Zio Carlo
di
TATO
genere
incesti
Sin da piccolo mi sono sentito attratto dai miei compagni, e chiaramente durante l'adolescenza ho iniziato le prime esperienze omosessuali, toccamenti leccatine e seghe, nulla di importante, ma che già delineavano la mia vera natura.
Di certo la cosa non passò inosservata a mio zio, fratello di papà, era allora un focoso giovanotto, e col passare del tempo, la nostra amicizia divenne molto stretta, mi portava con lui alle fiere, dagli zii, passavamo molto tempo insieme.
Un bel giorno, ero ormai cresciuta, e avevo da pochi giorni finito il leceo, ed ero molto stanca, gli esami erano stati duri, e così, lo Zio convince i miei a lasciarmi partire con lui per la casa al mare, loro ci avrebbero raggiunti un mese dopo.
Così, felice, di trascorrere del tempo con lo zio Carlo, parto, e dopo un lungo viagio arriviamo a destinazione, e dopo le solite cose, ritirare i vestiti ecc, possiamo ritirarci, dopo cena e dormire, per essere pimpati il giorno dopo, cosa che accadde, il mattino dopo verso le nove ci rechiamo in spiaggia, non c'è nessuno, vuoi perché è ancora Luglio, vuoi perché è di suo una zona non moto frequentata, così, dopo un paio d'ore, lo zio mi dice, dai che prendiamo il sole nudi cosa ne dici, tra maschi non è un problema vero?, annuisco, ma è sì un problema per mè.
E così in breve mi ritrovo a poca distanza lo zio nudo, e la cosa mi eccita e molto, e poco dopo lui và a fare il bagno, e al suo rientro, sfoggia un bastone durissimo, l'effetto del fresco del mare, fa in modo che il suo cazzo diventi di pietra, si avvina, si stende vino a mè, e mi guarda, io non riesco a staccare gli occhi dal suo cazzo, e a mia volta il mio si indurisce, non è come il suo, ma non è male, lui ride, ma dai, non mi dire che ti eccitano i maschi vero Paoletta?.
Divento rossa, lo zio mi accarezza, ma dai lo so che con i tuoi amici fai la femminuccia, vi ho visti, mentre gli facevi qualche pompino e qualche sega, e così, prende la mia mano, e la porta al suo cazzo, dai tranquilla Paola, non ci vede nessuno, lo accarezzo, poi lo stringo, lo Zio chiude gli occhi e sussuta, io allora inizio a segarlo lentamente,lui si stende sulla schiena e io continuo, piano piano, e dopo una decina di minuti mi accorgo che stà per venire, allora appoggio le mie labbra alla sua cappella e dirigo lo schizzo nella mia bocca e sento il caldo del suo sperma, e inizio a bere.
Ripulisco lo zio perbene, poi andiamo a lavarci in mare, una volta in acqua, mi pende trà le braccia e mi baca, le lingue si toccano e io godo, poi mi prende tra le sue mani il mio cazzo, e mi masturba, mi guarda negli occhi, non chiuderli mi dice, voglio vederti godere, e succede da lì a poco, vengo in mare tra le sue dita, è stupendo.
Poi rincasiamo, è pomeriggio tardi, e ceniamo, e dopo cena, lo zio mi porta in camera sua e ci infiliamo a letto, e dopo moli baci, ci addormentiamo.
Il giorno dopo, sempre in spiaggia, lo Zio mi porge un costume, u bikini, indossalo sarai la mia ragazza, e così, n breve mi trasformai per lui in una ragazza, e nei due giorni seguenti se qualcuno passava in spiaggia io mi mostravo come Paola, e sembrava che nessuno si accorgesse che ero maschio, e poi una sera successe quanto doveva succedere.
Dopo cena, lo Zio mi portò in camera da letto dei miei, prese dell'intimo di mamma nel cassetto e me lo fece mettere, completino di pizzo reggicalze e calze, e così divenni Paola, emi posò sul letto, tolse il copriletto, e sulle fresche lenzuola di mamma, lo Zio, iniziò a baciarmi, e poi lentamente a leccarmi e scendere fino al mio cazzo, lo spompinò per bene, e poi scese al mio buchetto, si concentrò per parecchio tempo dandomi molto piacere, e poi si sollevò, aprì il cassetto e estrasse del gel, vedi Paola lo usa tuo padre per inculare la mamma, io sorrisi, lo sapevo, spesso spiavo papà, che scopava o inculava mamma, ero attratta dal suo cazzo innamorata forse, e così, in breve, mi ritrovai nella posizione di mamma, e lo zio dietro, mi unse per bene e unse il suo cazzone, mi prese per i fianchi appoggiò la sua cappella al mio culetto, e mi disse, diverrai la mia ragazza da oggi, e spinse.
