Incontro casuale,seconda parte
di
feltrone
genere
gay
Appena fui a casa gli mandai un messaggio,lui mi chiamò direttamente
- allora ti è piaciuto - disse
- non vedo l'ora di rivederti -
- nemmeno ti ho chiesto quanti anni hai -
- 18 da poco,tu? -
- io uno più di te -
- davvero sei andato con quello del pub ? -
- si,perché sei geloso? -
- no ,non è per quello,mi sembri timido come me -
- è vero,ma lui si è proposto ed io ho accettato,non mi fa pagare le consumazioni -
- e i tuoi amici sanno di te? -
- credo di si,non ho mai chiesto niente -
- è difficile per me accettarmi -
- anche per me,dobbiamo lavorarci,insieme ce la faremo -
- ti va di vederci domani? -
- dopo la scuola ti aspetto a casa mia ,te l'ho detto dove abito -
- si,ma tu non vai a scuola? -
-no,sono in attesa di trovare da lavorare -
- va bene ,allora a domani -
- ciao bello,ti aspetto - chiusi la comunicazione,avevo i brividi,sicuramente il giorno seguente avrebbe preteso di più da me,il pensiero mi fece dormire poco la notte.
La mattina a scuola avevo la testa da un altra parte,infatti un interrogazione di inglese andò male,pensavo solo a Marco e a quello che sarebbe accaduto il pomeriggio da lui.
Arrivai davanti al suo portone,ma non sapevo il cognome così gli mandai un messaggio,rispose quasi subito e mi aprì,mi fece entrare,c'era sua madre ad accogliermi
- sei un amico di Marco - disse,io balbettando risposi
- si,abito qui vicino -
- sembri un bravo ragazzo,andate pure in camera,io ho da fare in cucina - lo seguii ,chiuse la porta e mi schiacciò contro il muro ficcandomi la lingua in bocca,limonammo a lungo
- ma tua madre lo sa? - chiesi
- che sono finocchio? assolutamente no ,sverrebbe ! - e rise
- non se lo immagina neppure ? -
- non mi importa,pensi a quello che vuole -
- prima o poi glielo dovrai dire -
- perché invece di chiacchierare non ti spogli? - disse in tono imperioso,io credo che arrossii,iniziai a togliermi i vestiti,lui fece lo stesso,aveva un bel fisico muscoloso,io molto più esile rispetto a lui,ci ritrovammo nudi di fronte
- andiamo sul letto - fece,era già in tiro,avevo paura di quello che mi aspettava,al tempo stesso lo desideravo
- Marco non so se sono pronto -
- io credo proprio di si,vedrai come sarà bello -
- giurami che non mi farai male -
- credi davvero che voglia farti del male ? io voglio solamente la tua felicità - presi coraggio e mi buttai a capofitto sul suo cazzo che svettava tra le sue cosce,lo assaporavo sulla punta con la lingua,sul letto era molto diverso che farlo nel bagno del pub,stare nudo vicino a lui era eccitante,avvertii tra le chiappe una mano che frugava,era Marco che si insinuava verso il mio buco,ci entrò con un dito,mi fece sobbalzare,però mi piaceva essere stimolato così,andai avanti con il pompino gustandomi in bocca quella fava dura,si staccò all'improvviso
- dai mettiti a quattro zampe - ordinò,io lo feci ,pose la sua faccia tra le mie chiappe e con la lingua si apriva un varco,era troppo bello,poi rientrò con dito,quindi con due,il mio ano si apriva come un bocciolo,adesso lo volevo anch'io
