La gita scolastica
di
feltrone
genere
gay
Le gite scolastiche sono sempre un buon motivo per fare casino,a me è servita per raggiungere lo scopo che mi ero prefisso,abbordare un mio compagno che mi piaceva da impazzire.
Era Parigi la meta,durante il viaggio in aereo avevo cercato in tutti i modi di sedermi accanto a Lapo,purtroppo non mi era riuscito,ero dietro di lui,adesso avrei fatto di tutto per andare in camera con lui.
Io sono gay,ho 17 anni, i miei compagni lo sanno,a volte mi prendono un po in giro ,ma niente di cattivo,solo Lapo non ha mai detto niente,però vedo come mi guarda,credo di aver capito che gli piaccio,ma non ha il coraggio di venire allo scoperto.
Arrivati all'albergo,i professori ci assegnano le camere e miracolo io e Lapo siamo nella stessa stanza,sorrido e mi volto verso di lui,sorride anche lui,ci avviamo nell'ascensore ed ognuno prende possesso della camera,entro con il mio compagno
- ti va bene se dormiamo nella stessa stanza? - chiedo
- certo,benissimo - risponde lui,mi sono sentito sollevato,abbiamo disfatto le valige,poi lui ha detto che voleva fare la doccia
- ok,quando hai finito , la faccio anch'io - dissi,entrò nel bagno ed io mi distesi sul letto a leggere il programma della gita,uscì dopo qualche minuto con un asciugamano alla vita ,mentre con un altro si asciugava i capelli
- io ho fatto,se vuoi andare stai attento è un po bagnato in terra -
- grazie,farò attenzione - entrai e feci la doccia,anch'io uscii con l'asciugamano in vita ,ma quello che mi trovai davanti non me lo aspettavo davvero,Lapo era disteso,nudo sul letto e sorridente
- ti sei messo comodo - dissi
- ti dispiace? -
-no,per niente - si stava toccando il cazzo,io non sapevo cosa fare
- cosa aspetti? ho fatto carte false per stare in camera con te -
- davvero sei stato tu? -
- certo,ci so fare con i prof - mi tolsi l'asciugamano e lo raggiunsi,mi misi accanto
- anche a te piacciono i ragazzi? - chiesi
- sono ancora confuso,ma tu mi piaci parecchio - lo baciai,lui non si scostò,anzi la sua lingua cercava la mia in uno scambio di saliva molto eccitante,gli presi in mano l'uccello che era diventato di marmo,iniziai a masturbarlo,ma mi fermò
- puoi fare di meglio non credi? - capii cosa intendeva e scesi sul suo sesso prendendolo in bocca, non era il mio primo cazzo ,ma era il suo che desideravo e non solo in bocca,mi teneva la testa e mi dava il ritmo,io lo pompavo con molto gusto,anche il mio pene era diventato duro,se ne accorse e con la mano lo afferrò,ero al settimo cielo,forse stavo sognando,ma comunque mi volevo godere quel momento.
Lapo mi disse di spostarmi e ci mettemmo a 69,io sotto ,lui sopra,imboccò il mio cazzo e cominciò a pomparlo,io il suo ,volevo mungerlo al meglio,i nostri sospiri riempirono la stanza
- Lapo che finocchio che sei! mi fai morire - feci
- mi sa che hai ragione,mi piace tanto il cazzo - e rise,ritornando subito a suggere il membro,andammo avanti pochi minuti perché eiaculammo entrambi quasi insieme ,l'uno nella bocca dell'altro,schizzammo a lungo,poi ci ricomponemmo abbracciandoci e baciandoci con le labbra imbrattate di sborra,il sapore che ci scambiavamo era delizioso,sapore di maschio,non ci staccavamo più
- Lapo,è un anno che mi piaci,non ci speravo ,sai -
- anche tu Giacomo mi piaci da un casino di tempo,ma non avevo il coraggio di dirtelo,ho paura di quello che pensano i nostri compagni -
- che ti importa,a me prendono in giro,lo sai,ma io sono così,se non gli va bene cazzi loro -
- hai ragione,ma se lo vengono a sapere i miei mi ammazzano -
- prima o poi lo sapranno,se vuoi ti aiuto io -
- sei un tesoro,con te ho meno paura - rimanemmo abbracciati ancora un poco,poi bussarono alla porta,dovevamo prepararci per uscire ,la gita era appena iniziata.