Mi tolse per un attimo il fiato, non ero pronta, mi fece un po' male e mi bruciò, ma come d'istinto mi lasciai fare, cercai di non irrigidirmi, e poi scivolai verso di lui e mi impalai, era tutto dentro.
Iniziò a scoparmi, lentamente dolcemente io sentivo di toccare il cielo con un dito, e godevo me lo godevo per bene, il mio cazzo turgido, sbatteva come un martello perdendo licquido biancastro, e così dopo una ventina di minuti lo Zio mi riempì di sperma.
Esausta scivolai stesa con lui dentro, era piacevole, stupendo, e poco dopo lo Zio mi disse, che doveva andare in bagno, zio dissi falla dentro di mè ti prego, e così mi sentii riempire da lui era pazzesco, la mia pancina cresceva sembravo una bimba gravida.
Resistetti una decina di minuti per poi correre a scaricarmi, e così poi ritornai da lui, che mi fece un pompino da favola per ringraziarmi, vedi mi disse, ti ho voluto sverginare nel letto dei tuoi, perché, qui, tuo padre ha sverginato tua madre, e alcuni anni fa, ha sverginato mè.
Come dissi, papà ti ha sverginato?, si tesoro, sono la sua puttana da cinque anni, io e tua madre, e ora tu sarai la mia puttana, lo abbracciai, e dissi, si zio, e così, per tutto il mese, mano nella mano passeggiavamosulla spiaggia ci amavamo, e spesso, includavamo nei nostri giochi coppie o singoli che venivano nella spiaggia era stupendo, provai a scopare per la prima volte delle donne, e mi piacque, ma il massimo era farsi scopare da trè o quattro maschi.
Poi un bel giorno arrivarono i miei, e dopo vari baci e abbracci, mamma salì in camera, e poco dopo mi chiamò, io la raggiunsi lei mi mostrò il letto, e disse, ora dimmi tutto, raccontami troietta, il letto era sfatto e sporco di sperma, abbassai gli occhi e dissi, sono una donna ormai mamma, lei mi abbracciò, mi coccolò, e poi infilò la sua mano negli slip, lo toccò, e mi disse, spogliati, rimasi nuda, bene hai messoil bikini vedo, ottimo, e ora masturbati.
Di certo la cosa non passò inosservata a mio zio, fratello di papà, era allora un focoso giovanotto, e col passare del tempo, la nostra amicizia divenne molto stretta, mi portava con lui alle fiere, dagli zii, passavamo molto tempo insieme.
Un bel giorno, ero ormai cresciuta, e avevo da pochi giorni finito il leceo, ed ero molto stanca, gli esami erano stati duri, e così, lo Zio convince i miei a lasciarmi partire con lui per la casa al mare, loro ci avrebbero raggiunti un mese dopo.
Così, felice, di trascorrere del tempo con lo zio Carlo, parto, e dopo un lungo viagio arriviamo a destinazione, e dopo le solite cose, ritirare i vestiti ecc, possiamo ritirarci, dopo cena e dormire, per essere pimpati il giorno dopo, cosa che accadde, il mattino dopo verso le nove ci rechiamo in spiaggia, non c'è nessuno, vuoi perché è ancora Luglio, vuoi perché è di suo una zona non moto frequentata, così, dopo un paio d'ore, lo zio mi dice, dai che prendiamo il sole nudi cosa ne dici, tra maschi non è un problema vero?, annuisco, ma è sì un problema per mè.
E così in breve mi ritrovo a poca distanza lo zio nudo, e la cosa mi eccita e molto, e poco dopo lui và a fare il bagno, e al suo rientro, sfoggia un bastone durissimo, l'effetto del fresco del mare, fa in modo che il suo cazzo diventi di pietra, si avvina, si stende vino a mè, e mi guarda, io non riesco a staccare gli occhi dal suo cazzo, e a mia volta il mio si indurisce, non è come il suo, ma non è male, lui ride, ma dai, non mi dire che ti eccitano i maschi vero Paoletta?.
Divento rossa, lo zio mi accarezza, ma dai lo so che con i tuoi amici fai la femminuccia, vi ho visti, mentre gli facevi qualche pompino e qualche sega, e così, prende la mia mano, e la porta al suo cazzo, dai tranquilla Paola, non ci vede nessuno, lo accarezzo, poi lo stringo, lo Zio chiude gli occhi e sussuta, io allora inizio a segarlo lentamente,lui si stende sulla schiena e io continuo, piano piano, e dopo una decina di minuti mi accorgo che stà per venire, allora appoggio le mie labbra alla sua cappella e dirigo lo schizzo nella mia bocca e sento il caldo del suo sperma, e inizio a bere.
