tremarella … sapevo che dovevo scoparla più veloce e con più forza, non so come ma lo sapevo, così li davo dei colpi forti e profondi … lei gridava disperata … e mi chiedeva di più … una forza selvaggia si appoderò di me e ho alzato tutte e due le gambe di zia e l’ho scopata con più vigore, ma cosi facendo cominciai a rovesciare la mia calda sborra nelle profondità della dolce fica di zia, lei mi succhiava con la sua micetta, mi baciava e stringeva quasi per farmi male … ma che forza di donna.

Zia è rimasta zitta per parecchi minuti, aveva gli occhi chiusi e un sorriso d’angelo, il suo respiro molto affannoso a volte emetteva una risa particolare, non so s’era un po’ impazzita, oppure sonnecchiava e sognava qualcosa di gradevole, era immobile e rilassata, io la guardavo in tutta sua bellezza, le sue tette che salivano e scendevano ad ogni respiro, le sue cosce aperte, il suo ventre piatto bagnato di sudore, la sua fica lucente e sciropposa, piena di sborra che le usciva verso il lenzuolo, mia zia è una dea, mi son chinato e l’ho baciata sulle labbra … lei aprì gli occhi … oh! Giorgio, non finisci di stupirmi … adoro il tuo meraviglioso cazzo … sei un bravo allievo.

Le mie esauste palle avevano bisogno di un reposo e ci siamo appisolati abbracciati, nella mia mano riposava una tetta di zia … mi sentivo come se avessi cresciuto più in fredda, mi sentivo più di un adolescente qualsiasi, stavo diventando uomo.

Le labbra di mia zia sulle mie, mi svegliarono dolcemente … avevo la bocca asciutta … ho meso la mia lingua dentro la bocca di zia per sorseggiare la sua passione, lei mi baciava con fervore, ho preso i suoi fianchi e l’ho portata vicino al mio cazzo … lei premeva il suo pube contro la testa della mia bestia assettata di gnocca … lanciando gemiti, sospiri e urletti, ha strofinato la sua passerina ripetutamente contro il mio uccello … la sua lingua frugava dentro la mia bocca cercando mi lingua per una danza erotica, intercambi di saliva e succhi vari … avvolgeva la mia lingua come se fosse un piccolo cazzo e lo masturbava su e giù … zia incomincio a baciarmi il petto per poi scendere sempre più giù … poi col suo viso arrosato di desiderio e lussuria, mi guardava il cazzo eretto … mio dio … lo sai che mentre dormivo ho sognato col tuo uccello? … poi si lancio all’attacco … mio cazzo scomparì per completo dentro la sua bocca vorace … la sua lingua mi faceva rantolare di piacere … lo sapevo che se mi fossi lasciato andare, sarei venuto troppo presto … volevo godermi di più questo pompino magistrale … così di tanto in tanto la facevo rallentare … poi l’ho fatta alzare e ho sussurrato vicino alla sua guancia … voglio la tua fica zia … ti voglio scopare zia bella … lei mi diede un bacio pieno di significato erotico … dai nipote mio, sfondami la fica col tuo cazzo.

La feci sdraiare e comincia subito a leccare la sua micetta, ricordando tutte i suoi insegnamenti, presto lei tremava sentendo la mia lingua sul suo bottoncino e gemeva quando sprofondavo il buco rosaceo della fica … ho baciato i suoi capezzoli e leccato teneramente le sue areole, succhiando di tanto in tanto tutta la sua tetta … la mia saliva faceva luccicare le sue tette … poi ho allargato le sue cosce e poggiai la testa del mio cazzo all’entrata del suo buchetto … facendolo entrare col peso del mio corpo fino in fondo … uuuhhh! caro … scopami Giorgio … scopami e fammi la tua donna.

La sua micetta calda e bagnata accettò l’intruso gradevolmente, le profondità vellutate di zia accoglievano la mia nerchia … oscenamente zia sussurrava … fottimi Giorgio … fottimi forte … fammi venire … infilami quel cazzo tuo fino in fondo … uuuhhh! ssiii! … quanto è bello … ooohhh! Giorgio, fammi la tua puttanella … dai rompimi la fica … fottimi caro … fottimi. Zia muovendo il suo bacino, abbinava i miei colpi … sentivo una forza selvaggia che mi spingeva a scopare zia più forte … ero come un animale … senza pietà affondavo la mia nerchia in quel buchetto stretto di zia che si avvolgeva e succhiava il mio cazzo verso la sua cervice … aaahhh! Giorgio … così caro … uuuhhh! ssiii! … di più amore … di più … non ti fermare … ooohhh! … oh! mi dio, ssiii! … ssiii! … vengo … ooohhh! … oh Giorgio … ssiii! … zia cercava di scappare da sotto, ma io non la lasciavo, la scopavo ancora … forzavo il mio cazzo pulsante e pronto a schizzare più dentro … lei capì che stavo per arrivare e senti le sue mani sulle mie natiche che spingevano il mio uccello dentro di lei … i primi getti di sborra uscivano dalla mia nerchia facendomi gridare … ssiii! caro dammi tutta la tua sborra … i suoi muscoli vaginali mungevano il mio membro causandomi brividi di lussuria … tremavo e sbuffavo … ho svuotato le mie palle completamente dentro zietta.

