Elisa cap 2 "Ritorno in città"

di
genere
dominazione

Restammo in quella pensioncina di Rimini fino alla fine della stagione, io lavoravo al ristorante Antonio spendeva i soldi e si scopava ragazze che rimorchiava in spiaggia o nei locali, a volte andava anche con prostitute, in tutta la sua vita credo non avesse mai lavorato seriamente, prima era stato un calciatore semiprofessionista, aveva giocato al massimo in serie c, poi qualche lavoretto occasionale o si era fatto mantenere da donne ricche.
Con i miei genitori ormai eravamo ai ferri corti, le poche volte che telefonavo litigavamo sempre, non capivano cosa mi era preso e perché non tornavo, non capivano come quel uomo mi avesse stregato.
Antonio mi fece tagliare i capelli cortissimi e me li fece tingere di color biondo platino, diventava sempre più autoritario e volgare sempre più spesso mi sodomizzava brutalmente, chiamandomi svuota coglioni, brutta puttana sei una vacca e altre volgarità del genere.
Devo ammettere però che mi piaceva tutto quello che mi faceva subire ed ero innamoratissima, pazza di lui pronta a tutto per amore.
Finita la stagione tornammo a Milano e senza neanche passare a salutare i miei andai direttamente a vivere con lui nel suo appartamento, con la poca roba che avevo.
Antonio mi permise di riprendere la scuola ma la sera mi trovò un altro lavoro da lavapiatti in un ristorante del nostro quartiere, dove il lavoro era più duro di quello di Rimini perché c’era una lavastoviglie vecchia che lavorava male e spesso si rompeva cosi bisognava lavare tutto a mano, una vota finito con i piatti bisognava fare i pentoloni grossissimi e le padelle incrostate di fritto, alla fine ormai a notte fonda bisognava pulire i bagni che erano sempre in condizioni tremende.
Pochi mesi dopo i soldi non bastavano più in quanto lui non faceva niente passava le giornate in giro con gli amici del quartiere, cosi dovetti lasciare la scuola e andare a lavorare a tempo pieno al ristorante, non mi interessava più niente di fare la maturità volevo solo stare con lui, anche se sapevo perfettamente che mi tradiva in continuazione con chiunque le captasse
Intanto Antonio era sempre più padrone della mia mente e del mio corpo, mi ha fatto infilare un anello nei capezzoli e uno nell’ ombelico.
Una sera che ero di riposo al ristorante ha invitato a casa due suoi amici, mi ha fatto mettere un vestitino succinto che copriva pochissimo e senza biancheria intima sotto con dei tacchi a spillo e un trucco pesantissimo come piaceva a lui.
-Sembri una vera puttana, sei la mia puttana. Mi disse.
Dovetti servire la cena a lui e a i suoi amici, ogni volta che qualcuno aveva bisogno di qualcosa Antonio mi dava un colpo di frustino sulle chiappe per richiamarmi al dovere, quando ebbero finito di mangiare Antonio mi ordino di succhiarli tutti io ero imbarazzatissima, non mi ero mai trovata in una situazione del genere, fino a pochi mesi prima ero una classica brava ragazza secchiona.
-Sbrigati svuota coglioni fai il tuo dovere, e voi sborratele addosso dove capita. Ruggì.
Alla fine ero completamente ricoperta di sperma, era la prima volta che facevo sesso con qualcuno che non era Antonio, lui è stato il primo l’uomo che mi ha sverginato.
Come se non bastasse uno dei due quello più vecchio e trasandato mi chiese di succhiarle le dita dei piedi.
-Non devi chiederglielo devi ordinarglielo. Le disse Antonio.
Un colpo di frustino mi obbligò ad obbedire, erano terribilmente puzzolenti, ma l’odore cosi forte e acre mi eccitava, alla fine prima che se ne andassero dovetti lavare il cazzo a tutti con la bocca e quando rimanemmo soli Antonio mi fece mettere sul tavolo alla pecorina mi afferrò saldamente per le chiappe e mi sodomizzo con forza, con un movimento forte deciso finché non mi inondò il culo di sperma.
-Voglio essere tua in modo totale come una schiava. Le dissi quando raggiunsi l’orgasmo, lui con il frustino mi colpì ancora sulle chiappe rendendo il piacere ancora più profondo intenso, completo.

P.S. I miei racconti erotici sono pubblicati sul mio blog http://kyrracconta.blogspot.com/


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scritto il
2012-01-05
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