Sorpresa!
di
Julia00
genere
trio
In uno dei racconti precedenti ho accennato a Luca, mio grandissimo amico. Quando l’ho conosciuto avevo 14 anni e lui 10 più di me. Era estate ed io ero con alcune amiche a cazzeggiare per Corso Buenos Aires quando due balordi mi hanno avvicinata ed iniziato ad importunarmi. Ero spaventata quando è arrivato un ragazzo di quasi 1 e 90 ed ha affrontato i due dicendo che era mio fratello e che sarebbe stato meglio girare al largo. Da quel giorno Luca è diventato il mio angelo custode ma man mano che crescevo, oltre ad essere amici, Luca avrebbe voluto che diventassi qualcosa di più per lui. Ma io non ho mai voluto illuderlo e, per non fargli male, l’ho sempre trattato solo da amico e lui ha accettato il ruolo. Ma come sapete è lui a portarmi a casa quando bevo un po’ di più ed è lui che corre se ho bisogno… E' lui quello con cui mi confido se qualcosa non va… E’ lui mi ha dato la scossa nel periodo più nero della mia vita quando stavo affondando… E qui entra in gioco Greta.
A Luca ho raccontato quanto Greta abbia modificato la mia vita e a Greta quanto Luca si importante per me… senza considerare che è stata “colpa sua” che ha lasciato Greta a casa mia quella notte che siamo finite a letto insieme.
Così la bella Greta ha organizzato tutto ad insaputa sia mia che di Luca e questo è il resoconto che voglio condividere con voi.
Fuori sta iniziando a fare buio ed io e Greta siamo appena rientrate a casa e, come mia abitudine, mi spoglio nuda seguita da Greta. Ci buttiamo sul letto a farci un po’ di coccole… Baci... carezze… effusioni… Ma quando le metto una mano tra le gambe lei mi ferma.
“Dai vieni. Andiamo a fare la doccia.”
“Adesso? Ma non dobbiamo andare da nessuna parte… la facciamo dopo. Vieni qui adesso che ho voglia di te”
“Dai Giulia… l’amore lo facciamo dopo. Ho prenotato un ristorante. Andiamo a cena fuori.”
“A cena fuori? E perché?”
“Ufff…. Che palle che sei… dai… è una sorpresa!”
Andiamo a farci la doccia e almeno lì, sotto l’acqua, amoreggiamo un po’. Davanti al mitico specchio ci asciughiamo i capelli e ci trucchiamo. Ora bisogna decidere cosa indossare. Greta ha la pretesa di scegliere per tutte e due. Ha portato qualcosa di suo a casa mia visto che rimane spesso a dormire ma essendo fisicamente molto simili può utilizzare anche i miei vestiti. Sceglie due gonne corte, nera per me grigia per lei. Camicette chiare, autoreggenti. Poi apre il cassetto delle mutandine e tira fuori un paio per me e uno per lei. Di solito usciamo sempre senza ma lei insiste per farmele indossare. La lascio fare. Alle 8 di sera usciamo. Si mette alla guida della mia Zoe elettrica e mi porta in un ristorante dalle parti di Porta Romana. Entriamo e ci accompagnano al tavolo e seduto trovo la sorpresa.
“Luca? E tu che ci fai qui?”
“Giulia… Greta non mi aveva detto che c’eri anche tu.”
Entrambi guardiamo Greta che se la ride.
“Eddai ragazzi… volevo ringraziarvi. Luca per avermi abbandonata nel tuo letto e a te per avermi fatta rimanere dentro.”
‘Se ne inventa sempre una’ penso. E così ceniamo tutti e tre insieme… La serata scorre piacevole. Luca come sempre è brillante e tra aneddoti di vita e due bottiglie di vino rosso arriva l’ora di uscire.
“Luca, vieni a bere qualcosa da noi?” dice Greta quando siamo arrivate alla macchina.
