La villa del potere 8 Condannato

di
genere
dominazione

Esco dalla villa come ogni sera e mi dirigo verso casa, nella testa ho solo una persona,lei la mia nuova Padrona, che è entrata dentro di me e si è impossessata della mia anima dal primo momento in cui l'ho vista.
Lei è un angelo ma allo stesso tempo un diavolo ed è proprio questo suo essere croce e delizia che mi ha reso suo schiavo ancora prima di conoscerla.
Come al solito faccio una doccia,mangio qualcosa al volo e vado a dormire con l'ansia di vederla domani e di esaudire ogni suo desiderio, dispiaciuto del fatto che purtroppo non durerà per sempre visto che dovrà prima o poi tornare a Bucarest.

Arrivo puntuale alla villa e dopo aver strisciato lungo il viale e i soliti convenevoli con il Padrone Khaled che quest'oggi mi fa attendere in quella che è una sorta di sala d'attesa, ma questa volta lui resta con me e seduto su una comoda poltrona mi ordina di leccare per bene i suoi piedi, ovviamente obbedisco,anche perché non mi ha ancora preso a calci stamattina e sinceramente non vorrei in nessun modo farlo arrabbiare.
Mentre servo il Padrone all'improvviso in lontananza sento un bel rumore di tacchi e siccome ormai per me è come sentire una sinfonia di Beethoven, riconosco subito che si tratta di più fi una persona e sicuramente sono la Signora Governante e sua figlia.
Si proprio lei quella meravigliosa creatura per la quale avrei anche potuto uccidere se solo me lo avesse chiesto.
Il rumore si fa sempre più forte e il mio battito cardiaco si sincronizza con esso,le sento anche parlare tra di loro e ridere e questo mi provoca un'erezione.
In un istante il Padrone Khaled si alza e dopo essersi infilato le sue infradito mi rifila un paio di calcetti in bocca e mi ordina di seguirlo nell'ufficio della Padrona Governante.
Lo seguo e quando entriamo la Padrona Governante e seduta come al solito sul suo trono e la mia Padroncina e seduta su una poltrona con le sue splendide gambe accavallate che mi guarda con aria di sfida.Io striscio il più velocemente possibile ai suoi piedi e le do un bacio molto passionale sulle sue scarpe , la saluto molto umilmente e poi corro ai piedi della Padrona Governante per omaggiare anche lei e resto sotto la scrivania in attesa di ordini.
La Governante mi dice oggi il mio compito sarà quello di assistere in tutto e per tutto sua figlia e io non posso che essere contento di questo, così lei stessa mi mette il guinzaglio e la Padroncina mi ordina di seguirla.
Che dire,lei è ancor più bella di ieri e oggi riesco ad ammirare ancora di più il suo splendido fisico.
Arriviamo dalla Padrona Contessa,che lei vuole personalmente ringraziare per la concessione dello schiavo di casa,che sarei io,e dopo aver omaggiato la Padrona suprema,la ringrazio per aver avuto l'onore di adorare anche la mia nuova Padrona.
Ramona, così si chiama,ha una forte somiglianza con Mercedezs Henger , e oggi indossa un vestito estivo aderente che valorizza il suo corpo esplosivo.
Ai piedi oggi calza dei sandali aperti con tacco 12 e ha uno smalto rosa molto estivo anch'esso.
Percorriamo molta strada all'interno della villa e dopo un po lei decide di fermarsi fuori in giardino dove si siede su di una panchina e io ovviamente mi accovaccio ai suoi piedi e inizio ad adorare piano piano le sue dita e provo ad assestare dei piccoli baci sulle sue unghie smaltate mentre lei mi dice:
"Bravo servo sei un bravo cane , proprio come lo schiavo che avevo in Romania,ma purtroppo lui è dovuto andare in pensione perché dopo un po'di anni al mio servizio l'ho distrutto e non ce la faceva più. Chissà quanto durerai tu lurido leccapiedi ahahahahha!!!"
Io rispondo solo che è un'onore per me servirla e che cercherò di essere efficiente il più a lungo possibile per soddisfare tutti i Padroni e gli ospiti della villa .
Ricominciamo a passeggiare e ad un certo punto Padrona Ramona deve andare al bagno ma non immaginavo che cosa aveva in mente . Siamo in una zona del giardino abbastanza isolata ,lontana da occhi indiscreti e lei mi ordina di sdraiarmi pancia in su e si inchina sopra di me sollevandosi il vestito.
Quello che vedo adesso è come vedere il paradiso,ho la sua fica davanti alla faccia e sento il suo profumo fresco e giovane .In un attimo lei sposta il perizoma e dalla sua passera completamente rasata comincia ad uscire la sua pioggia dorata .
Vi confesso che questo mi mancava all'appello,fin ad oggi avevo svolto tutti i lavori più umilianti e degradanti ma questo ancora no, però fatto da lei che per me adesso era come la Madonna scesa in terra mi fece sembrare di avere un qualche tipo di contatto con lei .
Così mi abbandonai a quel calore che mi avvolse il viso e lei fece un gemito di liberazione e quando ebbe finito feci qualcosa che non sapevo,ma avrebbe rovinato il mio stato di servizio nella villa.
Non so perché lo feci, sapevo bene che era proibito toccare qualsiasi membro della villa senza averne avuto il permesso ma quella visione scatenò qualcosa in me e non riuscii a controllarmi.
Mentre la sua fica ancore sgocciolava afferai le sue natiche marmoree e la spinsi verso la mia faccia con molta veemenza fino a ritrovarmi con la lingua nella sua passera ancore bagnata di urina . Cominciai a leccare e lei che fu colta di sorpresa da quella reazione cercò di divincolarsi ma io ero troppo infoiato per lasciarla andare cosi continuo a leccare ma lei riesce con un sasso molto grosso che era sul prato a colpirmi ripetutamente in testa fino a che mollai la presa e solo dopo aver sentito quel forte dolore ritornai in me e capii l'errore madornale che avevo commesso. Avevo violato la regola più importante di tutte e poi proprio con lei la figlia della Padrona Governante.
Ero spacciato,non so quale tipo di punizione mi avrebbero riservato,ma di sicuro sarebbe stata una punizione esemplare e che mi avrebbe fatto veramente pentire.
io"Mi perdoni mia Padrona non so cosa mi è capitato,la prego non dica niente altrimenti me la faranno pagare cara,la scongiuro!!"
R"Brutto verme schifoso, tu non sai in che razza di guaio ti sei cacciato."
Detto questo comincia a colpirmi violentemente in volto con la suola della scarpa e con il tacco mi infligge dei colpi in faccia violentissimi , così violenti che ad un certo punto svengo .

Mi risveglio,sono sdraiato per terra,il pavimento è freddissimo e capisco velocemente che sono stato rinchiuso in una cella .
Sono completamente solo e completamente nudo non ho ne la forza e ne il coraggio di chiamare qualcuno,so solo che quello che ho fatto è imperdonabile e che ne pagherò le conseguenze,spero solo che le mie Padrone possano avere pietà di me.

Continua...
scritto il
2020-12-18
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