Francesca PT1
di
Horny_Panda
genere
etero
Ah che bello era essere giovani e vivere solo, dalle mie parti!
Tutti i sabati sera in giro con gli amici, a bere e divertirsi
La compagnia era molto variegata, c’erano gli amici del venerdi che di solito erano abbastanza stabili, quelli del sabato erano invece più altalenanti, a volte alcuni, a volte altri, soprattutto in funzione della stagione e del programma della serata, mi verrebbe da dire
Fu uno di questi sabati che conobbi Francesca
Io all’epoca ho 27 anni e vivo solo da 3, sono l’unico della mia comitiva che ha abbandonato la comodità della vita coi propri genitori e questa carta mi ha fruttato un più che discreto numero di scopate con partner più o meno occasionali, nel corso degli anni
Dalle mie parti nel periodo estivo ci sono parecchie sagre di paese, io ed un gruppo di amici siamo degli “aficionados” delle grigliate e del vino rosso a basso costo, ergo frequentiamo con assiduità questo tipo di eventi
Quel pomeriggio Roberto mi chiama
“Hey c’è la festa di Chissadove stasera, ci sei vero?”
“Non lo so Roby, non ho cazzi stasera, magari vado nel locale di Lorenzo con Steve e gli altri”
“Dai non fare la merda!!Siamo io ed Angelo con un gruppo di suoi amici ed amiche….Alle 8 passo a prenderti”
E vabbè ….
“Puntuale” come sempre, alle 9 Roby arriva, raggiungiamo Angelo e gli altri che – ovviamente – sono già lì da un po’, e ci presentiamo a quelli che non conosciamo, sedendoci al tavolo con loro
E lì la vedo: Francesca, una bellezza molto appariscente, elegante, truccata, con un sorriso molto solare ed uno sguardo molto espressivo
In pratica, assolutamente NON il mio tipo
Io all’epoca sono un appassionato di Heavy Metal e tatuaggi, ho capelli lunghezza spalle sempre spettinati, orecchini ed accessori vari in acciai, e vesto sempre con Jeans ridotti a stracci e T-shirt dei gruppi che mi piacciono
Si sparano cazzate, si beve e si mangia
L’orchestra, come nella migliore tradizione di queste sagre, suona liscio per far ballare i vecchi, ed a me rompe solo i coglioni
Si fa una certa ora, i fumi dell’alcool si fanno sentire, ecco che Roby azzarda un “Oh dai che andiamo da te a fare la pasta”
“Ma che cazzo ti dice la testa???”
Purtroppo però Angelo e gli altri del gruppo gli danno corda e mi tocca cedere, cosicchè alle 2 di domenica mattina siamo in 8 in casa mia con la pentola dell’acqua sul fuoco
Alex, il mio vicino di casa, sta rientrando in quella, vede le luci accese e, com’è consuetudine per entrambi in questi casi, mi suona il campanello
Lo faccio entrare e lo presento a chi non lo conosce ancora: Alex è un “fighetto”, sempre vestito elegante, sempre sbarbato e pettinato, si direbbe sia il tipo giusto, appunto, per Francesca
Difatti, appena lo vede lei lo squadra da capo a piedi ed in men che non si dica ci attacca bottone
Lui però è di ghiaccio, la tiene abbastanza a distanza e non le dà troppa confidenza, si vede lontano un miglio che lei si farebbe scopare a sangue seduta stante ma lui niente, non si lascia assolutamente andare …. In quel momento non riesco a capire se è solo timido, oppure stupido, o magari gay
“Vabbè, cazzi loro” penso, mentre bevo l’ennesima birra con Roby ed Angelo sparando minchiate
La nottata prosegue per un paio d’ore, Alex è stato con noi poco meno di un’ora, siamo rimasti noi 3 più 3 amici di Angelo, inclusa Francesca, che ha lo sguardo decisamente assonnato ed è evidente che non vede l’ora di andare a dormire… alla fine se ne vanno che sono quasi le 5 …..
