La finestra dell'ostello
di
Alex2
genere
esibizionismo
Visto che alcuni me lo chiedono, torno a scrivere un'altra nostra piccola avventura.
Quello che segue e' un fatto realmente accaduto, nella vita erotica di una coppia normalissima, e come tale, non contiene nessuna scena di orge assurde. Inoltre preciso che non sono qua a vincere premi letterari, dunque risparmiate le recensioni tipo maestri di scuola.
Salto le presentazioni perche' ho gia' parlato di me e Laura nei precedenti racconti.
Questo fatto e' accaduto dopo la prima volta nudi in Corsica, credo l'estate successiva. Eravamo in viaggio dalle parti di Valencia ed un giorno capito' di non riuscire a trovare un posto dove alloggiare. Alla fine ci accontentammo di una stanza col matrimoniale in un ostello della gioventu', l'unico che sembrava averne una. La stanza era al piano terra, vicino alle docce comuni, e con una finestra che dava su un passaggio tra due muri, un vicoletto strettissimo, che veniva usato la mattina per portare la merce nel retro di un ristorante. Praticamente si vedeva solo il muro davanti.
Al secondo giorno in quel posto, stanchi per vari motivi, capito' di decidere di passare il pomeriggio in camera a riposarci.
La Spagna ci trasmetteva voglia di sesso, con tutte quelle ragazze perennemente in topless in ogni dove.
In camera cominciai a stuzzicare Laura, la quale non si era tirata in dietro nel mostrare i seni nelle spiagge gremite. Si parlava di esibizionismo ed eravamo eccitati. A me eccitava pure il fatto che essendo vicino alle docce, davanti alla nostra porta passavano spesso ragazzi e ragazze seminude, coperte con l'asciugamanno da mare.
Cosi', per osare un po', tra una palpata ed una provocazione, decisi di socchiudere la porta e lasciare che qualcuno potesse vederci dal corridoio. Laura allora decise di andare a fare la doccia anche lei (le piace fare sesso profumata). Io le chiesi di non chiudere la porta. Al ritorno, invece di essersi cambiata come le altre volte, arrivo' con solo l'asciugamano legato intorno ai seni. Si distese sul letto e io presi a baciarla e toccarla. Le scoprii un seno, che lei poi ricopri', poi la fica, che tenne esposta per pochi brevi secondi. Era bagnata.
Andai anche io a docciarmi e lasciai la porta di camera ancora aperta. Quando tornai, Laura non l'aveva ancora chiusa, ne si era mossa dal letto.
Mi distesi accanto a lei e le misi la mano sul mio cazzo eretto. Laura prese a segarmi ma dei passi nel corridoio ci interruppero. Poi la feci riprendere, ma altri passi ci fermarono ancora. "Dai, chiudi la porta che senno' non riusciamo ad andare avanti" mi disse. Feci come richiesto, poi mi tolsi l'asciugamano, presi il cazzo gonfio e mi avvicinai al letto, stando in piedi "Fammi un pompino". Laura si mise a quattro zampe davanti al mio cazzo e comincio a succhiare e leccare. Godevo, ed in preda alla voglia matta, ripresi a parlare per provocarla. Alcuni minuti passarono tra un "Ti eccitava la porta aperta, vero?" "Ti piacerebbe essere vista mentre mi spompini?" e cose del genere, alla quali lei rispondeva sempre "Si!" Allora le tolsi il telo che aveva ancora addosso "Cosi', col culo in vista, vero?" "Si, come una troia!" . Finche' alzai lo sguardo e vedendo la finestra con le tende chiuse mi venne da dire senza pensarci "Allora perche' ora non apri le tende e ti fai vedere in questa posizione?". Laura questa volta non reagi' per qualche lunghissimo secondo, poi si fermo', e col mio cazzo sulle labbra mi guardo' negli occhi e disse "Ok". Si tiro' su ritta sulle ginocchia, come per mostrarmi il suo corpo e ricordarmi della sua vulva perfettamente curata, con la fessura completamente visibile. Poi scese dal letto, e si accosto' alla tenda. Io avevo il fiato sospeso. Apri' la tenda di dieci centimetri. Oltre c'era il solito muro, il caldo estivo e rumore di traffico lontano. "Cosi' e' troppo poco pero'! Chi passa non puo' vedere niente!" Ebbi il coraggio di dire. Allora Laura prese i lembi delle tende e li apri' il tanto di esporre il suo corpo. Era nuda davanti alla finestra aperta. Ero in estasi.
