Da etero a bisex
di
luciano vedana
genere
bisex
Ero al fiume con la mia ragazzina e ci stavamo trastullando con toccatine e baci. Presi dalla voglia ci spogliammo ed iniziammo a fare sul serio. Dopo un sessantanove breve, eravamo entrambi eccitati da matti, così mi coricai su di lei e la penetrai con calma visto che era vergine. Quando fui tutto dentro di lei iniziai a muovermi dando continuamente colpi sempre più potenti. Era una meraviglia, la prima scopata della vita a quindici anni, lei mi continuava a dire che mi amava e che era bellissimo, non fermarti, non fermarti, continua a scoparmi così che vengo. Poi quasi singhiozzando iniziò a tremare e venne con un languido sussurro di piacere. Mi chiese di non venirle dentro, così glielo misi in bocca, ma con l'eccitazione che avevo, durai pochissimo e le riempii la bocca di sborro bollente. Poi lei disse che doveva tornare a casa, la accompagnai per un tratto per poi tornare al fiume; mi distesi beato e pago dalla bella scopata e sborrata appena concluse. Nella mia tranquillità sognante, non mi accorsi che stava arrivando un uomo. Questo appena fu vicino mi disse che aveva visto tutto, era stata una bella scena che gli aveva fatto tirare il cazzo e nel dirlo si abbassò il costume mettendo in mostra un notevole cazzo in tiro. Mi lasciai ammaliare dalla situazione e lui ne approfittò invitandomi a seguirlo nel boschetto adiacente al fiume. Mi disse che per la mia età avevo un bel cazzo e non dovevo vergognarmi di farglielo vedere di nuovo, così anch'io mi tolsi il costume ed entrambi nudi stavamo in una piccola radura erbosa nascosta alla vista di chichessia. Si avvicinò a me e mi disse di toccargli il cazzo mentre lui mi palpeggiava i coglioni e l'asta nuovamente in tiro. Poi mi invitò a fare quello che faceva a me ed inginocchiandosi iniziò a spompinarmi, altro che la mia ragazza, era un pompino meraviglioso fatto da un intenditore che mi fece impazzire dalla voglia di sborrare di nuovo. Si fermò e mi chiese di farglielo a lui. Gli dissi che non l'avevo mai fatto e lui rispose che c'è sempre una prima volta per tutto. Mi insegnò come fare e dopo che ebbi la sua cappella bollente in bocca iniziai a spompinarlo dandogli piacere, ma scoprendo che piaceva pure a me avere un bel cazzo in bocca. Mentre lo succhiavo ci coricammo sull'erba e lui iniziò a toccarmi il culo, per poi leccarmi il buco ed infine penetrarmi prima con un dito e poi con due, facendomi conoscere nuovi piaceri. Io lo succhiavo con diletto, mentre lui mi lavorava il buco del culo con le dita bagnandole ogni tanto per renderle scivolose e facilitare la penetrazione. Poi mi disse che ero pronto a riceverlo, si coricò su di me, mi allargò al massimo le cosce e si appoggiò con la cappella sul mio buco iniziando a spingere con calma ma con costanza. Mi sentivo allargare il buco ma la sensazione era bella, faceva un po' male ma il piacere era superiore, così dopo un po' mi sentii tutto pieno del suo cazzo che iniziò a scoparmi. Era un piacere sconosciuto, nuovo, intrigante e pazzesco. Mi lasciai scopare come una puttana mentre lui mi diceva che avevo un culo fantastico e che mi avrebbe inculato per sempre. Io ero eccitato ed il mio giovane cazzo era duro come un pezzo di ferro, lui continuava a incularmi con estremo piacere di entrambi, poi quasi ululando disse che stava per sborrare, lo sentii tremare tutto, sentii il suo cazzo farsi ancora più grosso e duro ed improvvisamente una cascata di bollente sborro mi riempì l'intestino facendomi sborrare a mia volta senza toccarmi. Fu un pomeriggio pazzesco, nel breve tempo di un paio d'ore avevo fatto la mia prima scopata della vita, poi il primo pompino e quindi l'avevo preso in culo per la prima volta. Mi bruciava un po' così feci un bagno e l'acqua fredda del fiume contribuì a lenire il bruciore, poi mi incamminai verso casa pensando che in breve tempo ero passato da etero a bisex e gay, ma ero soddisfatto.
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