Viaggio in Treno
di
Horny_Panda
genere
esibizionismo
Viaggio molto per lavoro
Diciamo che, a grandi linee, un buon 80% dell’anno lo passo sperduto da qualche parte del mondo, e spesso, in questi viaggi di lavoro, la mia dolce metà – una bellissima ragazzetta russa, decisamente più giovane di me - mi accompagna
Come in questo caso
Abbiamo – ahimè -finito le vacanze natalizie nel nostro appartamento in Russia, e, dato che il mio prossimo progetto è in un’altra cittadina russa, ci siamo organizzati per andarci insieme
Invece del solito noiosissimo volo, stavolta abbiamo optato per raggiungere la meta in treno: questa soluzione rappresenta un’ottima occasione innanzitutto per portare con noi i nostri 2 amati gattini, ed inoltre sembra un buon modo di godersi di più il viaggio
Sera prima della partenza, prevista alle 3 del mattino: come mi capita da sempre tutte le sere prima di partire, sono molto nervoso e faccio fatica a prendere sonno; continuando a rigirarmi nel letto, la frizione che la mia zona inguinale esercita con le lenzuola, fa sì che il mio “migliore amico” inizi pian piano a mettersi sull’attenti
Mia moglie è “impegnata” a sfogliare non-so-bene-neanche-io quale social, ed è palese che non è assolutamente interessata a salutarlo, il mio “amico”
Lungi da me – ovviamente – il fatto di desistere dal provarci comunque …. cioè, che razza di uomo sarei se non lo facessi?
In mutande e t-shirt, mi avvicino lentamente al suo corpicino protetto solo da una T-shirt in cotone rosa e da un paio di short cortissimi; lei è sdraiata sulla pancia, le sue natiche sono un monumento alla sensualità…. è un vero peccato che le tette, invece, debbano essere schiacciate sul materasso
Inserisco la mano sotto la maglietta, ed incomincio delicatamente ad accarezzarle la schiena, “proviamo a vedere se destiamo interesse”, dico tra me e me
Dalla schiena, sempre con molta delicatezza, inizio a spostarmi verso il collo ed ad avvicinarmi alle orecchie, prima solo con la mano, poi con qualche morsichino qua e là, più che altro per vedere quale tipo di reazione potesse avere ….
Nulla, per ora …. Sembra un’impresa abbastanza ardua, ma non demordo … non ancora ….
Inizio quindi con una presa un po’ più decisa, le carezze pian piano lasciano il posto a dei palpeggiamenti veri e propri, la presa sul collo inizia a somigliare più ad uno strangolamento che non ad una carezza …. Le faccio sentire le unghie nella schiena, partendo dalla base del collo, giù fino all’incavo tra le natiche, dove mi fermo per un discreto lasso di tempo, palpeggiando il suo culo grande e sodo e cercando di tastare il terreno intorno al suo dolce buchetto, purtroppo al momento ancora vergine
Sto cercando di carpire ogni minimo movimento che possa lasciare presagire una qualsiasi possibilità…. intanto che il mio membro si fa sempre più duro sotto i boxer di cotone a trama scozzese, e che le farfalle nella pancia – tipiche di queste situazioni – svolazzano sempre più libere
Purtroppo va male, molto male …. Dopo 15 minuti abbondanti passati a massaggiare, toccare ed accarezzare, la mia Signora mi liquida semplicemente con un onestissimo “My love, I don’t want now …. Maybe tomorrow, ok?”
Conosco mia moglie ormai da 8 anni, è una maiala da competizione, quando è dell’umore giusto ; so tuttavia che quando dice NO è perché veramente non ne ha voglia, ergo mollo il colpo e, con una fatica più che discreta, provo a girarmi dall’altro lato e dormire
Nulla, non chiudo occhio …. Le farfalle nella pancia non si sono ancora placate, il mio membro è sempre duro come roccia e la mia immaginazione galoppa frenetica, quel “Maybe tomorrow” mi picchia nella testa
Di lì ad un paio d’ore la sveglio, doccia veloce, gatti, bagagli e taxi per la stazione … si parte!!!!
