Io marito puttana si notte 2
di
Sandratrav
genere
tradimenti
Ciao a tutti, sono Sandro l'infedele marito che di notte va a prendere cazzi invece di soddisfare la propria moglie. Prima di proseguire con il racconto di quando ho perso la verginità di culo, vorrei farvi una premessa: la mia è una storia vera che vivo fino ad oggi anche se la pandemia limita la mia libertà di movimento almeno per il momento. Torniamo al racconto di Marco che contattato su internet mi aveva portato a casa sua per fare sesso. Avevo terminato un pompino e ora su richiesta di questo stallone trentenne mi preparavo ad essere sverginata di culo. Premetto che già da adolescente mi facevo palpare e scopare da compagni di scuola prima e colleghi di lavoro dopo indossando mutandine e collant sotto i vestiti, indumenti regalati da questi porcelli oppure rubati dalle mie sorelle e dalla mamma, ma nessuno mi aveva ancora penetrato fino a rompermi il culo.
Marco mi disse di allargare le gambe e piegarmi sul tavolo così iniziò a spalmarmi una crema sull'ano e sul suo cazzo di 23 cm. Appena iniziò ad appoggiare la cappella al mio buco si rese conto che dicevo la verità ero davvero vergine avendo un buco molto molto stretto! Allora lubrificò alcuni falli di diverse misure e partendo dal più piccolo provò a sfondarmi. Ero eccitata, confusa e un po' impaurita ma iniziai ad essere sguaiata nel linguaggio incitando Marco con queste parole: "Dai rompimi il culo, rompi il culo a questa checca e frocia. Sfonda il culo a questa puttana femminella" ... Marco non si fece pregare e impugnando il suo cazzo lo puntò direttamente nel culo oramai già preparato dalla lubrificazione e dai vari falli di gomma. Urlai così tanto che lui mi colpì con un pugno chiudendomi la bocca e dicendo: "Puttana non gridare tu sei qui per farti rompere il culo quindi lasciami fare troia di merda. Se sarai brava ti porterò a fare la puttana magari proprio sotto casa tua che dici?". A queste parole raggelai il sangue e quasi mi mancava il respiro allora mi lasciai andare e piangevo dal dolore ma soffocando ogni parola per paura di uno scandalo (feci la cagata di raccontargli che ero sposato e dove abitavo!). Dopo la dolorosa penetrazione iniziai a mugolare dal piacere per quel cazzo piantato nel mio bel culo depilato e molto femminile. Marco iniziò a pistonarmi e io iniziai ad aiutarlo facendo sensuali movimenti con il mio culo. Dopo un po’ Marco mi avvisò che stava per venire e mi chiese dove volessi che sborrasse, allora dissi: "Sborrami nel culo ti prego, riempi le viscere di questa puttana mio stallone. Sento il tuo cazzo, che bello lo sento tutto dentro". Marco mi schiaffeggiò violentemente sul culo e venne inondami di sperma che la sentivo calda e profumata. Poi mi disse: "Adesso vatti a lavare e vai via puttana che dovrebbe arrivare il padrone di casa tra poco" mentre raccoglievo i miei vestiti, l'intimo e le scarpe rimasi come paralizzata perché avevo perso tanto sangue dal culo essendo stato profanato da 23 cm di goduria e piacere. Mi faceva male e lui anziché dirmi parole di conforto, mi disse: "Guarda cosa hai combinato puttana adesso devo togliere tutto il tuo sangue in giro? Potevi dirmi che avevi il ciclo? Iniziò a ridere ed io umiliata corsi in bagno a lavarmi e vestirmi. Dopo circa 15 minuti con il culo dolorante e barcollando mi diressi da lui per salutarlo ma lui mi tirò per i capelli facendomi inginocchiare davanti al suo cazzo e ordinandomi di ripulirlo fino all'ultima goccia di sperma mista a sangue, il mio sangue che avevo perso dopo lo sverginamento del mio ano. Poi mi salutò più affettuosamente e mi diede alcuni consigli per alleviare il dolore che mi avrebbe accompagnato per alcuni giorni. Mi fece mettere un assorbente nelle mutande così da contenere le continue fuoriuscite di sangue dal mio culo oramai rotto! Lo vidi ancora un paio di volte, ma presto mi sarei Imbattuta in Daniele, Mario e poi Franco ma di questo vi racconterò la prossima volta ...
