Josephine
di
Julia00
genere
saffico
La bionda e la bruna sono diventate amanti quasi per caso e adesso, innamorate una dell’altra, fanno tutto insieme. La bionda è una modella e questo week-end ha in calendario una sfilata a Venezia. Partono da Milano venerdì nel pomeriggio e arrivano nel loro albergo poco prima di cena. Se ne fregano delle possibili voci e hanno prenotato una matrimoniale. Dopo il check-in vengono accompagnate nella loro stanza al terzo piano. Un attimo prima di entrare nella loro stanza vedono uscire dalla stanza di fianco una ragazza con la divisa dell’albergo che si allontana verso le scale. Non riescono a vederla in faccia ma la mora nota che ha un fisico niente male e lo fa notare alla bionda. Appena in stanza si spogliano completamente restando nude, come da loro abitudine. Prima di disfare i bagagli si stendono sul letto a farsi un po’ di coccole. SI baciano e si accarezzano. La mora accarezza la figa perfettamente liscia della bionda. Lei spalanca le cosce per farsi penetrare e masturbare. La mora sa bene come far impazzire la sua amante e le scivola con la testa tra le cosce. La bionda ha la figa allagata e la mora lecca tutti i suoi dolci umori. Poi le sue labbra si impossessano del clitoride della bionda che si strizza in seni ansimando dal piacere. Piacere che presto esplode con uno spruzzo trasparente che si infrange sul volto e nella bocca della mora. Sono in stanza da meno di mezz’ora ed hanno già bagnato il letto.
Chiamano in reception chiedendo se posso cambiare le lenzuola perché è caduta inavvertitamente una bottiglietta d’acqua. Pochi minuti dopo bussano alla porta. La bionda e la mora si sono coperte con delle vestagliette tanto corte quanto scollate e aprono la porta. Fuori c’è la ragazza che avevano visto prima. Ha un viso dolcissimo, occhi scuri e profondi e la pelle nera. Mentre la ragazza cambia il letto la mora cerca di fare conversazione per sapere qualcosa di lei. Si chiama Josephine, è francese di genitori delle Costa d’Avorio. E’ molto simpatica e bella. Inoltre è tutt’altro che stupida. Prima di uscire si gira verso le due amanti e dice: “Non mi sembra acqua quella che ha bagnato le lenzuola” ed esce con un sorrisetto malizioso. La bionda e la mora si guardano sorridendo. Hanno già deciso che vogliono portarsi a letto Josephine. Cenano al ristorante dell’albergo sperando di incrociare Josephine ma la moretta non si vede. Dopo cena e una passeggiata per le calli veneziane tornano in albergo e salgono in stanza. Fanno l’amore sotto la doccia e poi ancora quando vanno a letto. Non sono mai sazie una dell’altra. Si addormentano abbracciate come tutte le sere, sfinite da una serie di orgasmi.
Il mattino successivo la sveglia suona presto. Dopo colazione, rientrando in stanza prima di recarsi alla location della sfilata, trovano Josephine. “Avete dormito bene signorine? Ho visto che avete ancora rovesciato dell’acqua sulle lenzuola. Ve le cambio subito.” dice con il solito sorrisetto malizioso. Al che la bionda le dice: “Stasera siamo alla sfilata. Ti va di venire alla festa che ci sarà dopo? Posso farti imbucare se sei libera.” Josephine accetta e si mettono d’accordo su luogo e ora dell’incontro.
Per le due amanti, soprattutto la bionda, è una dura giornata ma finalmente la sfilata finisce e arriva l’ora della festa. Josephine si fa trovare puntuale nel luogo concordato e la bionda la fa entrare con loro. Josephine indossa un vestitino corto e sfoggia due gambe da fare invidia. La sua pelle nera appare morbida e lucida. La bionda e la mora se la mangiano con gli occhi e sembra che a lei facciamo molto piacere le loro attenzioni. Dopo un’oretta e qualche cocktail la bionda dice alle altre due che è stanca e vorrebbe tornare in albergo. Nel giro di mezz’ora sono davanti all’hotel. La mora invita Josepine a salire in stanza con loro e lei accetta. Appena si chiudono la porta della stanza alle spalle la mora bacia Jos sulle labbra. Sono carnose e morbide. La bionda si mette alle spalle e le bacia il collo mentre fa scendere la zip del vestito. Quando lo fanno cadere ai sui piedi Josephine è nuda. Anche lei, come le due amanti, non porta mutandine e reggiseno. In un attimo anche loro tolgono i loro abiti e senza smettere di baciarsi si stendono tutte e tre sul letto. La pelle nera di Josephine è morbida e profumata. I suoi seni sono piccoli ma i due capezzoli sono tesi come chiodini tra le labbra delle due amanti. La mora è la prima ad assaggiare il dolce succo della figa di Jos. La pelle rosa dell’interno della figa fa contrasto con le grandi labbra scure e questo eccita ancora di più le due ragazze. Si alternano a leccarla e penetrarla con le dita. Giocano a chi la fa venire prima. Giocano a chi la fa venire più volte. Josephine si dimostra un’amante esperta e anche lei lecca la figa delle due facendole venire diverse volte. Sono quasi le 5 del mattino quando sfinite si addormentano una appiccicata all’altra. Dopo poche ore di sonno devono svegliarsi e prepararsi per fare il check-out e tornare a Milano. La prima a destarsi è la mora che sveglia la bionda accarezzandola tra le cosce. Josephine non è nel letto con loro.
