Il vicino di casa

di
genere
gay

Dopo essere rimasto vedovo ho venduto la casa e sono andato ad abitare in un condominio in città, un piccolo appartamento su un caseggiato di sei appartamenti. Chiaramente non conoscevo nessuno e passavo le giornate a leggere o davanti la TV. Una sera mentre rientravo per cena, incontrai un ragazzo sulle scale che saliva. Mi accodai a lui e scoprii che era il mio dirimpettaio. Allora iniziammo a chiacchierare e scoprii che era uno studente universitario fuori corso, di famiglia ricca per cui non aveva problemi se l'università andava avanti. Senza nessun secondo fine lo invitai a bere qualcosa, lui accettò ed entrammo in casa mia. Subito mi disse che avevo arredato la casa molto bene, non come da lui che era un po' un casino di stili. Dopo se ne andò, ma da quel giorno ci vedemmo diverse volte. Una sera mi raccontò che i era lasciato con la fidanzata e che era parecchio giù. Come un padre lo abbracciai ma subito sentii la sua prepotente erezione che si appoggiava a me e strusciava sul mio cazzo che in breve divenne duro e marmoreo. In un momento eravamo nudi e pronti a darci piacere, lui aveva un gran bel cazzo corredato da due coglioni grossi e duri e il tutto contornato da una bella peluria bionda come il colore dei suoi capelli. Ci baciammo lungamente mentre le nostre mani azionavano sul cazzo dell'altro con palpate e seghe tranquille. Poi incapaci di smettere ci portammo a letto e li subito fu un sessantanove molto gradito e provocante. Io non ne potevo più e mentre lui continuava a succhiarmelo, iniziai a leccargli il buco del culo. Gemeva ed ansimava dal piacere nel sentire la mia lingua che gli stimolava il buco. Quando fu pronto gli dissi che ora lo volevo inculare, lo posizionai a pecora ed iniziai a spingere la mia cappella su quel giovane culo. In breve fui tutto dentro, non era sicuramente la prima volta che si faceva inculare perché era bello largo. Iniziai a scoparlo con foga, mentre lui mi invitava a dargliene sempre di più, poi al massimo dell'eccitazione e del piacere non resistetti ed ululando di godimento gli farcii l'intestino con una colossale sborrata bollente.Era da tempo che non scopavo né donne né uomini così feci un lago di sborro che una volta levatomi dal suo buco, iniziò a scendergli lungo le cosce a mo di cascatella. Lui era ancora in tiro e mostrava il suo cazzone voglioso, così mi unsi il buco e lo invitai a darmelo. Mi penetrò con calma ma costantemente, finché non fu tutto dentro; da tempo non prendevo un simile cazzone e mi sentivo pieno e completamente slabbrato. Poi iniziò a scoparmi con costanza e maestria facendomi uscire di senno dal godimento. Non so quanto andò avanti ma mi fece sborrare di nuovo senza che io mi toccassi il cazzo, poi al culmine del piacere mi disse che stava per sborrare, lo sentii irrigidirsi e crescere ancora dentro di me, poi iniziò a lavarmi l'intestino con la più bella sborrata bollente che avessi mai prese dentro di me. Fu una serata magica che ripetemmo diverse volte sempre con piacere e sborrate grandiose.
scritto il
2021-03-10
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