Dato che il periodo non è dei migliori, avevamo già prenotato una cabina da 4 posti tutta per noi, per non rischiare nulla in una possibile condivisione dell’alloggio con degli estranei
Ci sistemiamo e, siccome a quest’ora o si dorme o si scopa, mi sdraio e mi addormento come un angioletto
Apro gli occhi che il sole è alto fuori dal finestrino, un’occhiata al telefono che segna le 10 del mattino, è ora di alzarsi
Mia moglie è nel lettino da parte al mio, sveglia apparentemente da poco, i gatti sono liberi per la cuccetta, ed i bagagli sono sparsi per il resto della stessa, sulla parte alta dei letti a castello, per terra e sotto i letti
Ci scambiamo i soliti convenevoli del buongiorno, solite domande di rito sulla qualità del sonno, poi via una bella sciacquata a faccia, mani, denti, per finire con la tipica minzione mattutina in cui ti rendi conto che l’idraulica post risveglio ti darebbe una mano enorme per chiavarla come si deve, non fosse che la stronzetta alla mattina non vuole …. Perlomeno di solito ….
Al ritorno dal bagno, la mia splendida mogliettina è girata verso il finestrino del treno, il suo fantastico culo è la prima cosa che vedo entrando dalla porta, e si sta infilando una T-shirt pulita
Chiudo la porta, la abbraccio da dietro facendo in modo che percepisca la mia erezione di tutto rispetto, si sa mai che decida di farmi iniziare la giornata nel migliore dei modi, una volta tanto
Le sfilo nuovamente la T-shirt, lei non oppone alcun tipo di resistenza, come inizio direi che non è male
Non indossa il reggiseno, non ha ancora fatto in tempo a metterlo o, più probabilmente, non aveva intenzione di farlo: le sue tette, una quarta abbondante, sono molto piacevoli da toccare, le prendo a piene mani e incomincio a massaggiarle in maniera molto decisa, mentre la bacio sul collo e la morsico vicino alle orecchie
Tengo la mano sinistra sulla parte alta, mentre con la destra mi sposto lentamente verso il basso …. Dapprima lo stomaco … poi il monte di Venere …. Fino ad arrivare all’orlo superiore delle mutandine, dentro le quali mi infilo delicatamente a sentire i suoi umori mattutini….
La maialina è parecchio eccitata, si gira e mi caccia la lingua in bocca con forza, mentre io continuo ad indugiare sulla sua splendida patatina depilata e sempre più umida
Il mio membro, inutile dirlo, non molla un centimetro del suo irrigidimento
D’un tratto, in maniera abbastanza sorprendente, mi scansa, e spingendomi sul lettino mi dice: ”Not today, my King …. I owe you one, now!!!”
Capisco immediatamente le sue intenzioni, quindi reputo stupido contraddirla e la lascio fare
Prende un cuscino, lo butta e terra e vi si inginocchia sopra, appoggiando le sue fantastiche natiche sui talloni
Il mio pene è di marmo, sento la cappella che picchia contro l’interno dei boxer, i coglioni sono duri e pieni
Senza per ora privarmi dell’intimo, inizia ad accarezzarmi, appoggiando la testa di lato sul mio interno cosce, passandoci sopra la bocca con un morso a metà strada tra il dolce ed il deciso, e solleticandomi le palle
Poi, senza il minimo tentennamento, infila una mano nella parte bassa dei miei boxer ed estrae il mio pene, duro, con il glande di un colore violaceo sempre più acceso, e le palle sempre più dure e gonfie
Mi bacia il cazzo delicatamente sulla punta, girandosi poi a guardarmi come a chiederese “do you want more?” La troietta gode a stuzzicarmi, sono sicuro che se la toccassi ora nel suo intimo, sarebbe un lago
Mi sfila i boxer fino alle ginocchia, io sono sempre più duro e non vedo l’ora di provare quella sensazione fantastica di avere qualcosa di caldo e umido intorno all’uccello
Lo prende in bocca, prima solo la cappella, ci gira la lingua intorno insalivandolo per bene, poi scende un po’ fino a metà asta, e comincia a muoversi lentamente, ritmicamente…avanti…indietro…avanti…indietro….
Perché lo sa come mi piace, la mia troietta….all’inizio dev’essere lento, dolce, delicato….