Questa volta ci siamo addormentati sino alle prime luci dell’alba … eravamo ancora nudi, io e zia, lei sbatteva le palpebre come forzando i suoi occhi ad aprirsi … ciao caro, ti sei riposato? … e tu zia, stai bene? … si, Giorgio sto molto bene … sai caro, ieri sera … l’ultima volta … mi sei sembrato non più un ragazzo … stavo facendo l’amore con un uomo … l’uomo mi prendeva e mi faceva sua … mi sono sentita che la natura ha fatto il suo e tu ti comporti al letto da uomo … sono felice per te e per me, ieri sera mi hai fatto godere come mai in vita mia … sai zia, io ho ancora tutte le paure di ogni ragazzo, mi vergogno ancora di molte cose … ma è vero che adesso … ci ho guadagnato un sacco con tutte le lezioni che tu mi fai … spero soltanto che ne possiamo fare altre in futuro.

Poi venne la pandemia … giorni e giorni chiusi in casa … non potevamo andar a visitare mamma in carcere … mia zia poi durante la estate, girava in casa solo en reggiseno e mutandine, oppure in un bikini minuscolo … poi si voleva scopare, girava senza niente addosso, perché sapeva che io la avrei cercata col cazzo pronto. Io non andavo neanche a scuola, era tutto chiuso, i locali di zia restavano chiusi, lei non andava a lavorare, attendeva in casa solo a persone conosciute. Non ci restava che rimanere a scopare giornate intere, mi ero dimagrito, zia invece era ogni giorno più bella.

Dopo settimane, scopare zia è divenuto una rutina, tanto io come lei cercavamo di trovare varianti, ma poi una scopata è una azione ripetitiva … avevamo scopato in tutti i luoghi della casa, avevamo provato tutte le posizioni immaginabili, più alcune ideate dalla mia creativa zia.

Un pomeriggio dopo pranzo, zia mi chiese … ti piace il mio culo? … si, zia ma non solo le tue chiappe, tu sei tutta bella … tutto in te è bello … allora ascoltami bene … faremmo l’amore col mio piccolissimo buchetto del culo … io non l’ho mai fatto … quindi il mio culetto è vergine … come adesso tu sei mio uomo, e mi piace che tu sia il mio maschio … ti darò il mio didietro … per cui, ti prego … devi essere tenero e soave … delicato, amorevole col mio piccoletto, perché sarà solo per te … hai capito? … zia farò come vuoi tu, sarà come vuoi tu, lo sai che mi piace tutto ciò che mi fai imparare e cerco sempre di eseguire ed accontentarti, non ti devi preoccupare per questo … ma quanto sei dolce Giorgio, non vedo l’ora che mi spacchi il mio culetto, ma ricorda tutto quello che t’ho detto … ora vado in bagno per prepararmi … lei guardando il mio costume, disse … a quanto pare tu sei già pronto … mi diede una strizzata al mio cazzo duro e se ne andò in bagno, io guardavo le sue natiche tonde e sode sotto il suo piccolissimo bikini ed il mio membro pulsava e una strana sensazione che percorreva la mia spina, quasi facendomi inarcare la schiena con un piacere anticipato … ho meso una mano sulla mia bestia per calmare il suo impeto … ero già pronto per sfondare il culetto di zia.

Zia uscì dalla toilette tutta nuda, le sue tette si muovevano al suo ritmo ruotando suoi fianchi seduttoriamente, era una belva scatenata, mi guardava con occhi affamati, io ero la preda, ma adesso non avevo né paura, né nervosismo, ero pronto … anch’io ero un cacciatore e mi approntavo per dare la mia lotta.

Mi fece alzare e la mia maglietta ed il mio costume volarono lontani, ero nudo come lei … mi fece sedere sul divano e mi monto a cavallo … la punta del mio cazzo sfiorava le labbra della sua vagina, la sua pelle era soave e fredda, lei profumava e trasudava lussuria, i suoi occhi su di me cercando di sedurmi, ipnotizzarmi, sommettermi sotto la sua volontà … ho preso i suoi fianchi e con forza l’ho alzata e tenendola in aria, ho strofinato le labbra gonfie della sua fica sul mio cazzo … lei è stata sorpresa … ora la preda era lei … mi sono alzato tenendola con le sue gambe intorno alle mie cosce e lo sdraiata sul divano … lei cercava di reagire, ma la mia forza l’aveva stupita, ho allargato le sue cosce e attaccai il suo bottoncino lavato di recente, ho alzato le sue gambe in aria mettendo in mostra il suo culetto, anche esso pulito e fresco, ho baciato la sua piccola fessura tonda e leggermente raggrinzita, cercavo di far entrare la mia lingua dentro, adesso zia gemeva e s’era abbandonata alle mie carezze.