La settimana che segue sento Roby che, già mercoledì, sta programmando il sabato sera al “Mulino Della Figa” (nome di fantasia, ndr) dove hanno la birra buona e c’è tanto rock
“Vengono ancora gli amici di Angelo ed una tipa che fa l’uni con me” mi dice “una figa imperiale che probabilmente mi scoperò a fine serata”
Il mio primo pensiero è per Francesca: “poverina, sarà un pesce fuor d’acqua, lì sono tutti come me”
Il sabato arriva, io ho nel frattempo invitato anche Paolone e Big Igor, 2 metalheads come me che amano quel locale; incontriamo gli altri nel solito parcheggio pre-serata, e Francesca è lì, paradossalmente è ancora pù elegante del sabato prima, nella semplicità di un paio di jeans aderenti ed una camicetta bianco perla, i lunghi capelli castani pettinati alla perfezione ed un trucco appena accennato ma che le dona un aspetto stupendo
Dato che degli amici di Angelo non tutti sapevano dove fosse il locale, ci mischiamo un po’ nelle auto ed io mi trovo seduto sulla macchina di Franco, sono ovviamente seduto da parte a lui per aiutarlo con la strada, mentre dietro ci sono Francesca e la sua amica Alice
E’ Francesca stessa che attacca bottone, iniziando a chiedermi dove stavamo andando, che tipo di locale fosse, ecc
Recepita come sarà la situazione mi dice:
“Mi spaventa la cosa, non è che ti siedi vicino a me e mi proteggi?”
Mi giro e sfodero il mio miglior sorriso “Vedo cosa posso fare”, le faccio l’occhiolino
Arrivati al locale, ci sediamo l’uno di fianco all’altra, e mentre gli altri parlano tra di loro, noi ci isoliamo parlando quasi esclusivamente tra noi
Lì scopro quello che non avrei mai pensato: Francesca, oltre che oggettivamente molto bella, è molto ma molto intelligente, ha uno spiccato senso dell’umorismo e parlarci è davvero molto piacevole
Io bevo un paio di birre, lei dopo aver chiesto inutilmente del vino bianco, ne beve solo una
La serata passa così, in maniera abbastanza tranquilla tra una chiacchera e l’altra e dell’ottima musica in sottofondo
Al momento di andarcene, mi chiede:
“Ti siedi dietro con me, in macchina?”
“Perché no” le rispondo
“Sai, mi piace casa tua” mi dice, dopo un po’ che siamo partiti
“Beh, quando vuoi venire a trovarmi sei la benvenuta”, di solito con questa tecnica ho sempre rimorchiato, finora
“Eh mi piacerebbe, ma sto per iniziare la preparazione dell’esame di maturità e per i prossimi 3 o 4 sabati di sicuro non esco ….”
“Peccato”, dico io, “magari scambiamoci i numeri e ci sentiamo più avanti, allora” che di solito voleva dire “ok, ne ho persa un’altra”
“Magari vengo adesso … Ali, dormo da te stanotte, ok?” strizzatina d’occhio alla sua amica, che evidentemente la copre
Alice si gira: “Ho alternative?” risponde, ridendo
Arriviamo al parcheggio, saluta i suoi amici e sale sulla mia Micra rossa completamente sgangherata
Io saluto Roby, Angelo e gli altri, e partiamo
Arriviamo da me in pochi minuti, vado a sciacquarmi per la notte e quando esco dal bagno lei è seduta sul divano e si guarda in giro, sembrerebbe quasi intimidita dalla situazione … ah, quanto mi sto sbagliando
“Vuoi bere qualcosa?”
“Sì, tra qualche minuto”
Non credo di aver capito, ho una lattina di acqua tonica in mano e mi siedo da parte a lei
Ci baciamo subito, senza dire più nulla
La sua bocca sa molto di buono, sembrerebbe mangi solo caramelle e cose dolci, baciarla è fantastico
Ma la cosa che mi colpisce come un machete in centro fronte, che non avevo notato fino a quel momento, è il profumo della sua pelle …. Fiori di campo e zucchero a velo aromatizzato, fantastico
Iniziamo a toccarci, ancora vestiti, lei ha un culo bello grosso come piace a me; purtroppo, invece, il pushup fa sembrare le tettine decisamente più grandi di quelle che sono in realtà, una seconda scarsa, forse addirittura una prima
Ma mi importa poco, al momento, il mio cazzo si sta gonfiando in tempo zero, mi sposto sempre più, la abbraccio e mi trovo a cercare di “salirle sopra”
Il divano però è scomodo, le propongo di andare sul letto, al che mi dice: “Aspetta, non mi avevi offerto da bere?”
