L'ultima volta
di
Julia00
genere
sentimentali
Quello che leggerete in questo racconto è accaduto a fine febbraio. Dopo questa notte ho deciso che la Giulia “Puttana!” lascerà il posto alla Giulia “innamorata”. E’ la mia “ultima volta” in Villa. Come qualcuno ha commentato, Greta e Luca hanno saputo guardare sotto la maschera ed io ho deciso di buttarla via e lasciarmi amare… Ho imparato a farmi amare Perché io ho imparato ad amare… perché loro mi hanno fatta innamorare. Ho aperto il mio cuore, loro sono entrati e non ho intenzione di farli uscire. Ora non ho più paura di dire “ti amo”… Anzi… “Vi amo!”
27 febbraio. Greta mi sveglia accarezzandomi e baciandomi. La sua mano tra le mie cosce mi annuncia che sarà una magnifica giornata. Lascio che mi coccoli e mi masturbi portandomi all’orgasmo. La stanza è illuminata dalla poca luce che filtra tra le fessure della tapparella e dal chiarore della sveglia che riflette i suoi numeri sul soffitto. Il suo profilo è sopra di me e i suoi lunghi capelli accarezzano il mio viso e il mio seno.
“Buongiorno…” e mi stampa un bacio sulle labbra. Salta giù dal letto e fa salire la tapparella elettrica. La luce che entra pian piano mi svela il suo corpo nudo e bellissimo, i suoi capelli spettinati che la rendono più sbarazzina ed erotica. Si avvia verso il bagno mostrandomi un sedere che sembra una poesia e le due fossette in fondo alla schiena, che adoro. Sento la doccia e lei che mi urla di raggiungerla. E’ super eccitata perché dobbiamo andare in Villa per presentarla a Lui.
Vi risparmio i dettagli di quello che le ho fatto sotto la doccia. Questa volta scelgo io come vestirci. Da una scatola tenuta nascosta tiro fuori due vestiti identici. Sono neri, cortissimi, aderenti… estremamente sexy soprattutto se sotto non indossi nulla. Mettiamo il cappotto, scendiamo a prendere il Maserati e andiamo verso Appiano Gentile. Durante il viaggio mi accarezza le cosce… beh… il vestito è talmente corto che da sedute abbiamo figa e culo scoperti e lei ne approfitta. Il bello di una macchina con il cambio automatico è che usi un solo piede ed io ho allargato le gambe qual tanto da permetterle di giocare con il mio clitoride.
Con calma arriviamo alla Villa. L’immancabile e impeccabile Alberto ci apre la porta. Dopo aver preso i nostri cappotti ci dice che Lui ci aspetta nello studio e che “Siete splendide, signorine.”
Lui ci sta aspettando seduto alla sua scrivania. Fatte le presentazioni veniamo subito al sodo. Lui le racconta le regole della Villa, cosa che Greta ormai sa a memoria, ma lascio che lui le racconti… Nei suoi occhi vedo che sta immaginando a quando quelle regole le eseguiva mia madre.
Poi le chiede di spogliarsi. Un breve sguardo complice tra di noi e poi le tiro giù la zip sulla schiena e lei lascia cadere il vestito. Io dovrei essere abituata a vederla nuda ma vi giuro che sono rimasta incantata a guardarla come se la vedessi per la prima volta. Anche lui è estasiato. Voglio dire… mica fa la modella per caso. Greta è davvero una figa pazzesca. Lui le gira intorno, senza mai avvicinarsi troppo o toccarla ed io sento che mi sto bagnando a vederla li, nuda, in quello studio. Poi ci dice che, se per noi va bene, ci sarebbe un ospite già stasera. Greta accetta immediatamente ed io non posso che esserne felice. Lui chiama Alberto e gli dice di preparare la Suite per le 21.00.
Pranziamo tutti e tre insieme, poi con Greta faccio il giro della Villa. Quando arriviamo in quella che era stata la mia stanza, ci fermiamo. Lei curiosa un po’ dappertutto e poi ci buttiamo sul letto. Toglierci il vestitino e fare l’amore è un attimo. Qualche orgasmo dopo me la tengo stretta a coccolarla e chiederle se è convinta di quello che sta per fare. “Giulia, amore mio” (e già a queste parole mi sciolgo) “certo che lo voglio. Voglio condividere tutto con te. Non mi basta il tuo corpo… voglio la tua mente… il tuo spirito… il tuo cuore… le tue emozioni.” Cazzo ragazzi… come si fa a non piangere dalla gioia?