"Cosi' va bene" disse. Si giro', e si mise a gattonare sul letto verso di me, ondeggiando il culo tondo completamente visibile dall'esterno. Me lo riprese in bocca avidamente; era completamente partita. Ma la mia eccitazione era alle stelle e ogni due secondi dovevo fermarla per non venire immediatamente. Desideravo scoparla davanti alla finestra ma non ero in grado di far niente. Laura nel mentre aveva spalancato le gambe e potevo vedere le sue natiche divaricate. Aveva perso il controllo. Ma evidentemente non le interessava scopare. Voleva essere vista proprio in quella posa oscena ed era in modalita'troia. Continuava a prenderlo in bocca e non mi dava un attimo di pausa.
A quel punto vidi una sagoma passare davanti alla finestra. Il tipo passo' dritto in un attimo, verso il ristorante, e non si accorse di niente. Io quasi venni immediatamente. "E' passato uno!" dissi, con la voce roca. "Ah si?" rispose Laura probabilmente senza credermi, riprendendomi in bocca. Non mi controllai piu' e venni copiosamente. I miei sogni di stallone infranti come un ragazzino che viene nei pantaloni al primo giornaletto porno.
Laura sorrise con lo sperma colante sul mento e senza cambiare posa prese a masturbarsi. "E' passato uno!" ripetei, ancora immobile, stordito, col cazzo in mano. "E mi ha visto?" con aria soddisfatta. "No, e' passato dritto in un secondo". "Oh!" a quel punto ha capito che non stavo fingendo, ma era troppo eccitata. Dopo qualche attimo apoggio' la testa e le spalle sul letto e rimase cosi' a toccarsi la fica, rivolta alla finestra. Io a quel punto mi pentii di tutto ed ebbi il desiderio di chiudere le tende. Ma ero anche folgorato dalla decisione di Laura di lasciare che lo sconosciuto tornasse, e vedesse tutto.
Laura inizio' a gemere piano. Allora mi ripresi e decisi di porre fine alla cosa, e proprio mentre iniziavo a muovermi verso la finistra lo sconosciuto passo' un'altra volta, altrettanto velocemente, senza pensare minimamente alla nostra camera da letto. "E' ripassato!" Esclamai incredulo. "Aaah!" gemette eccitata ".. mi ha vista?" "No!" Andai alla finestra e coprendomi con la tenda mi sporsi fuori. Il vicolo era gia' deserto. Mi girai verso Laura "E' andato via in un attimo. Non c'e' nessuno." Al che Laura finalmente cambio' posizione, girandosi seduta verso la finestra, verso me, con le gambe divaricate ed il sesso aperto. Mi guardo' e disse "Che peccato!" e comincio' nuovamente a toccarsi. "Cosa si e' perso!" aggiunse, aprendosi le labbra con le dita per farmi vedere (e virtualmente anche allo sconosciuto) i dettagli interni. "Che troia che sei" il cazzo mi stava tornado duro. "Si! Gli avrei fatto vedere tutto". Allora nuovamente impazzito presi la tenda e la aprii del tutto. (Guardai il vicolo: ancora vuoto). Laura fece un gemito di goduria e si distese per raggiungere l'orgasmo davanti a me, ora trasformato nel guardone della sua fantasia erotica.
Mentre altre volte si e' mostrata nuda agli sconosciuti, questa e' stata la volta in cui un estraneo l'avrebbe potuta vedere durante un atto sessuale. Al tempo mi resi conto con sorpesa, goduria e gelosia, che quel giorno l'avrebbe fatto davvero. Grandi ricordi.