Si mette in ginocchio di fronte a me e mi fa sedere comodo, mi aiuta a slacciarmi i jeans, me li sfila insieme agli slip fino ad altezza ginocchia, ed inizia a farmi un pompino a dir poco meraviglioso …. Altro che intimidita!!!
Sono in astinenza da poco più di una settimana e dopo pochi minuti sto già venendo, lei mi guarda facendomi capire che mi berrà tutto, quindi mi lascio andare e le vengo completamente in bocca, senza pensarci più di tanto
Lei è soddisfatta, glielo leggo negli occhi
Ma di sicuro non è sazia
“Ora possiamo andare a letto” mi dice, con un sorriso sempre più bello ed accattivante
All’epoca la mia camera è arredata con un letto a soppalco con l’armadio nella parte sottostante, lei si toglie i jeans scoprendo un tanga fantastico che le mette in risalto le chiappe grosse e molto sode
Quando sta appoggiando il primo piede sulla scaletta verticale di metalle, la blocco da dietro ed inizio a baciarle il collo: il mio cazzo è già nuovamente di marmo, glielo appoggio alle natiche attraverso le mutande per farglielo sentire bene, lei apprezza molto ed inizia a mugolare, piegando la testa di lato per offrirmi il suo splendido collo da leccare
“Non lasciarmi segni, sennò mio papà mi incula….e questo è lavoro tuo, non suo”
Non appena sento queste parole il mio uccello diventa, se possibile, ancora più duro!
Saliamo sul letto e ricominciamo a baciarci e toccarci, le sfilo le mutandine ed inizio a leccarle la passera, è completamente depilata come piace a me, ed ha un gusto anche più piacevole della sua bocca
A lei piace molto, si dimena e si bagna parecchio, mugolando in continuazione
Le infilo 2 dita per “sondare” il terreno, alla mia età in quell’epoca non è strano trovare una diciannovenne vergine, ma lei non lo è di certo
Mi sdraio sopra di lei e glielo metto dentro tutto d’un colpo, dimenticandomi come un ingenuo di non avere il preservativo
Faccio quindi per uscire al che mi dice: “Tranquillo, sono pulita come una bambina e prendo la pillola”
E’ da incoscienti, lo so …. Ma continuo a scoparla, la foga del momento non mi fa riflettere
La scopo forte per un bel 10 minuti, vorrei cambiare posizione ma sono troppo eccitato e quindi continuo a pomparla così come siamo
Non so sei lei viene, so solo che è tremendamente bagnata e continua ad incitarmi “Più forte, di più” quasi mi grida nelle orecchie
Esco un istante prima di venire e mi lascio andare sul suo splendido corpo, pancia e tette sono coperte della mia sborra, lei ne prende un assaggio con indice e medio dela mano destra, se lo porta alla bocca e lo ingoia, roteando la lingua sulle labbra appena finito
Io sono esausto, era da un pezzo che non mi capitava una doppia in così poco tempo
Lei non vuole sentire ragioni
“Alex è tuo vicino, vero?”
“Sì perche? Dove stiamo andando a parare?” le chiedo, temendo lo voglia invitare per sopperire al fatto ce non avrò un erezione almeno per la prossima ora
“Allora adesso mi devi fare urlare di più, voglio che senta cosa si è perso”
Scende dal letto e raggiunge la sua borsetta, dalla quale estrae, come per magia, un vibratore ed un tubetto di lubrificante
“Hai capito la troia?” penso tra me e me, sorridendole
“So che per un po’ sei fuori uso, quindi ora mi scopi con questo” mi dice
Si sdraia, apre le gambe ed inizia a massaggiarsi il clitoride
Io prendo il dildo, lo lubrifico, e glielo infilo, accendendo contemporaneamente la vibrazione
Ed inizio a pomparla, mentre lei si sgrilletta ansimando come la troia che si sta dimostrando essere
E urla, urla quasi da dare fastidio “Sì, scopami, scopami forte”
Viene in maniera molto evidente, cercando la mia mano per allontanarla di lì a pochi secondi
“Bene” penso “per un po’ siamo a posto” e mi sdraio di fianco a lei per rilassarci insieme un attimo
Ingenuo
Sono un cazzo di ingenuo
Mi mette una mano sul cazzo, cerco di farle capire che non è il caso ma non vuole cedere, è già nuovamente pronta, la vacca
“Scegli, o mi inculi tu, o vai avanti col vibratore” mi dice, girandosi sul fianco e schiaffeggiandosi una chiappa
“Vabbè, farò sto sforzo” penso, ed invece dico “se la metti giù così….”
