Racconti dallo spogliatoio, una palestra di pervertiti - Capitolo 1

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NON FATE CASO AL GENERE SE NE SUSSEGUIRANNO DIVERSI DURANTE LA SERIE. Questo è il primo capitolo di questa serie (quello precedente era solo un introduzione). Spero vi piaccia e vi prego di lasciare un commento per farmi sapere quello che secondo voi deve essere migliorato o anche suggerimenti per i prossimi capitoli.

Rieccomi, la scorsa volta nella fretta mi sono dimenticato di dirvi qualcosa in più su quel ragazzo. Bene, è alto quasi 1.90, capelli corti castani e un fisico perfetto che lascia intendere il fatto che passa diverse ore in palestra ogni giorno. Come ho già detto non lo avevo mai visto prima. La cosa che più mi ha sorpreso quando l'ho visto è stata la sua somiglianza con me. Le poche differenze tra me e lui sono la barba (lui la rade mentre io la tengo corta) e l'esibizionismo, mentre io come ho già detto non mi faccio mai vedere nudo lui non ha problemi.
Comunque torniamo al racconto. Un sabato decisi di andare il palestra la mattina presto. C'erano pochissime persone, tra cui indovinate un po', c'era anche LUI. Visto che la palestra era deserta decisi di avvicinarmi per parlarci. Lui mi disse di seguirlo e mi portò in quello che poi scoprii essere il suo ufficio (era uno dei nuovi proprietari ma nessuno lo sapeva ancora).
- "Ciao Marco (mio nome), volevi parlarmi?"
* "Si, volevo conoscerti e mettere il chiaro quello che è successo la scorsa volta."
- "Ok, allora mi chiamo Lorenzo e ho 23 anni. Cosa volevi dirmi della scorsa volta?"
* "Nulla, io sono bisessuale e da quello che è successo penso che lo sei anche te..."
- "Si, o meglio sono gay. E con te voglio essere sincero, mi piaci!"
* "Ok, non me lo aspettavo... Comunque anche te mi piaci, diciamo che sei un ragazzo fantastico"
- "Allora visto che io ti piaccio e tu mi piaci, facciamo un prova..."
Io ero seduto su una sedia davanti alla sua scrivania. Lui intanto stava iniziando a spogliarsi, prima si tolse la maglietta blu attillata che metteva in risalto i suoi muscoli. Si avvicinò e mi diede un bacio, per un attimo le nostre lingue si incrociarono, poi si allontanò iniziando a togliersi i pantaloni e poi anche gli slip mostrando un pene eretto lungo, con una vena molto evidente sulla parte superiore e con due palle enormi e rasate. A questo punto mi disse: "Ti piaccio? Ti è piaciuto il mio spogliarello?".
* "Molto, ma avvicinati un po' "
- "Certo. Cosa vuoi farmi, puttanella?"
Appena si avvicinò mi alzai dalla sedia, avvicinandomi a lui e poggiando il mio pene eretto sul suo. Gli presi la testa baciandolo appassionatamente, poi lo feci girare facendolo poggiare sulla scrivania con quel culo sodo bene in vista.
* "Sei attivo o passivo?"
- "Dipende tu cosa vuoi che faccia?"
* "Sai, nessuno finora mi ha chiamato puttanella, tu sei il primo."
Così dicendo gli infilai due dita nel culo muovendole leggermente. Lui iniziò a gemere per il piacere.
* "Hai visto che sei tu la mia puttanella... E da quel che sento ti piace"
- "Molto, ma vorrei che mi infilassi qualcosa in più di un dito"
* "Ah, si? Allora girati"
Lui eseguì subito il mio ordine.
- "Allora, sono tutta tua, sono la tua puttana."
* "Inizia a spogliarmi, e poi fammi vedere cosa sai fare..."
- "Ok"
Iniziò infilando una mano dentro la mia maglietta per poi iniziare a massaggiarmi gli addominali e i capezzoli, quando sentì che erano diventati abbastanza duri, mi tolse la maglietta.
* "Sai fare solo questo?"
Lui non rispose, mi infilò solo una mano nelle mutande iniziando a stimolarmi il pene per poi lasciarmi nudo.
* "Ora vediamo se riesci a farmi venire..."
- "Mi stai sfidando?"
* "Certo che si, fammi vedere che sai fare"
Detto questo, si abbassò e mi iniziò a leccarmi la parte dell'inguine. Dopo prese in bocca le mie palle e iniziò a succhiarle avidamente.
* "Lo vedi allora che sei proprio una puttana."
- "Aspetta, ora non parlerai più potrai solo gemere"
Così dicendo lasciò le mie palle e iniziò a baciarmi l'asta del pene, che nel frattempo era diventato duro come una pietra. Poi lo prese tutto in bocca iniziò a "mungermi" il pene con le labbra. Stavo quasi per venire, ma cercai di resistere e gli dissi:
* "Devi ammettere che sei bravo con la bocca, ma voglio finire nel tuo culo"
Non gli diedi neanche il tempo di rispondere che lo feci girare mettendolo a novanta davanti a me. Subito glielo infilai tutto insieme dentro al culo.
* "Hai visto che ti ho fatta contenta..."
- "Dai, continua a sbattermi con quel cazzo da toro"
Le sue parole, le contrazioni del suo ano e il pompino che mi aveva fatto mi fecero venire subito. Poco prima di sborrare iniziai a scopargli il culo sempre più velocemente.
- "Sento la tua sborra nel culo, ma la voglio anche in bocca."
* "Come vuoi."
Tirai fuori il mio pene e glielo misi in bocca, lui iniziò a succhiarmelo togliendomi tutta la sborra rimasta.
* "Ok ora tocca a te..."
- "Finalmente..."
* "Però decido io quello che farai"
- "Aspetto"
* "Prima di tutto siediti sulla sedia"
- "Cosa vuoi farmi toro?"
* "Inizia a farti una sega guardandomi"
Si prese il cazzo in mano e iniziò a menarselo rapidamente guardandomi negli occhi e guardando il mio pene che ormai si stava ammosciando.
* "Ora fermati, devo farti venire io!"
Mi avvicinai glielo presi in mano e iniziai a segarlo. Dopo un po' mi disse:
- "Sto venendo, sto venendo"
E con un urlo di piacere mi riempì il petto di sborra calda e densa.
* "Non si fa, puttanella, ora pulisci"
Si alzò iniziò a leccarmi e mi tolse tutta la sua sborra. Dopodiché prima che ingoiasse, gli diedi un bacio prendendo la sua sborra e mandandola giù.
* " Aspetta, sei sporco.."
Mi mi misi in ginocchio e gli leccai via dalla cappella la sborra rimasta.
* "Ora basta, io mi rivesto, tu invece rimani qui e i vestiti me li porto via io..."
Così dicendo uscii dalla stanza e andai a farmi una doccia, ora senza più vergogna nel farmi vedere nudo dagli altri.

Anche questo capitolo è finito, spero vi sia piaciuto lasciate in commento per farmi sapere cosa ne pensate e presto uscirà anche il prossimo capitolo.
scritto il
2021-01-07
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