Gli ospiti inaspettati. Cap.4
di
BOSCAIOLOPASSIVO
genere
incesti
Ero appena stato scopato dallo zio, il fratello maggiore di mio padre, mi andai a lavare e rivestendomi gli chiesi se avesse avuto voglia di rimanere a cena, mi rispose che sarebbe rimasto tutta la sera e che con molta probabilità sarebbero venuti altri due amici suoi. Gli chiesi chi fossero, e mi disse che sarebbero venuti Massimo e placido. Massimo aveva la mia stessa età ed andavamo anche a scuola assieme, lavorava con mio zio e spesso li trovavo al bar del paese a bere birra, sapevo anche che aveva una fidanza e che presto si sarebbe sposato. Anche Placido lavorava con loro e faceva parte anche lui della stessa compagnia del bar, lui era già sposato con due figli, erano entrambe due bellissimi uomini, possenti, educati e riservati, intuii da subito che sarebbe stata una nottato molto lunga e piacevole. Decisi di prepare una pasta e delle bistecche aspettando che arrivassero gli ospiti, che arrivarono poco dopo, mi salutare e andarono a sedersi al tavolo insieme a mio zio. Li sentivo parlare, e lo zio gli stava raccontando cos’era successo, nel frattempo mi avvicinai per servire la cena e Massimo, toccando mi culo mi disse:
Massimo : sta sera ti faccio io la festa, già da quando eravamo piccoli avrei voluto avere le prime esperienze con te, e ti avrei sfondato con piacere.
Finii di servire la cena e andai a sedermi vicino allo zio, avevo Placido davanti a me quando sento il suo piede poggiarmi sulla mia coscia, sentivo che mi accarezzava e con le dita ando a toccarmi il cazzo, sentivo crescere il mio cazzo dentro le mutante, fremevo dalla voglia di ricevere quei cazzi dentro di me. Mangiai rapidamente e rassettai la cucina altrettanto rapidamente, feci il caffè e lo servii ai miei tori da monta, aspettando un loro cenno per dare sfogo alla troia che avevo dentro. Riportai le tazze vuote nel lavello e tornai da loro, mio zio mi tiro a se facendomi sedere stelle sue gambe, con il mio culo che poggiava sopa il suo cazzo, mi stringeva a se per farmi sentire la sua eccitazione, sia Massimo che Placido si portarono davanti a me, vedevo il rigonfiamento dei jeans e quando il primo si avvicinò, non persi tempo, e gli sbottonai i pantaloni tirando fuori il cazzo, fu Massimo, ed aveva un cazzo di tutto rispetto, anche Placido intanto aveva liberto la sua bestia, ed entrambe si portarono davanti alla mia faccia, sentivo il cazzo dello zio ingrossarsi dentro i pantaloni e decisi di inginocchiarmi davanti a loro per dare la possibilità anche allo zio di liberare il suo, presi subito il cazzo dì Massimo in bocca ed il sapore mi fece perdere la testa, cominciai a succhiarlo e risucchiarlo dentro la mia bocca vogliosa, sentivo l’eccitazione di Massimo crescere ad ogni tocco della mia lingua, finalmente la troia che c’è in me stava venendo fuori, intanto Placido forzando la mia bocca già impegna a succhiare il cazzo di massimo ed entrò a fatica anche lui, intanto lo zio aveva liberato la sua bestia e sedendosi nuovamente, mi prese per i fianchi per tornare a sedermi su di lui, feci scivolare il cazzo dello zio dentro il culetto, ed intanto la mia bocca alternava i due cazzi per darli piacere. Cominciai a muovere il culo per far godere anche lo zio, quando Massimo, spingendo la mia testa per far poggiare la mia schiena sul petto di mio zio, alzò le mie gambe e sputò sul mio buchetto, già impegnato con il cazzo di mio zio, sentii la sua cappella spingere per entrare, ed intanto Placido saliva con i piedi sulla panca per offrirmi il suo cazzo dentro la bocca, un altro sputo di massimo e con un colpo assestato, e sprofondo anche lui dentro il culetto, sentii un dolore atroce e quando cercai di urlare, Placido entro nella mia bocca per soffocare l’urlo, rimassero fermi un paio di minuti, sentivo il due cazzi dentro il mio culetto, sentivo il dolore attenuarsi e il sapore del cazzo di placido dentro la mia bocca, sentivo crescere l’eccitazione dei tre e anche la mia, il piacere prendeva il posto del dolore sentivo che mi stavo abituando e cominciai a muovermi, il mio culetto vibrava e sentivo arrivare al cervello delle piccole scosse di piacere, cominciai a succhiare Placido, sentii muovere lentamente Massimo, ed in contemporanea lo zio, alternavano i loro movimenti dentro di me. Il piacere cresceva sempre più, mi sentivo una vera troia, e sentire martellare i due cazzi contemporaneamente mi face sborrare sul mio petto. Sentii Massimo tirare fuori il suo cazzo e Placido prendere il suo posto, non fece fatica ad entrare, in quando Massimo gli aveva lasciato la strada aperta, cominciò a sbattermi anche lui con lo zio dentro, si muovevano martellante in sincronia e Massimo, che si era portato sulla panca, mi offri il suo cazzo bagnato dei umori, me lo fece arrivare fino in gola, stavo godendo di nuovo, sentivo lo schicco delle palle dello zio e di placido farsi sempre piu forte e martellante, sentivo le loro punte arrivare insieme fino in fondo, sentivo il mio culetto bagnarsi sempre più del loro liquido preseminale, lo sentivo adattarsi alla forma di quei cazzi che mi stavano scopando, quando ad un certo punto, all’apice del piacere sentii i primi schizzi di Massimo riempirmi la bocca, sentivo pulsare quella cappella con degli schizzi alluncinanti, sentivo Massimo godere e tenere ferma la mia testa, anche lo zio e Placido aumentarono il ritmo con affondi sechi e Contini, sentii la loro sborra farsi strada e riempiere il mio culetto, li sentivo vibrare entrambe, ero veramente in estasi e a quel calore e alle mie vibrazioni sborrai anche io schiazzando nuovamente sul mio petto. Restammo pochi secondi fermi e quando furono mosci uscirono dal mio culo, fu una scopata memorabile. I tre erano veramente appagati e soddisfatti, passammo tutta la notte a bere, ridere e scherzare sull’accaduto promettendoci di non farne mai parola con nessuno.