Era Parigi la meta,durante il viaggio in aereo avevo cercato in tutti i modi di sedermi accanto a Lapo,purtroppo non mi era riuscito,ero dietro di lui,adesso avrei fatto di tutto per andare in camera con lui.
Io sono gay,ho 17 anni, i miei compagni lo sanno,a volte mi prendono un po in giro ,ma niente di cattivo,solo Lapo non ha mai detto niente,però vedo come mi guarda,credo di aver capito che gli piaccio,ma non ha il coraggio di venire allo scoperto.
Arrivati all'albergo,i professori ci assegnano le camere e miracolo io e Lapo siamo nella stessa stanza,sorrido e mi volto verso di lui,sorride anche lui,ci avviamo nell'ascensore ed ognuno prende possesso della camera,entro con il mio compagno
- ti va bene se dormiamo nella stessa stanza? - chiedo
- certo,benissimo - risponde lui,mi sono sentito sollevato,abbiamo disfatto le valige,poi lui ha detto che voleva fare la doccia
- ok,quando hai finito , la faccio anch'io - dissi,entrò nel bagno ed io mi distesi sul letto a leggere il programma della gita,uscì dopo qualche minuto con un asciugamano alla vita ,mentre con un altro si asciugava i capelli
- io ho fatto,se vuoi andare stai attento è un po bagnato in terra -
- grazie,farò attenzione - entrai e feci la doccia,anch'io uscii con l'asciugamano in vita ,ma quello che mi trovai davanti non me lo aspettavo davvero,Lapo era disteso,nudo sul letto e sorridente
- ti sei messo comodo - dissi
- ti dispiace? -
-no,per niente - si stava toccando il cazzo,io non sapevo cosa fare
- cosa aspetti? ho fatto carte false per stare in camera con te -
- davvero sei stato tu? -
- certo,ci so fare con i prof - mi tolsi l'asciugamano e lo raggiunsi,mi misi accanto
- anche a te piacciono i ragazzi? - chiesi
- sono ancora confuso,ma tu mi piaci parecchio - lo baciai,lui non si scostò,anzi la sua lingua cercava la mia in uno scambio di saliva molto eccitante,gli presi in mano l'uccello che era diventato di marmo,iniziai a masturbarlo,ma mi fermò
- puoi fare di meglio non credi? - capii cosa intendeva e scesi sul suo sesso prendendolo in bocca, non era il mio primo cazzo ,ma era il suo che desideravo e non solo in bocca,mi teneva la testa e mi dava il ritmo,io lo pompavo con molto gusto,anche il mio pene era diventato duro,se ne accorse e con la mano lo afferrò,ero al settimo cielo,forse stavo sognando,ma comunque mi volevo godere quel momento.
Lapo mi disse di spostarmi e ci mettemmo a 69,io sotto ,lui sopra,imboccò il mio cazzo e cominciò a pomparlo,io il suo ,volevo mungerlo al meglio,i nostri sospiri riempirono la stanza
- Lapo che finocchio che sei! mi fai morire - feci
- mi sa che hai ragione,mi piace tanto il cazzo - e rise,ritornando subito a suggere il membro,andammo avanti pochi minuti perché eiaculammo entrambi quasi insieme ,l'uno nella bocca dell'altro,schizzammo a lungo,poi ci ricomponemmo abbracciandoci e baciandoci con le labbra imbrattate di sborra,il sapore che ci scambiavamo era delizioso,sapore di maschio,non ci staccavamo più
- Lapo,è un anno che mi piaci,non ci speravo ,sai -
- anche tu Giacomo mi piaci da un casino di tempo,ma non avevo il coraggio di dirtelo,ho paura di quello che pensano i nostri compagni -
- che ti importa,a me prendono in giro,lo sai,ma io sono così,se non gli va bene cazzi loro -
- hai ragione,ma se lo vengono a sapere i miei mi ammazzano -
- prima o poi lo sapranno,se vuoi ti aiuto io -
- sei un tesoro,con te ho meno paura - rimanemmo abbracciati ancora un poco,poi bussarono alla porta,dovevamo prepararci per uscire ,la gita era appena iniziata.
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