Doccia in spiaggia 2

di
genere
etero

In verità dormirci su non mi aveva risolto gli interrogativi che avevo in testa. C’era una parte di me eccitatissima: avevo fatto un bocchino in pubblico ad un uomo sposato; ma un'altra schifata: che mi chiedeva se fossi diventata una troia. Durante la giornata cercai di far finta di niente e non pensarci. Ero però tremendamente curiosa, per cui rimasi anche quel pomeriggio in spiaggia fino a tardi e, mi accorsi, che anche Luca fece lo stesso.

In poco tempo la spiaggia si svuotò: c’eravamo solo noi due e altre due o tre persone lì in giro. Luca venne da me che ero sdraiata sullo sdraio e si sedette di fianco a me. “Oggi ti ho vista distaccata. Scusami se ti ho fatto star male per quello che è successo ieri sera. Non so cosa mi abbia preso e non mi sono più control…”
È stato carino a scusarsi, forse faceva per farmi abboccare, però mi colpì. Lo bloccai prima che finisse. “Tranquillo ci siamo lasciati andare entrambi. E che stranamente mi è piaciuto per cui sono rimasta un po’ interdetta” e gli faccio segno di buttarsi sul lettino con me. Lui ovviamente accetta subito.
“Bianca penso sia normale chiedersi se quello che abbiamo fatto sia giusto o meno, me lo sono chiesto anch’io”
“E tu come ti sei risposto?” intanto mi aveva messo un bracco sulla spalla.
“Che se lo facciamo solo per divertirsi senza secondi fini ci può anche stare, però seguendo i desideri dell’altra”
“Ci sta un secco come cosa!” ci stavamo parlando a due centimetri di distanza e lui coglie l’occasione per baciarmi. Io dopo un istante di sorpresa comincio a condividere la lingua con lui.
“Ok, Luca però meglio che ci fermiamo. Siamo in mezzo alla spiaggia! Poi devo ormai prepararmi per salire”
“Va bene Bianca. Se vuoi andiamo a farci la doccia insieme come ieri, però stasera tocca a te godere. Ovviamente solo se tu vuoi”
“Mmmm, non lo so”
“Io vado a lavarmi, se vuoi godere un po’ ti aspetto là se no buona serata Bianca” e si dirige alle docce.

Non sapevo cosa fare di nuovo. Mi eccitava quella proposta, ma forse mi dovevo fermare…cosa fare?

Alla fine mi alzo e vado in doccia. Si stava lavando e quando si accorge di me mi corre in contro e ci abbracciamo e baciamo. Mi porta in doccia. Mi mette una mano sotto il reggiseno e comincia a toccarmi il capezzolo destro. Era già bello duro e lo schiaccia con la giusta forza per farmi provare piacere. Fa lo stesso con l’altro. Poi mi alza il top e comincia a succiarmi le tette riusciva a prendersele tutte in bocca e poi passava a darmi qualche leccata intorno ai capezzoli. Mi stava piacendo un sacco e cominciavo a bagnarmi. Mi fa scendere una mano tra le cosce per comincia a giocare lì sotto. Mi abbasso le mutande e lo lascio scendere. Con la lingua comincia a leccarmela tutta, poi con due dita mi allarga un po’ la sommità per mettere in mostra il mio clito e lo stuzzica con la lingua.

Passa poi ad usare le dita. Mi mette dentro l’indice destro fino a sfiorare il mio punto G e lì comincia a fare dei movimenti rotatori. Stavo godendo come una porcellina e mi mordevo il labbro per non gridare. Era la prima volta che qualcuno mi faceva godere così (ho avuto dei fidanzati, ma mai nessuno così bravo). Mi sentivo una troietta in calore tutta calda e bagnata. Stavo per venire, lui se ne accorge e si ferma. Mi lascia calmarmi un po’ e ricomincia con adesso due dita dentro di me, sempre a stimolare il mio punto G. Dopo poco vengo. Avrei urlato il suo nome se non mi avesse messo una mano sulla bocca.

Ero felice e soddisfatta della mia scelta. Mi aveva fatto godere tantissimo, questa masturbazione era stata meglio di parecchie scopate che avevo fatto.
scritto il
2020-11-19
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