Poi scende un po’ di più, io sono seduto in una posizione che è davvero molto poco comoda, ma non mi importa: la sensazione che provo mentre la guardo prenderne in bocca parti sempre più grandi è un qualcosa che trascende qualsiasi altra sensazione del momento
E’ il momento di farglielo tirare fuori, quindi la prendo per i capelli e la scanso: lei lo sa che voglio che mi lecchi le palle e che ci voglio mettere tanto, le cose fatte di fretta non mi piacciono, ciononostante deve recitare la parte e fare la faccia imbronciata, come fosse una bimba a cui hai appena tolto il gelato dalla bocca
Vuole “vendicarsi”, la mia puttanella: si bagna quindi l’indice della mano destra con la saliva e, mentre si appresta a riprendermi in bocca il cazzo, il suo ditino va ad inserirsi delicatamente nel mio ano, iniziando a stuzzicarlo con movimenti rotatori ….
“Amore, deeper, please…”….detto fatto, la mia asta sparisce completamente dentro la sua bocca, che rimane ferma in quella posizione per una decina di secondi; stessa cosa fa il suo dito che – anche se non lo vedo – dev’essere ormai completamente dentro il mio buchetto, e continua a muoversi per stimolarmi sempre di più
Al limite della sopportazione per la scarsa possibilità di respirare, si stacca, ansimante … “not so loud my Queen, people can hear us”
Annuisce e riprende, ma stavolta fa sul serio: inizia ritmicamente a pompare per tutta la lunghezza del mio cazzo, dalla base alla cappella, lui è sempre più ritto e sempre più prossimo all’esplosione
Le prendo la testa a due mani sopra la nuca e la spingo il più possibile verso la base dell’asta, costringendola a starci finchè non capisco che non ne può davvero più; le chiudo le ginocchia intorno alla testa, voglio che arrivi al limite, so che le piace da matti sentirsi impotente in queste situazioni
Si stacca, e mi guarda come se volesse implorare di fermarmi, ma io lo so, lo so bene che le piace da matti sta cosa ….. 2, 3, 4, 5 volte … ogni volta che la riprendo in tempo zero, la spingo sempre più forte, sempre più in fondo…..sempre di più
Ed io ansimo, in silenzio, ma ansimo ….
Mi pianta le unghie nelle natiche….ok, è ora di staccarsi, messaggio ricevuto
“Amore, please, fuck my throat, now….”
“As you want, my Queen”, sono molto contento della richiesta, a dire il vero
La faccio alzare e la sdraio nel lettino, facendo in modo che la testa sia a metà della lunghezza dello stesso
Prima di darle quello che chiede mi sembra giusto strizzarle i capezzoli, che sono molto grossi e turgidi, e schiaffeggiarle quelle stupende tettone, prima di colpirle più volte col mio glande, sempre più largo e forte, finendo utilizzandole per una breve ma molto intensa spagnola
Mi metto a cavalcioni sopra di lei, con le mie mani le blocco i polsi sopra la testa, metto la cappella vicina alle sue soffici labbra, lei apre la bocca e ripete “Fuck my mouth, please, my King”
La mia verga entra delicatamente nella sua bocca spalancata, scivola più in fondo che può e da lì, ritmicamente, inizio a scoparle la gola, dandole colpi così forti da temere di rovinarle le tonsille!!
Ormai ci sono quasi, ad ogni colpo che le do sento lo sperma sempre più vicino all’uscita
La guardo, mi guarda, e capisce….capiscono sempre ….