Si vestono e si preparano a lasciare l’albergo. In reception danno loro una busta con dentro un biglietto. “338 xxxxxxx, questo è il mio telefono. Se tornate da queste parti chiamatemi. Quando mi sono alzata ho notato che c’erano le lenzuola bagnate. Mi sa che abbiamo rovesciato diverse bottiglie d’acqua. Ci penserò io a sostituirle. Josephine!”
Chiamano in reception chiedendo se posso cambiare le lenzuola perché è caduta inavvertitamente una bottiglietta d’acqua. Pochi minuti dopo bussano alla porta. La bionda e la mora si sono coperte con delle vestagliette tanto corte quanto scollate e aprono la porta. Fuori c’è la ragazza che avevano visto prima. Ha un viso dolcissimo, occhi scuri e profondi e la pelle nera. Mentre la ragazza cambia il letto la mora cerca di fare conversazione per sapere qualcosa di lei. Si chiama Josephine, è francese di genitori delle Costa d’Avorio. E’ molto simpatica e bella. Inoltre è tutt’altro che stupida. Prima di uscire si gira verso le due amanti e dice: “Non mi sembra acqua quella che ha bagnato le lenzuola” ed esce con un sorrisetto malizioso. La bionda e la mora si guardano sorridendo. Hanno già deciso che vogliono portarsi a letto Josephine. Cenano al ristorante dell’albergo sperando di incrociare Josephine ma la moretta non si vede. Dopo cena e una passeggiata per le calli veneziane tornano in albergo e salgono in stanza. Fanno l’amore sotto la doccia e poi ancora quando vanno a letto. Non sono mai sazie una dell’altra. Si addormentano abbracciate come tutte le sere, sfinite da una serie di orgasmi.
Il mattino successivo la sveglia suona presto. Dopo colazione, rientrando in stanza prima di recarsi alla location della sfilata, trovano Josephine. “Avete dormito bene signorine? Ho visto che avete ancora rovesciato dell’acqua sulle lenzuola. Ve le cambio subito.” dice con il solito sorrisetto malizioso. Al che la bionda le dice: “Stasera siamo alla sfilata. Ti va di venire alla festa che ci sarà dopo? Posso farti imbucare se sei libera.” Josephine accetta e si mettono d’accordo su luogo e ora dell’incontro.
Per le due amanti, soprattutto la bionda, è una dura giornata ma finalmente la sfilata finisce e arriva l’ora della festa. Josephine si fa trovare puntuale nel luogo concordato e la bionda la fa entrare con loro. Josephine indossa un vestitino corto e sfoggia due gambe da fare invidia. La sua pelle nera appare morbida e lucida. La bionda e la mora se la mangiano con gli occhi e sembra che a lei facciamo molto piacere le loro attenzioni. Dopo un’oretta e qualche cocktail la bionda dice alle altre due che è stanca e vorrebbe tornare in albergo. Nel giro di mezz’ora sono davanti all’hotel. La mora invita Josepine a salire in stanza con loro e lei accetta. Appena si chiudono la porta della stanza alle spalle la mora bacia Jos sulle labbra. Sono carnose e morbide. La bionda si mette alle spalle e le bacia il collo mentre fa scendere la zip del vestito. Quando lo fanno cadere ai sui piedi Josephine è nuda. Anche lei, come le due amanti, non porta mutandine e reggiseno. In un attimo anche loro tolgono i loro abiti e senza smettere di baciarsi si stendono tutte e tre sul letto. La pelle nera di Josephine è morbida e profumata. I suoi seni sono piccoli ma i due capezzoli sono tesi come chiodini tra le labbra delle due amanti. La mora è la prima ad assaggiare il dolce succo della figa di Jos. La pelle rosa dell’interno della figa fa contrasto con le grandi labbra scure e questo eccita ancora di più le due ragazze. Si alternano a leccarla e penetrarla con le dita. Giocano a chi la fa venire prima. Giocano a chi la fa venire più volte. Josephine si dimostra un’amante esperta e anche lei lecca la figa delle due facendole venire diverse volte. Sono quasi le 5 del mattino quando sfinite si addormentano una appiccicata all’altra. Dopo poche ore di sonno devono svegliarsi e prepararsi per fare il check-out e tornare a Milano. La prima a destarsi è la mora che sveglia la bionda accarezzandola tra le cosce. Josephine non è nel letto con loro.
Si vestono e si preparano a lasciare l’albergo. In reception danno loro una busta con dentro un biglietto. “338 xxxxxxx, questo è il mio telefono. Se tornate da queste parti chiamatemi. Quando mi sono alzata ho notato che c’erano le lenzuola bagnate. Mi sa che abbiamo rovesciato diverse bottiglie d’acqua. Ci penserò io a sostituirle. Josephine!”
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