Due sorelle e un destino segnato
di
4eye
genere
dominazione
sono un quarantacinquenne sposato con una bella donna in carriera, la classica bionda, alta e slanciata, vestita sempre alla moda, poco presente, un po freddina nell’intimo, zero fantasie sessuali ma non si nega mai con le solite scuse,conduco una vita come tanti.
l’inverno scorso lei era all’estero per lavoro e durante la classica telefonata serale mi disse che voleva passare le feste a Madrid dalla sorella quindi avrei dovuto raggiungerla lì; andai con un giorno d’anticipo per via della ridotta disponibilità di voli aerei.
Mia cognata, mia cognata è una donna simpaticissima, singol, ha un aspetto piacevole, non proprio magra, anzi l’esatto contrario della sorella, la sua fortuna sono i due seni molto prosperosi che le donano una certa forma nascondendo la ciccetta in eccesso sotto il generoso seno, inoltre cura molto il make up mettendo in evidenza le sua labbra carnose con colori molto sensuali, veste altrettanto sensuale usando spessissimo pizzi e trasparenze che valorizzano solo i suoi punti di forza e come direbbe un mio carissimo amico “lei ha un non sò chè, che attizza!
la sera dell’antivigilia di Natale arrivai a Madrid dalla cognata con il classico malessere invernale, qualche lineetta di febbre, costipato e raffreddato, soliti salutoni, bacini bacetti, un aperitivo in centro e al rientro a casa dopo avermi visto ammalato mi disse in maniera molto carina “fidati di me ti rimetto io in sesto per domani se ti fai fare tutto ciò che ti propongo”
la stetti ad ascoltare un pò sbigottito, le sue cure prevedevano: supposta evacuativa, massaggio rilassante, clistere di pulizia e supposta di tachipirina! onestamente non mi era mai capitato di farmi mettere delle supposte da una donna che non era mia moglie, anzi solitamente ho sempre preso compresse e quelle rare volte che mi era servito un lassativo mia moglie mi aveva fatto il classico miniclisma di glicerina.
non ebbi nemmeno il tempo di rifletterci per risponderle, come fummo entrati in casa lei mi disse di andare in camera e di stendermi nudo sul letto, lei sarebbe arrivata con il kit da pronto intervento tra qualche minuto, ero mezzo rincoglionito dal malessere e ubbidii come attratto da un magnetismo, rimasi in mutande ad aspettarla sul letto senza rendermi conto che era mia cognata e non mia moglie!
dopo una decina di minuti arrivò con le scatole delle supposte, una pentola fumante piena di camomilla e una peretta con una cannulla insolita, direi bella grossa e molto più lunga rispetto a quelle tradizionali, lo scoprii poi in internet che era una cannula vaginale; mi fece mettere alla pecorina, mi abbasso i boxer e dopo aver scartato la supposta lassativa me la infilò con molta delicatezza, lentamente infilandomi dentro tutto il suo dito!
fui più che imbarazzato, mi dissi tra me e me “cazzo è mia cognata! cosa stà facendo con quel dito lì ?” il dito mi rimase dentro per parecchio, delicato rimescolava le mie viscere in maniera sensuale, lentamente provocò contro la mia volontà l’erezione! “cazzo e stracazzo!! è mia cognata ma che figura ci faccio ?” pensai
il suo dito rimase dentro a frugare nelle mie budella finché la supposta incominciò a provocare l’effetto per la quale era stata messa, ad un certo punto lo stimolo di scaricami divenne così forte che le chiesi di lasciarmi andare in bagno, lei mi blocco il bacino con l’altra mano, sfilò lentamente il dito, per poi potermi infilare con decisione due dita nel culo dicendomi “ancora 5 minuti non preoccuparti, stai buono non uscirà nulla verginello”
furono 5 minuti poco piacevoli, crampi all’intestino e le due dita si sentivano eccome, tenute spinte quasi con forza fino in fondo cercando di dilatarmi lo stretto orefizio; almeno come effetto secondario mi fecero perdere l’erezione, riuscii poi ad andare a scaricarmi senza farmi vedere col cazzo diritto, anche se lei della cosa se ne accorse sicuramente.