Faccio per staccarmi perché le vorrei imbrattare di sperma quelle fantastiche tette e la faccia, ma mi blocca ….. i suoi occhi dicono chiaramente, quasi implorano “Please, in my mouth…”
Le spingo il membro il più in fondo possibile e le esplodo in gola … lei deglutisce assaporando il mio sperma, e poi continua a succhiare come se niente fosse successo
Il mio cervello ormai non è più in grado di elaborare alcun tipo di pensiero, vedo solo la sua faccia soddisfatta mentre cerca di svuotarmi fino all’ultima goccia, ed il mio membro, ormai esausto, inizia a rilassarsi
Lo estraggo ancora in preda agli spasmi postorgasmici e, spingendo il dotto eiaculatorio dalla base verso l’esterno con indice e pollice, ecco che l’ultima gocciolina di sborra fa la sua comparsa … lei la prende con la punta della lingua e se la passa sulle labbra, sorridente e felice
E poi mi guarda, con quegli occhi fantastici …. “I love you”
Ti amo anch’io, mia piccola dolce troietta
Diciamo che, a grandi linee, un buon 80% dell’anno lo passo sperduto da qualche parte del mondo, e spesso, in questi viaggi di lavoro, la mia dolce metà – una bellissima ragazzetta russa, decisamente più giovane di me - mi accompagna
Come in questo caso
Abbiamo – ahimè -finito le vacanze natalizie nel nostro appartamento in Russia, e, dato che il mio prossimo progetto è in un’altra cittadina russa, ci siamo organizzati per andarci insieme
Invece del solito noiosissimo volo, stavolta abbiamo optato per raggiungere la meta in treno: questa soluzione rappresenta un’ottima occasione innanzitutto per portare con noi i nostri 2 amati gattini, ed inoltre sembra un buon modo di godersi di più il viaggio
Sera prima della partenza, prevista alle 3 del mattino: come mi capita da sempre tutte le sere prima di partire, sono molto nervoso e faccio fatica a prendere sonno; continuando a rigirarmi nel letto, la frizione che la mia zona inguinale esercita con le lenzuola, fa sì che il mio “migliore amico” inizi pian piano a mettersi sull’attenti
Mia moglie è “impegnata” a sfogliare non-so-bene-neanche-io quale social, ed è palese che non è assolutamente interessata a salutarlo, il mio “amico”
Lungi da me – ovviamente – il fatto di desistere dal provarci comunque …. cioè, che razza di uomo sarei se non lo facessi?
In mutande e t-shirt, mi avvicino lentamente al suo corpicino protetto solo da una T-shirt in cotone rosa e da un paio di short cortissimi; lei è sdraiata sulla pancia, le sue natiche sono un monumento alla sensualità…. è un vero peccato che le tette, invece, debbano essere schiacciate sul materasso
Inserisco la mano sotto la maglietta, ed incomincio delicatamente ad accarezzarle la schiena, “proviamo a vedere se destiamo interesse”, dico tra me e me
Dalla schiena, sempre con molta delicatezza, inizio a spostarmi verso il collo ed ad avvicinarmi alle orecchie, prima solo con la mano, poi con qualche morsichino qua e là, più che altro per vedere quale tipo di reazione potesse avere ….
Nulla, per ora …. Sembra un’impresa abbastanza ardua, ma non demordo … non ancora ….
Inizio quindi con una presa un po’ più decisa, le carezze pian piano lasciano il posto a dei palpeggiamenti veri e propri, la presa sul collo inizia a somigliare più ad uno strangolamento che non ad una carezza …. Le faccio sentire le unghie nella schiena, partendo dalla base del collo, giù fino all’incavo tra le natiche, dove mi fermo per un discreto lasso di tempo, palpeggiando il suo culo grande e sodo e cercando di tastare il terreno intorno al suo dolce buchetto, purtroppo al momento ancora vergine
Sto cercando di carpire ogni minimo movimento che possa lasciare presagire una qualsiasi possibilità…. intanto che il mio membro si fa sempre più duro sotto i boxer di cotone a trama scozzese, e che le farfalle nella pancia – tipiche di queste situazioni – svolazzano sempre più libere
Purtroppo va male, molto male …. Dopo 15 minuti abbondanti passati a massaggiare, toccare ed accarezzare, la mia Signora mi liquida semplicemente con un onestissimo “My love, I don’t want now …. Maybe tomorrow, ok?”
Conosco mia moglie ormai da 8 anni, è una maiala da competizione, quando è dell’umore giusto ; so tuttavia che quando dice NO è perché veramente non ne ha voglia, ergo mollo il colpo e, con una fatica più che discreta, provo a girarmi dall’altro lato e dormire
Nulla, non chiudo occhio …. Le farfalle nella pancia non si sono ancora placate, il mio membro è sempre duro come roccia e la mia immaginazione galoppa frenetica, quel “Maybe tomorrow” mi picchia nella testa
Di lì ad un paio d’ore la sveglio, doccia veloce, gatti, bagagli e taxi per la stazione … si parte!!!!