- prendimi Marco,ti voglio,scopami ! - quasi urlai,lui si mise in ginocchio dietro di me prendendomi per i fianchi,aprì un tubetto e mi spalmò una pomata ,dava la sensazione di fresco ,mi disse di spingere,appoggiò il cazzo sul solco del mio culo ,prese la mira e puntò l'ano,la cappella lo forzò ,entrò facilmente,poi spinse piano,l'asta forzava il mio buco che non cedeva,faceva male e strinsi i denti,rimase fermo ,quindi ripartì ,mi invase un dolore terribile,rimasi senza fiato e con un filo di voce lo implorai
- non entrare ,fa troppo male - si avvicinò al mio orecchio
- sono tutto dentro tesoro,non le senti le mie palle che sbattono? - mi aveva sverginato,mi voltai e vidi che il suo pube aderiva al mio culo,lacrimavo dal dolore,si sfilò un pochino fin quasi ad uscire,ripresi fiato,quindi rientrò di nuovo,un alta fitta tremenda ma volevo resistere
- adesso passa,devi abituarti - fece,mi sentivo la pancia piena,ero tra due fuochi,lo volevo e lo respingevo ,ricominciò a muoversi,stavolta andava su e giù,mi stava chiavando,il ritmo era lento per farmi abituare,improvvisamente il dolore lasciò il posto ad un leggero piacere che saliva dl buco verso la mia testa,era sempre più intenso ,mai avevo provato nulla di simile
- adesso mi piace - feci
- te lo avevo detto,ora ti faccio provare l'orgasmo che non hai mai provato - aumentò il ritmo,era un toro che non dava tregua,il godimento arrivò all'improvviso,una gran botta che fece vacillare le mie ginocchia,caddi disteso e Marco sopra di me ancora piantato nel mio culo,mi teneva per le spalle ,spingeva come un ossesso e mi baciava il collo,quasi mi sentii mancare dal piacere,tremò e scaricò la sua sborra in me,lunghi schizzi,che inondarono il mio intestino,si fermò e rimase sopra di me sudato ed esausto,uscì quando il suo membro era tornato a dimensioni normali e si distese sulle lenzuola,io mi sentivo vuoto,misi una mano sul mio buco,era larghissimo, il suo seme che sgorgava ,mi misi accoccolato vicino a lui
- grazie amore mio,mi hai fatto felice - dissi quasi piangendo dalla commozione
- anche tu hai fatto felice me - rispose asciugandomi gli occhi con una mano.
- allora ti è piaciuto - disse
- non vedo l'ora di rivederti -
- nemmeno ti ho chiesto quanti anni hai -
- 18 da poco,tu? -
- io uno più di te -
- davvero sei andato con quello del pub ? -
- si,perché sei geloso? -
- no ,non è per quello,mi sembri timido come me -
- è vero,ma lui si è proposto ed io ho accettato,non mi fa pagare le consumazioni -
- e i tuoi amici sanno di te? -
- credo di si,non ho mai chiesto niente -
- è difficile per me accettarmi -
- anche per me,dobbiamo lavorarci,insieme ce la faremo -
- ti va di vederci domani? -
- dopo la scuola ti aspetto a casa mia ,te l'ho detto dove abito -
- si,ma tu non vai a scuola? -
-no,sono in attesa di trovare da lavorare -
- va bene ,allora a domani -
- ciao bello,ti aspetto - chiusi la comunicazione,avevo i brividi,sicuramente il giorno seguente avrebbe preteso di più da me,il pensiero mi fece dormire poco la notte.
La mattina a scuola avevo la testa da un altra parte,infatti un interrogazione di inglese andò male,pensavo solo a Marco e a quello che sarebbe accaduto il pomeriggio da lui.
