Io marito di giorno e puttana di notte 4
di
Sandratrav
genere
tradimenti
Ciao a tutti, sono Sandra l’ultima volta che ho raccontato della mia doppia vita (di giorno marito e di notte puttana), vi ho detto che mi ero liberato di Davide ma di lì a poco mi sarei fidanzata con Enzo un imprenditore immobiliare di 65 anni, un vero figo …
Dopo tutto ciò che avevo subito da Davide per 4/5 mesi non volli sapere di incontri, uomini etc. Inventai una scusa a mia moglie dicendo che quel lavoro notturno per adesso era fermo e lei ci credette. Così passavo le serate a casa un po’ alla tivù e un po’ al computer ma in me c’era il desiderio di succhiare cazzi e prenderli nel culo. Mi masturbavo in ogni occasione e sotto indossavo perizoma, autoreggenti e reggiseno quando ero solo in casa o uscivo per andare a lavorare. Una mattina mi chiamò un sessantacinquenne veneto di nome Enzo, nome insolito per un veneto, comunque mi disse che voleva incontrarmi per conoscermi ed era in cerca di una storia seria ma risposi che avevo chiuso con quel mondo e raccontai di ciò che subii per mano di Davide. Lui mi disse che non mi avrebbe mai maltrattata e che era un imprenditore immobiliare; quindi, non aveva bisogno di denaro ma semplicemente di una fidanzata travestita. Mi feci convincere e mi accordai per l’appuntamento. Il giorno dopo dissi a mia moglie che la ditta per quel lavoro notturno mi aveva chiamato ancora e dal venerdì alla domenica notte avrei ripreso.
Enzo mi consiglio di prendere i mezzi pubblici (metro, tram e autobus) per raggiungerlo poiché abitava a Milano quasi in centro e sarebbe stato impossibile per me arrivarci in auto. Feci come mi aveva detto e in circa due ore ero davanti a casa sua.
Appena lo chiamai corse giù mi prese il borsone e mi fece strada. Arrivati in casa mi baciò sulle guance e mi disse che ero bello da uomo chissà da donna che schianto sarei stata. “Aspetta a dirlo potresti rimanere deluso”, risposi con un ghigno.
Mi fece accomodare in camera e mi disse che il bagno era annesso alla camera stessa, così mi fece strada portandomi il borsone. “Fai con calma cara che io intanto preparo un prosecco e qualche stuzzichino” mi disse. Era più basso di me ma aveva un fisico da cinquantenne altro che 65 anni e soprattutto la prima cosa che notai era il pacco che aveva in mezzo alle gambe. Intanto andai in bagno per truccarmi: Matita e mascara a volontà, fondo tinta e rossetto rosso intenso. Indossai un bustino con reggicalze e autoreggenti con balza alta e filo nero dietro. Scelsi un miniabito nero molto aderente che lasciava intravedere il culo e un paio di scarpe alte con tacco 12 cm. Scelsi una parrucca nera ondulata e via verso il mio cazzo dopo 4/5 mesi di astinenza!
Appena apparvi in sala lui rimase elettrizzato e mi baciò sulla bocca pregandomi di sedermi a tavola per consumare alcune cose che aveva preparato. Mi versò un prosecco e mi servi come se fossi una regina. Dopo alcuni racconti, aneddoti e risate lui ruppe il ghiaccio chiedendomi di accomodarci sul divano. Io ricambiai la sua gentilezza baciandolo in bocca e cercando avidamente la sua lingua che lui non mi negò mentre nel frattempo iniziò a toccarmi il culo in cerca del buco. “Vuoi già incularmi? Non ti piacciono i preliminari?” dissi con voce autoritaria. In tutta risposta lui abbasso il capo come a chiedermi perdono e mi disse: “No mia Signora”. Davanti a quella frase capii che avevo nelle mie mani un probabile schiavo e allora ne approfittai subito facendolo inginocchiare per farmi leccare le scarpe, i piedi e poi lo obbligai a leccarmi il culo! Dopo tanta sofferenza avevo trovato l’uomo giusto per me, almeno credevo. “La tua Padrona vuole ricompensarti, tira fuori il cazzo che ti faccio un bocchino”. Lui ubbidì e tirò fuori un cazzo di 24 cm a suo dire, un cazzo di un trentenne altro che sessantacinquenne! Iniziai a baciare la cappella e leccarla mentre reggevo il suo cazzo e lo segavo. Lui ansimava e mi strizzava le zizze che erano leggermente gonfie dato che mettevo una crema acquistata su internet. Dopo 10 minuti, mi disse che stava per venire allora gli dissi di venirmi in bocca. Calda e molto cremosa mi riempì la bocca mentre il mio cazzo oramai provato eruttò tutto sul pavimento. Volli metterlo alla prova: “Mettiti a quattro zampe e ripulisci con la lingua il pavimento da tutta la mia sborra senza lasciarne una goccia!”. Enzo si mise a quattro zampe e ripulì il pavimento, infine, mi guardò come per avere un cenno di approvazione e io in tutta risposta lo accarezzai dicendo: “Bravo schiavetto mio e adesso meriti un premio; ti darò il mio culo”. Lui felice sorrise e mi ringraziò. Non c’è dubbio avevo davanti a me un autentico schiavo che avrei potuto utilizzare. Ma intanto mi preparavo a ricevere il primo cazzo nel culo dopo 4/5 mesi di astinenza. Ero eccitatissima di ricevere quel cazzo nel culo, ma di questo ne parliamo nei prossimi giorni …
PS: Vi ribadisco che si tratta di fatti realmente accaduti e vi giuro che sarei disposta a tutto per il cazzo!