‘No no no… non farmi questo… Che intenzioni hai? Hai organizzato tutto per farmi andare a letto con Luca?’ Mentre penso, spero che Luca rifiuti l’invito e il suo “Volentieri” mi arriva come un pugno sul muso. Non posso neanche incazzarmi con Greta perché decide di salire in macchina con Luca.
Guido verso casa pensando che mi sta fregando. Luca è un bel ragazzo, non c’è che dire. Se fosse andata diversamente non ci avrei pensato due volte ad andarci a letto. Ma Luca è Luca e ho sempre fatto in modo che non capitasse.
Saliamo in casa. Greta prepara tre drink mentre io e Luca ci sediamo sul divano. Lei poggia i bicchieri sul tavolino davanti a noi e poi si siede dall’altra parte in modo che Luca resti in mezzo. Beviamo un sorso e poi… poi Greta svela il suo piano. Sale quasi in braccio a Luca e lo bacia sulle labbra e subito dopo si allunga per baciare me.
‘Cazzo… questa vuole andare a letto con tutti e due… anzi. Vuole che io vada a letto con loro due.’
L’atmosfera è ormai calda ed io non riesco a bloccare quello che sta avvenendo. Soprattutto mi rendo conto che non voglio fermarlo. Lei sale a cavalcioni di Luca che inizia a sbottonarle la camicetta liberandole i seni. Luca le bacia il destro ed io il sinistro. Poi ci guardiamo. I suoi occhi sorridono. Sono un’esplosione di felicità perché sta per baciarmi. Le nostre bocche si uniscono per la prima volta ed io assaporo la sua lingua. Greta si alza e ci prende per mano.
“Andiamo di là” tirandoci verso la camera da letto.
Io e Luca siamo uno di fronte all’altra. Ci slacciamo reciprocamente le camicie e le lasciamo cadere a terra. Accarezzo il suo petto. Ha un buon profumo. Poi mi alzo in punta dei piedi e cerco la sua bocca. Lui mi stringe delicatamente e le nostre lingue si rincorrono. Le sue mani mi accarezzano i capelli sciolti sulla schiena. Il mio seno è schiacciato sul suo petto. Si avvicina Greta e si infila nel nostro bacio. Ci baciamo in tre. Poi allontana appena Luca e mi bacia mentre mi sfila la gonna. Poi si inginocchia lasciando una scia di saliva lungo il mio corpo e mi sfila le calze. Mi trovo in piedi, solo con le mutandine, davanti a Luca che ha ancora i pantaloni. Greta si siede sul letto insieme a me e lo fa avvicinare. Insieme lo spogliamo liberando dai boxer un cazzo che punta verso il cielo. Lo prendo in mano e lo accarezzo. Lo sento pulsare tra le mie mani mentre lo avvicino alla bocca. Apro le labbra e lo faccio scivolare nella mia bocca. Alzo lo sguardo ma Luca ha gli occhi chiusi. Con Greta ce lo scambiamo più volte prima che Luca faccia un passo indietro. Mi prende una mano e mi fa alzare. Un bacio lieve sulle labbra mentre i suoi occhi brillano. Mi mette le mani sui fianchi ed inizia a far scivolare le mutandine lungo le cosce. Si inginocchia per sfilarle dai miei piedi. La tua testa è all’altezza della mia figa e mi aspetto che inizi a leccarmi ed invece si alza. In mano stringe le mie mutandine. Le porta al volto ed inspira il mio aroma di donna. Poi mi dice “Da quanto tempo volevo togliertele…” Mentre mi bacia facendomi stendere sul letto capisco perché Greta ha insistito che le indossassi. Greta si stende con noi… Ci baciamo con passione con Luca che passa dalla mia bocca alla sua. Poi lo tiro su di me allargando le gambe. Luca mi guarda fissa negli occhi. Sa che si sta avverando il suo sogno. Senza toglierci gli occhi di dosso lui mi scivola dentro. Non c’è alcuna opposizione. Io sono fradicia ed il suo cazzo è bagnato della nostra saliva. Lo sento entrare centimetro dopo centimetro. E quando è tutto dentro affonda il viso nella mia spalla e mi sussurra. “Giulia… Giulia… quanto ti volevo… Sei unica Giulia… Non sai quanto ti voglio bene.” Il fatto che non mi ha detto “ti amo” mi solleva. Lo avvolgo con le mie gambe e lo stringo con le braccia. “Ti voglio bene anche io Luca… Ho voglia di te!”
