Beccato

di
genere
pulp

Quando bussarono alla porta era seduto sulla poltrona. Aveva la canottiera unta che comprimeva il suo ventre prominente e un paio di boxer troppo larghi per il suo misero “pisellino”. Imprecò per quell’interruzione. Stava leggendo racconti erotici su un sito e aveva appena risposto insultando l’autrice del racconto e anche chi aveva commentato positivamente.
Prima che riuscisse ad alzarsi bussarono con ancora più veemenza. Urlò “Cazzo arrivoooo!” e aprendo la porta disse “Chi cazzo rompe i cogl….” Il resto gli rimase strozzato in gola. Due uomini alti quasi sue metri occupavano tutto lo spazio disponibile.
“Possiamo entrare a fare due chiacchiere?” Lui balbettò qualcosa mentre sui boxer lerci si allargava una macchia giallognola per poi colargli lungo le gambe e allargarsi in una pozza ai sui piedi.
I due uomini lo guardarono schifato spingendolo verso l’interno della casa ed entrarono allungano il passo per superare la chiazza di piscio per terra. I suoi occhi terrorizzati non si staccavano dai due uomini che lo spinsero fino alla poltrona su cui era seduto prima.
“Ci è arrivata voce che sei un leone da tastiera e tramite l’IP siamo risaliti a questa abitazione. Leggi racconti erotici scritti da autori dilettanti che lo fanno solo per passione e divertimento?”
“No… no…” balbettò intimidito.
“Eppure il tuo pc è aperto proprio sul sito che ci hanno segnalato. E guarda caso il nickname che ci hanno segnalato pare abbia appena vomitato insulti su diversi utenti. E’ tuo questo nickname?” Gli disse il primo uomo indicando in nome sotto al commento “Sei solo una lurida troia”
Aveva gli occhi sbarrati mentre i suoi occhietti impauriti passavano dallo schermo del pc al secondo uomo che si stava infilando un paio di guanti.
“No… cioè si… vi posso spiegare… non sono io… c’è una voce nella testa… Io non voglio ma le dita scrivono da sole…” biascicò crollando in ginocchio.
Il primo uomo gli ordinò di alzarsi. Lo fece con fatica e quando ebbe il coraggio di aprire gli occhi aveva il secondo uomo davanti a lui. Con un gesto rapido gli afferrò i coglioni e il pisellino con la mano guantata ed iniziò a stringere. I suoi occhietti strabuzzarono per la presa dura e precisa. Il primo uomo si avvicinò con il viso ad un centimetro dal suo. “Sai cosa ti succederà se continui a fare la testa di cazzo?”
Aveva il respiro cortissimo e non si pisciava addosso solo perché l’altro gli stringeva tutto nel suo pugno.
“Noi torniamo qui e ti strappiamo quel cosino che hai tra le gambe così smetterai di farti seghe con i racconti degli altri. E non è detto che non ti faremo provare l’ebbrezza di prendere un cazzo su per il culo. Tutto chiaro pisellino?”
L’omuncolo faceva si con la testa mentre aveva il viso rigato dalle lacrime. L’uomo lasciò la presa sui suoi coglioni e lui cadde per terra ed iniziò a piangere come un vitello.
I due uomini uscirono lasciando li per terra a pensare alle minchiate che aveva scritto fino a quel momento…
scritto il
2022-04-13
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