Fantasticando a letto con mia moglie
di
oedipus
genere
trio
Fantasie coniugali
Mia suocera Matilde ha 58 anni, non è in assoluto quello che si dice una donna bella, ma è prosperosa, ha le rotondità giuste, e, nonostante non lasci trasparire interesse per il sesso, riesce specialmente d'estate a farsi notare grazie alle canottiere o ai vestiti molto scollati che indossa e che mettono in bella evidenza scoprire le forme rigogliose che ci sono sotto. Ha il volto un po’ emaciato, segnato dalla fatica degli anni, ma il suo è uno sguardo sicuramente gradevolmente rassicurante, talora addirittura accattivante.
Più di qualche volta, mentre ero a casa sua, mi sono soffermato a guardarla chinarsi a raccogliere qualcosa da terra, con il culone in bella mostra e le tettone rotonde penzolanti in avanti, e mi sono accorto che il cazzo mi si è indurito all’istante.
So che non fa sesso con Pietro mio suocero chissà da quanto tempo, me lo ha confidato mia moglie spiegandomi che, anche se la madre non lo dà per niente a vedere, sicuramente di una scopata coi fiocchi avrebbe bisogno e desiderio. Della cosa con la porca di mia moglie Daniela ne abbiamo parlato più di una volta mentre facevamo sesso e mi sono accorto che il solo parlarne ha sempre finito per eccitarci entrambi ancora di più.
Una sera, mentre ci stavamo strusciando eccitati, ho chiesto a Daniela quando si era masturbata l'ultima volta, e lei mi ha detto che lo aveva fatto quel pomeriggio mentre riposava. Le ho chiesto a cosa avesse pensato in particolare in quel momento, ma lei esitava a rispondermi, visibilmente imbarazzata.
"Dài, racconta .... non resisto".
Le mie insistenze hanno indotto Daniela a confessarsi.
" .... Ero qui a casa, con la mamma, da sole. Voi eravate tutti via. A un certo punto io e mamma ci siamo messe a parlare di sesso, di quando lo facciamo io e te e che ogni tanto parliamo anche di lei che non fa l'amore da così tanto tempo, e che ogni tanto vorresti averla a letto con noi per poterla strapazzare e penetrare!... Parlando di questo mi sono eccitata da morire, eravamo tutte e due in canottiera, e mentre lei tutta sudata stava stirando, le ho cominciato a stropicciare le tette prendendola da dietro e infilando le mani ai lati delle spalline della canottiera".
A quel punto ho dovuto faticare un bel po’ per proseguire, ma con un po’ di insistenza e iniziando a stuzzicarla con la cappella in mezzo alle cosce, l’ho spinta a continuare.
"... Lei sul momento ha fatto per girarsi di scatto come infastidita e mi ha chiesto di lasciarla stare, ma poi è rimasta ferma e si è lasciata toccare…. Ad un certo punto si è decisa a togliersi la canottiera e io ho fatto altrettanto. Mi capita spesso di vedere la mamma con le tette al vento, ma non mi era mai capitato, nemmeno per scherzo di prenderle in mano così….. Che belle! Erano morbidissime, i capezzoli larghi e tenerissimi facevano venir voglia di essere morsi…. Ormai stavamo ansimando entrambe e le nostre labbra stavano per sfiorarsi, lei resisteva ancora, ma ad un certo punto le ho infilato la lingua in bocca e lei si è arresa…. Una follia! Stavo limonando con la mamma, e mi piaceva pure!... Poi ho iniziato a scendere, a leccarle le mammelle e i capezzoli; le ho fatto alzare le braccia, le ho leccate le ascelle sudate e depilate. Una insana passione mi aveva preso e non mi controllavo più!... Poi le ho pinzato con le dita i capezzoli ancora bagnati della mia saliva e lei con un gemito mi ha reinfilato la lingua in bocca…. L’ho trascinata letteralmente sul letto tirandola per i capezzoli, l’ho fatta stendere e mi sono buttata sopra di lei….. Bellissimo! Irresistibile!.... Le nostre tette e i nostri capezzoli erano schiacciati e si sfregavano cli uno contro gli altri, ho ripreso a baciarla compulsivamente, quasi a beccarla. Ad un certo punto lei mi ha ribaltato sotto ed è rimase sopra di me a guardarmi ammirata e compiaciuta…. Che bella gnocca aveva fatto!.... Poi si è ributtata a leccarmi dappertutto, probabilmente non le capitava da anni. Mi ha leccato i capezzoli, il seno, le braccia, per poi scendere fino alla fica. Qui si è dedicata con tanta cura e sapienza che nel giro di pochi minuti mi ha fatta venire come una puledra selvaggia….. Ma anche lei è venuta quasi contemporaneamente, perché, mentre mi leccava, si tormentava la sua fregna con due dita dentro”.