Lui comincia a muoversi dentro di me. Sa fare l’amore divinamente e regge benissimo le voglie sfrenate di due “ragazzacce” molto esigenti. La stanza è satura dei profumi dei nostri sessi… dei nostri orgasmi. Luca viene nella mia bocca ed io divido con Greta il suo orgasmo baciandoci mentre ci rotoliamo nel letto e ci masturbiamo una con l’altra. Sarà la voglia di Luca oppure quella scena erotica ma il suo cazzo resta duro come un sasso. Mi prende e mi fa mettere in ginocchio. Vuole il mio culo ed io non posso fare altro che incoraggiarlo. E mentre le sue mani forti tengono i miei fianchi e mi penetra, io sono intenta a “mangiare” la figa di Greta che ha spalancato le cosce davanti alla mia faccia. Luca fa venire me… io faccio venire Greta… il profumo di sesso è sempre più intenso. Ci vogliono quasi due ore prima che Luca si arrenda alla stanchezza.
Restiamo stesi ne letto con Luca in mezzo e noi strette ai suoi fianchi. Greta si addormenta (o fa finta di dormire). Io mi stringo di più a Luca e poggio la testa sul suo petto. Lui mi stringe un con braccio e mi accarezza la testa. Io passo la mia mano sul suo corpo fino a prendere in mano il suo cazzo. Poi alzo la testa e lo guardo. Muovo lentamente la mano e gli dico: “E stato fantastico Luca, ma non posso giurarti che si ripeterà. Lo sai come sono fatta. Sono uno spirito libero e non voglio legarmi. E poi in questo momento c’è Greta che mi prende.” Lui mi bacia la fronte. “Capisco Giulia. Questa notte non cambia nulla. E’ stato fantastico ed io non pretendo nulla da te. Mi basta poterti stare vicino.”
Il suo cazzo nella mia mano è cresciuto ed io sono certa di essere fradicia. Mi stendo sulla schiena e me lo tiro addosso. “Ma stanotte è ancora tutto permesso…” Le nostre bocche si uniscono mentre riprendiamo a fare l’amore…
A Luca ho raccontato quanto Greta abbia modificato la mia vita e a Greta quanto Luca si importante per me… senza considerare che è stata “colpa sua” che ha lasciato Greta a casa mia quella notte che siamo finite a letto insieme.
Così la bella Greta ha organizzato tutto ad insaputa sia mia che di Luca e questo è il resoconto che voglio condividere con voi.
Fuori sta iniziando a fare buio ed io e Greta siamo appena rientrate a casa e, come mia abitudine, mi spoglio nuda seguita da Greta. Ci buttiamo sul letto a farci un po’ di coccole… Baci... carezze… effusioni… Ma quando le metto una mano tra le gambe lei mi ferma.
“Dai vieni. Andiamo a fare la doccia.”
“Adesso? Ma non dobbiamo andare da nessuna parte… la facciamo dopo. Vieni qui adesso che ho voglia di te”
“Dai Giulia… l’amore lo facciamo dopo. Ho prenotato un ristorante. Andiamo a cena fuori.”
“A cena fuori? E perché?”
“Ufff…. Che palle che sei… dai… è una sorpresa!”
