Me lo ha chiesto lei
di
sono un ragazzo timido
genere
incesti
Ho sempre avuto la passione del motociclismo, ma un giorno durante una gara amatoriale a causa di un incidente mi ruppi entrambi i polsi e la caviglia oltre a contusioni di vario tipo; niente di grave ma che mi comportò una convalescenza a casa sotto le attente cure di mia madre.
Era lei che si occupava della mia pulizia personale e mi aiutava a mangiare, a vestirmi e mi faceva compagnia durante tutta la giornata.
In pratica non ero autosufficiente neanche per pisciare.
Dopo circa quindici giorni di permanenza a casa dei miei, una domenica mia madre a causa di impegni improrogabili si vedeva costretta ad allontanarsi per 24 ore ed a seguito di svariate ricerche abbiamo deciso, di comune accordo, di far rimanere mia zia Sandra a prendersi cura di me.
A dirla tutta, l’idea che mia zia si occupasse di me non dispiaceva affatto e permetteva comunque ai miei di svagarsi per una giornata intera.
Mia zia Sandra era la piccola di famiglia, circa 43 anni, single, di professione estetista e massaggiatrice con una cura esagerata del proprio corpo. Alta circa un metro e sessantacinque bionda ossigenata, magrissima con una quarta di seno con trucco e abbigliamento evidentemente eccessivo in qualunque occasione. Un vero e proprio troione.
Nonostante ciò, non ho mai avuto particolare interesse sessuale nei suoi confronti e l’ho considerata sempre una di famiglia e pertanto asessuata.
Ricordo che arrivò domenica all’ora di pranzo portando con se circa quattro pietanze diverse per ciascuno. A suo dire dovevamo passare la giornata a scassarci di cibo e film.
Intorno alle 14,00 finito di pranzare mi aiutò a sdraiarmi sul divano, lei si mise ai piedi ed iniziammo una maratona di film che durò circa quattro ore.
Arrivate le sei del pomeriggio, mia zia Sandra si accorse che avevo diversi fastidi e non ci mise molto a capire di cosa si trattasse.
- Luigi, ma per caso devi andare in bagno, da quando sono arrivata che non mi hai chiesto nulla, non ti fare problemi, anche a me scappa.
- Hai ragione zia ma ti lascio immaginare quanto sia imbarazzante per me.
Mia zia sorrise e mi disse – facciamo una cosa, io ti accompagno e mentre tu fai quello che devi fare io terrò gli occhi chiusi, però andiamo subito, sarebbe sicuramente peggio se la facessi sul divano, cretino.
Andammo verso il bagno, mia zia mi abbassò la tuta, prese il cazzo in mano e disse continuando a sorridere – Ah però!!! Dai tranquillo scherzo, penso debba essere più imbarazzante con tua madre rispetto a me.
In quel momento mi misi a ridere ed iniziai a pisciare e a liberarmi dopo mezza giornata di trattenerla – Grazie zia, ne avevo troppo bisogno.
- Hai sofferto per questo – mia zia rispose iniziando a scrollarmi il cazzo divertita e continuava a parlare – io sono qui anche per questo e l’ho promesso a tua madre, pensa che figura farei se ti sentissi male.
Nel frattempo la scrollata stava per diventare una sega e il mio cazzo inizio a gonfiarsi in mano a mia zia Sandra.
Non appena la cappella diventò gonfia e vigorosa mi tirai indietro- Si ok zia, grazie ma adesso torniamo di là perché già ho dolori a restare in piedi.
- Si hai ragione Luigi, ma visto che ormai sono qua concedimi un minuto per pisciare- non feci in tempo per stupirmi che mia zia, di fronte a me, si abbassò prima la tuta, e poi un perizoma rosa e si sedette sul water.
Non potei fare a meno di notare quel ciuffo di peli, ordinatissimo e a forma di triangolo che sovrastava la sua splendida ed ordinata fighetta, mentre ascoltavo il flusso di piscio che arrivava dentro il Water.
Concluso quel momento piccante tornammo sul divano per continuare la nostra maratona di film, ma qualcosa in me era cambiato. Adesso stavo attento alle forme di mia zia e ai suoi atteggiamenti.
