Più che amici

di
genere
bisex

Tutto cominciò dopo una partita di padel di coppia: io e Matilde, la mia ragazza, contro Marco, mio amico storico, e la sua ragazza Lucia. Vincemmo abbastanza facilmente io e Matilde e rientrammo negli spogliatoi per farci la doccia e prepararci per andare al ristorante che avevamo prenotato. 

Entrai negli spogliatoi con una certa agitazione, pur essendo, il mio rapporto di amicizia con Marco era così forte che sfociava quasi in un’attrazione verso di lui. Provavo anche una certa curiosità, nonostante lo conoscessi da più di dieci anni e nonostante vacanze e innumerevoli calcetti insieme, non mi era mai capitato di vederlo nudo visto che scappava sempre a casa a fare la doccia. 

Gli spogliatoi, a parte noi due, erano stranamente deserti. Mi spogliai e andai verso le docce, erano le tipiche docce da spogliatoio da calcetto, con i soffioni attaccati alle pareti, uno di fianco all’altro, senza divisori o separazioni. Accesi il getto caldo di una delle docce e, dopo poco, arrivò anche Marco. 

“Dopo più di dieci anni per la prima volta ci vediamo come mamma ci ha fatto” gli dissi ridendo e guardandolo. 

Marco rise e si mise sotto una doccia piuttosto lontana. 

“Che cazzo fai ti vergogni? Vieni qua vicino che almeno chiacchieriamo” gli gridai. 

“Va bene, va bene, arrivo” rispose, spense la sua doccia e si avvicinò per mettersi in quella di fianco alla mia. Lo osservai bene e mi resi conto di quanto fosse dotato. Anche a riposo misurava una quindicina di centimetri.  

“Cazzo, capisco come mai Lucia non ti ha ancora mollato nonostante il tuo carattere” gli dissi ridendo.  

Marco sorrise, sembrava leggermente imbarazzato.  

Provai una strana eccitazione e, per nascondere il fatto che quella vista me lo stava facendo diventare duro, iniziai ad insaponarmi il pube, le palle e il pene. Dentro di me pensai che avrei giustificato un’eventuale erezione con quel “massaggio”.  

“Ah spero non ti dia fastidio questa ma pulizia accurata, di solito non la faccio in spogliatoio, ma visto che siamo solo noi due ne approfitto così Mati è contenta stasera. Ci sono voluti più di dieci anni prima che mi vedessi nudo, ora mi vedrai anche con il cazzo duro” gli dissi ridendo. 

 “Nessun problema. Comunque anche tu non mi sembri messo malissimo” disse con voce leggermente esitante e tremante e guardandomi il pacco che diventava sempre più duro.  

Aveva ragione e gli risposi, continuando a insaponarmi: “Sì dai, in erezione arrivo a 17-18 cm, ma mi sa che in confronto a te impallidisco. A quanto arrivi tu?”. 

Marco arrossì e disse: “Eh 22 circa”. 

Bestemmiai e aggiunsi voltandomi verso di lui: “Ma perché dopo i calcetti non fai mai la doccia negli spogliatoi? Faresti provare invidia a tutti” 

Vidi che Marco si era girato di schiena verso di me e, senza voltarsi tese un braccio verso di me chiedendo: “Mi passi il bagnoschiuma che mi lavo anche io?” 

C’era qualcosa di strano nel suo atteggiamento, come se stesse nascondendo qualcosa. “Prendilo, è qui, io ho le mani insaponate” dissi. 

Marco rimase girato e iniziò ad agitare il braccio dietro di sé dicendo “Dove? Dove?” 

“Cazzo sei un gambero? Girati e prendilo!” gli dissi. 

Esitò, ma poi si voltò verso di me. Il suo bestione di 22 cm era completamente eretto e Marco sembrava avere le lacrime agli occhi. “Non so che mi succede, spero questo non rovini il nostro rapporto di amicizia, ma vederti nudo mi ha portato una strana eccitazione, scusami, non so che dirti” disse tremante. 

Sentivo il cuore pulsare a mille, mi avvicinai a lui, gli misi le mani sulle spalle e guardandolo negli occhi gli dissi: “Anche io mi sono eccitato quando ti ho visto, ho finto che l’erezione derivasse dal massaggio, ma era stato vederti nudo a provocarmela. Penso che siamo d’accordo che la nostra amicizia è così forte che è diventata quasi attrazione anche se io amo Mati e tu Luci”. 

Marco sussurrò “Grazie”, si gettò verso di me e mi abbracciò. Sentii il suo pene enorme spingere contro il mio pube e i miei addominali, mentre il mio faceva lo stesso contro di lui. Rimanemmo abbracciato così qualche secondo e l’eccitazione cresceva sempre più. Con il cuore a mille mi scostai leggermente, guardai Marco negli occhi, ma, mentre stavo per baciarlo, sentimmo la porta degli spogliatoi aprirsi e ci separammo bruscamente. 

Ci guardammo e scoppiammo a ridere, portando l’acqua della doccia sul freddo per calmare i bollenti spiriti. Concordammo che avremmo parlato di quanto successo con calma il giorno seguente. Ci preparammo per la cena e passammo una serata molto piacevole con le nostre rispettive ragazze. Riaccompagnammo Marco e Lucia a casa e rincasammo anche io e Mati. 

Passai una meravigliosa notte di sesso con Mati che fu così soddisfatta dai primi due “round” che decise di darmi il culo per il terzo. Mi fece godere come poche altre volte e, dopo averla riempita di sborra, mi accasciai a letto e recuperai il cellulare dal comodino. 

Mati mi sussurrò: “Vado a farmi una doccia” 

Lessi un messaggio di Marco: “Domani ore 15:00 da me”. 

Risposi con un Ok e una emoticon che mandava un bacio e raggiunsi Matilde sotto la doccia. 

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scritto il
2021-10-25
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