Dato che il periodo non è dei migliori, avevamo già prenotato una cabina da 4 posti tutta per noi, per non rischiare nulla in una possibile condivisione dell’alloggio con degli estranei
Ci sistemiamo e, siccome a quest’ora o si dorme o si scopa, mi sdraio e mi addormento come un angioletto
Apro gli occhi che il sole è alto fuori dal finestrino, un’occhiata al telefono che segna le 10 del mattino, è ora di alzarsi
Mia moglie è nel lettino da parte al mio, sveglia apparentemente da poco, i gatti sono liberi per la cuccetta, ed i bagagli sono sparsi per il resto della stessa, sulla parte alta dei letti a castello, per terra e sotto i letti
Ci scambiamo i soliti convenevoli del buongiorno, solite domande di rito sulla qualità del sonno, poi via una bella sciacquata a faccia, mani, denti, per finire con la tipica minzione mattutina in cui ti rendi conto che l’idraulica post risveglio ti darebbe una mano enorme per chiavarla come si deve, non fosse che la stronzetta alla mattina non vuole …. Perlomeno di solito ….
Al ritorno dal bagno, la mia splendida mogliettina è girata verso il finestrino del treno, il suo fantastico culo è la prima cosa che vedo entrando dalla porta, e si sta infilando una T-shirt pulita
Chiudo la porta, la abbraccio da dietro facendo in modo che percepisca la mia erezione di tutto rispetto, si sa mai che decida di farmi iniziare la giornata nel migliore dei modi, una volta tanto
Le sfilo nuovamente la T-shirt, lei non oppone alcun tipo di resistenza, come inizio direi che non è male
Non indossa il reggiseno, non ha ancora fatto in tempo a metterlo o, più probabilmente, non aveva intenzione di farlo: le sue tette, una quarta abbondante, sono molto piacevoli da toccare, le prendo a piene mani e incomincio a massaggiarle in maniera molto decisa, mentre la bacio sul collo e la morsico vicino alle orecchie
Tengo la mano sinistra sulla parte alta, mentre con la destra mi sposto lentamente verso il basso …. Dapprima lo stomaco … poi il monte di Venere …. Fino ad arrivare all’orlo superiore delle mutandine, dentro le quali mi infilo delicatamente a sentire i suoi umori mattutini….
La maialina è parecchio eccitata, si gira e mi caccia la lingua in bocca con forza, mentre io continuo ad indugiare sulla sua splendida patatina depilata e sempre più umida
Il mio membro, inutile dirlo, non molla un centimetro del suo irrigidimento
D’un tratto, in maniera abbastanza sorprendente, mi scansa, e spingendomi sul lettino mi dice: ”Not today, my King …. I owe you one, now!!!”
Capisco immediatamente le sue intenzioni, quindi reputo stupido contraddirla e la lascio fare
Prende un cuscino, lo butta e terra e vi si inginocchia sopra, appoggiando le sue fantastiche natiche sui talloni
Il mio pene è di marmo, sento la cappella che picchia contro l’interno dei boxer, i coglioni sono duri e pieni
Senza per ora privarmi dell’intimo, inizia ad accarezzarmi, appoggiando la testa di lato sul mio interno cosce, passandoci sopra la bocca con un morso a metà strada tra il dolce ed il deciso, e solleticandomi le palle
Poi, senza il minimo tentennamento, infila una mano nella parte bassa dei miei boxer ed estrae il mio pene, duro, con il glande di un colore violaceo sempre più acceso, e le palle sempre più dure e gonfie
Mi bacia il cazzo delicatamente sulla punta, girandosi poi a guardarmi come a chiederese “do you want more?” La troietta gode a stuzzicarmi, sono sicuro che se la toccassi ora nel suo intimo, sarebbe un lago
Mi sfila i boxer fino alle ginocchia, io sono sempre più duro e non vedo l’ora di provare quella sensazione fantastica di avere qualcosa di caldo e umido intorno all’uccello
Lo prende in bocca, prima solo la cappella, ci gira la lingua intorno insalivandolo per bene, poi scende un po’ fino a metà asta, e comincia a muoversi lentamente, ritmicamente…avanti…indietro…avanti…indietro….
Perché lo sa come mi piace, la mia troietta….all’inizio dev’essere lento, dolce, delicato….