Questa volta invitai mia zia a sdraiarsi davanti a me per evitare di stare sempre seduta in disparte. Lei accettò e si sdraio con il sedere attaccato al mio cazzo.
Io lentamente appoggiai la mano prima sul fianco poi scesi leggermente sul culo ed infine salii verso quelle tette paurose.
- Vedi che mi sto accorgendo che mi stai palpando per tutto il corpo, ma te lo congedo solamente perché è da due settimane che non puoi sfogarti in nessuna maniera e ti voglio bene, anzi se fai il bravo ti faccio un regalo.
Si voltò ed iniziò e sfregarmi il cazzo – secondo me già così starai per venire- disse con una disinvoltura tale da farmi immaginare tutta la sua esperienza nel settore cazzi.
- No zia, va bene che è un periodaccio, ma ci vuole ben altro, se mi vuoi fare un regalo fammela leccare e farò il bravo per tutta la giornata-
- Allora sei un maialino – Si alzò si abbassò subito la tuta, scostò il perizoma e si mise a cavalcioni sopra la mia faccia – vediamo cosa sai fare.
Iniziai a leccare avidamente quella figa che presto cominciò a perdere umori; anche mia zia iniziò a muoversi eccitata e ad allargare il suo tesoro in modo da concedermi il clitoride in maniera perfetta. Non ci mise molto circa 10 minuti e venne accasciandosi sopra di me. Chiesi subito il bis e lei me lo concesse.
Questa volta il lavoro andò più lentamente anche perché mi mossi più volte con la lingua alla ricerca del buco del culo che cercai di perforare con movimenti martellanti, prima delicati poi sempre più violenti.
Nonostante ciò mia zia venne nuovamente e questa volta si accasciò a terra tenendosi una mano stretta nella figa.
- Adesso basta Luigi, ci siamo divertiti ma smettiamola qui, io vado in bagno a sciacquarmi e poi riprendiamo il film. Mia zia prese i pantaloni da terra e rossa come un peperone per l’orgasmo raggiunto si avvio da quella parte.
Io mi ritrovai soddisfatto ma con il cazzo che urlava e scalpitava dentro i pantaloni.
Mi alzai subito, armato di cattivissime intenzioni e raggiunsi mia zia in bagno.
La trovai sotto la doccia, non dissi nulla, aprii la porta della doccia afferrai mia zia per la testa (nonostante il dolore lancinante ai polsi) e la portai con forza dinanzi il mio cazzo. Lei non fece resistenza ed iniziò a spompinarmi con parecchia salivazione anche perché più volte il cazzo le arrivò in gola e lei stava per vomitare.
Non ancora soddisfatto interruppi quel meraviglioso pompino, la presi per i capelli le voltai il viso e le sputai in bocca, per farla poi ritornare a succhiarmi il cazzo e le palle.
- Vieni qua Luigi, siediti sulla poltrona (che c’era di fianco alla doccia);
Acconsentii e questa volta prese lei la direzione del gioco; ormai seduto, mi alzò entrambe le gambe e si avvicinò verso il buco del culo e lo leccò per bene sputando pure dentro e poi infilò prima uno e poi due dita con una maestria pazzesca;
infilava un dito e lo usciva poi entrava con due dita, premeva da dentro verso il perineo, usciva le dita e se le leccava avidamente, - Sentiti libero di fare quello che ti senti di fare – mi disse con entrambe le dita sporche di merda in bocca.
Capii subito che mi stava invitando a cacarle in faccia così iniziai a sforzarmi mentre lei stava con la bocca aperta a prendersi qualche piccolo schizzo di merda in bocca mentre mi segava.
E’ stata l’esperienza più schifosa ed eccitante della mia vita, stavo cacando in bocca a mia zia e nel contempo stavo sborrandomi addosso.
Mi ritrovai sborrato fino al mento con mia zia con la bocca piena di merda che si masturbava come una ossessa.
Venne strillando questa volta. Si voltò e rientrò dentro la doccia lasciandomi ancora in estasi.