La giro a pecora ed inizio a leccarle il buco del culo, incredibilmente ha lo stesso profumo del resto del suo corpo
Lo bagno ben bene con la mia saliva e ci infilo il dito medio, iniziando a muoverlo sempre più velocemente
“Non ci siamo capiti, tesoro, o il tuo cazzo o il vibratore”
Per mia fortuna mi sono ripreso, ho comunque ancora meno di 30 anni e non mi ci vogliono tempi biblici per avere un erezione; le appoggio la cappella vicino al buchetto e ci entro con decisione, lei sobbalza un po’ ma si capisce chiaramente che ne ha presi di più grossi, la maialina
La scopo nel culo per un bel po’, lei continua a mugolare ed a gridare, e più lei grida e più io la scopo, sempre più forte
Presa dalla foga riesce ad agguantare il vibratore ancora pregno del suo meraviglioso succo, e se lo infila nella figa bagnatissima mentre io continuo a pomparle il culo
Sto per finire per la terza volta, e non ho la minima intenzione di sprecare il mio seme, le esco dal culo e la forzo a girarsi, lei capisce ed apre la bocca, le esplodo in gola, mentre lei continua a fottersi col vibratore
Ormai ho dato tutto, e per la prima volta durante la serata anche lei sembra sufficientemente soddisfatta
Si toglie il vibratore dalla figa dopo poco e lo lecca, assaporando i suoi stessi umori, si vede che è molto soddisfatta
Poi lo lascia cadere a terra, finalmente esausta, e si abbandona nel letto
Sono ormai le 3, ora di riposare un po’, quando dorme da Alice comunque rientra per pranzo
“Posso chiederti una cosa?” mi chiede
“Certo”
“Secondo te perché Alex non mi ha voluta scopare?”
“Gli avevo detto che mi interessavi” mento “sei arrabbiata?”
“Dopo come mi hai scopata, potresti aver ucciso mio padre che ti perdonerei”
E così dicendo ci addormentiamo ……….
Tutti i sabati sera in giro con gli amici, a bere e divertirsi
La compagnia era molto variegata, c’erano gli amici del venerdi che di solito erano abbastanza stabili, quelli del sabato erano invece più altalenanti, a volte alcuni, a volte altri, soprattutto in funzione della stagione e del programma della serata, mi verrebbe da dire
Fu uno di questi sabati che conobbi Francesca
Io all’epoca ho 27 anni e vivo solo da 3, sono l’unico della mia comitiva che ha abbandonato la comodità della vita coi propri genitori e questa carta mi ha fruttato un più che discreto numero di scopate con partner più o meno occasionali, nel corso degli anni
Dalle mie parti nel periodo estivo ci sono parecchie sagre di paese, io ed un gruppo di amici siamo degli “aficionados” delle grigliate e del vino rosso a basso costo, ergo frequentiamo con assiduità questo tipo di eventi
Quel pomeriggio Roberto mi chiama
“Hey c’è la festa di Chissadove stasera, ci sei vero?”
“Non lo so Roby, non ho cazzi stasera, magari vado nel locale di Lorenzo con Steve e gli altri”
“Dai non fare la merda!!Siamo io ed Angelo con un gruppo di suoi amici ed amiche….Alle 8 passo a prenderti”
E vabbè ….
“Puntuale” come sempre, alle 9 Roby arriva, raggiungiamo Angelo e gli altri che – ovviamente – sono già lì da un po’, e ci presentiamo a quelli che non conosciamo, sedendoci al tavolo con loro
E lì la vedo: Francesca, una bellezza molto appariscente, elegante, truccata, con un sorriso molto solare ed uno sguardo molto espressivo
In pratica, assolutamente NON il mio tipo
Io all’epoca sono un appassionato di Heavy Metal e tatuaggi, ho capelli lunghezza spalle sempre spettinati, orecchini ed accessori vari in acciai, e vesto sempre con Jeans ridotti a stracci e T-shirt dei gruppi che mi piacciono
Si sparano cazzate, si beve e si mangia
L’orchestra, come nella migliore tradizione di queste sagre, suona liscio per far ballare i vecchi, ed a me rompe solo i coglioni
Si fa una certa ora, i fumi dell’alcool si fanno sentire, ecco che Roby azzarda un “Oh dai che andiamo da te a fare la pasta”
“Ma che cazzo ti dice la testa???”
