La mia giuliva siringa 1° capitolo - continua

di
genere
dominazione

a mia giuliva siringa
Il tutto cominciò nel lontano 2009, con mia moglie non andavo molto d’accordo, incomprensioni e monotonia mi facevano allontanare sempre di più da lei, avevo incominciato a passare le domeniche pomeriggio da solo, la solitudine era meglio dei litigi; facevo come molti milanesi, mi mettevo in auto per raggiungere il lago; il lago di Como, lo risalivo fino in cima a Colico, li avevo trovato una bella spiaggia col praticello, ampio parcheggio, bar e servizi igienici, insomma proprio un bel posto, si poteva sia ammirare il lago con circondato dalle montagne e i tanti giovani col kitesurf.
Una domenica lì vi conobbi una donna Sonia, aveva la mia stessa età, prendevamo il sole rinfrescati dalla brezza proveniente dal lago; i nostri incontri domenicali erano veramente fortuiti, la spiaggia è davvero grande ma senza farlo apposta ci si metteva sempre vicini; con lei mi sentivo veramente bene, come se fosse una vera amica e non una semplice conoscente.
Una domenica di afa, fine luglio, un caldo pesante, quelle domeniche in cui il corpo sembra ungersi di sudore, le foglie non si muovono e il freddo lago sembra puzzare di pesce, tra un lamento e l’altro con Sonia finimmo a parlare di sesso, ma non parlammo di cosa avevamo fatto o sperimentato ma solo su cosa ci sarebbe piaciuto fare e che per varie ragioni ne io ne lei avevamo mai provato.
confidenze troppo intime per una calda giornata! le sue di confidenze furono bollenti e allo stesso tempo intriganti, la sua voglia di entrare in un uomo mi lasciò incuriosito! lei era bella, molto disinvolta, aveva un bel corpo ben proporzionato, curato, era piacevolmente sensuale senza apparire mai volgare; insomma dava l’impressione da donna sessualmente vissuta, molto aperta, una che aveva provato di tutto, mentre io sono l’esatto contrario, avevo sempre avuto donne con la classica visone del sesso=amore e non gioco, insomma baci passionali, preliminari, classiche scopate, ma nulla mai di giocoso o fuori dagli schemi e merito di ricordi, adesso da sposato, anni e anni del solito “meange” sentivo il bisogno di trasgressione di una rinascita! La normalità non mi appagava più, il sesso non mi diceva più nulla, non sapevo di preciso cosa cercare, ma di sicuro qualcosa di nuovo.
intrigante e meravigliosa scoperta, lei che si trovava nella mia stessa situazione, solo noia e poche emozioni; ma le sarebbe piaciuto provare ad entrare in un corpo maschile vergine! con un vibratore! una cosa decisamente troppo insolita; ma come mai un vibratore? e non uno strapon? Non cercava il possesso? o lo switch, voleva l’esclusiva della pratica, solo il primo ingresso! E per uno che cercava una donna con fantasia era come aver trovato l’oro!
Volevo capire il perché di questa sua stravaganza presi coraggio e …. lei divenne rossa e impacciatamente rispose “lo voglio vergine, stretto, voglio provare la sensazione di aprire il fiorellino maschile che tanto venero, e poi, questa sensazione, non essendo dotata di membro, solo col tatto posso sentirla realmente, la mano mi trasmetterà le sensazioni della penetrazione.
Poi toccò a me confessare le mie passioni, me le chiese più volte e alla fine dovetti cedere!
lunghi giri di parole, mi vergognavo parecchio, altrettanto non volevo inventarmi nulla, le confessai la verità, la cosa che più mi attirava in quel momento era quella di subire un clistere erotico, su un lettino, da un infermiera molto sensuale! E poi aggiunsi che spesso cercavo nei video porno un filmato a tema ma di decenti non ne avevo mai visti, o troppo erotici ove il clistere era minimale o troppo medici ove il clistere non prendeva anche la sua natura erotica.
Lei mi ascoltò molto attentamente, il rumore dei grilli e il caldo ovattavano la spiaggia, le pause di silenzio duravano eternità, come se il mondo si fosse improvvisamente fermato mentre le spiegavo cosa andavo cercando, lei voleva sapere come immaginavo l’infermiera, nei minimi dettagli poi mi chiese se la immaginavo un infermiera? risposi di no! scoppiando a ridere! mi spiegò che il suo lavoro aveva delle analogie, senza dirmi subito che faceva l’estetista quindi per un pò cercai di indovinare invano la sua professione.