Sta per arrivare il momento. Ci facciamo la doccia e ci prepariamo. Indossiamo il nostro micro vestito ed entriamo nella Suite. Nella penombra della stanza i suoi capelli biondi emanano luce propria. Ci spogliamo e bendo Greta. Poi bendo me stessa. Saliamo sul letto e ci masturbiamo. Il solito gong annuncia che quello che fino a quel momento abbiamo immaginato sta avvenendo davvero. Sentiamo i passi e poi il profumo di uomo che si avvicina a noi. Avverto che sale sul letto dai piedi avvinandosi a noi. La sua mano accarezza la mia figa e immagino che l’altra mano stia accarezzando la figa di Greta.
Facciamo sesso senza limiti fino a quando il gong mette termine a quell’esperienza. Mi spiace per i morbosi della descrizione pornografica di quello che abbiamo fatto ma non ci sono dettagli.
Restiamo stese sul letto (come da regola) tenendoci per mano. Poi ci sbendiamo, ci abbracciamo e ci baciamo. Le faccio segno di guardare verso alcuni punti della stanza dove ci sono le telecamere e mandiamo baci.
“Sarà soddisfatto di come mi sono comportata?”
“Ma certo, sei un’amante fantastica.”
Mi si butta addosso e mi bacia.
“Si arrabbierà se adesso facciamo l’amore io e te?”
“Credo che ne sarebbe felicissimo”
Facciamo ancora l’amore (non è che stiamo diventando un po’ ninfomani?) prima di fare la doccia e tornare verso casa. Entriamo in casa e (novità) ci spogliamo di quel poco che abbiamo addosso. E’ circa mezzanotte e la casa è immersa nel silenzio e nel buio.
“Comincia ad andare a letto Greta. Arrivo subito”
Come varca la soglia della camera da letto emette un urlo.
“Giuliaaaaaaa…”
Ma io sono dietro di lei. Le metto le mani sui seni e la stringo a me
“Shhhh! Tranquilla. E’ Luca!
Lui accende una lampada sul comodino e il suo sorriso illumina la stanza a giorno. Il corpo teso si Greta si rilassa e con un balzo salta sul letto e, fingendo di prenderlo a pugni, gli dice che le ha fatto prendere una paura del cazzo. I pugni in un attimo diventano carezze a baci. Li amo così tanto che potrei anche solo stare a guardarli mentre fanno l’amore, ma entrambi mi reclamano. Salgo sul letto e mischiamo i nostri baci, le nostre carezze… i nostri cuori!!!
Mi aspetta un’altra notte d’amore… Una vita d’amore!
27 febbraio. Greta mi sveglia accarezzandomi e baciandomi. La sua mano tra le mie cosce mi annuncia che sarà una magnifica giornata. Lascio che mi coccoli e mi masturbi portandomi all’orgasmo. La stanza è illuminata dalla poca luce che filtra tra le fessure della tapparella e dal chiarore della sveglia che riflette i suoi numeri sul soffitto. Il suo profilo è sopra di me e i suoi lunghi capelli accarezzano il mio viso e il mio seno.
“Buongiorno…” e mi stampa un bacio sulle labbra. Salta giù dal letto e fa salire la tapparella elettrica. La luce che entra pian piano mi svela il suo corpo nudo e bellissimo, i suoi capelli spettinati che la rendono più sbarazzina ed erotica. Si avvia verso il bagno mostrandomi un sedere che sembra una poesia e le due fossette in fondo alla schiena, che adoro. Sento la doccia e lei che mi urla di raggiungerla. E’ super eccitata perché dobbiamo andare in Villa per presentarla a Lui.
Vi risparmio i dettagli di quello che le ho fatto sotto la doccia. Questa volta scelgo io come vestirci. Da una scatola tenuta nascosta tiro fuori due vestiti identici. Sono neri, cortissimi, aderenti… estremamente sexy soprattutto se sotto non indossi nulla. Mettiamo il cappotto, scendiamo a prendere il Maserati e andiamo verso Appiano Gentile. Durante il viaggio mi accarezza le cosce… beh… il vestito è talmente corto che da sedute abbiamo figa e culo scoperti e lei ne approfitta. Il bello di una macchina con il cambio automatico è che usi un solo piede ed io ho allargato le gambe qual tanto da permetterle di giocare con il mio clitoride.
Con calma arriviamo alla Villa. L’immancabile e impeccabile Alberto ci apre la porta. Dopo aver preso i nostri cappotti ci dice che Lui ci aspetta nello studio e che “Siete splendide, signorine.”
