Il mio Paradiso

di
genere
sentimentali

Stamattina mi sono svegliata prima del solito. Devo andare… beh, non importa dove. Ho un impegno importante. Mi sfilo via dal letto dove Greta dorme tranquilla. Il piumone la copre da metà schiena in giù. E’ stesa sulla pancia, i lunghi capelli biondi sparsi sulla schiena e sul cuscino. Il viso girato dall’altra parte e le mani sotto il cuscino. Vado in bagno e mi infilo sotto la doccia. L’acqua calda stimola i miei sensi. Mi masturbo dolcemente pensando che poche ore prima al posto delle mie dita c’erano quelle di Greta. Non faccio fatica a venire. Mi asciugo e torno in camera, nuda. L’istinto di rimettermi sotto il piumone e svegliare Greta, ma l’appuntamento è troppo importante.
Prendo i vestiti preparati il giorno primo e vado in soggiorno. Mi vesto e mi trucco. Prima di mettere le scarpe torno in camera da letto e do un bacio lieve sui capelli di Greta e le sussurro “Ti amo”. Prendo la borsa ed esco. Fortunatamente l’impegno che avevo dura meno del previsto e mi ritrovo sotto casa che ancora non è mezzogiorno. Il mio telefono è rimasto muto tutta la mattina per cui deduco che Greta stia ancora dormendo. Non mi meraviglio. La sera prima siamo rientrate tardi e non ci siamo addormentate subito. E poi, quando può, le piace dormire.
Entro in casa e tolgo subito le scarpe per non far rumore coi tacchi. La casa è silenziosa. Mi affaccio sulla porta della camera. Greta è lì, nel letto, più o meno nella stessa posizione di prima. L’unica differenza è che non ha più addosso il piumone. La visione del suo sedere e delle sue lunghe gambe mi provocano le farfalle allo stomaco. Resto a guardare quella meraviglia per qualche minuto. Il viso è coperto dai capelli e si intravedono il suo bel naso e gli occhi chiusi. Scendono scomposti sulla schiena e terminano vicino alle due fossette poco sopra il sedere. Ha le gambe dritte e chiuse. Da quelle fossette parte la curva del culo piò bello del mondo… almeno per me! Un tondo perfetto tagliato in mezzo per dividere i due glutei. La pelle è chiarissima e liscia. L’arco del sedere termina dove iniziano due cosce perfette, lunghe e affusolate. La stanza è illuminata solo dal chiarore che arriva dal soggiorno. Non riesco a vedere i particolari ma conosco il suo corpo millimetro per millimetro. In quel piccolo rombo scuro, tra l’attaccatura di sedere e cosce, so che c’è il paradiso. La sua figa bellissima e profumata. Resto imbambolata a guardarla nel suo splendore. Senza mai staccarle gli occhi di dosso mi spoglio lentamente. Sbottono la camicetta liberando i miei seni. I capezzoli sono già tesi. Me li sfioro e quasi mi fanno male ma mi rimandano anche piacere. Faccio scendere la zip della gonna che scivola ai miei piedi. Sono già nuda. Dai seni la mano scende sulla pancia e attraversa il mio corpo liscio. Quando le dita raggiungono la figa sono già fradicia. Mi siedo sulla poltrona e allargo le gambe. Gioco un po’ con il clitoride e poi mi penetro. Medio ed anulare mi scopano… sempre più forte. Le dita sguazzano nel liquido che il mio piacere produce. E’ talmente tanto che lo sento colare dalle cosce fino al mio sedere. Quando avrò finito devo ricordarmi di cambiare la copertura della poltrona. Sono quasi all’apice. Greta di muove. Mi blocco con le dita affondate nella figa e le cosce spalancate. Si gira scostando i capelli. Ora è stesa sulla schiena e il suo viso addormentato è più bello che mai. Si tira su appoggiandosi sui gomiti. Le sue tette puntano verso l’altro. Mi guarda, ferma in quella posa quasi volgare. Vengo investita dal suo sorriso. Allarga le gambe mostrandomi la sua figa… il mio paradiso e mi dice “Vieni amore… ho voglia di te!”
scritto il
2022-03-31
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