La cacciatora era braccata, senza pietà ho allargato le sue chiappe e ho infilato la punta della mia lingua all’interno del suo buchetto, lei arresa mi allargo un tubetto di lubrificante liquido, l’ho versai sul suo culetto e ho massaggiato in mezzo alle sue natiche, poi ho inserito un dito … il mio dito pollice strappava urletti da zia e movimenti accelerati dei suoi fianchi … il mio secondo pollice si faceva posto nel didietro stretto di zia … fai piano amore, diceva lei … io ubbidientemente muovevo i miei pollici sapientemente allargando la circonferenza di quel buco rosaceo, dilatavo quella apertura … zia gemeva e godeva … oh! Giorgio, sei bravo … ti fa male zia? … no, caro stai facendo di meraviglia … avevo allargato il suo buco abbastanza, adesso il liquido lubrificante ci andava dentro il suo buchetto facendola tremare e stringere le sue chiappe … togliendo i pollici ho inserito l’indice, medio e annullare … ci andavano benissimo le tre dita nel suo orifizio … la scopai con le mie dita … ooohhh! … ssiii! … aaahhh! … zia stava pizzicando i suoi capezzoli, poi i suoi lunghi capelli hanno nascosto il suo viso con la bocca socchiusa e la sua lingua che accarezzava le sue labbra, mordeva il suo labbro inferiore, si contorceva e gemeva, muoveva i suoi fianchi per far entrare di più le mie dita che aggiungendo il mio mignolo, erano diventati quattro dita che allargavano ulteriormente la sua fessura anale.

Zia tremava sul divano, adesso era pronta … accomodai zia sul divano, io in ginocchi ero all’altezza giusta per trombare il didietro di zia … lei oramai vinta, mi lasciava fare … l’ho spostato i capelli per baciare le sue tette … lei con le sue mani mi offriva le sue tette … ho preso il mio cazzo e lo puntai sulla fossetta rossa … soave e lentamente l’ho penetrata senza sosta fino ai coglioni … l’ho strappato gemiti e gridolini acuti da bambina … ssiii! Giorgio dammi il tuo cazzo … spaccami il culo … fammi venire … sei il primo che mi scopa così bello … chiavami ti prego … scopa il culetto di zia … chiavami … ooohhh! … ssiii! … adesso la chiavavo con forza, a quanto pare non sentiva nessun male, quindi aumentai la velocita … ogni tanto rallentavo per mordicchiare le sue tette che sobbalzavano da lato a lato e su e giù … zia strapazzava i suoi capelli … poi contorceva le sue braccia e le dita delle sue mani facevano strani movimenti … ad un certo punto le sue gambe incominciarono a tremare … zia cercava di tenerle ferme ma non ci riusciva … gridava come una pazza … ooohhh! ssiii! … mio dio … ssiii! … ssiii! … ho Giorgio sbattimi forte … dai ragazzo scopami di più … ooohhh! ssiii! … di più … oh! dio … oh! ssiii! … la sborra dai miei coglioni uscì sparata a borbottoni … riempivo il culetto di zia, mentre lei aveva preso le mie cosce e spingeva il suo culo affamato di seme.

Zia non mi rilasciava, ero ancora dentro di lei, il mio cazzo pulsava dentro il suo intestino, il suo sfintere mi provocava ancora dei brividi, lei non si muoveva proprio niente, così inesperto, non mi rendevo conto quanto forte erano i suoi orgasmi, rimanevo sempre preoccupato per lei, pensando a qualche calamità … forse qualcosa non andava bene … si avrà fatto del male … tutti pensieri che mi innervosivano assai. Poi come se niente fosse, lei si riprendeva e mi prendeva in giro … stavo proprio pensando a ciò, quando zia rilasciò le mie cosce … poi cerco di mettere a posto il groviglio dei capelli suoi … mi guardava e soffiava i capelli dal suo viso tenero e bello … oh! caro nipote mio, questa volta ti sei superato … sei diventato un amante di prima qualità … guarda come mi hai lasciata, non posso ancora riprendere il mio respiro … sono rimasta quasi inerte e senza volontà … caro ragazzo ti voglio bene, zia ti vuol bene … dai abbracciami ancora … l’ho abbracciata e coccolata … lisciando i suoi capelli … zia la professoressa sei tu … l’allievo rispecchia gli insegnamenti della maestra … cioè, tu zia … ed anch’io ti voglio bene.

Da quella volta il sesso anale era in programma tutti i fine settimana, perché zia si sentiva distrutta dopo essere trapanata nel suo sedere, e riusciva solo ad essere portata sul letto per riposare, io se avessi avuto ancora voglia mi sarei sparato una sega sulle sue tette, zia dice che le sue tette sono sempre disponibile, ma che non posso farmi una sega lontano da lei, totalmente vietato … con una zia così mi ritengo molto fortunato. Poi mi ha fatto giurare di non dire niente a nessuno. Ed è il mio proposito non racconterò niente, tranne alla mia mamma.

Credo che ne parlerò con zia Monica che ne pensa lei.
scritto il
2020-11-23
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