Nuovo Anno, Altro Affanno! 2 (Il Finale)

di
genere
masturbazione

Continuando a camminare per le viette per andare tutti a casa di Luca, Giacomo il fidanzato di Ylenia si ferma appoggiandosi ad un palo del cartello stradale.
Era messo male anche lui, lo guardammo e di colpo sboccò persino l'anima, vomitò tutto l'alcol che si era calato un odore cattivo, forte e acido che quasi rimettevo anche io, che scena disgustosa!
Aspettammo qualche minuto che si riprendesse e capire se andava tutto bene e ripartimmo.
Finalmente dopo più di un'ora a camminare arrivammo a casa, io ero stanchissima. Ho camminato così tanto sui tacchi alti e ho badato al gruppo che non succedesse nulla di irreparabile.
Tra schiamazzi, risate e urla, prendemmo l'ascensore per arrivare al sesto piano.
Una volta a casa già mi sentivo più tranquilla e subito ancor prima di chiudere la porta mi tolsi le scarpe per un piccolo sollievo.
Una bella casa grande, ordinata con profumo di lavanda nell'aria.
Avevamo già accordato le disposizioni, il padrone di casa con la sua amorosa nella loro stanza di sempre l'altra coppia ovviamente nell'altra stanza che usavano per gli ospiti mentre io e mio cugino in salotto, composto da due divani a penisola che aperti diventano due letti.
Le due coppie si rifugiarono nelle rispettive camere mentre io andai in bagno per liberare la vescica e struccarmi.
Uscendo dal bagno per tornare in salotto passai davanti la porta di Giacomo e Ylenia, attratta dal vociare mi soffermai quell'attimo sentendo qualcuno battere contro la porta spinto dall'altro mentre si baciavano (e probabilmente si spogliavano a vicenda) pensando, beati loro!
Tornai in salotto raggiungendo Ludovico e lo vidi buttato sul divano a pancia in giù e testa affondata nel cuscino che già russava. Giubbotto a terra e con addosso ancora le scarpe.
Presi il giubbotto e lo appesi, poi girai Ludo a pancia in sú e gli tolsi le scarpe e vi lascio immaginare che buon odorino mi divampò in faccia in quel momento, per poco non sboccai pure io.
Lo lasciai li così nel suo profondo coma e mi accomodai sul divano al lato opposto, ma non potevo dormire con quel vestito era impensabile la cosa.
Quindi andai da Veronica e bussai alla porta, e quando mi aprí le chiesi scusa del disturbo e se per favore avesse un qualcosa che somigliasse ad un pigiama da prestarmi per la notte.
La vidi che indossava solo l'intimo e tirando uno sguardo all'interno della camera vidi il suo compagno tale e quale a mio cugino in coma etilico senza dare segni di vita.
Veronica tornando alla porta mi diede uno dei suoi pigiami, la ringraziai abbracciandola, dandogli un bacio sulla guancia augurandole buonanotte.
Tornai da mio cugino, appoggiai il pigiama sul mio divano e mi sedetti.
Tirai giù le spalline del vestito e lo sfilai dalle gambe rimando a seno scoperto e perizoma.
Tanto chi poteva vedermi? Ludo era l'unico che avrebbe potuto vedermi quasi nuda ma era completamente andato.
Quindi tranquillamente in tutta serenità mi infilai i pantaloni del pigiama e la felpina.
Presi il mio telefono e spensi la luce del salotto, mi sdraiai sul divani con il cuscino sotto la testa e cazzeggiai un po sui social.
Stufa e assonnata misi il telefono sul tavolino al centro tra i due divani e lo misi a caricare.
Mettendomi comoda, cercando di dormire qualche ora.
Non riuscivo a dormire, colpa anche di Giacomo ed Ylenia che scopavano come conigli e facendo sentire a tutti i loro gemiti.
Presi il cuscino e me lo misi sulla testa ma non copriva i rumori, stanotte non si dorme pensai nella testa.
Ascoltando il loro godimento ripensai alla scena di Ludo mentre pisciava, è stato piacevole vedere il suo membro in piena erezione.
E poi è ben equipaggiato ed è proprio bello come ce l'ha.
E pensandoci iniziai a palparmi le tette, infilandomi un braccio dentro la felpa per solleticare i capezzoli.
In pochi secondi diventarono duri e iniziavo a sentire una fonte di calore all'interno del corpo.
Scesi con l'altra mano dentro la tuta e dentro il perizoma sfiorando il clitoride e passai su tutta la figa, sentivo il liquido che mi stava bagnando e colava tra le dita.
In pochi secondi ero fradicia di umori e vogliosa come una vergine ad una festa.
Mi solleticai il clitoride provando piacere e con gli occhi chiusi potevo immaginare che fosse mio cugino a leccarmela.
Quindi passai tutta la mano da sopra a sotto un paio di volte e dopo un'altro scivolone sulle labbra bagnate iniziai a penetrarmi con il medio mentre continuavo a scapezzolarmi con le dita.
La mia immaginazione mi portò dentro un film, vedevo mio cugino sopra di me che mi scopava e mi leccava i capezzoli.
Godevo e ansimavo a bassa voce. Poi aprendo gli occhi il sogno si perse nel buio e mi cadde lo sguardo su mio cugino, buttato sul divano immersi nei suoi sogni.
Mi alzai e silenziosamente mi avvicinai a lui, presi una tetta e la tirai fuori, mi chinai su di lui portandogli il capezzolo turgido sulle labbra.
Ovviamente non fece nulla ma il clitoride iniziò a pulsare.
Mi staccai mi ricoprii la tetta con la felpa e mi rialzai.
