Manola
di
lulù54
genere
trans
Manlio, ormai diciottenne, non avrebbe esitato a definirsi un invertito, un frocio. Provava, in quel momento, un profondo desiderio di essere penetrato.
Per strada, protetto da un paio di occhiali a specchio, scrutava i rigonfiamenti dei pantaloni dei maschi che incrociava.
Sognava di toccarli, di giocare con i loro coglioni gorgoglianti di sborra.
Arrivato a un edicola acquistò una rivista scandalistica, l'edicolante al solito, guardò con un certo disprezzo il suo aspetto effeminato.
Si sedette al tavolino di un bar e prese a consultare gli annunci della rivista: ne trovò uno interessante, una trans che si presentava come dotato di "grosso arnese".
L'indirizzo non era troppo distante, e. in preda a una crescente eccitazione. si avviò.
Entrò in un vecchio stabile, suonò all'interno che sapeva, e gli venne ad aprire una trans, alta, prestante, con una fluente chioma nera, gambe lunghe, nessuna traccia di peli e due piccoli seni. Indossava un minuscolo bikini, con gli slip particolarmente gonfi.
Quando vide Manlio, la trans si passò la lingua sulle labbra più volte, lo fece entrare e chiese il denaro.
Manlio glielo diede prontamente e domandò.
"Come ti chiami?"
Con un forte accento iberico:
"Manola, e tu?"
"Manlio"
" Manlio, sei proprio un bel frocetto, scommetto che lo vuoi in quel bel culino"
Intanto un grosso cazzo scappellato fuoriusciva dagli slip di Manola.
Manlio, gemente per il desiderio, prese ad accarezzare quel pene veramente enorme.
"Ti piace il mio cazzo, frocetto"
"Si!"
Manlio si inginocchiò e prese in bocca la grossa cappella, congestionata dalla voglia. Fu la volta di Manola di gemere dal piacere.
Chiese:
"Vuoi che ti venga in bocca o che te lo metta nel culo?"
Manlio avrebbe voluto in tutti e due i modi, ma capì che le regole erano diverse, e chiese:
"Inculami!"
Si tolse gli abiti e di piegò su un letto, che si trovava al centro della stanza.
Manola disse:
"Aspetta"
E si infilò un preservativo.
Manlio, tremante per l'eccitazione, sentì il cazzo di Manola puntare il suo orifizio anale.
Nonostante avesse già provato quella esperienza, per le dimensioni ragguardevoli, sentì un certo dolore nella penetrazione.
Manola prese a muoversi nel retto di Manlio, che spinse più che poté, per ricevere quanto più profondamente possibile quell'organo tanto desiderato.
La trans raggiunse con le sue mani esperte, il cazzo di Manlio e prese a masturbarlo.
Manlio credeva di impazzire sotto quella doppia stimolazione.
La trans diceva:
"Ti piace il mio cazzo, frocetto"
"Si! Non ti fermare!"
Finalmente i movimenti di Manola, che insisteva sui punti più sensibili, nel retto di Manlio, e la stimolazione del pene con la mano, fecero sì che un intenso orgasmo, scuotesse il giovane.
Dopo pochi altri colpi ben assestati, senti che anche Manola, gli stava sborrando nel culo.
La trans estrasse l'arnese e si sfilò il preservativo, pieno di liquido biancastro.
Manlio disse:
"Dammelo, ti prego!"
La trans glielo diede, Manlio se lo portò alla bocca e succhiò la sborra di cui era assetato.
Si rivestì, e mentre si avviava alla porta, Manola disse:
"Quando hai voglia, vieni da Manola, per una miseria, te lo metterà in culo"
Manlio fece un'ultima carezza al cazzo di Manola, e uscì".
Per strada, protetto da un paio di occhiali a specchio, scrutava i rigonfiamenti dei pantaloni dei maschi che incrociava.
Sognava di toccarli, di giocare con i loro coglioni gorgoglianti di sborra.
Arrivato a un edicola acquistò una rivista scandalistica, l'edicolante al solito, guardò con un certo disprezzo il suo aspetto effeminato.
Si sedette al tavolino di un bar e prese a consultare gli annunci della rivista: ne trovò uno interessante, una trans che si presentava come dotato di "grosso arnese".
L'indirizzo non era troppo distante, e. in preda a una crescente eccitazione. si avviò.
Entrò in un vecchio stabile, suonò all'interno che sapeva, e gli venne ad aprire una trans, alta, prestante, con una fluente chioma nera, gambe lunghe, nessuna traccia di peli e due piccoli seni. Indossava un minuscolo bikini, con gli slip particolarmente gonfi.
Quando vide Manlio, la trans si passò la lingua sulle labbra più volte, lo fece entrare e chiese il denaro.
Manlio glielo diede prontamente e domandò.
"Come ti chiami?"
Con un forte accento iberico:
"Manola, e tu?"
"Manlio"
" Manlio, sei proprio un bel frocetto, scommetto che lo vuoi in quel bel culino"
Intanto un grosso cazzo scappellato fuoriusciva dagli slip di Manola.
Manlio, gemente per il desiderio, prese ad accarezzare quel pene veramente enorme.
"Ti piace il mio cazzo, frocetto"
"Si!"
Manlio si inginocchiò e prese in bocca la grossa cappella, congestionata dalla voglia. Fu la volta di Manola di gemere dal piacere.
Chiese:
"Vuoi che ti venga in bocca o che te lo metta nel culo?"
Manlio avrebbe voluto in tutti e due i modi, ma capì che le regole erano diverse, e chiese:
"Inculami!"
Si tolse gli abiti e di piegò su un letto, che si trovava al centro della stanza.
Manola disse:
"Aspetta"
E si infilò un preservativo.
Manlio, tremante per l'eccitazione, sentì il cazzo di Manola puntare il suo orifizio anale.
Nonostante avesse già provato quella esperienza, per le dimensioni ragguardevoli, sentì un certo dolore nella penetrazione.
Manola prese a muoversi nel retto di Manlio, che spinse più che poté, per ricevere quanto più profondamente possibile quell'organo tanto desiderato.
La trans raggiunse con le sue mani esperte, il cazzo di Manlio e prese a masturbarlo.
Manlio credeva di impazzire sotto quella doppia stimolazione.
La trans diceva:
"Ti piace il mio cazzo, frocetto"
"Si! Non ti fermare!"
Finalmente i movimenti di Manola, che insisteva sui punti più sensibili, nel retto di Manlio, e la stimolazione del pene con la mano, fecero sì che un intenso orgasmo, scuotesse il giovane.
Dopo pochi altri colpi ben assestati, senti che anche Manola, gli stava sborrando nel culo.
La trans estrasse l'arnese e si sfilò il preservativo, pieno di liquido biancastro.
Manlio disse:
"Dammelo, ti prego!"
La trans glielo diede, Manlio se lo portò alla bocca e succhiò la sborra di cui era assetato.
Si rivestì, e mentre si avviava alla porta, Manola disse:
"Quando hai voglia, vieni da Manola, per una miseria, te lo metterà in culo"
Manlio fece un'ultima carezza al cazzo di Manola, e uscì".
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