Quello che segue e' un fatto realmente accaduto, nella vita erotica di una coppia normalissima, e come tale, non contiene nessuna scena di orge assurde. Inoltre preciso che non sono qua a vincere premi letterari, dunque risparmiate le recensioni tipo maestri di scuola.
Salto le presentazioni perche' ho gia' parlato di me e Laura nei precedenti racconti.
Questo fatto e' accaduto dopo la prima volta nudi in Corsica, credo l'estate successiva. Eravamo in viaggio dalle parti di Valencia ed un giorno capito' di non riuscire a trovare un posto dove alloggiare. Alla fine ci accontentammo di una stanza col matrimoniale in un ostello della gioventu', l'unico che sembrava averne una. La stanza era al piano terra, vicino alle docce comuni, e con una finestra che dava su un passaggio tra due muri, un vicoletto strettissimo, che veniva usato la mattina per portare la merce nel retro di un ristorante. Praticamente si vedeva solo il muro davanti.
Al secondo giorno in quel posto, stanchi per vari motivi, capito' di decidere di passare il pomeriggio in camera a riposarci.
La Spagna ci trasmetteva voglia di sesso, con tutte quelle ragazze perennemente in topless in ogni dove.
In camera cominciai a stuzzicare Laura, la quale non si era tirata in dietro nel mostrare i seni nelle spiagge gremite. Si parlava di esibizionismo ed eravamo eccitati. A me eccitava pure il fatto che essendo vicino alle docce, davanti alla nostra porta passavano spesso ragazzi e ragazze seminude, coperte con l'asciugamanno da mare.
Cosi', per osare un po', tra una palpata ed una provocazione, decisi di socchiudere la porta e lasciare che qualcuno potesse vederci dal corridoio. Laura allora decise di andare a fare la doccia anche lei (le piace fare sesso profumata). Io le chiesi di non chiudere la porta. Al ritorno, invece di essersi cambiata come le altre volte, arrivo' con solo l'asciugamano legato intorno ai seni. Si distese sul letto e io presi a baciarla e toccarla. Le scoprii un seno, che lei poi ricopri', poi la fica, che tenne esposta per pochi brevi secondi. Era bagnata.
Andai anche io a docciarmi e lasciai la porta di camera ancora aperta. Quando tornai, Laura non l'aveva ancora chiusa, ne si era mossa dal letto.
Mi distesi accanto a lei e le misi la mano sul mio cazzo eretto. Laura prese a segarmi ma dei passi nel corridoio ci interruppero. Poi la feci riprendere, ma altri passi ci fermarono ancora. "Dai, chiudi la porta che senno' non riusciamo ad andare avanti" mi disse. Feci come richiesto, poi mi tolsi l'asciugamano, presi il cazzo gonfio e mi avvicinai al letto, stando in piedi "Fammi un pompino". Laura si mise a quattro zampe davanti al mio cazzo e comincio a succhiare e leccare. Godevo, ed in preda alla voglia matta, ripresi a parlare per provocarla. Alcuni minuti passarono tra un "Ti eccitava la porta aperta, vero?" "Ti piacerebbe essere vista mentre mi spompini?" e cose del genere, alla quali lei rispondeva sempre "Si!" Allora le tolsi il telo che aveva ancora addosso "Cosi', col culo in vista, vero?" "Si, come una troia!" . Finche' alzai lo sguardo e vedendo la finestra con le tende chiuse mi venne da dire senza pensarci "Allora perche' ora non apri le tende e ti fai vedere in questa posizione?". Laura questa volta non reagi' per qualche lunghissimo secondo, poi si fermo', e col mio cazzo sulle labbra mi guardo' negli occhi e disse "Ok". Si tiro' su ritta sulle ginocchia, come per mostrarmi il suo corpo e ricordarmi della sua vulva perfettamente curata, con la fessura completamente visibile. Poi scese dal letto, e si accosto' alla tenda. Io avevo il fiato sospeso. Apri' la tenda di dieci centimetri. Oltre c'era il solito muro, il caldo estivo e rumore di traffico lontano. "Cosi' e' troppo poco pero'! Chi passa non puo' vedere niente!" Ebbi il coraggio di dire. Allora Laura prese i lembi delle tende e li apri' il tanto di esporre il suo corpo. Era nuda davanti alla finestra aperta. Ero in estasi.
