Costretta o contenta?
di
maxborns4u
genere
trio
Lavoravo da qualche mese nella cucina di un piccolo ristorante insieme al proprietario, mio coetaneo. Sua moglie, di qualche anno più giovane di lui, si occupava della sala. Oltre a noi un lavapiatti e un'altra cameriera per il fine settimana completavano lo staff.
Per il mio compleanno era venuto a cenare il mio migliore amico per la prima volta. Un amico di quelli che anche se non ti vedi per lunghi periodi si alzerebbe la notte per venirti a aiutare. Uno vero insomma. Oltretutto un gran bel ragazzo.
A fine serata rimasero tutti a bere qualcosa dentro il locale chiuso.
Auguri! Cin cin e poi tutti a casa.
Dopo un paio di giorni squilla il telafono. È Roberto (il mio amico).
R - "ciao, devo raccontarti questa. L'altra sera con Chiara (la moglie del titolare) ci siamo scambiati il numero di cellulare per motivi lavorativi.....cosi credevo. Poco fa mi ha chiamato riepiendomi di complimenti e dicendo che vuole che ci vediamo da soli.
So che è sposata con il tuo titolare. La cosa ti crea problemi? È bona! Belle tette e bel culo, non mi dispiacerebbe giocarci un po'!"
Io - "figurati, io non ho problemi! Anzi, se mi tieni informato posso aiutarti con i movimenti di Paolo (il marito). A lei naturalmente non dire chi io so tutto!"
Mi richiama dopo altri due giorni.
R -"ci siamo visti oggi pomeriggio in un parcheggio, è salita nella mia macchina e lo abbiamo fatto lì, approfittando che pioveva forte.
Comunque qualcuno ci è passato vicino a piedi e ha visto tutto. Lei era praticamente nuda ma non se n'è preoccupata, anzi, ha urlato e goduto più forte."
Io - "Paolo è rimasto tutto il tempo qui in cucina a lavorare."
R - "ha un bel fisico, tette gonfie, culo sodo e una figa bagnatissima. Ci rivediamo sabato."
Io - "buon divertimento stallone, tienimi al corrente come sempre."
Sabato primo pomeriggio.
R - "abbiamo appuntamento tra poco lungo la strada qui nel boschetto. Io la scopo qui!"
In serata.
R - "non se l'è fatto neanche chiedere! Con le mani appoggiate ad un albero si è alzata la gonna ed era già bagnata e senza slip. L'ho scopata ben bene da dietro e quando stavo per venire si è inginocchiata davanti a me e si è bevuta tutto......ma prima di venire le ho fatto una foto con il mio cazzo in bocca e le tette all'aria. Pensa che si è messa in posa la zoccoletta!
Ora te la invio."
Effettivamente aveva uno sguardo da porca e pur avendo il cazzo di Roberto in bocca sorrideva compiaciuta.
Mi frullavano in testa un sacco di pensieri....e tutti da gran maiale.
Il giorno dopo lo richiamai.
Io - " dalle appuntamento lunedì pomeriggio all'Hotel Mare. Paolo è ad una fiera del cibo e non torna fino a tarda sera."
Lunedì io e Roberto siamo andati all'Hotel di mattina. Ho fatto il check in e mi sono fatto dare una chiave della stanza.
Nel primo pomeriggio Roberto e Chiara erano già alla reception a registrarsi.
Lei sapendo di avere una camera e tutto il pomeriggio a disposizione si era agghindata a dovere. Il vestitino nero a tubino lasciava ben poco all'immaginazione.
Li lasciai salire senza farmi vedere da lei.
Dopo 10 minuti come d'accordo sono alla porta con la videocamera del telefono accesa.
Apro piano continuando a riprendere.
Lei, con solo autoreggenti e tacchi a spillo è a pecora sul letto con gli occhi socchiusi. Lui, dietro, la sta scopando.
Chiara mi vede e si blocca.
Roberto mi fa un cenno e continua a scoparla.
Io - "buonasera! Ci stiamo divertendo qui!" continuando a riprenderla.
Lei è spaventata, impietrita, ma Roberto non si ferma.
Guardandola negli occhi: "credevi forse che mio 'fratello' non mi dicesse niente? Sapevo cosa tu avresti fatto prima ancora che tu la facessi."
Spensi la videocamera, posai il telefono sul comodino e cominciai a slacciarmi i pantaloni. - "oltre alla foto adesso c'è anche il filmino. Ora o ci divertiamo o ci preoccupiamo." e senza esitare tirai fuori il mio uccello, lo scappello un paio di volte e glielo poso delicatamente sulle labbra. Con lo sguardo ancora frastornato tira fuori la lingua e da una leccatina alla punta, poi girandosi verso Roberto : "sei un bastardo! Siete due stronzi!" e si lascia scappare un sorriso.