al mio ritorno dal wc incominciò un massaggio rilassante, veramente rilassante, così tanto che stavo quasi per addormentarmi quando sentì la sua voce dire “ adesso ti farò un clistere che non dimenticherai mai più”
incominciò un lentissimo massaggio circolare sull’esterno del mio orefizio anale, lento e delicato, di tanto in tanto sentivo la pressione del suo dito aumentare quel tanto che bastava per farmi presagire che da lì ad un secondo avrebbe violato l’ingresso, ma poi, come per incanto, la pressione tornava a calare, il mio desiderio di essere penetrato cominciò a crescere quanto la mia erezione non avevo mai desiderato in vita mia di essere penetrato fino a quel giorno;
passarono parecchi minuti ma nulla, nessuna tanto desiderata violazione, solo l’idilliaco massaggio; poi finalmente la vidi prendere la peretta con la cannula vaginale, quasi fremevo al pensiero che quel grosso tubo nero sarebbe entrato nel mio culo, lei lo appoggiò con delicatezza e un pò a fatica lo sentii varcare la porta del piacere! era dentro! magnifico, la sentivo bella grossa quella cannula dalla leggera forma arquata e poco più spessa di un dito, entrò tutta, fino in fondo, dava fastidio e piacere allo stesso tempo, stavo godendo come non mai, poi la strana sensazione di calore della camomilla che entrava, mi mandò in estasi, il piacere aumentò assieme al leggero movimento a stantuffo della cannula; godevo e poi godevo ancora, sentivo il cazzo scappellato che stava per esplodere, forse durante la terza o la quarta peretta incominciò a fuoriuscirmi colando una quantità di sperma mai vista, ero venuto, mi ritrovai allagato e in uno stato di estasi senza più forze, come morto, lei terminò di iniettarmi tutta la camomilla della pentola, mi trattenne per qualche minuto per poi concedermi il bagno.
svuotai completamente l’intestino e ritornai da lei sul letto, le sue labbra color mattone opaco mi attirarono come le api sul miele, mi avvinghiai su di lei, la mia bocca si attaccò alla sua come una ventosa, le mia mani si fiondarono sui grossi seni turgidi come se non ne avessi mai toccati in vita mia; avevo ancora l’uccello duro e finimmo per fare una scopata furibonda; le sue grida le ricordo ancora, dire che era una donna passionale sarebbe stato solamente sminuirla, era un vulcano in eruzione così i suoi umori vaginali, non avevo mai assistito prima all’orgasmo di una “femme fontaine” e nonostante avessi avuto l’orgasmo assieme al suo continuai a pomparla con foga eccitato dalla visione della vulva colante di umoriin quantita di certo insolite, la massacrai di colpi fino a farle avere un secondo orgasmo, poi crollai addormentandomi di sasso.
venni svegliato la mattina seguente con la peretta nel culo e la sua voce che sussurrava “ecco il tuo viagra amore” , come il tepore della camomilla incominciò a farsi sentire nel mio intestino il mio membro di pari passo tornò a indurirsi, come fu duro al punto giusto lei abilmente mi sfilò la peretta spremuta per metà e incominciò a scoparmi a smorzacandela, mi scopò per così tanto tempo senza ascoltare le mie suppliche per andare in bagno, che io, purtroppo non riuscii a trattenermi lasciando fuoriuscire la camomilla iniettata, fortunatamente la purga della sera prima mi aveva pulito così a fondo che usci solo camomilla! dopo aver raggiunto l’orgasmo la bollente cognata me lo prese in bocca portando anche me in paradiso.
terminato il focoso e alquanto insolito risveglio lei sistemò in tutta fretta il letto fradicio della purga e dei suoi umori mentre io mi facevo una doccia purificatrice, mise in tavola di corsa la colazione, non feci tempo ad accomodarmi che arrivò mia moglie! baci e abbracci, ma mia moglie si accorse subito che avevo la febbre, la sorella le disse di stare tranquilla che dopo colazione mi avrebbe dato una tachipirina.
e così fece, aspettò che la sorella andasse in bagno per una doccia per arrivare con una supposta, mi venne infilata con la solita sensualità accompagnata da una sega frenetica col dito sempre nel mio culo fino alla mia conclusione.
restai spossato e febbricitante fino al 27 quando mia moglie riparti per il lavoro, la attendevamo per il 31 cosi da festeggiare il capodanno tutti e tre.
arrivò il 30 e dopo una bella influenza il classico clistere per ripulire l’intestino dai microbi fu d’obbligo e la cognata non si fece certo mancare l’occasione, arrivai al 31 ancora più spossato, i suoi ritmi forzati di scopate serali, supposte con segone mi fecero perdere 2/3kg in pochi giorni, ma poi, finalmente ripartii per l’Italia con mia moglie e i primi giorni dell’anno mi servirono per riprendere le forze! poi rincominciò il solito tram tram quotidiano.