Andiamo a farci la doccia e almeno lì, sotto l’acqua, amoreggiamo un po’. Davanti al mitico specchio ci asciughiamo i capelli e ci trucchiamo. Ora bisogna decidere cosa indossare. Greta ha la pretesa di scegliere per tutte e due. Ha portato qualcosa di suo a casa mia visto che rimane spesso a dormire ma essendo fisicamente molto simili può utilizzare anche i miei vestiti. Sceglie due gonne corte, nera per me grigia per lei. Camicette chiare, autoreggenti. Poi apre il cassetto delle mutandine e tira fuori un paio per me e uno per lei. Di solito usciamo sempre senza ma lei insiste per farmele indossare. La lascio fare. Alle 8 di sera usciamo. Si mette alla guida della mia Zoe elettrica e mi porta in un ristorante dalle parti di Porta Romana. Entriamo e ci accompagnano al tavolo e seduto trovo la sorpresa.
“Luca? E tu che ci fai qui?”
“Giulia… Greta non mi aveva detto che c’eri anche tu.”
Entrambi guardiamo Greta che se la ride.
“Eddai ragazzi… volevo ringraziarvi. Luca per avermi abbandonata nel tuo letto e a te per avermi fatta rimanere dentro.”
‘Se ne inventa sempre una’ penso. E così ceniamo tutti e tre insieme… La serata scorre piacevole. Luca come sempre è brillante e tra aneddoti di vita e due bottiglie di vino rosso arriva l’ora di uscire.
“Luca, vieni a bere qualcosa da noi?” dice Greta quando siamo arrivate alla macchina.
‘No no no… non farmi questo… Che intenzioni hai? Hai organizzato tutto per farmi andare a letto con Luca?’ Mentre penso, spero che Luca rifiuti l’invito e il suo “Volentieri” mi arriva come un pugno sul muso. Non posso neanche incazzarmi con Greta perché decide di salire in macchina con Luca.
Guido verso casa pensando che mi sta fregando. Luca è un bel ragazzo, non c’è che dire. Se fosse andata diversamente non ci avrei pensato due volte ad andarci a letto. Ma Luca è Luca e ho sempre fatto in modo che non capitasse.
Saliamo in casa. Greta prepara tre drink mentre io e Luca ci sediamo sul divano. Lei poggia i bicchieri sul tavolino davanti a noi e poi si siede dall’altra parte in modo che Luca resti in mezzo. Beviamo un sorso e poi… poi Greta svela il suo piano. Sale quasi in braccio a Luca e lo bacia sulle labbra e subito dopo si allunga per baciare me.
‘Cazzo… questa vuole andare a letto con tutti e due… anzi. Vuole che io vada a letto con loro due.’
L’atmosfera è ormai calda ed io non riesco a bloccare quello che sta avvenendo. Soprattutto mi rendo conto che non voglio fermarlo. Lei sale a cavalcioni di Luca che inizia a sbottonarle la camicetta liberandole i seni. Luca le bacia il destro ed io il sinistro. Poi ci guardiamo. I suoi occhi sorridono. Sono un’esplosione di felicità perché sta per baciarmi. Le nostre bocche si uniscono per la prima volta ed io assaporo la sua lingua. Greta si alza e ci prende per mano.
“Andiamo di là” tirandoci verso la camera da letto.