Arrivai davanti al suo portone,ma non sapevo il cognome così gli mandai un messaggio,rispose quasi subito e mi aprì,mi fece entrare,c'era sua madre ad accogliermi
- sei un amico di Marco - disse,io balbettando risposi
- si,abito qui vicino -
- sembri un bravo ragazzo,andate pure in camera,io ho da fare in cucina - lo seguii ,chiuse la porta e mi schiacciò contro il muro ficcandomi la lingua in bocca,limonammo a lungo
- ma tua madre lo sa? - chiesi
- che sono finocchio? assolutamente no ,sverrebbe ! - e rise
- non se lo immagina neppure ? -
- non mi importa,pensi a quello che vuole -
- prima o poi glielo dovrai dire -
- perché invece di chiacchierare non ti spogli? - disse in tono imperioso,io credo che arrossii,iniziai a togliermi i vestiti,lui fece lo stesso,aveva un bel fisico muscoloso,io molto più esile rispetto a lui,ci ritrovammo nudi di fronte
- andiamo sul letto - fece,era già in tiro,avevo paura di quello che mi aspettava,al tempo stesso lo desideravo
- Marco non so se sono pronto -
- io credo proprio di si,vedrai come sarà bello -
- giurami che non mi farai male -
- credi davvero che voglia farti del male ? io voglio solamente la tua felicità - presi coraggio e mi buttai a capofitto sul suo cazzo che svettava tra le sue cosce,lo assaporavo sulla punta con la lingua,sul letto era molto diverso che farlo nel bagno del pub,stare nudo vicino a lui era eccitante,avvertii tra le chiappe una mano che frugava,era Marco che si insinuava verso il mio buco,ci entrò con un dito,mi fece sobbalzare,però mi piaceva essere stimolato così,andai avanti con il pompino gustandomi in bocca quella fava dura,si staccò all'improvviso
- dai mettiti a quattro zampe - ordinò,io lo feci ,pose la sua faccia tra le mie chiappe e con la lingua si apriva un varco,era troppo bello,poi rientrò con dito,quindi con due,il mio ano si apriva come un bocciolo,adesso lo volevo anch'io
- prendimi Marco,ti voglio,scopami ! - quasi urlai,lui si mise in ginocchio dietro di me prendendomi per i fianchi,aprì un tubetto e mi spalmò una pomata ,dava la sensazione di fresco ,mi disse di spingere,appoggiò il cazzo sul solco del mio culo ,prese la mira e puntò l'ano,la cappella lo forzò ,entrò facilmente,poi spinse piano,l'asta forzava il mio buco che non cedeva,faceva male e strinsi i denti,rimase fermo ,quindi ripartì ,mi invase un dolore terribile,rimasi senza fiato e con un filo di voce lo implorai
- non entrare ,fa troppo male - si avvicinò al mio orecchio
- sono tutto dentro tesoro,non le senti le mie palle che sbattono? - mi aveva sverginato,mi voltai e vidi che il suo pube aderiva al mio culo,lacrimavo dal dolore,si sfilò un pochino fin quasi ad uscire,ripresi fiato,quindi rientrò di nuovo,un alta fitta tremenda ma volevo resistere
- adesso passa,devi abituarti - fece,mi sentivo la pancia piena,ero tra due fuochi,lo volevo e lo respingevo ,ricominciò a muoversi,stavolta andava su e giù,mi stava chiavando,il ritmo era lento per farmi abituare,improvvisamente il dolore lasciò il posto ad un leggero piacere che saliva dl buco verso la mia testa,era sempre più intenso ,mai avevo provato nulla di simile
- adesso mi piace - feci
- te lo avevo detto,ora ti faccio provare l'orgasmo che non hai mai provato - aumentò il ritmo,era un toro che non dava tregua,il godimento arrivò all'improvviso,una gran botta che fece vacillare le mie ginocchia,caddi disteso e Marco sopra di me ancora piantato nel mio culo,mi teneva per le spalle ,spingeva come un ossesso e mi baciava il collo,quasi mi sentii mancare dal piacere,tremò e scaricò la sua sborra in me,lunghi schizzi,che inondarono il mio intestino,si fermò e rimase sopra di me sudato ed esausto,uscì quando il suo membro era tornato a dimensioni normali e si distese sulle lenzuola,io mi sentivo vuoto,misi una mano sul mio buco,era larghissimo, il suo seme che sgorgava ,mi misi accoccolato vicino a lui
- grazie amore mio,mi hai fatto felice - dissi quasi piangendo dalla commozione
- anche tu hai fatto felice me - rispose asciugandomi gli occhi con una mano.
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