Aprì le labbra e, prima timidamente, poi con passione, iniziò a succhiarmelo.
Le sorrisi e le spostai i capelli dalla faccia per guardarla meglio ciucciare.
Con un avambraccio appoggiato sul letto e sobbalzando in avanti ogni colpo di Roberto, appoggiò il palmo della sua mano sotto i mie testicoli e con il polso rivolto alla sua bocca, li alzò fino a sollevare leggermente anche il mio membro. Con la punta delle dita mi stuzzicava la pelle tra palle e culo, mentre si indirizzava la cappella sulla sua lingua.
La leccava tutta intorno prima di pomparla con maestria.
Avevo voglia di scoparla così io mi posizionai dietro di lei mentre Roberto si sdraiò davanti a lei a gambe larghe.
La sua figa liscia e zuppa accolse in una sola spinta tutto il mio uccello. Un gemito e si tuffò sul cazzo di Roberto dopo averlo scappellato fino alle palle con entrambe le mani.
Avevo le sue natiche spalancate davanti a me e, raccogliendo gli umori che gocciolavano dalla sua figa, le bagnai il buchetto e delicatamente la penetrai prima con uno poi con due dita, facendole scorrere su e giù e girandole dentro.
Ansimava pesantemente e quel buchino continuava a rilassarsi permettendomi di arrivare sempre più a fondo.
Roberto gli prese la testa a due mani e scopava la sua bocca freneticamente.
Aumentai costantemente il ritmo. Le mie palle sbattevano sul suo abbondante succo.
Mugolava sempre più forte. Con le dita sempre nel suo culo, premevo l'altra mano sulla sua schiena. Sentivo che stava per godere. Non mi fermai finché non si accasciò sul fianco bagnata fino alle ginocchia e scossa da scatti nervosi.
Mi sdraiai al suo fianco e senza darle tregua la feci salire su di me.
Ormai le autoreggenti le erano arrivate sulle caviglie ma non se ne curò. Il mio cazzo era sempre duro e dritto. Lo afferrò è se lo infilò di nuovo dentro. Scese fino ad appoggiare le grandi labbra alla base del mio uccello, si fermò due secondi e poi spinse ancora più a fondo.
Lo sentivo avvolto dal tepore del suo piacere. Il suo seno, una quarta soda dalle grandi areole, si muovevano davanti ai mie occhi. Li afferrai entrambi e mentre ciucciavo un capezzolo, strizzavo quell'altro per poi alternarmi nel succhiarli.
Improvvisamente la vidi sgranare gli occhi e un urlo strozzato in gola le fece dischiudere le labbra.
Roberto glielo aveva spinto nel culo. Sentivo i nostri cazzi strusciare uno sull'altro divisi dalla sottile membrana interna.
Trovammo subito la giusta sintonia. Tutti e due fino in fondo e poi mentre uno entrava l'altro usciva.
Chiara mi abbracciò e mi baciò apparentemente felice di poter provare quell'intenso piacere nuovo.........forse!
Non so quante volte venne. Sotto di me il letto era fradicio del suo godimento.
Ero un po' invidioso e volglioso di provare anch'io il suo buco posteriore.
Io - "ora tocca a me il culo!", deciso.
Lei fece uscire Roberto lasciandolo in piedi, si sfilò dalla figa il mio cazzo, si alzò, si girò e scese piegando le ginocchia e aprendosi la natiche fino a puntare la mi cappella al suo buco ancora dilatato. Con leggeri dondolii e colpetti se lo infilò dentro aumentando sempre di più percorso e ritmo. Nel frattempo Roberto davanti a lei se lo stava facendo succhiare.
Nel momento in cui Chiara inizio a menarsi il clitoride alternandosi con l'infilare le dita nella patata, ho iniziato a sentire l'eccitazione al massimo.
Le palle cominciarono a pulsarmi, l'uccello a tendersi ulteriormente e grossi spruzzi del mio sperma le riempirono il culo.
Nel sentirmi venire Chiara aumentò a masturbarsi e schizzò sui piedi di Roberto.
Lui nel vedere tutto quel succo uscire dal culo e dalla figa di Chiara, non si trattenne più e gli sborrò abbondantemente nella bocca.
Si abbandono sul materasso.
Distesa sul letto bagnato, aveva bocca e mento coperti di sperma, il seno gocciocciolante e il culo ancora aperto dal quale continuava a uscire liquido.
R - "ti è piaciuta la sorpresa?"
Io prendendo il cellulare - "questa situazione meriterebbe un selfie, ma invece, dato che non sono così stronzo, cancello tutto quello che ho ripreso."