a metà marzo mi presi la prima influenza dell’anno nuovo, ero a letto e mia moglie chiamò la sua dottoressa per visitarmi, la cosa mi parve da subito strana, la dottoressa mi visitò con cura, mi diede la classica settimana di malattia e compilò la ricetta consegnandola personalmente a lei ma spiegandomela “ allora per qualche giorno 2 supposte al dì, mattina e sera di sobrapin per la tosse, ogni 4/6 ore una supposta di tachipirina fino a che la febbre non scompare, e la sera prima della supposta un bel clisterino per tener pulito l’intestino, mi raccomando almeno per una settimana tassativamente.
come usci la dottoressa chiesi a mia moglie come mai aveva chiamato il suo medico e non il mio, e come mai una cura così ? l’avessi mai fatto!!! lei mi rispose che aveva parlato con la sorella, la quale le aveva consigliato queste cure e così, dopo averne prima parlato con la sua dottoressa l’aveva fatta venire per visitarmi e tarare le dosi.
fu una settimana di martirio per il mio culo con una grande differenza, mia moglie, mi curò come da prescrizione ignnorando tutte le mie erezioni, fino a che, l’ultimo giorno, dopo l’ultimo clistere, lei si presentò con uno strap on, rimasi basito alla vista di lei, truccata alla perfezione, con un intimo rosa e scarpa tacco 15, le chiesi come mai di questa sua voglia ma precisai anche che poteva scordarselo! era una settimana che mi infilava roba nel didietro lasciandomi col cazzo duro, perché avrei dovuto accontentarla ? lei chiarì subito il motivo della sua voglia : visto che avevo concesso il mio culo e non solo quello a sua sorella lei aveva deciso di sverginarlo in maniera totale, così almeno questa esclusiva se la era presa lei per prima e che se non ubbidivo sarebbero stai guai.
i guai ci furono ugualmente, mi sfondo il culo senza malizia, diciamo per vendetta e basta, per una buona mezzora fui sodomizzato, i colpi furono assai dolorosi e di eccitante non ci fù proprio nulla, come smise di stantuffarmi mi disse di fare le valige e andare da sua sorella perché con lei era tutto finito!
così fu, la cognata mi prese con se con i suoi giochi e clinical e il suo sesso rovente e la mia vita cambiò!
4eye.
l’inverno scorso lei era all’estero per lavoro e durante la classica telefonata serale mi disse che voleva passare le feste a Madrid dalla sorella quindi avrei dovuto raggiungerla lì; andai con un giorno d’anticipo per via della ridotta disponibilità di voli aerei.
Mia cognata, mia cognata è una donna simpaticissima, singol, ha un aspetto piacevole, non proprio magra, anzi l’esatto contrario della sorella, la sua fortuna sono i due seni molto prosperosi che le donano una certa forma nascondendo la ciccetta in eccesso sotto il generoso seno, inoltre cura molto il make up mettendo in evidenza le sua labbra carnose con colori molto sensuali, veste altrettanto sensuale usando spessissimo pizzi e trasparenze che valorizzano solo i suoi punti di forza e come direbbe un mio carissimo amico “lei ha un non sò chè, che attizza!
la sera dell’antivigilia di Natale arrivai a Madrid dalla cognata con il classico malessere invernale, qualche lineetta di febbre, costipato e raffreddato, soliti salutoni, bacini bacetti, un aperitivo in centro e al rientro a casa dopo avermi visto ammalato mi disse in maniera molto carina “fidati di me ti rimetto io in sesto per domani se ti fai fare tutto ciò che ti propongo”
la stetti ad ascoltare un pò sbigottito, le sue cure prevedevano: supposta evacuativa, massaggio rilassante, clistere di pulizia e supposta di tachipirina! onestamente non mi era mai capitato di farmi mettere delle supposte da una donna che non era mia moglie, anzi solitamente ho sempre preso compresse e quelle rare volte che mi era servito un lassativo mia moglie mi aveva fatto il classico miniclisma di glicerina.
non ebbi nemmeno il tempo di rifletterci per risponderle, come fummo entrati in casa lei mi disse di andare in camera e di stendermi nudo sul letto, lei sarebbe arrivata con il kit da pronto intervento tra qualche minuto, ero mezzo rincoglionito dal malessere e ubbidii come attratto da un magnetismo, rimasi in mutande ad aspettarla sul letto senza rendermi conto che era mia cognata e non mia moglie!
