Un gruppo di gay

di
genere
prime esperienze

Conobbi Daniela al mare, non poteva essere diversamente perché il tempo libero lo trascorrevo in quell'ambiente. Lei era con un'amica, la notai per l'esiguità del suo costume, non che l'amica fosse più coperta, ma lei aveva un modo di camminare da esposizione. Anche a me piaceva esibirmi ed avevo un costume che a distanza sembrava normale da vicino evidenziava le nudità. Questo fu il primo argomento affrontato nel corso della nostra amicizia. Iniziammo a frequentarci e ci accorgemmo che le nostre idee erano simili. Mentalità aperta, rispetto delle idee altrui, igiene personale e voglia di trasgredire nei limiti della legalità. Eravamo già sicuri del nostro percorso di vita in comune tanto che andai a conoscere la sua famiglia. Qui la prima sorpresa, il padre al servizio totale della madre che invece ostentava autorità sulla famiglia ed era una bellissima donna con abbigliamento succinto e portamento provocante. Rimasi favorevolmente impressionato immaginando la futura figura di Daniela. Il nostro punto fermo è stato mai tradire la fiducia reciproca neanche nella trasgressione. Iniziammo a frequentare spiagge non affollate perché eravamo a nostro agio nella nudità ed il nostro modo di vivere attirava spesso ragazzi con le nostre stesse idee. La prima situazione particolare ci capitò una domenica quando Daniela puntò gli occhi su un ragazzo bellissimo che stazionava con alcuni amici poco distante da noi ed iniziò sfacciatamente a corteggiarlo. Quando lui se ne accorse si alzò e si tuffò in acqua seguita subito da lei. Io rimasi sulla spiaggia ad aspettare ed infatti dopo pochi minuti uscirono e mi raggiunsero. Si chiamava Daniele (casualità mostruosa) era di Firenze con un gruppo di amici gay. Daniela oltre alla bellezza della preda notava anche la dotazione che Daniele ostentava lo informò che era attratta dalla doppia penetrazione trovando subito la disponibilità dello stesso che anzi la preferiva. Dovevamo trovare un posto ma Daniele ci disse che loro stavano in un appartamento vicino e potevamo andarci addirittura a piedi. Appena entrati ci spogliammo dei costumi Daniela come al solito fece la doccia ed impose anche a noi la stessa cosa ed andammo sul letto. Il cazzo di Daniele eretto oltre ad essere di misura importante non era diritto ma aveva una evidente curvatura che causava in Daniela una eccitazione particolare, lo sentiva sfregare sulle pareti della figa provando un piacere immenso e mentre succhiava il mio cazzo gemeva fortissimo. Ci scambiammo i ruoli poi Daniele, mostrando parte della sua inclinazione leccava la figa ed il mio cazzo, delizioso. Venimmo assieme con Daniela che urlava. Sentimmo aprire la porta ed erano i tre amici di Daniele che rientrarono e ci trovarono ancora attaccati. Daniele ci invitò a restare che avrebbero preparato qualcosa da mangiare. Facemmo la doccia e restammo tutti nudi. I tre amici di Daniele, pur essendo gay, avevano un cazzo di eccezionale grandezza. Dopo piatto di pasta e caffè tornammo sul letto insieme. Il letto matrimoniale si, ma eravamo in sei. Eravamo tutti a contatto tra noi e l'eccitazione riprese subito. Inventammo la sagra del pompino a cui partecipammo tutti, eravamo coinvolti in un orgia pazzesca al punto che Daniela volle provare tutti i cazzi. Iniziai io che preso dall'eccitazione venni come un novellino, poi Daniele che col cazzo ricurvo che fece esplodere Daniela in un orgasmo maestoso poi a turno tutti con la figa che colava per quanto sperma era dentro ed orgasmi a ripetizione. Si fecero le 17 ci lavammo e tornammo tutti al mare. Salutammo affettuosamente loro che ripartivano l'indomani. Io e Daniela in macchina parlammo dell'avventura forse pentiti dell'orgia. Riflettendo criticavo il numero dei cazzi presi, si giustificò dicendo che in quei momenti non si è in grado di decidere e non lo ero neanch'io, e poi disse sono cose che si fanno una volta nella vita. Quello che più le era piaciuto il cazzo di Daniele con la marcata curvatura che le provocava un piacere irripetibile.
scritto il
2022-01-22
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