Purtroppo però Angelo e gli altri del gruppo gli danno corda e mi tocca cedere, cosicchè alle 2 di domenica mattina siamo in 8 in casa mia con la pentola dell’acqua sul fuoco
Alex, il mio vicino di casa, sta rientrando in quella, vede le luci accese e, com’è consuetudine per entrambi in questi casi, mi suona il campanello
Lo faccio entrare e lo presento a chi non lo conosce ancora: Alex è un “fighetto”, sempre vestito elegante, sempre sbarbato e pettinato, si direbbe sia il tipo giusto, appunto, per Francesca
Difatti, appena lo vede lei lo squadra da capo a piedi ed in men che non si dica ci attacca bottone
Lui però è di ghiaccio, la tiene abbastanza a distanza e non le dà troppa confidenza, si vede lontano un miglio che lei si farebbe scopare a sangue seduta stante ma lui niente, non si lascia assolutamente andare …. In quel momento non riesco a capire se è solo timido, oppure stupido, o magari gay
“Vabbè, cazzi loro” penso, mentre bevo l’ennesima birra con Roby ed Angelo sparando minchiate
La nottata prosegue per un paio d’ore, Alex è stato con noi poco meno di un’ora, siamo rimasti noi 3 più 3 amici di Angelo, inclusa Francesca, che ha lo sguardo decisamente assonnato ed è evidente che non vede l’ora di andare a dormire… alla fine se ne vanno che sono quasi le 5 …..
La settimana che segue sento Roby che, già mercoledì, sta programmando il sabato sera al “Mulino Della Figa” (nome di fantasia, ndr) dove hanno la birra buona e c’è tanto rock
“Vengono ancora gli amici di Angelo ed una tipa che fa l’uni con me” mi dice “una figa imperiale che probabilmente mi scoperò a fine serata”
Il mio primo pensiero è per Francesca: “poverina, sarà un pesce fuor d’acqua, lì sono tutti come me”
Il sabato arriva, io ho nel frattempo invitato anche Paolone e Big Igor, 2 metalheads come me che amano quel locale; incontriamo gli altri nel solito parcheggio pre-serata, e Francesca è lì, paradossalmente è ancora pù elegante del sabato prima, nella semplicità di un paio di jeans aderenti ed una camicetta bianco perla, i lunghi capelli castani pettinati alla perfezione ed un trucco appena accennato ma che le dona un aspetto stupendo
Dato che degli amici di Angelo non tutti sapevano dove fosse il locale, ci mischiamo un po’ nelle auto ed io mi trovo seduto sulla macchina di Franco, sono ovviamente seduto da parte a lui per aiutarlo con la strada, mentre dietro ci sono Francesca e la sua amica Alice
E’ Francesca stessa che attacca bottone, iniziando a chiedermi dove stavamo andando, che tipo di locale fosse, ecc
Recepita come sarà la situazione mi dice:
“Mi spaventa la cosa, non è che ti siedi vicino a me e mi proteggi?”
Mi giro e sfodero il mio miglior sorriso “Vedo cosa posso fare”, le faccio l’occhiolino
Arrivati al locale, ci sediamo l’uno di fianco all’altra, e mentre gli altri parlano tra di loro, noi ci isoliamo parlando quasi esclusivamente tra noi
Lì scopro quello che non avrei mai pensato: Francesca, oltre che oggettivamente molto bella, è molto ma molto intelligente, ha uno spiccato senso dell’umorismo e parlarci è davvero molto piacevole
Io bevo un paio di birre, lei dopo aver chiesto inutilmente del vino bianco, ne beve solo una
La serata passa così, in maniera abbastanza tranquilla tra una chiacchera e l’altra e dell’ottima musica in sottofondo
Al momento di andarcene, mi chiede:
“Ti siedi dietro con me, in macchina?”
“Perché no” le rispondo
“Sai, mi piace casa tua” mi dice, dopo un po’ che siamo partiti
“Beh, quando vuoi venire a trovarmi sei la benvenuta”, di solito con questa tecnica ho sempre rimorchiato, finora
“Eh mi piacerebbe, ma sto per iniziare la preparazione dell’esame di maturità e per i prossimi 3 o 4 sabati di sicuro non esco ….”