Poi scende un po’ di più, io sono seduto in una posizione che è davvero molto poco comoda, ma non mi importa: la sensazione che provo mentre la guardo prenderne in bocca parti sempre più grandi è un qualcosa che trascende qualsiasi altra sensazione del momento
E’ il momento di farglielo tirare fuori, quindi la prendo per i capelli e la scanso: lei lo sa che voglio che mi lecchi le palle e che ci voglio mettere tanto, le cose fatte di fretta non mi piacciono, ciononostante deve recitare la parte e fare la faccia imbronciata, come fosse una bimba a cui hai appena tolto il gelato dalla bocca
Vuole “vendicarsi”, la mia puttanella: si bagna quindi l’indice della mano destra con la saliva e, mentre si appresta a riprendermi in bocca il cazzo, il suo ditino va ad inserirsi delicatamente nel mio ano, iniziando a stuzzicarlo con movimenti rotatori ….
“Amore, deeper, please…”….detto fatto, la mia asta sparisce completamente dentro la sua bocca, che rimane ferma in quella posizione per una decina di secondi; stessa cosa fa il suo dito che – anche se non lo vedo – dev’essere ormai completamente dentro il mio buchetto, e continua a muoversi per stimolarmi sempre di più
Al limite della sopportazione per la scarsa possibilità di respirare, si stacca, ansimante … “not so loud my Queen, people can hear us”
Annuisce e riprende, ma stavolta fa sul serio: inizia ritmicamente a pompare per tutta la lunghezza del mio cazzo, dalla base alla cappella, lui è sempre più ritto e sempre più prossimo all’esplosione
Le prendo la testa a due mani sopra la nuca e la spingo il più possibile verso la base dell’asta, costringendola a starci finchè non capisco che non ne può davvero più; le chiudo le ginocchia intorno alla testa, voglio che arrivi al limite, so che le piace da matti sentirsi impotente in queste situazioni
Si stacca, e mi guarda come se volesse implorare di fermarmi, ma io lo so, lo so bene che le piace da matti sta cosa ….. 2, 3, 4, 5 volte … ogni volta che la riprendo in tempo zero, la spingo sempre più forte, sempre più in fondo…..sempre di più
Ed io ansimo, in silenzio, ma ansimo ….
Mi pianta le unghie nelle natiche….ok, è ora di staccarsi, messaggio ricevuto
“Amore, please, fuck my throat, now….”
“As you want, my Queen”, sono molto contento della richiesta, a dire il vero
La faccio alzare e la sdraio nel lettino, facendo in modo che la testa sia a metà della lunghezza dello stesso
Prima di darle quello che chiede mi sembra giusto strizzarle i capezzoli, che sono molto grossi e turgidi, e schiaffeggiarle quelle stupende tettone, prima di colpirle più volte col mio glande, sempre più largo e forte, finendo utilizzandole per una breve ma molto intensa spagnola
Mi metto a cavalcioni sopra di lei, con le mie mani le blocco i polsi sopra la testa, metto la cappella vicina alle sue soffici labbra, lei apre la bocca e ripete “Fuck my mouth, please, my King”
La mia verga entra delicatamente nella sua bocca spalancata, scivola più in fondo che può e da lì, ritmicamente, inizio a scoparle la gola, dandole colpi così forti da temere di rovinarle le tonsille!!
Ormai ci sono quasi, ad ogni colpo che le do sento lo sperma sempre più vicino all’uscita
La guardo, mi guarda, e capisce….capiscono sempre ….
Faccio per staccarmi perché le vorrei imbrattare di sperma quelle fantastiche tette e la faccia, ma mi blocca ….. i suoi occhi dicono chiaramente, quasi implorano “Please, in my mouth…”
Le spingo il membro il più in fondo possibile e le esplodo in gola … lei deglutisce assaporando il mio sperma, e poi continua a succhiare come se niente fosse successo
Il mio cervello ormai non è più in grado di elaborare alcun tipo di pensiero, vedo solo la sua faccia soddisfatta mentre cerca di svuotarmi fino all’ultima goccia, ed il mio membro, ormai esausto, inizia a rilassarsi
Lo estraggo ancora in preda agli spasmi postorgasmici e, spingendo il dotto eiaculatorio dalla base verso l’esterno con indice e pollice, ecco che l’ultima gocciolina di sborra fa la sua comparsa … lei la prende con la punta della lingua e se la passa sulle labbra, sorridente e felice
E poi mi guarda, con quegli occhi fantastici …. “I love you”
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