Il racconto di Daniela ha fatto ingigantire la mia spranga, che faceva su e giù tra le sue cosce bagnate. Ma non volevo che il racconto si interrompesse sul più bello.
".... Beh, in quel momento stavi arrivando tu! …. Sono riuscita a svegliarmi appena in tempo per vederti sulla porta della camera, con gli occhi sgranati e la bocca aperta, mentre la mamma ancora dormiva vicino a me, oscenamente nuda, sdraiata su un fianco appoggiata al mio braccio. Io non ho accennato a coprirmi, ma mi sono alzata per venirti incontro, nuda com'ero. Ti ho abbracciato e baciato, tu mi hai ricambiato il bacio, ma in maniera distratta e sbrigativa, guardavi solo verso il letto…. Sentivo che il tuo cazzo si stava irrigidendo. Ti ho subito abbassato i pantaloni, ho afferrato il tuo manico inalberato ed ho cominciato ad accarezzarlo. Avevi capito il gioco che volevo fare e sei stato tu a trascinarmi a letto dopo aver finito di spogliarti… Appena sul letto, hai cominciato a baciare la mamma sulla spalla, dove la pelle era bianca liscia e morbida. Lei si è svegliata lentamente, ma appena si è accorta di te, si è ritratta subito facendo per coprirsi. Io mi sono avvicinata a lei ed ho ripreso a baciarla dolcemente sulla guancia, le ho spiegato che non c'era nulla di male in quello che stavamo facendo, che stavamo solo assecondando le nostre voglie. E, detto questo, sono stata io stessa a spingerla tra le tue braccia…. Dopodichè i vostri corpi si avvinghiarono mentre le lingue si intrecciavano, il tuo cazzo si è fatto strada tra le sue coscione larghe ed accoglienti, lei ha cominciato a genere e delirare di piacere …. Io stavo di lato e mi godevo la scena… Mi sono arrapata come non mai e, mentre tu la stantuffavi di gran lena, mi sono abbassata ed ho cominciato a leccare proprio il punto dove il tuo cazzo entrava nella sua carne calda, aumentando a dismisura il piacere di tutti e tre…. Poi, quando ti sei sollevato dal suo corpo senza smettere di impalarla, mi sono impossessata io della sua bocca e mi sono messa a baciarla selvaggiamente. La leccavo ovunque, in bocca, sulle guance, sui seni, sui capezzoli turgidi, sulle ascelle, sulle cosce, dietro le spalle, lungo tutto il corpo intriso di un sudore dolce e profumato …”
Via via che Daniela raccontava lo spadone è avanzato dentro la sua calda tana e mi sono messo a stantuffare con la massima energia, pensando davvero di fottere con mia suocera. Ma a quel punto, proprio nel momento in cui le stavo riempiendo la fica di sperma caldo, mia moglie si è interrotta e si è lasciata andare ai gemiti e ai gridolini con cui di solito accompagna la mia e la sua eiaculazione.
Sfiniti, esausti, ci siamo distesi l’uno a fianco all’altra sul lenzuolo umido dei nostri corpi sudati. Le ho chiesto se era la prima volta che le capitava di avere una fantasia di questo genere. Ha sospirato e mi ha risposto di sì, ma con un’espressione di malizia nella quale leggevo il mio stesso pensiero: “Speriamo che succeda davvero”.
