Più che amici 2
di
Save
genere
bisex
Il mattino seguente, visto che era sabato, mi svegliai con calma feci l’amore dolcemente con Matilde e, dopo una doccia, facemmo colazione a letto.
Matilde aveva organizzato un pomeriggio di shopping con Lucia e altre ragazze e, dopo pranzo uscì di casa. Io mi preparai e, poco prima delle 15, arrivai da Marco come concordato. Marco vive in una villetta con un bel giardino e una piscina perciò mi ero portato dietro uno zaino con costume da bagno, ciabatte e asciugamano.
Marco mi accolse in costume e maglietta e, abbastanza imbarazzato, mi disse: “Ci mettiamo in giardino?”
Lo seguii in giardino e stesi l’asciugamano sul lettino di fianco al suo. Marco si tolse la maglietta e disse: “Senti, per quello che è successo ieri, facciamo finta di niente che dici? Penso sia stata una reazione così un po’ strana perché alla fine eravamo entrambi curiosi di vedere come eravamo fatti, ma siamo entrambi etero quindi direi che finisce tutto qui no?”
Gli sorrisi: “Guarda io non metterei paletti particolari, ti confermo che provo una strana attrazione verso di te, ma non voglio assolutamente rovinare il nostro rapporto, perciò va bene come hai detto”
Mi tolsi la maglietta, slacciai i pantaloni e li abbassai insieme alle mutande. “Ah però ormai spogliarsi uno davanti all’altro lo abbiamo sdoganato vero?” dissi ridendo mentre mi infilavo il costume.
Marco rispose con una risata un po’ forzata.
“Fai il bagno?” gli chiesi.
“No ora non ho voglia” rispose stendendosi sul lettino e infilandosi occhiali da sole.
Nuotai per una mezz’oretta e poi uscii dall’acqua per farmi una doccia per togliermi il cloro. La doccia era all’aperto poco distante dal lettino di Marco che si girò verso di me e chiese: “Com’era acqua?”
“Si stava da Dio” risposi e poi, praticamente istintivamente, mi tolsi il costume e continuai la doccia.
Mi sembrò che Marco sussultasse leggermente, ma tenendo lo sguardo verso di me disse: “Senti ma facciamo qualcosa con le ragazze stasera?”
Mentre la mia doccia proseguiva, discutemmo un po’ dei programmi serali, Marco continuava a guardarmi e mi sembrò di vedere un rigonfiamento sotto il suo costume. Come per volersi nascondere piegò la gamba più vicina a me.
Spensi la doccia e mi diressi, nudo verso di lui. Mi sedetti di fianco a lui sul bordo del suo lettino e spinsi giù la sua gamba. Avevo visto giusto, sotto il costume gli stava diventando duro.
“Che fai?” balbettò
Gli misi una mano sul basso ventre, poco sopra il costume e chiesi: “Sei sicuro che fosse solo una reazione di ieri?”
Il suo cazzo diventò sempre più duro e allora decisi di buttarmi e gli abbassai il costume. Con una mano glielo afferrai iniziando a segarlo lentamente, mi chinai verso di lui e lo baciai sulle labbra. Dopo un momento di esitazione il nostro bacio divenne più appassionato e le nostre lingue si intrecciavano e giocavano tra loro.
Marco con una mano cercò il mio cazzo, diventato duro e prese a masturbarmi mentre io continuavo a fare su e giù con la mano lungo i suoi 22 centimetri. Continuavamo a baciarci e ad ansimare mentre le nostre mani scorrevano sempre più velocemente sul membro dell’altro.
Il cuore mi batteva a mille, sentivo il suo bestione caldo pulsare nella mia mano, mentre la sua stringeva sempre più forte i miei 18 cm.
Mi scostai da lui e mi misi a cavalcioni sopra di lui, afferrai il suo pene con due mani dietro la schiena e continuai a masturbarlo, andando sempre più veloce su e giù con la mano sinistra mentre con la destra facevo dei piccoli movimenti rotatori. Anche lui continuò a segarmi mentre con una mano giocherellava con i miei testicoli.
Andammo avanti così qualche minuti finché sentii il suo cazzo pulsare sempre più, contrarsi e, mentre Marco gridava di piacere, rilasciare un getto caldo di sperma sulla mia schiena. Riuscii a resistere ancora qualche istante mentre Marco mi segava a due mani, poi esplosi anche io sulla faccia e sul petto di Marco.
Mi chinai verso di lui e lo baciai con passione.
Quando ci scostammo mi sorrise: “Bagnetto per lavarsi?”
Risi, mi rialzai e ci tuffammo nudi in piscina. Entrati in acqua ci guardammo e scoppiamo nuovamente a ridere, gli stampai un bacio sulle labbra e uscii rapidamente dall’acqua per rispondere al telefono che stava suonando.
“Mati, amore! Come è andato lo shopping? … Sì noi niente di che … Come? Ok ci vediamo a casa e poi andiamo insieme … Ti amo! Ciao!”
Mi voltai verso Marco e ridendo dissi: “Cinema con le ragazze stasera!”