Continua........
Massimo : sta sera ti faccio io la festa, già da quando eravamo piccoli avrei voluto avere le prime esperienze con te, e ti avrei sfondato con piacere.
Finii di servire la cena e andai a sedermi vicino allo zio, avevo Placido davanti a me quando sento il suo piede poggiarmi sulla mia coscia, sentivo che mi accarezzava e con le dita ando a toccarmi il cazzo, sentivo crescere il mio cazzo dentro le mutante, fremevo dalla voglia di ricevere quei cazzi dentro di me. Mangiai rapidamente e rassettai la cucina altrettanto rapidamente, feci il caffè e lo servii ai miei tori da monta, aspettando un loro cenno per dare sfogo alla troia che avevo dentro. Riportai le tazze vuote nel lavello e tornai da loro, mio zio mi tiro a se facendomi sedere stelle sue gambe, con il mio culo che poggiava sopa il suo cazzo, mi stringeva a se per farmi sentire la sua eccitazione, sia Massimo che Placido si portarono davanti a me, vedevo il rigonfiamento dei jeans e quando il primo si avvicinò, non persi tempo, e gli sbottonai i pantaloni tirando fuori il cazzo, fu Massimo, ed aveva un cazzo di tutto rispetto, anche Placido intanto aveva liberto la sua bestia, ed entrambe si portarono davanti alla mia faccia, sentivo il cazzo dello zio ingrossarsi dentro i pantaloni e decisi di inginocchiarmi davanti a loro per dare la possibilità anche allo zio di liberare il suo, presi subito il cazzo dì Massimo in bocca ed il sapore mi fece perdere la testa, cominciai a succhiarlo e risucchiarlo dentro la mia bocca vogliosa, sentivo l’eccitazione di Massimo crescere ad ogni tocco della mia lingua, finalmente la troia che c’è in me stava venendo fuori, intanto Placido forzando la mia bocca già impegna a succhiare il cazzo di massimo ed entrò a fatica anche lui, intanto lo zio aveva liberato la sua bestia e sedendosi nuovamente, mi prese per i fianchi per tornare a sedermi su di lui, feci scivolare il cazzo dello zio dentro il culetto, ed intanto la mia bocca alternava i due cazzi per darli piacere. Cominciai a muovere il culo per far godere anche lo zio, quando Massimo, spingendo la mia testa per far poggiare la mia schiena sul petto di mio zio, alzò le mie gambe e sputò sul mio buchetto, già impegnato con il cazzo di mio zio, sentii la sua cappella spingere per entrare, ed intanto Placido saliva con i piedi sulla panca per offrirmi il suo cazzo dentro la bocca, un altro sputo di massimo e con un colpo assestato, e sprofondo anche lui dentro il culetto, sentii un dolore atroce e quando cercai di urlare, Placido entro nella mia bocca per soffocare l’urlo, rimassero fermi un paio di minuti, sentivo il due cazzi dentro il mio culetto, sentivo il dolore attenuarsi e il sapore del cazzo di placido dentro la mia bocca, sentivo crescere l’eccitazione dei tre e anche la mia, il piacere prendeva il posto del dolore sentivo che mi stavo abituando e cominciai a muovermi, il mio culetto vibrava e sentivo arrivare al cervello delle piccole scosse di piacere, cominciai a succhiare Placido, sentii muovere lentamente Massimo, ed in contemporanea lo zio, alternavano i loro movimenti dentro di me. Il piacere cresceva sempre più, mi sentivo una vera troia, e sentire martellare i due cazzi contemporaneamente mi face sborrare sul mio petto. Sentii Massimo tirare fuori il suo cazzo e Placido prendere il suo posto, non fece fatica ad entrare, in quando Massimo gli aveva lasciato la strada aperta, cominciò a sbattermi anche lui con lo zio dentro, si muovevano martellante in sincronia e Massimo, che si era portato sulla panca, mi offri il suo cazzo bagnato dei umori, me lo fece arrivare fino in gola, stavo godendo di nuovo, sentivo lo schicco delle palle dello zio e di placido farsi sempre piu forte e martellante, sentivo le loro punte arrivare insieme fino in fondo, sentivo il mio culetto bagnarsi sempre più del loro liquido preseminale, lo sentivo adattarsi alla forma di quei cazzi che mi stavano scopando, quando ad un certo punto, all’apice del piacere sentii i primi schizzi di Massimo riempirmi la bocca, sentivo pulsare quella cappella con degli schizzi alluncinanti, sentivo Massimo godere e tenere ferma la mia testa, anche lo zio e Placido aumentarono il ritmo con affondi sechi e Contini, sentii la loro sborra farsi strada e riempiere il mio culetto, li sentivo vibrare entrambe, ero veramente in estasi e a quel calore e alle mie vibrazioni sborrai anche io schiazzando nuovamente sul mio petto. Restammo pochi secondi fermi e quando furono mosci uscirono dal mio culo, fu una scopata memorabile. I tre erano veramente appagati e soddisfatti, passammo tutta la notte a bere, ridere e scherzare sull’accaduto promettendoci di non farne mai parola con nessuno.
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