PS: Da questo racconto in poi parlerò di me sempre al femminile chiamandomi Sandra.
Marco mi disse di allargare le gambe e piegarmi sul tavolo così iniziò a spalmarmi una crema sull'ano e sul suo cazzo di 23 cm. Appena iniziò ad appoggiare la cappella al mio buco si rese conto che dicevo la verità ero davvero vergine avendo un buco molto molto stretto! Allora lubrificò alcuni falli di diverse misure e partendo dal più piccolo provò a sfondarmi. Ero eccitata, confusa e un po' impaurita ma iniziai ad essere sguaiata nel linguaggio incitando Marco con queste parole: "Dai rompimi il culo, rompi il culo a questa checca e frocia. Sfonda il culo a questa puttana femminella" ... Marco non si fece pregare e impugnando il suo cazzo lo puntò direttamente nel culo oramai già preparato dalla lubrificazione e dai vari falli di gomma. Urlai così tanto che lui mi colpì con un pugno chiudendomi la bocca e dicendo: "Puttana non gridare tu sei qui per farti rompere il culo quindi lasciami fare troia di merda. Se sarai brava ti porterò a fare la puttana magari proprio sotto casa tua che dici?". A queste parole raggelai il sangue e quasi mi mancava il respiro allora mi lasciai andare e piangevo dal dolore ma soffocando ogni parola per paura di uno scandalo (feci la cagata di raccontargli che ero sposato e dove abitavo!). Dopo la dolorosa penetrazione iniziai a mugolare dal piacere per quel cazzo piantato nel mio bel culo depilato e molto femminile. Marco iniziò a pistonarmi e io iniziai ad aiutarlo facendo sensuali movimenti con il mio culo. Dopo un po’ Marco mi avvisò che stava per venire e mi chiese dove volessi che sborrasse, allora dissi: "Sborrami nel culo ti prego, riempi le viscere di questa puttana mio stallone. Sento il tuo cazzo, che bello lo sento tutto dentro". Marco mi schiaffeggiò violentemente sul culo e venne inondami di sperma che la sentivo calda e profumata. Poi mi disse: "Adesso vatti a lavare e vai via puttana che dovrebbe arrivare il padrone di casa tra poco" mentre raccoglievo i miei vestiti, l'intimo e le scarpe rimasi come paralizzata perché avevo perso tanto sangue dal culo essendo stato profanato da 23 cm di goduria e piacere. Mi faceva male e lui anziché dirmi parole di conforto, mi disse: "Guarda cosa hai combinato puttana adesso devo togliere tutto il tuo sangue in giro? Potevi dirmi che avevi il ciclo? Iniziò a ridere ed io umiliata corsi in bagno a lavarmi e vestirmi. Dopo circa 15 minuti con il culo dolorante e barcollando mi diressi da lui per salutarlo ma lui mi tirò per i capelli facendomi inginocchiare davanti al suo cazzo e ordinandomi di ripulirlo fino all'ultima goccia di sperma mista a sangue, il mio sangue che avevo perso dopo lo sverginamento del mio ano. Poi mi salutò più affettuosamente e mi diede alcuni consigli per alleviare il dolore che mi avrebbe accompagnato per alcuni giorni. Mi fece mettere un assorbente nelle mutande così da contenere le continue fuoriuscite di sangue dal mio culo oramai rotto! Lo vidi ancora un paio di volte, ma presto mi sarei Imbattuta in Daniele, Mario e poi Franco ma di questo vi racconterò la prossima volta ...
PS: Da questo racconto in poi parlerò di me sempre al femminile chiamandomi Sandra.
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