"Cosi' va bene" disse. Si giro', e si mise a gattonare sul letto verso di me, ondeggiando il culo tondo completamente visibile dall'esterno. Me lo riprese in bocca avidamente; era completamente partita. Ma la mia eccitazione era alle stelle e ogni due secondi dovevo fermarla per non venire immediatamente. Desideravo scoparla davanti alla finestra ma non ero in grado di far niente. Laura nel mentre aveva spalancato le gambe e potevo vedere le sue natiche divaricate. Aveva perso il controllo. Ma evidentemente non le interessava scopare. Voleva essere vista proprio in quella posa oscena ed era in modalita'troia. Continuava a prenderlo in bocca e non mi dava un attimo di pausa.
A quel punto vidi una sagoma passare davanti alla finestra. Il tipo passo' dritto in un attimo, verso il ristorante, e non si accorse di niente. Io quasi venni immediatamente. "E' passato uno!" dissi, con la voce roca. "Ah si?" rispose Laura probabilmente senza credermi, riprendendomi in bocca. Non mi controllai piu' e venni copiosamente. I miei sogni di stallone infranti come un ragazzino che viene nei pantaloni al primo giornaletto porno.
Laura sorrise con lo sperma colante sul mento e senza cambiare posa prese a masturbarsi. "E' passato uno!" ripetei, ancora immobile, stordito, col cazzo in mano. "E mi ha visto?" con aria soddisfatta. "No, e' passato dritto in un secondo". "Oh!" a quel punto ha capito che non stavo fingendo, ma era troppo eccitata. Dopo qualche attimo apoggio' la testa e le spalle sul letto e rimase cosi' a toccarsi la fica, rivolta alla finestra. Io a quel punto mi pentii di tutto ed ebbi il desiderio di chiudere le tende. Ma ero anche folgorato dalla decisione di Laura di lasciare che lo sconosciuto tornasse, e vedesse tutto.
Laura inizio' a gemere piano. Allora mi ripresi e decisi di porre fine alla cosa, e proprio mentre iniziavo a muovermi verso la finistra lo sconosciuto passo' un'altra volta, altrettanto velocemente, senza pensare minimamente alla nostra camera da letto. "E' ripassato!" Esclamai incredulo. "Aaah!" gemette eccitata ".. mi ha vista?" "No!" Andai alla finestra e coprendomi con la tenda mi sporsi fuori. Il vicolo era gia' deserto. Mi girai verso Laura "E' andato via in un attimo. Non c'e' nessuno." Al che Laura finalmente cambio' posizione, girandosi seduta verso la finestra, verso me, con le gambe divaricate ed il sesso aperto. Mi guardo' e disse "Che peccato!" e comincio' nuovamente a toccarsi. "Cosa si e' perso!" aggiunse, aprendosi le labbra con le dita per farmi vedere (e virtualmente anche allo sconosciuto) i dettagli interni. "Che troia che sei" il cazzo mi stava tornado duro. "Si! Gli avrei fatto vedere tutto". Allora nuovamente impazzito presi la tenda e la aprii del tutto. (Guardai il vicolo: ancora vuoto). Laura fece un gemito di goduria e si distese per raggiungere l'orgasmo davanti a me, ora trasformato nel guardone della sua fantasia erotica.
Mentre altre volte si e' mostrata nuda agli sconosciuti, questa e' stata la volta in cui un estraneo l'avrebbe potuta vedere durante un atto sessuale. Al tempo mi resi conto con sorpesa, goduria e gelosia, che quel giorno l'avrebbe fatto davvero. Grandi ricordi.
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