dopo una decina di minuti arrivò con le scatole delle supposte, una pentola fumante piena di camomilla e una peretta con una cannulla insolita, direi bella grossa e molto più lunga rispetto a quelle tradizionali, lo scoprii poi in internet che era una cannula vaginale; mi fece mettere alla pecorina, mi abbasso i boxer e dopo aver scartato la supposta lassativa me la infilò con molta delicatezza, lentamente infilandomi dentro tutto il suo dito!
fui più che imbarazzato, mi dissi tra me e me “cazzo è mia cognata! cosa stà facendo con quel dito lì ?” il dito mi rimase dentro per parecchio, delicato rimescolava le mie viscere in maniera sensuale, lentamente provocò contro la mia volontà l’erezione! “cazzo e stracazzo!! è mia cognata ma che figura ci faccio ?” pensai
il suo dito rimase dentro a frugare nelle mie budella finché la supposta incominciò a provocare l’effetto per la quale era stata messa, ad un certo punto lo stimolo di scaricami divenne così forte che le chiesi di lasciarmi andare in bagno, lei mi blocco il bacino con l’altra mano, sfilò lentamente il dito, per poi potermi infilare con decisione due dita nel culo dicendomi “ancora 5 minuti non preoccuparti, stai buono non uscirà nulla verginello”
furono 5 minuti poco piacevoli, crampi all’intestino e le due dita si sentivano eccome, tenute spinte quasi con forza fino in fondo cercando di dilatarmi lo stretto orefizio; almeno come effetto secondario mi fecero perdere l’erezione, riuscii poi ad andare a scaricarmi senza farmi vedere col cazzo diritto, anche se lei della cosa se ne accorse sicuramente.
al mio ritorno dal wc incominciò un massaggio rilassante, veramente rilassante, così tanto che stavo quasi per addormentarmi quando sentì la sua voce dire “ adesso ti farò un clistere che non dimenticherai mai più”
incominciò un lentissimo massaggio circolare sull’esterno del mio orefizio anale, lento e delicato, di tanto in tanto sentivo la pressione del suo dito aumentare quel tanto che bastava per farmi presagire che da lì ad un secondo avrebbe violato l’ingresso, ma poi, come per incanto, la pressione tornava a calare, il mio desiderio di essere penetrato cominciò a crescere quanto la mia erezione non avevo mai desiderato in vita mia di essere penetrato fino a quel giorno;
passarono parecchi minuti ma nulla, nessuna tanto desiderata violazione, solo l’idilliaco massaggio; poi finalmente la vidi prendere la peretta con la cannula vaginale, quasi fremevo al pensiero che quel grosso tubo nero sarebbe entrato nel mio culo, lei lo appoggiò con delicatezza e un pò a fatica lo sentii varcare la porta del piacere! era dentro! magnifico, la sentivo bella grossa quella cannula dalla leggera forma arquata e poco più spessa di un dito, entrò tutta, fino in fondo, dava fastidio e piacere allo stesso tempo, stavo godendo come non mai, poi la strana sensazione di calore della camomilla che entrava, mi mandò in estasi, il piacere aumentò assieme al leggero movimento a stantuffo della cannula; godevo e poi godevo ancora, sentivo il cazzo scappellato che stava per esplodere, forse durante la terza o la quarta peretta incominciò a fuoriuscirmi colando una quantità di sperma mai vista, ero venuto, mi ritrovai allagato e in uno stato di estasi senza più forze, come morto, lei terminò di iniettarmi tutta la camomilla della pentola, mi trattenne per qualche minuto per poi concedermi il bagno.
svuotai completamente l’intestino e ritornai da lei sul letto, le sue labbra color mattone opaco mi attirarono come le api sul miele, mi avvinghiai su di lei, la mia bocca si attaccò alla sua come una ventosa, le mia mani si fiondarono sui grossi seni turgidi come se non ne avessi mai toccati in vita mia; avevo ancora l’uccello duro e finimmo per fare una scopata furibonda; le sue grida le ricordo ancora, dire che era una donna passionale sarebbe stato solamente sminuirla, era un vulcano in eruzione così i suoi umori vaginali, non avevo mai assistito prima all’orgasmo di una “femme fontaine” e nonostante avessi avuto l’orgasmo assieme al suo continuai a pomparla con foga eccitato dalla visione della vulva colante di umoriin quantita di certo insolite, la massacrai di colpi fino a farle avere un secondo orgasmo, poi crollai addormentandomi di sasso.