Lui ci sta aspettando seduto alla sua scrivania. Fatte le presentazioni veniamo subito al sodo. Lui le racconta le regole della Villa, cosa che Greta ormai sa a memoria, ma lascio che lui le racconti… Nei suoi occhi vedo che sta immaginando a quando quelle regole le eseguiva mia madre.
Poi le chiede di spogliarsi. Un breve sguardo complice tra di noi e poi le tiro giù la zip sulla schiena e lei lascia cadere il vestito. Io dovrei essere abituata a vederla nuda ma vi giuro che sono rimasta incantata a guardarla come se la vedessi per la prima volta. Anche lui è estasiato. Voglio dire… mica fa la modella per caso. Greta è davvero una figa pazzesca. Lui le gira intorno, senza mai avvicinarsi troppo o toccarla ed io sento che mi sto bagnando a vederla li, nuda, in quello studio. Poi ci dice che, se per noi va bene, ci sarebbe un ospite già stasera. Greta accetta immediatamente ed io non posso che esserne felice. Lui chiama Alberto e gli dice di preparare la Suite per le 21.00.
Pranziamo tutti e tre insieme, poi con Greta faccio il giro della Villa. Quando arriviamo in quella che era stata la mia stanza, ci fermiamo. Lei curiosa un po’ dappertutto e poi ci buttiamo sul letto. Toglierci il vestitino e fare l’amore è un attimo. Qualche orgasmo dopo me la tengo stretta a coccolarla e chiederle se è convinta di quello che sta per fare. “Giulia, amore mio” (e già a queste parole mi sciolgo) “certo che lo voglio. Voglio condividere tutto con te. Non mi basta il tuo corpo… voglio la tua mente… il tuo spirito… il tuo cuore… le tue emozioni.” Cazzo ragazzi… come si fa a non piangere dalla gioia?
Sta per arrivare il momento. Ci facciamo la doccia e ci prepariamo. Indossiamo il nostro micro vestito ed entriamo nella Suite. Nella penombra della stanza i suoi capelli biondi emanano luce propria. Ci spogliamo e bendo Greta. Poi bendo me stessa. Saliamo sul letto e ci masturbiamo. Il solito gong annuncia che quello che fino a quel momento abbiamo immaginato sta avvenendo davvero. Sentiamo i passi e poi il profumo di uomo che si avvicina a noi. Avverto che sale sul letto dai piedi avvinandosi a noi. La sua mano accarezza la mia figa e immagino che l’altra mano stia accarezzando la figa di Greta.
Facciamo sesso senza limiti fino a quando il gong mette termine a quell’esperienza. Mi spiace per i morbosi della descrizione pornografica di quello che abbiamo fatto ma non ci sono dettagli.
Restiamo stese sul letto (come da regola) tenendoci per mano. Poi ci sbendiamo, ci abbracciamo e ci baciamo. Le faccio segno di guardare verso alcuni punti della stanza dove ci sono le telecamere e mandiamo baci.
“Sarà soddisfatto di come mi sono comportata?”
“Ma certo, sei un’amante fantastica.”
Mi si butta addosso e mi bacia.
“Si arrabbierà se adesso facciamo l’amore io e te?”
“Credo che ne sarebbe felicissimo”
Facciamo ancora l’amore (non è che stiamo diventando un po’ ninfomani?) prima di fare la doccia e tornare verso casa. Entriamo in casa e (novità) ci spogliamo di quel poco che abbiamo addosso. E’ circa mezzanotte e la casa è immersa nel silenzio e nel buio.
“Comincia ad andare a letto Greta. Arrivo subito”
Come varca la soglia della camera da letto emette un urlo.
“Giuliaaaaaaa…”
Ma io sono dietro di lei. Le metto le mani sui seni e la stringo a me
“Shhhh! Tranquilla. E’ Luca!
Lui accende una lampada sul comodino e il suo sorriso illumina la stanza a giorno. Il corpo teso si Greta si rilassa e con un balzo salta sul letto e, fingendo di prenderlo a pugni, gli dice che le ha fatto prendere una paura del cazzo. I pugni in un attimo diventano carezze a baci. Li amo così tanto che potrei anche solo stare a guardarli mentre fanno l’amore, ma entrambi mi reclamano. Salgo sul letto e mischiamo i nostri baci, le nostre carezze… i nostri cuori!!!
Mi aspetta un’altra notte d’amore… Una vita d’amore!
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