Guardai verso il cazzo di Ludo, e vedevo la gobbetta del membro era a riposo ma ben visibile.
Mi feci coraggio e portai una mano sulla patta e palpai, sentendo la carne calda e le grosse palle, piene, ero andata fuori di testa, la voglia aveva sopraffatto qualsiasi altra sensazione.
Avevo il battito accelerato e la voglia di rivedere quel grande cazzo di mio cugino.
Gli sbottonai i jeans e tirai giù la zip. Allargai i pantaloni e gli scostai i boxer.
Uscì tutto fuori il grosso membro rilassato e le tonde palle, era tutto liscio e ben depilato.
Presi il cazzo con una mano, e iniziai a scappellarlo delicatamente.
Mi avvivinai con la testa e leccai il buchino, girando intorno la corona con la lingua.
Sentivo che stava prendendo forma dentro la mia mano quindi iniziai a baciargli le palle e a leccarle fino a succhiarle una alla volta e infine le ingoiai entrambe nella mia bocca ciucciandole, erano buone, il loro profumo mi fece quasi venire un orgasmo, il gusto era tipo pelle sudata ma non capendo niente il sentivo solo il profumo dello sperma che contenevano.
La lasciai scivolare fuori dalla bocca i iniziai a leccare la stecca da sotto a sopra che pian piano stava prendendo forma.
Presi la cappellona in bocca e la succhiai, era buonissima e volevo gustarmi tutto il cazzo di mio cugino, così, iniziai a spompinarlo.
E mentre il cazzo di Ludo completò l'erezione dentro la mia bocca io iniziai a masturbarmi con la mano dentro lav tuta e le mutande.
Con le labbra facevo su e giù sentendo le vene gonfie, era durissimo, ero riuscita ad entrare nel sogno di mio cugino ed eccitarlo.
Cominciavo a penetrarmi la figa con due poi tre dita me la stavo devastando mentre sentivo le potenti pulsazioni del cazzo dentro la mia bocca.
Così lungo che dopo alcuni minuti quasi non mi soffocò, sentivo la cappella fino alle tonsille mi era salito quasi il vomito.
Ad un certo punto lo succhiai fino a farlo uscire totalmente dalla bocca, inzuppato dalla mia saliva ho iniziato a masturbarlo per dritto nella posizione che comandava lui.
Mentre continuavo traforarmi la figa ormai larga che potevano entrarci due cazzi, aumentai il ritmo della sega, sdraiata su un lato accanto a Ludo con le gambe divaricate mentre mi masturbo con tre dita.
Sento arrivare il primo orgasmo che mi fece tremare le gambe, un urlo trattenuto, un potente orgasmo che mi fece stringere le gambe, sfilai le dita da dentro e le portai sul clitoride devastandomelo.
Con il cazzo durissimo trattato male dalla mia mano, sento il secondo orgasmo e poi subito il terzo con gemiti sussurrati in mezzo a quel buio, con tre dita a spingere contro il clitoride implorando di finirla li perché la mia testa stava impazzendo di piacere, mi sentivo quasi svenire.
In quel momento percepii il cazzo vibrare bloccato nella morsa della mia mano. Mi voltai e vidi i primi schizzi leggeri di sborra continuai ad aumentare il ritmo della sega sentendo le pulsazioni della vena dorsale superficiale che drizzarono tutto il cazzo in tiro totale.
E vidi nell'ombra sborra volare dal cazzo, Ludo stava avendo gli orgasmi e mi stava riempendo la mano e la coscia sinistra della sua sborra bollente, inzuppandomi la tuta.
Potenti schizzi che volavano a mezz'aria e cadevano sul cazzo stesso e sulla mia mano.
Quando vidi uscire le ultime gocce mi avvicinai e con la lingua leccai tutto il cazzo e la cappella che poi presi in bocca succhiandola per ripulirla bene.
Leccai via la sborra anche caduta sulle sue palle e lo segai qualche altra volta dove leccai via dal buchino le ultime gocce più liquide di sperma.
Presi un fazzoletto per asciugare quanto potevo il pantalone del pigiama e altri 3/4 fazzoletti per ripulire le mani.
Ancora non ci credevo ho goduto tre volte e ho fatto godere anche mio cugino e la cosa assurda e che Ludo aveva ancora il cazzo durissimo!
Lo presi dal fondo con una mano e lo feci sventolare a mezz'aria, e non mollava un secondo la sua durezza anzi aveva ripreso a pulsare come la prima volta.
Ero sorpresa!
E non sapevo cosa fare,
Mi dispiaceva anche lasciarlo li così con ancora tutta quella voglia.
Ma alzandomi per andare a bere un goccio d'acqua e mandare giù un globo di sperma rimasto in gola, tornando vidi il cazzo moscio, aveva perso tutta l'erezione penzolando fin sotto le palle.
Mi avvicinai e gli rimisi tutto dentro i boxer, riabbottonando i jeans e tirando su la zip.
Con la chiazza umida sulla tuta si sentiva ancora nell'aria il buon odore di sperma, sperando che l'indomani si sarebbe asciugato e l'odore sarebbe svanito o comunque non si sentisse quasi più.
Tornai sul mio divano, mi sdraiai e in pochi minuti mi addormentai.
Il giorno dopo ero tormentata dal pensiero, se potevo raccontare a qualcuno ciò che è successo, almeno a Ludo.
Ma non so come reagirebbe, e se si arrabbiasse? E per colpa mia si rovinerebbe il rapporto?
Allora ho scelto di mettere nero su bianco e per adesso raccontarlo solo a voi.

FINE
By Vale
scritto il
2022-02-07
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