venni svegliato la mattina seguente con la peretta nel culo e la sua voce che sussurrava “ecco il tuo viagra amore” , come il tepore della camomilla incominciò a farsi sentire nel mio intestino il mio membro di pari passo tornò a indurirsi, come fu duro al punto giusto lei abilmente mi sfilò la peretta spremuta per metà e incominciò a scoparmi a smorzacandela, mi scopò per così tanto tempo senza ascoltare le mie suppliche per andare in bagno, che io, purtroppo non riuscii a trattenermi lasciando fuoriuscire la camomilla iniettata, fortunatamente la purga della sera prima mi aveva pulito così a fondo che usci solo camomilla! dopo aver raggiunto l’orgasmo la bollente cognata me lo prese in bocca portando anche me in paradiso.
terminato il focoso e alquanto insolito risveglio lei sistemò in tutta fretta il letto fradicio della purga e dei suoi umori mentre io mi facevo una doccia purificatrice, mise in tavola di corsa la colazione, non feci tempo ad accomodarmi che arrivò mia moglie! baci e abbracci, ma mia moglie si accorse subito che avevo la febbre, la sorella le disse di stare tranquilla che dopo colazione mi avrebbe dato una tachipirina.
e così fece, aspettò che la sorella andasse in bagno per una doccia per arrivare con una supposta, mi venne infilata con la solita sensualità accompagnata da una sega frenetica col dito sempre nel mio culo fino alla mia conclusione.
restai spossato e febbricitante fino al 27 quando mia moglie riparti per il lavoro, la attendevamo per il 31 cosi da festeggiare il capodanno tutti e tre.
arrivò il 30 e dopo una bella influenza il classico clistere per ripulire l’intestino dai microbi fu d’obbligo e la cognata non si fece certo mancare l’occasione, arrivai al 31 ancora più spossato, i suoi ritmi forzati di scopate serali, supposte con segone mi fecero perdere 2/3kg in pochi giorni, ma poi, finalmente ripartii per l’Italia con mia moglie e i primi giorni dell’anno mi servirono per riprendere le forze! poi rincominciò il solito tram tram quotidiano.
a metà marzo mi presi la prima influenza dell’anno nuovo, ero a letto e mia moglie chiamò la sua dottoressa per visitarmi, la cosa mi parve da subito strana, la dottoressa mi visitò con cura, mi diede la classica settimana di malattia e compilò la ricetta consegnandola personalmente a lei ma spiegandomela “ allora per qualche giorno 2 supposte al dì, mattina e sera di sobrapin per la tosse, ogni 4/6 ore una supposta di tachipirina fino a che la febbre non scompare, e la sera prima della supposta un bel clisterino per tener pulito l’intestino, mi raccomando almeno per una settimana tassativamente.
come usci la dottoressa chiesi a mia moglie come mai aveva chiamato il suo medico e non il mio, e come mai una cura così ? l’avessi mai fatto!!! lei mi rispose che aveva parlato con la sorella, la quale le aveva consigliato queste cure e così, dopo averne prima parlato con la sua dottoressa l’aveva fatta venire per visitarmi e tarare le dosi.
fu una settimana di martirio per il mio culo con una grande differenza, mia moglie, mi curò come da prescrizione ignnorando tutte le mie erezioni, fino a che, l’ultimo giorno, dopo l’ultimo clistere, lei si presentò con uno strap on, rimasi basito alla vista di lei, truccata alla perfezione, con un intimo rosa e scarpa tacco 15, le chiesi come mai di questa sua voglia ma precisai anche che poteva scordarselo! era una settimana che mi infilava roba nel didietro lasciandomi col cazzo duro, perché avrei dovuto accontentarla ? lei chiarì subito il motivo della sua voglia : visto che avevo concesso il mio culo e non solo quello a sua sorella lei aveva deciso di sverginarlo in maniera totale, così almeno questa esclusiva se la era presa lei per prima e che se non ubbidivo sarebbero stai guai.
i guai ci furono ugualmente, mi sfondo il culo senza malizia, diciamo per vendetta e basta, per una buona mezzora fui sodomizzato, i colpi furono assai dolorosi e di eccitante non ci fù proprio nulla, come smise di stantuffarmi mi disse di fare le valige e andare da sua sorella perché con lei era tutto finito!
così fu, la cognata mi prese con se con i suoi giochi e clinical e il suo sesso rovente e la mia vita cambiò!
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