Ripulisco lo zio perbene, poi andiamo a lavarci in mare, una volta in acqua, mi pende trà le braccia e mi baca, le lingue si toccano e io godo, poi mi prende tra le sue mani il mio cazzo, e mi masturba, mi guarda negli occhi, non chiuderli mi dice, voglio vederti godere, e succede da lì a poco, vengo in mare tra le sue dita, è stupendo.
Poi rincasiamo, è pomeriggio tardi, e ceniamo, e dopo cena, lo zio mi porta in camera sua e ci infiliamo a letto, e dopo moli baci, ci addormentiamo.
Il giorno dopo, sempre in spiaggia, lo Zio mi porge un costume, u bikini, indossalo sarai la mia ragazza, e così, n breve mi trasformai per lui in una ragazza, e nei due giorni seguenti se qualcuno passava in spiaggia io mi mostravo come Paola, e sembrava che nessuno si accorgesse che ero maschio, e poi una sera successe quanto doveva succedere.
Dopo cena, lo Zio mi portò in camera da letto dei miei, prese dell'intimo di mamma nel cassetto e me lo fece mettere, completino di pizzo reggicalze e calze, e così divenni Paola, emi posò sul letto, tolse il copriletto, e sulle fresche lenzuola di mamma, lo Zio, iniziò a baciarmi, e poi lentamente a leccarmi e scendere fino al mio cazzo, lo spompinò per bene, e poi scese al mio buchetto, si concentrò per parecchio tempo dandomi molto piacere, e poi si sollevò, aprì il cassetto e estrasse del gel, vedi Paola lo usa tuo padre per inculare la mamma, io sorrisi, lo sapevo, spesso spiavo papà, che scopava o inculava mamma, ero attratta dal suo cazzo innamorata forse, e così, in breve, mi ritrovai nella posizione di mamma, e lo zio dietro, mi unse per bene e unse il suo cazzone, mi prese per i fianchi appoggiò la sua cappella al mio culetto, e mi disse, diverrai la mia ragazza da oggi, e spinse.
Mi tolse per un attimo il fiato, non ero pronta, mi fece un po' male e mi bruciò, ma come d'istinto mi lasciai fare, cercai di non irrigidirmi, e poi scivolai verso di lui e mi impalai, era tutto dentro.
Iniziò a scoparmi, lentamente dolcemente io sentivo di toccare il cielo con un dito, e godevo me lo godevo per bene, il mio cazzo turgido, sbatteva come un martello perdendo licquido biancastro, e così dopo una ventina di minuti lo Zio mi riempì di sperma.
Esausta scivolai stesa con lui dentro, era piacevole, stupendo, e poco dopo lo Zio mi disse, che doveva andare in bagno, zio dissi falla dentro di mè ti prego, e così mi sentii riempire da lui era pazzesco, la mia pancina cresceva sembravo una bimba gravida.
Resistetti una decina di minuti per poi correre a scaricarmi, e così poi ritornai da lui, che mi fece un pompino da favola per ringraziarmi, vedi mi disse, ti ho voluto sverginare nel letto dei tuoi, perché, qui, tuo padre ha sverginato tua madre, e alcuni anni fa, ha sverginato mè.
Come dissi, papà ti ha sverginato?, si tesoro, sono la sua puttana da cinque anni, io e tua madre, e ora tu sarai la mia puttana, lo abbracciai, e dissi, si zio, e così, per tutto il mese, mano nella mano passeggiavamosulla spiaggia ci amavamo, e spesso, includavamo nei nostri giochi coppie o singoli che venivano nella spiaggia era stupendo, provai a scopare per la prima volte delle donne, e mi piacque, ma il massimo era farsi scopare da trè o quattro maschi.
Poi un bel giorno arrivarono i miei, e dopo vari baci e abbracci, mamma salì in camera, e poco dopo mi chiamò, io la raggiunsi lei mi mostrò il letto, e disse, ora dimmi tutto, raccontami troietta, il letto era sfatto e sporco di sperma, abbassai gli occhi e dissi, sono una donna ormai mamma, lei mi abbracciò, mi coccolò, e poi infilò la sua mano negli slip, lo toccò, e mi disse, spogliati, rimasi nuda, bene hai messoil bikini vedo, ottimo, e ora masturbati.
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