Ferragosto
di
Mascalzone aladino558
genere
gay
Eccomi su una panchina di una stazioncina di un paese vicino Roma.. e' ferragosto e me ne vado al mare bermuda maglietta e ciabatte..Non c'e' anima viva, le finestre chiuse le case disabitate il caldo è afoso..spunta un uomo di colore di mezza età, aitante con occhiali neri..si avvicina lentamente alla zona di partenza..poi reindirizza dritto verso di me e mi domanda se prende il treno giusto..gli do le informazioni del caso..lui in piedi piano piano si mette di fronte a me avvicinandosi..la sua patta e' all'altezza delle mie labbra..rimaniamo così qualche minuto..vedo ingrossarsi qualcosa dentro..si sbottona un paio di bottoni..e' una calamita..mai fatta una cosa del genere ma la tentazione di mettere una mano la dentro era troppo forte e lo faccio..un pene grosso e caldo aspetta che lo avvolga con la mia mano..mamma che impressione..lo accarezzo mentre continua ad indurirsi.. allora cominciò a segarlo lentamente..col tatto sento la sua cappella bollente ed un Po di sperma..ebbene e' la volta buona che senta il sapore che ha e glielo tiro fuori senza curarmi di nessuno..lo guardo affascinato e attratto.. lo sego, lo accarezzo, gli stringo le palle e a lui piace..piano piano avvicino le labbra..lo bacio tutto intorno, vado con la lingua sulle gocce di sperma e lui me lo spinge in bocca..va in fondo finché posso e lo ciuccio sempre più forte mentre lo sego..talmente preso che non mi accorgo che un sudicio rumeno ha già tirato fuori il suo ed aspetta il turno recandosi.. arriva il treno e ci ricomponiamo..uno scomparto vuoto e il nero rapidamente mi metta a 90 gradi e comincia ad infilartmelo lentamente nel culo e alzo la testa ed il rumeno me lo mette in bocca e tira la nuca verso di se..dietro lui spinge forte nonostante il mio culo all'inizio ne soffrisse, la mia gola vomita per far posto al caxxo rumeno..ma come e' possibile che mi sono ridotto così?..E passano i minuti e godo come una troia..forse lo sono diventato..lo sperma mi e' piaciuto, il culo ha goduti..arrivati a Roma li ho persi di vista purtroppo..
1
voti
voti
valutazione
10
10
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
In ufficio2racconto sucessivo
Presentazione in casa fifanzata
Commenti dei lettori al racconto erotico