L'altra metà del Paradiso
di
Julia00
genere
sentimentali
Stamattina sono pigra. La sveglia è suonata alla 7 ma non è per me. Greta si mi si avvicina. Sotto le coperte mi accarezza il sedere. Istintivamente spingo indietro il bacino. Lei, baciandomi la schiena, cerca con le dita le labbra della mia figa. Le trova e sono già bagnate. Indice e medio mi scivolano dentro mentre con il pollice massaggia altro. Il mio mugolio soddisfatto la convince a spingere il pollice che è accolto con piacere dal mio culetto. Quel doppio massaggio, insieme alle sue labbra sul collo, mi portano velocemente a godere. Il suo “ti amo” mi risuona nelle orecchie anche dopo che si è alzata per farsi la doccia. Mi riaddormento e non la sento neanche uscire. Quando mi sveglio sono già le 11. “Già” per modo di dire perché oggi non ho impegni. Prendo il cellulare e guardo i messaggi. Ci sono alcune foto di Greta che si è fatta stamattina. Le prime nuda con cuoricini e baci. Poi vestita, pronta per uscire. “Come sto?” La risposta è semplice. “Sei strafiga”.
Torno a guardare le prime foto. Quelle dov’è nuda. Dio quant’è bella… sembra una “ninfa del Canova”. Anche in foto la sua pelle chiara e liscia mi eccita e non posso fare a meno di masturbarmi. Nel caldo del letto la mano tra le cosce riempie la mia figa mentre i miei occhi guardano estasiati Greta come se fosse la prima volta che la vedono nuda. Con estrema calma raggiungo l’orgasmo e resto a letto fino a quando il mio respiro torna a farsi regolare. Mi alzo e vado in cucina. Prima di ogni cosa ho bisogno di un caffè. Alzo tutte le tapparelle per far entrare il sole. Sento il suo calore sulla pelle nuda. Sono felice perché stasera saremo tutti e tre insieme. Ceneremo e poi faremo l’amore tutta la sera… tutta la notte.
Vado a farmi una doccia. Poi uscirò a fare la spesa per preparare une bella cenetta ai miei due amori. Dopo essermi lavata mi lascio coccolare dell’acqua calda che mi accarezza la pelle. Alzo la testa e mi faccio investire dal getto dell’acqua che scivola sui capelli. Quando sono bagnati arrivano fino al sedere. All’improvviso due mani mi prendono i fianchi. Mi giro terrorizzata. Il viso di Luca mi sorride. Ero così persa nei miei pensieri che non l’ho sentito entrare. Quando mi ha vista sotto la doccia ha pensato bene di raggiungermi. Appoggia il suo corpo nudo al mio da dietro. “Non volevo farti spaventare amore. Mi dispiace.” I suoi baci sul collo sistemano tutto. Ora sono al sicuro tra le sue braccia anche se il cuore batte ancora forte. Le sue mani accarezzano i miei seni e i capezzoli vengono stuzzicati tra pollice e indice. Mi abbandono contro di lui e sono certa che la sua eccitazione sta crescendo. Sento il suo cazzo duro nel solco del mio sedere. Lo spingo indietro mentre lui spinge verso di me. Ora lo sento in tutta la sua erezione. Mi lascio accarezzare dalle sue mani e mi piego leggermente in avanti. Luca passa il suo cazzo sul mio sedere e si ferma tra le mie labbra. Mi spingo indietro lentamente e mi sento riempire. Le sue mani tornano sui fianchi e mi tengono stretta mentre mi scopa. Chiudo gli occhi e lascio che sia lui a dettare il ritmo. A me piace comunque. Sono appoggiata con una mano al box doccia mentre con l’altra mi torturo il clitoride. Sento il suo inguine sbattere sul mio culo e l’acqua in mezzo a noi schizzare via in mille gocce. Il ritmo aumenta è il godimento anche. Squirto e il mio piacere scorre con l’acqua nello scarico. Mi giro verso Luca. Gli metto le braccia al collo e gli salto in braccio. Lego le caviglie dietro la sua schiena mentre lui mi sostiene con le mani sul sedere. Il suo cazzo torna dentro di me ed io lo cavalco fino a quando esplode il suo orgasmo dentro di me. Resto aggrappata a lui e lui resta dentro di me. Gli ripeto mille volte “ti amo” ma il rumore dell’acqua sovrasta la mia voce flebile. Restiamo un minuto ancora sotto l’acqua. Poi usciamo e ci avvolgiamo in una asciugamani. Vado davanti allo specchio del bagno. Da dietro lui mi friziona i capelli per asciugarli un po’. Mi guardo riflessa e guardo lui. Lo amo così tanto. All’improvviso mi prende in braccio e mi fa volare. Ridiamo… lo bacio…
Poi mi stende sul letto e mi toglie l’asciugamani. Sono di nuovo nuda sotto i suoi occhi. Anche lui fa cadere l’asciugamani scoprendo il suo sesso già di nuovo pronto. Allargo le gambe e mi accarezzo mentre gli dico che lo voglio ancora…
Voglio l’altra metà del mio paradiso.