C - "bene, ottimo, grazie, ma la stanza è pagata per tutto il giorno, giusto?"
maxborns4u@gmail.com
Per il mio compleanno era venuto a cenare il mio migliore amico per la prima volta. Un amico di quelli che anche se non ti vedi per lunghi periodi si alzerebbe la notte per venirti a aiutare. Uno vero insomma. Oltretutto un gran bel ragazzo.
A fine serata rimasero tutti a bere qualcosa dentro il locale chiuso.
Auguri! Cin cin e poi tutti a casa.
Dopo un paio di giorni squilla il telafono. È Roberto (il mio amico).
R - "ciao, devo raccontarti questa. L'altra sera con Chiara (la moglie del titolare) ci siamo scambiati il numero di cellulare per motivi lavorativi.....cosi credevo. Poco fa mi ha chiamato riepiendomi di complimenti e dicendo che vuole che ci vediamo da soli.
So che è sposata con il tuo titolare. La cosa ti crea problemi? È bona! Belle tette e bel culo, non mi dispiacerebbe giocarci un po'!"
Io - "figurati, io non ho problemi! Anzi, se mi tieni informato posso aiutarti con i movimenti di Paolo (il marito). A lei naturalmente non dire chi io so tutto!"
Mi richiama dopo altri due giorni.
R -"ci siamo visti oggi pomeriggio in un parcheggio, è salita nella mia macchina e lo abbiamo fatto lì, approfittando che pioveva forte.
Comunque qualcuno ci è passato vicino a piedi e ha visto tutto. Lei era praticamente nuda ma non se n'è preoccupata, anzi, ha urlato e goduto più forte."
Io - "Paolo è rimasto tutto il tempo qui in cucina a lavorare."
R - "ha un bel fisico, tette gonfie, culo sodo e una figa bagnatissima. Ci rivediamo sabato."
Io - "buon divertimento stallone, tienimi al corrente come sempre."
Sabato primo pomeriggio.
R - "abbiamo appuntamento tra poco lungo la strada qui nel boschetto. Io la scopo qui!"
In serata.
R - "non se l'è fatto neanche chiedere! Con le mani appoggiate ad un albero si è alzata la gonna ed era già bagnata e senza slip. L'ho scopata ben bene da dietro e quando stavo per venire si è inginocchiata davanti a me e si è bevuta tutto......ma prima di venire le ho fatto una foto con il mio cazzo in bocca e le tette all'aria. Pensa che si è messa in posa la zoccoletta!
Ora te la invio."
Effettivamente aveva uno sguardo da porca e pur avendo il cazzo di Roberto in bocca sorrideva compiaciuta.
Mi frullavano in testa un sacco di pensieri....e tutti da gran maiale.
Il giorno dopo lo richiamai.
Io - " dalle appuntamento lunedì pomeriggio all'Hotel Mare. Paolo è ad una fiera del cibo e non torna fino a tarda sera."
Lunedì io e Roberto siamo andati all'Hotel di mattina. Ho fatto il check in e mi sono fatto dare una chiave della stanza.
Nel primo pomeriggio Roberto e Chiara erano già alla reception a registrarsi.
Lei sapendo di avere una camera e tutto il pomeriggio a disposizione si era agghindata a dovere. Il vestitino nero a tubino lasciava ben poco all'immaginazione.
Li lasciai salire senza farmi vedere da lei.
Dopo 10 minuti come d'accordo sono alla porta con la videocamera del telefono accesa.
Apro piano continuando a riprendere.
Lei, con solo autoreggenti e tacchi a spillo è a pecora sul letto con gli occhi socchiusi. Lui, dietro, la sta scopando.
Chiara mi vede e si blocca.
Roberto mi fa un cenno e continua a scoparla.
Io - "buonasera! Ci stiamo divertendo qui!" continuando a riprenderla.
Lei è spaventata, impietrita, ma Roberto non si ferma.
Guardandola negli occhi: "credevi forse che mio 'fratello' non mi dicesse niente? Sapevo cosa tu avresti fatto prima ancora che tu la facessi."
Spensi la videocamera, posai il telefono sul comodino e cominciai a slacciarmi i pantaloni. - "oltre alla foto adesso c'è anche il filmino. Ora o ci divertiamo o ci preoccupiamo." e senza esitare tirai fuori il mio uccello, lo scappello un paio di volte e glielo poso delicatamente sulle labbra. Con lo sguardo ancora frastornato tira fuori la lingua e da una leccatina alla punta, poi girandosi verso Roberto : "sei un bastardo! Siete due stronzi!" e si lascia scappare un sorriso.