“Peccato”, dico io, “magari scambiamoci i numeri e ci sentiamo più avanti, allora” che di solito voleva dire “ok, ne ho persa un’altra”
“Magari vengo adesso … Ali, dormo da te stanotte, ok?” strizzatina d’occhio alla sua amica, che evidentemente la copre
Alice si gira: “Ho alternative?” risponde, ridendo
Arriviamo al parcheggio, saluta i suoi amici e sale sulla mia Micra rossa completamente sgangherata
Io saluto Roby, Angelo e gli altri, e partiamo
Arriviamo da me in pochi minuti, vado a sciacquarmi per la notte e quando esco dal bagno lei è seduta sul divano e si guarda in giro, sembrerebbe quasi intimidita dalla situazione … ah, quanto mi sto sbagliando
“Vuoi bere qualcosa?”
“Sì, tra qualche minuto”
Non credo di aver capito, ho una lattina di acqua tonica in mano e mi siedo da parte a lei
Ci baciamo subito, senza dire più nulla
La sua bocca sa molto di buono, sembrerebbe mangi solo caramelle e cose dolci, baciarla è fantastico
Ma la cosa che mi colpisce come un machete in centro fronte, che non avevo notato fino a quel momento, è il profumo della sua pelle …. Fiori di campo e zucchero a velo aromatizzato, fantastico
Iniziamo a toccarci, ancora vestiti, lei ha un culo bello grosso come piace a me; purtroppo, invece, il pushup fa sembrare le tettine decisamente più grandi di quelle che sono in realtà, una seconda scarsa, forse addirittura una prima
Ma mi importa poco, al momento, il mio cazzo si sta gonfiando in tempo zero, mi sposto sempre più, la abbraccio e mi trovo a cercare di “salirle sopra”
Il divano però è scomodo, le propongo di andare sul letto, al che mi dice: “Aspetta, non mi avevi offerto da bere?”
Si mette in ginocchio di fronte a me e mi fa sedere comodo, mi aiuta a slacciarmi i jeans, me li sfila insieme agli slip fino ad altezza ginocchia, ed inizia a farmi un pompino a dir poco meraviglioso …. Altro che intimidita!!!
Sono in astinenza da poco più di una settimana e dopo pochi minuti sto già venendo, lei mi guarda facendomi capire che mi berrà tutto, quindi mi lascio andare e le vengo completamente in bocca, senza pensarci più di tanto
Lei è soddisfatta, glielo leggo negli occhi
Ma di sicuro non è sazia
“Ora possiamo andare a letto” mi dice, con un sorriso sempre più bello ed accattivante
All’epoca la mia camera è arredata con un letto a soppalco con l’armadio nella parte sottostante, lei si toglie i jeans scoprendo un tanga fantastico che le mette in risalto le chiappe grosse e molto sode
Quando sta appoggiando il primo piede sulla scaletta verticale di metalle, la blocco da dietro ed inizio a baciarle il collo: il mio cazzo è già nuovamente di marmo, glielo appoggio alle natiche attraverso le mutande per farglielo sentire bene, lei apprezza molto ed inizia a mugolare, piegando la testa di lato per offrirmi il suo splendido collo da leccare
“Non lasciarmi segni, sennò mio papà mi incula….e questo è lavoro tuo, non suo”
Non appena sento queste parole il mio uccello diventa, se possibile, ancora più duro!
Saliamo sul letto e ricominciamo a baciarci e toccarci, le sfilo le mutandine ed inizio a leccarle la passera, è completamente depilata come piace a me, ed ha un gusto anche più piacevole della sua bocca
A lei piace molto, si dimena e si bagna parecchio, mugolando in continuazione
Le infilo 2 dita per “sondare” il terreno, alla mia età in quell’epoca non è strano trovare una diciannovenne vergine, ma lei non lo è di certo
Mi sdraio sopra di lei e glielo metto dentro tutto d’un colpo, dimenticandomi come un ingenuo di non avere il preservativo
Faccio quindi per uscire al che mi dice: “Tranquillo, sono pulita come una bambina e prendo la pillola”
E’ da incoscienti, lo so …. Ma continuo a scoparla, la foga del momento non mi fa riflettere
La scopo forte per un bel 10 minuti, vorrei cambiare posizione ma sono troppo eccitato e quindi continuo a pomparla così come siamo
Non so sei lei viene, so solo che è tremendamente bagnata e continua ad incitarmi “Più forte, di più” quasi mi grida nelle orecchie
Esco un istante prima di venire e mi lascio andare sul suo splendido corpo, pancia e tette sono coperte della mia sborra, lei ne prende un assaggio con indice e medio dela mano destra, se lo porta alla bocca e lo ingoia, roteando la lingua sulle labbra appena finito
Io sono esausto, era da un pezzo che non mi capitava una doppia in così poco tempo
Lei non vuole sentire ragioni
“Alex è tuo vicino, vero?”