Torno a guardare le prime foto. Quelle dov’è nuda. Dio quant’è bella… sembra una “ninfa del Canova”. Anche in foto la sua pelle chiara e liscia mi eccita e non posso fare a meno di masturbarmi. Nel caldo del letto la mano tra le cosce riempie la mia figa mentre i miei occhi guardano estasiati Greta come se fosse la prima volta che la vedono nuda. Con estrema calma raggiungo l’orgasmo e resto a letto fino a quando il mio respiro torna a farsi regolare. Mi alzo e vado in cucina. Prima di ogni cosa ho bisogno di un caffè. Alzo tutte le tapparelle per far entrare il sole. Sento il suo calore sulla pelle nuda. Sono felice perché stasera saremo tutti e tre insieme. Ceneremo e poi faremo l’amore tutta la sera… tutta la notte.
Vado a farmi una doccia. Poi uscirò a fare la spesa per preparare une bella cenetta ai miei due amori. Dopo essermi lavata mi lascio coccolare dell’acqua calda che mi accarezza la pelle. Alzo la testa e mi faccio investire dal getto dell’acqua che scivola sui capelli. Quando sono bagnati arrivano fino al sedere. All’improvviso due mani mi prendono i fianchi. Mi giro terrorizzata. Il viso di Luca mi sorride. Ero così persa nei miei pensieri che non l’ho sentito entrare. Quando mi ha vista sotto la doccia ha pensato bene di raggiungermi. Appoggia il suo corpo nudo al mio da dietro. “Non volevo farti spaventare amore. Mi dispiace.” I suoi baci sul collo sistemano tutto. Ora sono al sicuro tra le sue braccia anche se il cuore batte ancora forte. Le sue mani accarezzano i miei seni e i capezzoli vengono stuzzicati tra pollice e indice. Mi abbandono contro di lui e sono certa che la sua eccitazione sta crescendo. Sento il suo cazzo duro nel solco del mio sedere. Lo spingo indietro mentre lui spinge verso di me. Ora lo sento in tutta la sua erezione. Mi lascio accarezzare dalle sue mani e mi piego leggermente in avanti. Luca passa il suo cazzo sul mio sedere e si ferma tra le mie labbra. Mi spingo indietro lentamente e mi sento riempire. Le sue mani tornano sui fianchi e mi tengono stretta mentre mi scopa. Chiudo gli occhi e lascio che sia lui a dettare il ritmo. A me piace comunque. Sono appoggiata con una mano al box doccia mentre con l’altra mi torturo il clitoride. Sento il suo inguine sbattere sul mio culo e l’acqua in mezzo a noi schizzare via in mille gocce. Il ritmo aumenta è il godimento anche. Squirto e il mio piacere scorre con l’acqua nello scarico. Mi giro verso Luca. Gli metto le braccia al collo e gli salto in braccio. Lego le caviglie dietro la sua schiena mentre lui mi sostiene con le mani sul sedere. Il suo cazzo torna dentro di me ed io lo cavalco fino a quando esplode il suo orgasmo dentro di me. Resto aggrappata a lui e lui resta dentro di me. Gli ripeto mille volte “ti amo” ma il rumore dell’acqua sovrasta la mia voce flebile. Restiamo un minuto ancora sotto l’acqua. Poi usciamo e ci avvolgiamo in una asciugamani. Vado davanti allo specchio del bagno. Da dietro lui mi friziona i capelli per asciugarli un po’. Mi guardo riflessa e guardo lui. Lo amo così tanto. All’improvviso mi prende in braccio e mi fa volare. Ridiamo… lo bacio…
Poi mi stende sul letto e mi toglie l’asciugamani. Sono di nuovo nuda sotto i suoi occhi. Anche lui fa cadere l’asciugamani scoprendo il suo sesso già di nuovo pronto. Allargo le gambe e mi accarezzo mentre gli dico che lo voglio ancora…
Voglio l’altra metà del mio paradiso.
1
voti
voti
valutazione
7
7
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Il mio Paradisoracconto sucessivo
Gioco eortico
Commenti dei lettori al racconto erotico