Parlammo parecchio del suo lavoro e poi del mio; al calar del sole le proposi un aperitivo al bar della spiaggia, la tranquillità che trasmetteva il lago, spritz, salatini, birretta un perfetto mix per chiudere in allegria la giornata; in un attimo venne l’ora dei saluti, io dovevo tornare da mia moglie e lei da suo marito, ma successe una cosa che cambiò tutto! mi chiese il numero di cellulare e un email per potermi contattare, era finito il tempo degli incontri fortuiti, eravamo finalmente amici e non semplici conoscenti.
Due baci sulla guancia ed una strizzatina d’occhio, lei si allontanò verso la sua macchina, io rimasi lì a guardarla mentre si allontanava, il lago rifletteva l’ultima luce del sole che scompariva dietro la montagna, la spiaggia e il bar sembravano disegnati sopra il prato; rientrai a casa con molta calma, guidai fino a Milano come inebetito, due ore di coda pensando al piacere più assoluto lei, porcaputtana a 42 anni ero di nuovo innamorato?
Passarono 2/3 giorni, poi, arrivò la prima di una lunga serie di email, il weekend successivo ci ritrovammo al lago, ma più nessun cenno della cosa o chiacchere piccanti, passò la domenica.
Nella notte successiva incominciai a riflettere sulla cotta che mi ero preso, ne arrivai subito all’affrettata conclusione che doveva essere solo una bella chiacchera nessuna illusione, nessuna infermierina hot si era invaghita di me!; nella mia vita ogni volta che ho scelto una donna l’ho sempre presa in quel posto le donne con me hanno sempre scelto loro. Basta illusioni e sogni non sono più un bambino.
Passò l’estate la spiaggia si svuotò e di lei mi rimasero solo le mail, mi scriveva dei suoi problemi quotidiani, che non era capita, i suoi problemi col marito, col lavoro, insomma ero la sua valvola di sfogo, la cosa non mi piaceva per nulla e un venerdì di mezzo ottobre decisi di non risponderle più, era diventata come mia moglie, una fabbrica di problemi! Io cercavo la trasgressione! Continuare la corrispondenza per essere l’eterno amicone non ne valeva la pena, mi dispiaceva, lei mi piaceva fisicamente ed intellettualmente, ma non era ciò che stavo cercando non era il cambiamento !
Continuavano ad arrivare sue mail ed io le cestinavo puntualmente senza nemmeno aprirle; poi un sabato a venire mentre facevo la spesa bippò il cellulare, sms da numero sconosciuto, il testo diceva così –hai preso un appuntamento dall’estetista quest’estate quando vieni? se vuoi chiamarmi sono disponibile in questi orari di negozio 9 - 18 oppure rispondi alla mia ultima mail ciao stronzo ! -
Capì subito chi era il mittente ma ero incredulo, apri la posta cestinata col cellulare e lessi la sua ultima mail, non diceva nulla di particolare ma perché allora questo sms ?
Provai a chiamarla per sincerarmi che fosse lei e non un errore di invio da mittente ignota, una decina di squilli liberi poi la sua voce - ciao era ora! Dove sei fuggito? - Le risposi mentendo, che ero stato preso col lavoro e non avevo avuto il tempo per aprire la posta, non faceva nulla mi disse ma non credi sia ora di concretizzare i nostri sogni?
Rimasi senza parole, non riuscii a risponderle, ero basito, così dopo un lungo silenzio parlò lei “ aspetto un tuo messaggino, se vieni martedì sera, comunque se non ti va pazienza, nulla cambia tra noi, accetto le tue scelte” poi chiuse la comunicazione.
Terminai la spesa in maniera confusa, senza un perché, sulla macchina chiamai mia moglie, le raccontai di aver trovato degli amici al super, che mi avevano invitato ad una cena martedì e dovevo dar loro risposta immediatamente per via della prenotazione, avevo premura di rispondere a Sonia, mia moglie ovviamente mi disse che non vi erano problemi e poi chiese sospettosa “come mai me lo domandi?” Chiusi la comunicazione con la moglie e feci subito l’sms “ok martedì sera ore 18 dove lavori ?” ero infoiato, come drogato! Non capivo più nulla, il cuore mi batteva a mille, un attimo dopo arrivò la risposta con l’indirizzo del centro estetico!
Mi fiondai a casa come se avessi visto l’america, misi a posto la spesa in tutta fretta, una doccia al volo, e immediatamente una corsetta per stemperare la tensione che mi si era creata; il martedì uscii dall’ufficio alle 17e30 sino a quel momento mi ero imposto di non guardare dove fosse il centro estetico, misi nel navigatore via e numero, un attimo di attesa, calcolo percorso > ora di arrivo 18e10 pensai subito che coglione! arrivare in ritardo ad un appuntamento del genere!