Io e Luca siamo uno di fronte all’altra. Ci slacciamo reciprocamente le camicie e le lasciamo cadere a terra. Accarezzo il suo petto. Ha un buon profumo. Poi mi alzo in punta dei piedi e cerco la sua bocca. Lui mi stringe delicatamente e le nostre lingue si rincorrono. Le sue mani mi accarezzano i capelli sciolti sulla schiena. Il mio seno è schiacciato sul suo petto. Si avvicina Greta e si infila nel nostro bacio. Ci baciamo in tre. Poi allontana appena Luca e mi bacia mentre mi sfila la gonna. Poi si inginocchia lasciando una scia di saliva lungo il mio corpo e mi sfila le calze. Mi trovo in piedi, solo con le mutandine, davanti a Luca che ha ancora i pantaloni. Greta si siede sul letto insieme a me e lo fa avvicinare. Insieme lo spogliamo liberando dai boxer un cazzo che punta verso il cielo. Lo prendo in mano e lo accarezzo. Lo sento pulsare tra le mie mani mentre lo avvicino alla bocca. Apro le labbra e lo faccio scivolare nella mia bocca. Alzo lo sguardo ma Luca ha gli occhi chiusi. Con Greta ce lo scambiamo più volte prima che Luca faccia un passo indietro. Mi prende una mano e mi fa alzare. Un bacio lieve sulle labbra mentre i suoi occhi brillano. Mi mette le mani sui fianchi ed inizia a far scivolare le mutandine lungo le cosce. Si inginocchia per sfilarle dai miei piedi. La tua testa è all’altezza della mia figa e mi aspetto che inizi a leccarmi ed invece si alza. In mano stringe le mie mutandine. Le porta al volto ed inspira il mio aroma di donna. Poi mi dice “Da quanto tempo volevo togliertele…” Mentre mi bacia facendomi stendere sul letto capisco perché Greta ha insistito che le indossassi. Greta si stende con noi… Ci baciamo con passione con Luca che passa dalla mia bocca alla sua. Poi lo tiro su di me allargando le gambe. Luca mi guarda fissa negli occhi. Sa che si sta avverando il suo sogno. Senza toglierci gli occhi di dosso lui mi scivola dentro. Non c’è alcuna opposizione. Io sono fradicia ed il suo cazzo è bagnato della nostra saliva. Lo sento entrare centimetro dopo centimetro. E quando è tutto dentro affonda il viso nella mia spalla e mi sussurra. “Giulia… Giulia… quanto ti volevo… Sei unica Giulia… Non sai quanto ti voglio bene.” Il fatto che non mi ha detto “ti amo” mi solleva. Lo avvolgo con le mie gambe e lo stringo con le braccia. “Ti voglio bene anche io Luca… Ho voglia di te!”
Lui comincia a muoversi dentro di me. Sa fare l’amore divinamente e regge benissimo le voglie sfrenate di due “ragazzacce” molto esigenti. La stanza è satura dei profumi dei nostri sessi… dei nostri orgasmi. Luca viene nella mia bocca ed io divido con Greta il suo orgasmo baciandoci mentre ci rotoliamo nel letto e ci masturbiamo una con l’altra. Sarà la voglia di Luca oppure quella scena erotica ma il suo cazzo resta duro come un sasso. Mi prende e mi fa mettere in ginocchio. Vuole il mio culo ed io non posso fare altro che incoraggiarlo. E mentre le sue mani forti tengono i miei fianchi e mi penetra, io sono intenta a “mangiare” la figa di Greta che ha spalancato le cosce davanti alla mia faccia. Luca fa venire me… io faccio venire Greta… il profumo di sesso è sempre più intenso. Ci vogliono quasi due ore prima che Luca si arrenda alla stanchezza.
Restiamo stesi ne letto con Luca in mezzo e noi strette ai suoi fianchi. Greta si addormenta (o fa finta di dormire). Io mi stringo di più a Luca e poggio la testa sul suo petto. Lui mi stringe un con braccio e mi accarezza la testa. Io passo la mia mano sul suo corpo fino a prendere in mano il suo cazzo. Poi alzo la testa e lo guardo. Muovo lentamente la mano e gli dico: “E stato fantastico Luca, ma non posso giurarti che si ripeterà. Lo sai come sono fatta. Sono uno spirito libero e non voglio legarmi. E poi in questo momento c’è Greta che mi prende.” Lui mi bacia la fronte. “Capisco Giulia. Questa notte non cambia nulla. E’ stato fantastico ed io non pretendo nulla da te. Mi basta poterti stare vicino.”
Il suo cazzo nella mia mano è cresciuto ed io sono certa di essere fradicia. Mi stendo sulla schiena e me lo tiro addosso. “Ma stanotte è ancora tutto permesso…” Le nostre bocche si uniscono mentre riprendiamo a fare l’amore…
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