Fiume in piena

di
genere
etero



Di solito esce da lavoro verso le 17:15 quindi ho aspettato che si facesse sentire prima di partire per andare da lei.

Quando mi ha detto che era sola a casa, che la figlia non c'era sono partito.

15 minuti ed ero da lei. Lascio la macchina in una stradina appartata giusto per non lasciarla sulla strada principale e mi avvio verso il suo garage, di solito passo da lì sempre per farmi notare il meno possibile.

Salgo di sopra e ci abbracciamo subito, era da un po' che non ci incontravamo.

Abbiamo scambiato soltanto due parole e i vestiti sono subito caduti giù.

Ci siamo buttati sul letto, lei come benvenuto mi ha succhiato il cazzo io l'ho scopata con le dita. L'ho accarezzata delicatamente finché non ho sentito salire il calore e l'umidità nelle profondità del suo corpo poi ho preso a masturbarla con più ritmo spingendo le dita più in fondo possibile. Ansimava e mi guardava negli occhi e io continuavo, sapevo che di lì a poco avrebbe bagnato completamente gli asciugamani messi a protezione del materasso. Dopo un attimo quello che avevo previsto è successo, ha preso il cazzo in mano e ha iniziato a farmi una pugnetta, stringendolo sempre più forte fino a quando, accompagnato dai suoi mugolii, non ho sentito scorrere sulla mano tutti i suoi umori. Mi sono fermato un attimo per farle riprendere fiato e farle godere il momento poi senza perdere troppo tempo l'ho riportata sulla stessa vetta dell'orgasmo precedente sempre con lo stesso gioco di dita che ormai sanno dove toccare per farla impazzire.



Dopo averle dato l'orgasmo per due volte con la magia delle dita mi sono sdraiato ho preso un po' d'olio di mandorla per lucidare il mio "attrezzo". L'ho portata a salire su di me. In un attimo è scivolato dentro di lei con un brivido di piacere ed un sospiro che probabilmente voleva dire: finalmente insieme.

È difficile contenere la sua irruenza quando è lei a dettare i ritmi, ma a me piace godere anche di piccole pause uno nell'altra semplicemente abbracciati . La lascio fare, mi prende con i suoi ritmi e i suoi modi, mi vuole tutto e subito, sento che sta per venire, l'accompagno al limite e mi diverto a fermarla baciandola. Questo mio modo di giocare a lei non dispiace e gioca con me, riprendendo ancora la sua ricerca del paradiso. È quasi una sfida, vuole raggiungere l'estasi e vuole portarmi con lei, arrivare alla vetta insieme, ma per me il gioco non è ancora finito. Riprendiamo la nostra danza, mi lascio trasportare, la seguo e assecondo i suoi movimenti. Sento ancora una volta crescere in me, come anche il lei, la voglia e il desiderio di esplodere all'unisono, ma voglio ancora giocare così cerco di controllarmi e ritardare il mio amplesso, mi trattengo ancora un po' e finalmente sento scorrere tutto il piacere che il suo corpo sta riversando su di me. La guardo i suoi occhi sono lo specchio della felicità sul suo seno si vede affiorare un'increspatura data da un brivido che probabilmente le avrà percorso tutto il corpo. Ci riposiamo soltanto un altro attimo perché per lei la sfida non è finita, deve raggiungere il suo obiettivo, deve poter godere del mio seme dentro di lei.



Ormai è passata più di mezz'ora da quando abbiamo iniziato, sto soltanto aspettando tra carezze e coccole che lei riprenda fiato e dia il via all'ultimo assalto. Il suo sguardo di sfida mi dice che è pronta e così riprende a scoparmi, questa volta parte in quarta non vuole lasciare superstiti. Dobbiamo soccombere insieme sotto un'orgasmo sincronizzato.

Mi cavalca come fossi un toro imbizzarrito, si muove su di me come se stesse danzando, la vedo che cerca di fare arrivare la mia cappella nei punti giusti che solo lei conosce nel suo profondo. Questi punti che con le dita non posso raggiungere. Inizia a godere, il respiro si fa più forte, più frequente, le sfugge qualche "SI.... SI" per incitarmi ed eccitarmi.

È in ginocchio su letto, le faccio allungare le gambe verso di me senza sfuggire l'uno dall'altro. Riprendiamo la nostra danza dopo questo piccolo spostamento, adesso mi godo lo spettacolo, così vedo meglio, le faccio allargare un po' le gambe e mentre lei mi scopa vado ad accarezzare l'ingresso di quel mondo fantastico. Ne approfitto un po' e insieme al mio cazzo infilo dentro anche un dito per stimolare anche le zone più esterne del suo stupendo organo. Le piace, forse anche troppo, questa volta non vuole rischiare di arrivare senza di me, si ferma un attimo mi sorride e mi dice di togliere le mano, "Tu stai barando ".

Riprende il gioco che vuole condurre e sotto la sua guida mi porta sempre più in alto. Questa volta i nostri respiri sono sincronizzati e insieme aumentano di frequenza e di intensità. Rivedo sul suo seno destro quel brivido che riaffiora, ci siamo, non so se riuscirò a resistere fino a quando si lascerà andare all'ennesimo orgasmo, ormai manca poco, mi guarda come per dirmi " io ci sono e tu?".

Si ci sono anche io e mi domando come ho fatto ad arrivarci vivo!!! Il mio cuore chiede pietà ma adesso che lei c'è mi lascio andare e riverso tutto il mio essere dentro di lei. Una, due, tre contrazioni per donare il messaggero del mio amore.

Ci abbandoniamo uno di fianco all'altro e rimaniamo lì a rilassarci parlando un po' fino al momento di lasciarci, con la speranza che accada di nuovo e presto.

di
scritto il
2022-01-21
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