Diedi gas come non mai, alle 18e05 avevo già posteggiato ed ero fuori dal piccolo negozio di estetica, la porta era chiusa; pensai “cazzo cazzo vedi che se ne è già andata ?” poi vidi il cartello suonare, pigiai sul campanello trattenendo il fiato! Apnea, un interminabile minuto e … magia, la porta elettrica si aprì! mi accolse un ragazza bionda sui vent’anni col classico completino da estetista bianco, - Sonia arriva! la stava aspettando, mi ha detto di farla accomodare in cabina, prego - indicandomi la strada, una volta entrato nel piccolo locale con il lettino, la biondina mi consegnò in una mano una pallina dicendomi “ecco il perizoma di carta, si spogli pure, tra un secondo Sonia è da lei, buona serata” La ragazza usci chiudendo la sottile porta a soffietto, diedi un attenta occhiata ai macchinari stipati nell’angusto spazio poi senti Sonia che salutava la collega ed la porta esterna chiudersi.
Sonia entrò in cabina, era truccatissima, bella così non l’avevo mai vista, sorridente mi bacio sulle guance “sei pronto? Io è dal tuo messaggio che sono eccitata, ne ero sicura che venivi, questa mattina avevo già portato il necessario per farti il tuo clistere erotico da suppliche, vedrai non te ne pentirai! poi sarà il mio turno, spero di non farti soffrire troppo, ma sappi che sono determinata ad andare in fondo! uscirai con le chiappe pulite ma anche belle larghe.
Riprese la pallina del perizoma di carta e al suo posto mi diede una mascherina oculare nera “la devi indossare sempre, non voglio che tu veda cosa succede, devi solo sentire, lasciati andare al piacere e non te ne pentirai”
Incominciai a spogliarmi, lei si allontanò, una volta nudo indossai la mascherina e mi sdraiai sul lettino morbido, l’attesa durò parecchi minuti, sentivo i profumi delle creme e il lettino freddo sulla pelle nuda, sensazioni strane, non ero mai stato da un estetista in vita mia.
Udivo i rumori ma non riuscivo ad immaginare nulla, poi il ticchettio di tacchi avvicinarsi, una fredda mano si posò sul mio gluteo, lo accarezzo dolcemente, una voce femminile disse “ceretta?” Sonia rispose “si lo voglio perfetto mi raccomando anche l’ano epilato alla perfezione!”
chi è l’altra donna? Il mio cuore incominciò a battere impazzito ! Di colpo mi irrigidii come un pezzo di ferro, in un attimo sentii delle lunghe unghie dapprima appoggiarsi alla morbida carne del mio sedere poi la presa decisa! Le mani ben ancorate stavano spremendo i glutei per poi allontanarli con forza e lasciare l’ano ben in vista.
la Sonia disse “mettigli prima una supposta lassativa, cosi fa effetto mentre lo depili ” le due mani che mi allargavano le chiappe adesso stavano appoggiando anche le unghie sula mia morbida pelle, fu una frazione di secondo e poi le 10 lunghe unghie affondarono nella mia carne, un fredda supposta mi venne spinta molto lentamente dentro al culo accompagnata dal dito che la spingeva, fino a che l’ultima nocca non si appoggiò alla natica.
Sentii Sonia sottovoce dire “strettissimo! lo immaginavo” il dito usci dal mio ano, poi gradatamente le due mani mollarono la presa sui miei glutei e le unghie uscirono dalla mia carne, ammetto un leggero piacere provocato dalle unghie lo avevo percepito! Pensai come inizio non c’è male!
La calda e profumata cera veniva spalmata, poco dopo “strapp” come un leggero pizzicotto, era la prima volta che provavo la ceretta, la credevo una cosa più dolorosa una cosa per sole donne! ma l’unica cosa che percepivo come dolore era il bruciore lasciato precedentemente dalle unghie nelle natiche, l’opera dell’estetista arrivò anche sulla zona anale, gli strappi qui furono si fecero decisamente sentire! ma nel frattempo anche la supposta incominciava a fare effetto.
Terminato il trattamento estetico, due mani incominciarono a massaggiarmi piacevolmente i glutei, minuto dopo minuto cresceva la mia eccitazione; il mio pene lentamente si faceva strada sotto la mia pancia, ahimè anche le feci si facevano strada per cercare di uscire ; dopo alcuni minuti incominciai a contrarre i glutei per trattenere la popò, sudavo! ad ogni mia contrazione, regolarmente, sentivo una violenta manata sul gluteo e la voce di Sonia che con tono autoritario diceva “rilassati da bravo” il gluteo si infuocava per lo schiaffo, poi lentamente il massaggio ne faceva espandere il calore, le contrazioni diventavano sempre più frequenti e le manate sempre più forti, la supplicai di lasciarmi andare in bagno.