Mia suocera Matilde ha 58 anni, non è in assoluto quello che si dice una donna bella, ma è prosperosa, ha le rotondità giuste, e, nonostante non lasci trasparire interesse per il sesso, riesce specialmente d'estate a farsi notare grazie alle canottiere o ai vestiti molto scollati che indossa e che mettono in bella evidenza scoprire le forme rigogliose che ci sono sotto. Ha il volto un po’ emaciato, segnato dalla fatica degli anni, ma il suo è uno sguardo sicuramente gradevolmente rassicurante, talora addirittura accattivante.
Più di qualche volta, mentre ero a casa sua, mi sono soffermato a guardarla chinarsi a raccogliere qualcosa da terra, con il culone in bella mostra e le tettone rotonde penzolanti in avanti, e mi sono accorto che il cazzo mi si è indurito all’istante.
So che non fa sesso con Pietro mio suocero chissà da quanto tempo, me lo ha confidato mia moglie spiegandomi che, anche se la madre non lo dà per niente a vedere, sicuramente di una scopata coi fiocchi avrebbe bisogno e desiderio. Della cosa con la porca di mia moglie Daniela ne abbiamo parlato più di una volta mentre facevamo sesso e mi sono accorto che il solo parlarne ha sempre finito per eccitarci entrambi ancora di più.
Una sera, mentre ci stavamo strusciando eccitati, ho chiesto a Daniela quando si era masturbata l'ultima volta, e lei mi ha detto che lo aveva fatto quel pomeriggio mentre riposava. Le ho chiesto a cosa avesse pensato in particolare in quel momento, ma lei esitava a rispondermi, visibilmente imbarazzata.
"Dài, racconta .... non resisto".
Le mie insistenze hanno indotto Daniela a confessarsi.
" .... Ero qui a casa, con la mamma, da sole. Voi eravate tutti via. A un certo punto io e mamma ci siamo messe a parlare di sesso, di quando lo facciamo io e te e che ogni tanto parliamo anche di lei che non fa l'amore da così tanto tempo, e che ogni tanto vorresti averla a letto con noi per poterla strapazzare e penetrare!... Parlando di questo mi sono eccitata da morire, eravamo tutte e due in canottiera, e mentre lei tutta sudata stava stirando, le ho cominciato a stropicciare le tette prendendola da dietro e infilando le mani ai lati delle spalline della canottiera".
A quel punto ho dovuto faticare un bel po’ per proseguire, ma con un po’ di insistenza e iniziando a stuzzicarla con la cappella in mezzo alle cosce, l’ho spinta a continuare.
"... Lei sul momento ha fatto per girarsi di scatto come infastidita e mi ha chiesto di lasciarla stare, ma poi è rimasta ferma e si è lasciata toccare…. Ad un certo punto si è decisa a togliersi la canottiera e io ho fatto altrettanto. Mi capita spesso di vedere la mamma con le tette al vento, ma non mi era mai capitato, nemmeno per scherzo di prenderle in mano così….. Che belle! Erano morbidissime, i capezzoli larghi e tenerissimi facevano venir voglia di essere morsi…. Ormai stavamo ansimando entrambe e le nostre labbra stavano per sfiorarsi, lei resisteva ancora, ma ad un certo punto le ho infilato la lingua in bocca e lei si è arresa…. Una follia! Stavo limonando con la mamma, e mi piaceva pure!... Poi ho iniziato a scendere, a leccarle le mammelle e i capezzoli; le ho fatto alzare le braccia, le ho leccate le ascelle sudate e depilate. Una insana passione mi aveva preso e non mi controllavo più!... Poi le ho pinzato con le dita i capezzoli ancora bagnati della mia saliva e lei con un gemito mi ha reinfilato la lingua in bocca…. L’ho trascinata letteralmente sul letto tirandola per i capezzoli, l’ho fatta stendere e mi sono buttata sopra di lei….. Bellissimo! Irresistibile!.... Le nostre tette e i nostri capezzoli erano schiacciati e si sfregavano cli uno contro gli altri, ho ripreso a baciarla compulsivamente, quasi a beccarla. Ad un certo punto lei mi ha ribaltato sotto ed è rimase sopra di me a guardarmi ammirata e compiaciuta…. Che bella gnocca aveva fatto!.... Poi si è ributtata a leccarmi dappertutto, probabilmente non le capitava da anni. Mi ha leccato i capezzoli, il seno, le braccia, per poi scendere fino alla fica. Qui si è dedicata con tanta cura e sapienza che nel giro di pochi minuti mi ha fatta venire come una puledra selvaggia….. Ma anche lei è venuta quasi contemporaneamente, perché, mentre mi leccava, si tormentava la sua fregna con due dita dentro”.