“Sì perche? Dove stiamo andando a parare?” le chiedo, temendo lo voglia invitare per sopperire al fatto ce non avrò un erezione almeno per la prossima ora
“Allora adesso mi devi fare urlare di più, voglio che senta cosa si è perso”
Scende dal letto e raggiunge la sua borsetta, dalla quale estrae, come per magia, un vibratore ed un tubetto di lubrificante
“Hai capito la troia?” penso tra me e me, sorridendole
“So che per un po’ sei fuori uso, quindi ora mi scopi con questo” mi dice
Si sdraia, apre le gambe ed inizia a massaggiarsi il clitoride
Io prendo il dildo, lo lubrifico, e glielo infilo, accendendo contemporaneamente la vibrazione
Ed inizio a pomparla, mentre lei si sgrilletta ansimando come la troia che si sta dimostrando essere
E urla, urla quasi da dare fastidio “Sì, scopami, scopami forte”
Viene in maniera molto evidente, cercando la mia mano per allontanarla di lì a pochi secondi
“Bene” penso “per un po’ siamo a posto” e mi sdraio di fianco a lei per rilassarci insieme un attimo
Ingenuo
Sono un cazzo di ingenuo
Mi mette una mano sul cazzo, cerco di farle capire che non è il caso ma non vuole cedere, è già nuovamente pronta, la vacca
“Scegli, o mi inculi tu, o vai avanti col vibratore” mi dice, girandosi sul fianco e schiaffeggiandosi una chiappa
“Vabbè, farò sto sforzo” penso, ed invece dico “se la metti giù così….”
La giro a pecora ed inizio a leccarle il buco del culo, incredibilmente ha lo stesso profumo del resto del suo corpo
Lo bagno ben bene con la mia saliva e ci infilo il dito medio, iniziando a muoverlo sempre più velocemente
“Non ci siamo capiti, tesoro, o il tuo cazzo o il vibratore”
Per mia fortuna mi sono ripreso, ho comunque ancora meno di 30 anni e non mi ci vogliono tempi biblici per avere un erezione; le appoggio la cappella vicino al buchetto e ci entro con decisione, lei sobbalza un po’ ma si capisce chiaramente che ne ha presi di più grossi, la maialina
La scopo nel culo per un bel po’, lei continua a mugolare ed a gridare, e più lei grida e più io la scopo, sempre più forte
Presa dalla foga riesce ad agguantare il vibratore ancora pregno del suo meraviglioso succo, e se lo infila nella figa bagnatissima mentre io continuo a pomparle il culo
Sto per finire per la terza volta, e non ho la minima intenzione di sprecare il mio seme, le esco dal culo e la forzo a girarsi, lei capisce ed apre la bocca, le esplodo in gola, mentre lei continua a fottersi col vibratore
Ormai ho dato tutto, e per la prima volta durante la serata anche lei sembra sufficientemente soddisfatta
Si toglie il vibratore dalla figa dopo poco e lo lecca, assaporando i suoi stessi umori, si vede che è molto soddisfatta
Poi lo lascia cadere a terra, finalmente esausta, e si abbandona nel letto
Sono ormai le 3, ora di riposare un po’, quando dorme da Alice comunque rientra per pranzo
“Posso chiederti una cosa?” mi chiede
“Certo”
“Secondo te perché Alex non mi ha voluta scopare?”
“Gli avevo detto che mi interessavi” mento “sei arrabbiata?”
“Dopo come mi hai scopata, potresti aver ucciso mio padre che ti perdonerei”
E così dicendo ci addormentiamo ……….
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