Dopo tutto ciò che avevo subito da Davide per 4/5 mesi non volli sapere di incontri, uomini etc. Inventai una scusa a mia moglie dicendo che quel lavoro notturno per adesso era fermo e lei ci credette. Così passavo le serate a casa un po’ alla tivù e un po’ al computer ma in me c’era il desiderio di succhiare cazzi e prenderli nel culo. Mi masturbavo in ogni occasione e sotto indossavo perizoma, autoreggenti e reggiseno quando ero solo in casa o uscivo per andare a lavorare. Una mattina mi chiamò un sessantacinquenne veneto di nome Enzo, nome insolito per un veneto, comunque mi disse che voleva incontrarmi per conoscermi ed era in cerca di una storia seria ma risposi che avevo chiuso con quel mondo e raccontai di ciò che subii per mano di Davide. Lui mi disse che non mi avrebbe mai maltrattata e che era un imprenditore immobiliare; quindi, non aveva bisogno di denaro ma semplicemente di una fidanzata travestita. Mi feci convincere e mi accordai per l’appuntamento. Il giorno dopo dissi a mia moglie che la ditta per quel lavoro notturno mi aveva chiamato ancora e dal venerdì alla domenica notte avrei ripreso.
Enzo mi consiglio di prendere i mezzi pubblici (metro, tram e autobus) per raggiungerlo poiché abitava a Milano quasi in centro e sarebbe stato impossibile per me arrivarci in auto. Feci come mi aveva detto e in circa due ore ero davanti a casa sua.
Appena lo chiamai corse giù mi prese il borsone e mi fece strada. Arrivati in casa mi baciò sulle guance e mi disse che ero bello da uomo chissà da donna che schianto sarei stata. “Aspetta a dirlo potresti rimanere deluso”, risposi con un ghigno.
Mi fece accomodare in camera e mi disse che il bagno era annesso alla camera stessa, così mi fece strada portandomi il borsone. “Fai con calma cara che io intanto preparo un prosecco e qualche stuzzichino” mi disse. Era più basso di me ma aveva un fisico da cinquantenne altro che 65 anni e soprattutto la prima cosa che notai era il pacco che aveva in mezzo alle gambe. Intanto andai in bagno per truccarmi: Matita e mascara a volontà, fondo tinta e rossetto rosso intenso. Indossai un bustino con reggicalze e autoreggenti con balza alta e filo nero dietro. Scelsi un miniabito nero molto aderente che lasciava intravedere il culo e un paio di scarpe alte con tacco 12 cm. Scelsi una parrucca nera ondulata e via verso il mio cazzo dopo 4/5 mesi di astinenza!
Appena apparvi in sala lui rimase elettrizzato e mi baciò sulla bocca pregandomi di sedermi a tavola per consumare alcune cose che aveva preparato. Mi versò un prosecco e mi servi come se fossi una regina. Dopo alcuni racconti, aneddoti e risate lui ruppe il ghiaccio chiedendomi di accomodarci sul divano. Io ricambiai la sua gentilezza baciandolo in bocca e cercando avidamente la sua lingua che lui non mi negò mentre nel frattempo iniziò a toccarmi il culo in cerca del buco. “Vuoi già incularmi? Non ti piacciono i preliminari?” dissi con voce autoritaria. In tutta risposta lui abbasso il capo come a chiedermi perdono e mi disse: “No mia Signora”. Davanti a quella frase capii che avevo nelle mie mani un probabile schiavo e allora ne approfittai subito facendolo inginocchiare per farmi leccare le scarpe, i piedi e poi lo obbligai a leccarmi il culo! Dopo tanta sofferenza avevo trovato l’uomo giusto per me, almeno credevo. “La tua Padrona vuole ricompensarti, tira fuori il cazzo che ti faccio un bocchino”. Lui ubbidì e tirò fuori un cazzo di 24 cm a suo dire, un cazzo di un trentenne altro che sessantacinquenne! Iniziai a baciare la cappella e leccarla mentre reggevo il suo cazzo e lo segavo. Lui ansimava e mi strizzava le zizze che erano leggermente gonfie dato che mettevo una crema acquistata su internet. Dopo 10 minuti, mi disse che stava per venire allora gli dissi di venirmi in bocca. Calda e molto cremosa mi riempì la bocca mentre il mio cazzo oramai provato eruttò tutto sul pavimento. Volli metterlo alla prova: “Mettiti a quattro zampe e ripulisci con la lingua il pavimento da tutta la mia sborra senza lasciarne una goccia!”. Enzo si mise a quattro zampe e ripulì il pavimento, infine, mi guardò come per avere un cenno di approvazione e io in tutta risposta lo accarezzai dicendo: “Bravo schiavetto mio e adesso meriti un premio; ti darò il mio culo”. Lui felice sorrise e mi ringraziò. Non c’è dubbio avevo davanti a me un autentico schiavo che avrei potuto utilizzare. Ma intanto mi preparavo a ricevere il primo cazzo nel culo dopo 4/5 mesi di astinenza. Ero eccitatissima di ricevere quel cazzo nel culo, ma di questo ne parliamo nei prossimi giorni …
PS: Vi ribadisco che si tratta di fatti realmente accaduti e vi giuro che sarei disposta a tutto per il cazzo!
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