Il racconto di Daniela ha fatto ingigantire la mia spranga, che faceva su e giù tra le sue cosce bagnate. Ma non volevo che il racconto si interrompesse sul più bello.
".... Beh, in quel momento stavi arrivando tu! …. Sono riuscita a svegliarmi appena in tempo per vederti sulla porta della camera, con gli occhi sgranati e la bocca aperta, mentre la mamma ancora dormiva vicino a me, oscenamente nuda, sdraiata su un fianco appoggiata al mio braccio. Io non ho accennato a coprirmi, ma mi sono alzata per venirti incontro, nuda com'ero. Ti ho abbracciato e baciato, tu mi hai ricambiato il bacio, ma in maniera distratta e sbrigativa, guardavi solo verso il letto…. Sentivo che il tuo cazzo si stava irrigidendo. Ti ho subito abbassato i pantaloni, ho afferrato il tuo manico inalberato ed ho cominciato ad accarezzarlo. Avevi capito il gioco che volevo fare e sei stato tu a trascinarmi a letto dopo aver finito di spogliarti… Appena sul letto, hai cominciato a baciare la mamma sulla spalla, dove la pelle era bianca liscia e morbida. Lei si è svegliata lentamente, ma appena si è accorta di te, si è ritratta subito facendo per coprirsi. Io mi sono avvicinata a lei ed ho ripreso a baciarla dolcemente sulla guancia, le ho spiegato che non c'era nulla di male in quello che stavamo facendo, che stavamo solo assecondando le nostre voglie. E, detto questo, sono stata io stessa a spingerla tra le tue braccia…. Dopodichè i vostri corpi si avvinghiarono mentre le lingue si intrecciavano, il tuo cazzo si è fatto strada tra le sue coscione larghe ed accoglienti, lei ha cominciato a genere e delirare di piacere …. Io stavo di lato e mi godevo la scena… Mi sono arrapata come non mai e, mentre tu la stantuffavi di gran lena, mi sono abbassata ed ho cominciato a leccare proprio il punto dove il tuo cazzo entrava nella sua carne calda, aumentando a dismisura il piacere di tutti e tre…. Poi, quando ti sei sollevato dal suo corpo senza smettere di impalarla, mi sono impossessata io della sua bocca e mi sono messa a baciarla selvaggiamente. La leccavo ovunque, in bocca, sulle guance, sui seni, sui capezzoli turgidi, sulle ascelle, sulle cosce, dietro le spalle, lungo tutto il corpo intriso di un sudore dolce e profumato …”
Via via che Daniela raccontava lo spadone è avanzato dentro la sua calda tana e mi sono messo a stantuffare con la massima energia, pensando davvero di fottere con mia suocera. Ma a quel punto, proprio nel momento in cui le stavo riempiendo la fica di sperma caldo, mia moglie si è interrotta e si è lasciata andare ai gemiti e ai gridolini con cui di solito accompagna la mia e la sua eiaculazione.
Sfiniti, esausti, ci siamo distesi l’uno a fianco all’altra sul lenzuolo umido dei nostri corpi sudati. Le ho chiesto se era la prima volta che le capitava di avere una fantasia di questo genere. Ha sospirato e mi ha risposto di sì, ma con un’espressione di malizia nella quale leggevo il mio stesso pensiero: “Speriamo che succeda davvero”.
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