Dopo questo evento, ripuliti e rivestiti tornammo a guardare i nostri film, immaginando cosa ancora potevamo fare per trascorrere l’intera nottata.
Era lei che si occupava della mia pulizia personale e mi aiutava a mangiare, a vestirmi e mi faceva compagnia durante tutta la giornata.
In pratica non ero autosufficiente neanche per pisciare.
Dopo circa quindici giorni di permanenza a casa dei miei, una domenica mia madre a causa di impegni improrogabili si vedeva costretta ad allontanarsi per 24 ore ed a seguito di svariate ricerche abbiamo deciso, di comune accordo, di far rimanere mia zia Sandra a prendersi cura di me.
A dirla tutta, l’idea che mia zia si occupasse di me non dispiaceva affatto e permetteva comunque ai miei di svagarsi per una giornata intera.
Mia zia Sandra era la piccola di famiglia, circa 43 anni, single, di professione estetista e massaggiatrice con una cura esagerata del proprio corpo. Alta circa un metro e sessantacinque bionda ossigenata, magrissima con una quarta di seno con trucco e abbigliamento evidentemente eccessivo in qualunque occasione. Un vero e proprio troione.
Nonostante ciò, non ho mai avuto particolare interesse sessuale nei suoi confronti e l’ho considerata sempre una di famiglia e pertanto asessuata.
Ricordo che arrivò domenica all’ora di pranzo portando con se circa quattro pietanze diverse per ciascuno. A suo dire dovevamo passare la giornata a scassarci di cibo e film.
Intorno alle 14,00 finito di pranzare mi aiutò a sdraiarmi sul divano, lei si mise ai piedi ed iniziammo una maratona di film che durò circa quattro ore.
Arrivate le sei del pomeriggio, mia zia Sandra si accorse che avevo diversi fastidi e non ci mise molto a capire di cosa si trattasse.
- Luigi, ma per caso devi andare in bagno, da quando sono arrivata che non mi hai chiesto nulla, non ti fare problemi, anche a me scappa.
- Hai ragione zia ma ti lascio immaginare quanto sia imbarazzante per me.
Mia zia sorrise e mi disse – facciamo una cosa, io ti accompagno e mentre tu fai quello che devi fare io terrò gli occhi chiusi, però andiamo subito, sarebbe sicuramente peggio se la facessi sul divano, cretino.
Andammo verso il bagno, mia zia mi abbassò la tuta, prese il cazzo in mano e disse continuando a sorridere – Ah però!!! Dai tranquillo scherzo, penso debba essere più imbarazzante con tua madre rispetto a me.
In quel momento mi misi a ridere ed iniziai a pisciare e a liberarmi dopo mezza giornata di trattenerla – Grazie zia, ne avevo troppo bisogno.
- Hai sofferto per questo – mia zia rispose iniziando a scrollarmi il cazzo divertita e continuava a parlare – io sono qui anche per questo e l’ho promesso a tua madre, pensa che figura farei se ti sentissi male.
Nel frattempo la scrollata stava per diventare una sega e il mio cazzo inizio a gonfiarsi in mano a mia zia Sandra.
Non appena la cappella diventò gonfia e vigorosa mi tirai indietro- Si ok zia, grazie ma adesso torniamo di là perché già ho dolori a restare in piedi.
- Si hai ragione Luigi, ma visto che ormai sono qua concedimi un minuto per pisciare- non feci in tempo per stupirmi che mia zia, di fronte a me, si abbassò prima la tuta, e poi un perizoma rosa e si sedette sul water.
Non potei fare a meno di notare quel ciuffo di peli, ordinatissimo e a forma di triangolo che sovrastava la sua splendida ed ordinata fighetta, mentre ascoltavo il flusso di piscio che arrivava dentro il Water.
Concluso quel momento piccante tornammo sul divano per continuare la nostra maratona di film, ma qualcosa in me era cambiato. Adesso stavo attento alle forme di mia zia e ai suoi atteggiamenti.