Aprì le labbra e, prima timidamente, poi con passione, iniziò a succhiarmelo.
Le sorrisi e le spostai i capelli dalla faccia per guardarla meglio ciucciare.
Con un avambraccio appoggiato sul letto e sobbalzando in avanti ogni colpo di Roberto, appoggiò il palmo della sua mano sotto i mie testicoli e con il polso rivolto alla sua bocca, li alzò fino a sollevare leggermente anche il mio membro. Con la punta delle dita mi stuzzicava la pelle tra palle e culo, mentre si indirizzava la cappella sulla sua lingua.
La leccava tutta intorno prima di pomparla con maestria.
Avevo voglia di scoparla così io mi posizionai dietro di lei mentre Roberto si sdraiò davanti a lei a gambe larghe.
La sua figa liscia e zuppa accolse in una sola spinta tutto il mio uccello. Un gemito e si tuffò sul cazzo di Roberto dopo averlo scappellato fino alle palle con entrambe le mani.
Avevo le sue natiche spalancate davanti a me e, raccogliendo gli umori che gocciolavano dalla sua figa, le bagnai il buchetto e delicatamente la penetrai prima con uno poi con due dita, facendole scorrere su e giù e girandole dentro.
Ansimava pesantemente e quel buchino continuava a rilassarsi permettendomi di arrivare sempre più a fondo.
Roberto gli prese la testa a due mani e scopava la sua bocca freneticamente.
Aumentai costantemente il ritmo. Le mie palle sbattevano sul suo abbondante succo.
Mugolava sempre più forte. Con le dita sempre nel suo culo, premevo l'altra mano sulla sua schiena. Sentivo che stava per godere. Non mi fermai finché non si accasciò sul fianco bagnata fino alle ginocchia e scossa da scatti nervosi.
Mi sdraiai al suo fianco e senza darle tregua la feci salire su di me.
Ormai le autoreggenti le erano arrivate sulle caviglie ma non se ne curò. Il mio cazzo era sempre duro e dritto. Lo afferrò è se lo infilò di nuovo dentro. Scese fino ad appoggiare le grandi labbra alla base del mio uccello, si fermò due secondi e poi spinse ancora più a fondo.
Lo sentivo avvolto dal tepore del suo piacere. Il suo seno, una quarta soda dalle grandi areole, si muovevano davanti ai mie occhi. Li afferrai entrambi e mentre ciucciavo un capezzolo, strizzavo quell'altro per poi alternarmi nel succhiarli.
Improvvisamente la vidi sgranare gli occhi e un urlo strozzato in gola le fece dischiudere le labbra.
Roberto glielo aveva spinto nel culo. Sentivo i nostri cazzi strusciare uno sull'altro divisi dalla sottile membrana interna.
Trovammo subito la giusta sintonia. Tutti e due fino in fondo e poi mentre uno entrava l'altro usciva.
Chiara mi abbracciò e mi baciò apparentemente felice di poter provare quell'intenso piacere nuovo.........forse!
Non so quante volte venne. Sotto di me il letto era fradicio del suo godimento.
Ero un po' invidioso e volglioso di provare anch'io il suo buco posteriore.
Io - "ora tocca a me il culo!", deciso.
Lei fece uscire Roberto lasciandolo in piedi, si sfilò dalla figa il mio cazzo, si alzò, si girò e scese piegando le ginocchia e aprendosi la natiche fino a puntare la mi cappella al suo buco ancora dilatato. Con leggeri dondolii e colpetti se lo infilò dentro aumentando sempre di più percorso e ritmo. Nel frattempo Roberto davanti a lei se lo stava facendo succhiare.
Nel momento in cui Chiara inizio a menarsi il clitoride alternandosi con l'infilare le dita nella patata, ho iniziato a sentire l'eccitazione al massimo.
Le palle cominciarono a pulsarmi, l'uccello a tendersi ulteriormente e grossi spruzzi del mio sperma le riempirono il culo.
Nel sentirmi venire Chiara aumentò a masturbarsi e schizzò sui piedi di Roberto.
Lui nel vedere tutto quel succo uscire dal culo e dalla figa di Chiara, non si trattenne più e gli sborrò abbondantemente nella bocca.
Si abbandono sul materasso.
Distesa sul letto bagnato, aveva bocca e mento coperti di sperma, il seno gocciocciolante e il culo ancora aperto dal quale continuava a uscire liquido.
R - "ti è piaciuta la sorpresa?"
Io prendendo il cellulare - "questa situazione meriterebbe un selfie, ma invece, dato che non sono così stronzo, cancello tutto quello che ho ripreso."
C - "bene, ottimo, grazie, ma la stanza è pagata per tutto il giorno, giusto?"
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