Percorsi di vita 4

Dopo il primo giorno nella struttura termale Eravamo più che soddisfatti ed eravamo rimasti favorevolmente impressionati dalla pelle di Alan, era una pesca deliziosa da accarezzare non solo per Daniela ma anche per me. La mattina successiva la dedicammo solo alle terapie ognuno nello sua camera perché avevamo deciso di vederci nel pomeriggio. Ormai Alan faceva parte di noi, l'avevano capito tutti dal personale agli altri pazienti e molti ci invidiavano, qualche solitario voleva far parte del nostro tavolo cosa che rifiutammo sistematicamente. A volte scendevano loro ed io restavo in camera e gli atteggiamenti di Daniela nei confronti di Alan erano chiari. Dopo il pranzo che quel giorno fu molto leggero risalimmo tutti nella nostra camera ed invitammo Alan a subire passivamente quello che volevamo fare. Accettò di buon grado.
Ci spogliammo nudi io e Daniela e delicatamente cominciammo a spogliare Alan in modo da far salire la sua eccitazione. Presi una boccettina di olio profumato che utilizzava Daniela e cominciai a massaggiarlo io nel tronco superiore e Daniela nella parte inferiore. Evitammo sempre di sfiorargli il cazzo che intanto cresceva a dismisura. Lo facemmo mettere con la pancia in giù, sembrava un bronzo di Riace. Era bello da vedere Lo massaggiammo per bene dalla testa ai piedi, lui godeva di quel trattamento in modo evidente, era in estasi e ci pregò di continuare. Lo facemmo ridistendere sulla schiena continuando col massaggio erotico. Il suo cazzo da un ora era eretto. Io massaggiavo il petto e Daniela con la lingua leccava lo scroto senza toccare il cazzo. Non riuscì a resistere, venne sulla sua pancia a fiotti e Daniela lo massaggiava col suo sperma, ma eravamo eccitatissimi tutti, presi Daniela la distesi sul letto ed il cazzo trovò da solo la sua figa. Scopata violenta dovetti chiudere la bocca a Daniela altrimenti ci avrebbero sentiti. In un momento mi lasciò seminando sborra sul letto, sali sopra ad Alan e scoparono con la stessa violenza raggiungendo un simultaneo orgasmo da morire. Ci dedicammo al riposo fino alla cena, poi ognuno nella sua camera. Era solo il secondo giorno.
Il terzo giorno prima delle terapia una ragazza della reception parlava con Daniela ed ebbi il sentore che c'erano lamentele per il nostro comportamento. Disse che eravamo sulla bocca di tutti e tutti ci invidiavano. Confidò che voleva partecipare ai nostri incontri ma non poteva farlo nella struttura altrimenti l'avrebbero licenziata. Disse ancora che lei ed un'altra collega erano in affitto a poche centinaia di metri dalla struttura e che non potevano chiedere permessi perché avevano il tutto esaurito, quindi potavamo farlo solo la notte e che comunque avrebbe parlato con la collega per sapere se era d'accordo. Cazzo se era d'accordo, voleva iniziare subito. Alan era d'accordissimo solo che era preoccupato per la sua riabilitazione comunque stabilì che la figa aveva la precedenza su tutto.
Continua....