Questa volta invitai mia zia a sdraiarsi davanti a me per evitare di stare sempre seduta in disparte. Lei accettò e si sdraio con il sedere attaccato al mio cazzo.
Io lentamente appoggiai la mano prima sul fianco poi scesi leggermente sul culo ed infine salii verso quelle tette paurose.
- Vedi che mi sto accorgendo che mi stai palpando per tutto il corpo, ma te lo congedo solamente perché è da due settimane che non puoi sfogarti in nessuna maniera e ti voglio bene, anzi se fai il bravo ti faccio un regalo.
Si voltò ed iniziò e sfregarmi il cazzo – secondo me già così starai per venire- disse con una disinvoltura tale da farmi immaginare tutta la sua esperienza nel settore cazzi.
- No zia, va bene che è un periodaccio, ma ci vuole ben altro, se mi vuoi fare un regalo fammela leccare e farò il bravo per tutta la giornata-
- Allora sei un maialino – Si alzò si abbassò subito la tuta, scostò il perizoma e si mise a cavalcioni sopra la mia faccia – vediamo cosa sai fare.
Iniziai a leccare avidamente quella figa che presto cominciò a perdere umori; anche mia zia iniziò a muoversi eccitata e ad allargare il suo tesoro in modo da concedermi il clitoride in maniera perfetta. Non ci mise molto circa 10 minuti e venne accasciandosi sopra di me. Chiesi subito il bis e lei me lo concesse.
Questa volta il lavoro andò più lentamente anche perché mi mossi più volte con la lingua alla ricerca del buco del culo che cercai di perforare con movimenti martellanti, prima delicati poi sempre più violenti.
Nonostante ciò mia zia venne nuovamente e questa volta si accasciò a terra tenendosi una mano stretta nella figa.
- Adesso basta Luigi, ci siamo divertiti ma smettiamola qui, io vado in bagno a sciacquarmi e poi riprendiamo il film. Mia zia prese i pantaloni da terra e rossa come un peperone per l’orgasmo raggiunto si avvio da quella parte.
Io mi ritrovai soddisfatto ma con il cazzo che urlava e scalpitava dentro i pantaloni.
Mi alzai subito, armato di cattivissime intenzioni e raggiunsi mia zia in bagno.
La trovai sotto la doccia, non dissi nulla, aprii la porta della doccia afferrai mia zia per la testa (nonostante il dolore lancinante ai polsi) e la portai con forza dinanzi il mio cazzo. Lei non fece resistenza ed iniziò a spompinarmi con parecchia salivazione anche perché più volte il cazzo le arrivò in gola e lei stava per vomitare.
Non ancora soddisfatto interruppi quel meraviglioso pompino, la presi per i capelli le voltai il viso e le sputai in bocca, per farla poi ritornare a succhiarmi il cazzo e le palle.
- Vieni qua Luigi, siediti sulla poltrona (che c’era di fianco alla doccia);
Acconsentii e questa volta prese lei la direzione del gioco; ormai seduto, mi alzò entrambe le gambe e si avvicinò verso il buco del culo e lo leccò per bene sputando pure dentro e poi infilò prima uno e poi due dita con una maestria pazzesca;
infilava un dito e lo usciva poi entrava con due dita, premeva da dentro verso il perineo, usciva le dita e se le leccava avidamente, - Sentiti libero di fare quello che ti senti di fare – mi disse con entrambe le dita sporche di merda in bocca.
Capii subito che mi stava invitando a cacarle in faccia così iniziai a sforzarmi mentre lei stava con la bocca aperta a prendersi qualche piccolo schizzo di merda in bocca mentre mi segava.
E’ stata l’esperienza più schifosa ed eccitante della mia vita, stavo cacando in bocca a mia zia e nel contempo stavo sborrandomi addosso.
Mi ritrovai sborrato fino al mento con mia zia con la bocca piena di merda che si masturbava come una ossessa.
Venne strillando questa volta. Si voltò e rientrò dentro la doccia lasciandomi ancora in estasi.
Dopo questo evento, ripuliti e rivestiti tornammo a guardare i nostri film, immaginando cosa ancora potevamo fare per trascorrere l’intera nottata.
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