Buttai il telefono sul lettino e mi rituffai in acqua.
Matilde aveva organizzato un pomeriggio di shopping con Lucia e altre ragazze e, dopo pranzo uscì di casa. Io mi preparai e, poco prima delle 15, arrivai da Marco come concordato. Marco vive in una villetta con un bel giardino e una piscina perciò mi ero portato dietro uno zaino con costume da bagno, ciabatte e asciugamano.
Marco mi accolse in costume e maglietta e, abbastanza imbarazzato, mi disse: “Ci mettiamo in giardino?”
Lo seguii in giardino e stesi l’asciugamano sul lettino di fianco al suo. Marco si tolse la maglietta e disse: “Senti, per quello che è successo ieri, facciamo finta di niente che dici? Penso sia stata una reazione così un po’ strana perché alla fine eravamo entrambi curiosi di vedere come eravamo fatti, ma siamo entrambi etero quindi direi che finisce tutto qui no?”
Gli sorrisi: “Guarda io non metterei paletti particolari, ti confermo che provo una strana attrazione verso di te, ma non voglio assolutamente rovinare il nostro rapporto, perciò va bene come hai detto”
Mi tolsi la maglietta, slacciai i pantaloni e li abbassai insieme alle mutande. “Ah però ormai spogliarsi uno davanti all’altro lo abbiamo sdoganato vero?” dissi ridendo mentre mi infilavo il costume.
Marco rispose con una risata un po’ forzata.
“Fai il bagno?” gli chiesi.
“No ora non ho voglia” rispose stendendosi sul lettino e infilandosi occhiali da sole.
Nuotai per una mezz’oretta e poi uscii dall’acqua per farmi una doccia per togliermi il cloro. La doccia era all’aperto poco distante dal lettino di Marco che si girò verso di me e chiese: “Com’era acqua?”
“Si stava da Dio” risposi e poi, praticamente istintivamente, mi tolsi il costume e continuai la doccia.
Mi sembrò che Marco sussultasse leggermente, ma tenendo lo sguardo verso di me disse: “Senti ma facciamo qualcosa con le ragazze stasera?”
Mentre la mia doccia proseguiva, discutemmo un po’ dei programmi serali, Marco continuava a guardarmi e mi sembrò di vedere un rigonfiamento sotto il suo costume. Come per volersi nascondere piegò la gamba più vicina a me.
Spensi la doccia e mi diressi, nudo verso di lui. Mi sedetti di fianco a lui sul bordo del suo lettino e spinsi giù la sua gamba. Avevo visto giusto, sotto il costume gli stava diventando duro.
“Che fai?” balbettò
Gli misi una mano sul basso ventre, poco sopra il costume e chiesi: “Sei sicuro che fosse solo una reazione di ieri?”
Il suo cazzo diventò sempre più duro e allora decisi di buttarmi e gli abbassai il costume. Con una mano glielo afferrai iniziando a segarlo lentamente, mi chinai verso di lui e lo baciai sulle labbra. Dopo un momento di esitazione il nostro bacio divenne più appassionato e le nostre lingue si intrecciavano e giocavano tra loro.
Marco con una mano cercò il mio cazzo, diventato duro e prese a masturbarmi mentre io continuavo a fare su e giù con la mano lungo i suoi 22 centimetri. Continuavamo a baciarci e ad ansimare mentre le nostre mani scorrevano sempre più velocemente sul membro dell’altro.
Il cuore mi batteva a mille, sentivo il suo bestione caldo pulsare nella mia mano, mentre la sua stringeva sempre più forte i miei 18 cm.
Mi scostai da lui e mi misi a cavalcioni sopra di lui, afferrai il suo pene con due mani dietro la schiena e continuai a masturbarlo, andando sempre più veloce su e giù con la mano sinistra mentre con la destra facevo dei piccoli movimenti rotatori. Anche lui continuò a segarmi mentre con una mano giocherellava con i miei testicoli.
Andammo avanti così qualche minuti finché sentii il suo cazzo pulsare sempre più, contrarsi e, mentre Marco gridava di piacere, rilasciare un getto caldo di sperma sulla mia schiena. Riuscii a resistere ancora qualche istante mentre Marco mi segava a due mani, poi esplosi anche io sulla faccia e sul petto di Marco.
Mi chinai verso di lui e lo baciai con passione.
Quando ci scostammo mi sorrise: “Bagnetto per lavarsi?”
Risi, mi rialzai e ci tuffammo nudi in piscina. Entrati in acqua ci guardammo e scoppiamo nuovamente a ridere, gli stampai un bacio sulle labbra e uscii rapidamente dall’acqua per rispondere al telefono che stava suonando.
“Mati, amore! Come è andato lo shopping? … Sì noi niente di che … Come? Ok ci vediamo a casa e poi andiamo insieme … Ti amo! Ciao!”
Mi voltai verso Marco e ridendo dissi: “Cinema con le ragazze stasera!”
Buttai il telefono sul lettino e mi rituffai in acqua.
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