La mia giuliva siringa 2° parte
di
4eye
genere
dominazione
Stavo lì sul lettino, le braccia legate, il tappo nel sedere era grosso mi dava parecchio fastidio, l’intestino mi si contorceva e non sapevo cosa mi sarebbe capitato.
Dopo un po’ di tempo arrivarono dei furibondi crampi e chiamai Sonia, la supplicai di lasciarmi scaricare, lei mi disse “caro, ti faccio portare in bagno solo quando sarà scaduto il tempo”
Così fu! Il plug mi venne tolto una volta fatto sedere sulla tazza, e capii al momento il perché! Non sarei riuscito a trattenere il liquido! rimasi sempre bendato, liberarmi l’intestino fu non cosa da poco ci misi parecchio tempo e non riuscii a pensare a nulla le fitte erano troppo dolorose, alla fine mi sentii come svuotato totalmente senza più organi.
Dopo una decina di minuti dall’ultima scarica venni rimesso sotto la doccia, lavato, asciugato e portato in una stanza, mi venne tolta la benda e vidi Sonia con due donne bionde bellissime, vestite da infermiere e truccate in modo vistoso, un uomo nudo bendato con un grosso cazzo quasi molle stava inginocchiato in un angolo, “ bene adesso le mie amiche ti faranno un clistere, questa sera per tè sarà una serata speciale!”
Fu proprio così, l’infermiera di sinistra che era la più bella delle due, labbra carnose e seno prosperoso ben celato dal camice bianco, mi fece tre perette in maniera molto autoritaria e professionale, la seconda infermiera face l’assistente e riuscì a provocarmi un gran bella erezione con le mani; finite le perette si prese da sola cura di me, mi toppò il culo con un vibro, lo accese, poi si mise a massaggiarmi la pancia, non ci misi molto a venire nuovamente ma al termine e solo dopo parecchio tempo e molte mie suppliche mi diede il permesso per scaricarmi!
Ritornai per l’ennesima volta dal bagno ancora col cazzo duro, Sonia mi prese per mano dicendomi “ vuoi inculare lo schiavo ? o aspetti me dopo cena? “ le risposi che la pazienza in questi casi avrebbe ben ripagato l’attesa.
andammo tutti a cena, mi abbuffai e bevvi anche qualche bicchiere di troppo, al termine io andai con Sonia in un motel, fu una notte passionale, molto passionale, non so dove trovai tutta quell’energia, riuscii persino ad incularla al termine di una scopata senza sapere che per lei era la prima volta, per fortuna dopo pochi colpi venni mentre lei gemeva dal dolore.
Nessuno di noi 2 rincasò, si ruppero 2 matrimoni ed incominciammo una nuova vita di trasgressioni insieme.
Dopo un po’ di tempo arrivarono dei furibondi crampi e chiamai Sonia, la supplicai di lasciarmi scaricare, lei mi disse “caro, ti faccio portare in bagno solo quando sarà scaduto il tempo”
Così fu! Il plug mi venne tolto una volta fatto sedere sulla tazza, e capii al momento il perché! Non sarei riuscito a trattenere il liquido! rimasi sempre bendato, liberarmi l’intestino fu non cosa da poco ci misi parecchio tempo e non riuscii a pensare a nulla le fitte erano troppo dolorose, alla fine mi sentii come svuotato totalmente senza più organi.
Dopo una decina di minuti dall’ultima scarica venni rimesso sotto la doccia, lavato, asciugato e portato in una stanza, mi venne tolta la benda e vidi Sonia con due donne bionde bellissime, vestite da infermiere e truccate in modo vistoso, un uomo nudo bendato con un grosso cazzo quasi molle stava inginocchiato in un angolo, “ bene adesso le mie amiche ti faranno un clistere, questa sera per tè sarà una serata speciale!”
Fu proprio così, l’infermiera di sinistra che era la più bella delle due, labbra carnose e seno prosperoso ben celato dal camice bianco, mi fece tre perette in maniera molto autoritaria e professionale, la seconda infermiera face l’assistente e riuscì a provocarmi un gran bella erezione con le mani; finite le perette si prese da sola cura di me, mi toppò il culo con un vibro, lo accese, poi si mise a massaggiarmi la pancia, non ci misi molto a venire nuovamente ma al termine e solo dopo parecchio tempo e molte mie suppliche mi diede il permesso per scaricarmi!
Ritornai per l’ennesima volta dal bagno ancora col cazzo duro, Sonia mi prese per mano dicendomi “ vuoi inculare lo schiavo ? o aspetti me dopo cena? “ le risposi che la pazienza in questi casi avrebbe ben ripagato l’attesa.
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