Mi vennero legate le mani e venni alla cieca accompagnato sulla tazza, l’altra voce di donna mi disse “ora puoi scaricarti” ero piegato dal mal di pancia, imbarazzato, sentivo la presenza delle 2 donne ed avevo il cazzo durissimo, alla fine mi lasciai andare e riuscii a scaricarmi completamente.
Quando dissi “ho finito” sentii un dolore lancinante ai capezzoli, mi avevano messo delle pinze che me li schiacciavano con dolore, non vedendole potevo solo immaginarle, erano attaccate a delle corde, usate da guinzaglio; venni fatto spostare, un getto di acqua calda mi lavava i glutei, venni asciugato e ricondotto sul lettino ove mi liberarono le, venni fatto sdraiare e rilegate nuovamente le mani ai piedini del lettino; sentivo le pinze sui capezzoli schiacciate dal mio peso.
Due mani con decisione mi allargarono le gambe e poi, le solite unghie nella carne dei glutei, bruciavano parecchio, si capiva che chi le affondava provava un piacere intenso nel fare la cosa; le due mani tenevano ben aperte le natiche, dovetti aspettare molto per sentire una cosa fredda appoggiarsi al mio culo.
Ci siamo dissi tra me e me “adesso mi apre il culo” cercai di rilassarmi il più possibile anche se ero eccitatissimo, poi incominciai sentire la cosa fredda spingere sull’ano, col passare dei secondi la pressione aumentava sempre di più, poi un attimo, senti il culo cedere, plop! sobbalzai ! era entrato, sentivo il culo esplodere! lentamente facendosi strada nella stretta via, piano piano, la cosa fredda incominciò ad avanzare, emisi un gemito di dolore, la mia schiena si innarcò per quanto concessomi, ma i glutei erano tenuti saldamente ben aperti e schiacciati sul lettino, le dieci unghie conficcate nella mia carne erano come chiodi.
Sonia disse “entra! Entra! a fatica ma entra” ero inebetito dal piacere e dal dolore, entrato tutto il vibro incomincio la corsa di ritorno verso l’esterno, gli ultimi centimetri mi regalarono un gran piacere.
Il vibro venne tolto completamente e poi rinfilato sino in fondo per parecchie volte, infine venne acceso, mentre vibrava veniva fatto andare avanti e indietro.
Udì una voce maschile dire “cazzo non resisto più ti prego” rimasi scioccato per un istante poi tornai a godere ignorando la cosa, senti una cappella premere sulle mie labbra e un odore di cazzo osceno, veramente forte, aprii la bocca e come sentii la cappella oltrepassare le mie labbra i primi fiotti di caldo sperma incominciarono a colare sulla mia lingua!
Porcaputtana mi avevano aperto il culo e avevo appena preso una sborrata in bocca, due cose mai fatte in vita mia! Cazzo che cambiamento! inoltre quante persone c’erano lì presenti ? Sonia, un’altra donna ed un uomo di sicuro e poi ? bendato e legato cosa potevo fare ? forse era meglio lasciarsi andare e godere solamente.
Mi vennero liberate le mani e fatto girare col viso rivolto verso il soffitto, legate nuovamente le mani, mi sentii alzare le gambe e mi venne tolto il vibro senza nemmeno spegnerlo, ero al culmine dell’eccitazione alcuni secondi dopo sentii una piccola cosa entrare nel sedere, il clistere? Mi bruciava il culo ma la sensazione piacevole del liquido tiepido che si stava espandendo nel mio intestino mi stava lentamente portando all’orgasmo, di tanto in tanto sentivo le tipiche contrazioni pre-orgasmiche, poi una calda bocca sentii avvolgere la mia cappella, furono attimi e il mio sperma incomincio ad uscire a fiotti, venne aspirato avidamente dalla bocca che continuò a trattenere il pene fino alla fine alla fine del clistere.
Devo ammettereche gli ultimi momenti del clisma furono brutti, la pancia sembrava scoppiarmi e il cazzo mi doleva ad essere continuamente succhiato, quando sentii la voce di lei dire “adesso tappatelo e lasciatelo riposare sul lettino per 15 20 minuti” feci dapprima un sospiro di sollievo poi sentii un plug entrare nel mio ano bruciante senza nessun ritegno, quasi di botto, le gambe mi vennero appoggiate sul lettino, la bocca mollò il pene e di colpo silenzio totale.
Stavo lì sul lettino, le braccia legate, il tappo nel sedere era grosso mi dava parecchio fastidio, l’intestino mi si contorceva e non sapevo cosa mi sarebbe capitato.
di
scritto il
2012-04-19
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